Ciliegi-Marostica

Ciliegi-Marostica

Le ciliege.....una tira l'altra! Mi sembra sia questo il detto per questo piccolo ma gustosissimo frutto.
Ricordo che da bambina, quando mia mamma portava a casa le ciliege, le dosava a tutti noi, perchè, diceva, mangiarne troppe, fanno mal di pancia. Sicuramente si è tramandata questa leggenda metropolitana da generazione in generazione. Anche a voi veniva raccontata questa storiella? E sono andata avanti così, assaporando questo frutto in minime dosi. E chi ha voglia di star male !!!...pensavo. Poi, un giorno, alla radio, sento dire che le ciliege sono una buona fonte di vitamina C e potassio, che non ci sono limiti per l'assunzione. Dicevano anche che la qualità meno dolce è molto dissetante. Non mi sembrava vero! Era giusto il periodo, maggio, e nei dintorni di Vicenza, molti sono i luoghi dove trovarne di deliziose. Di nostra conoscenza, un contadino. Abitualmente andiamo a prendere da lui le ciliege, ogni anno. Basta una telefonata e ci troviamo sul posto. Sempre una scala, lì, appoggiata ad uno dei tanti ciliegi. A noi, la raccolta più bassa, nel senso che dall'albero, vanno direttamente in bocca! Fa tornare alla mente di quando da bambini si andava a rubare le ciliege sugli alberi del vicino.....ricordate? Ma torniamo al nostro frutto.....Dopo aver sentito l'informazione alla radio,quell'anno feci una prova. Ne mangiai senza alcun limite.....ne avevo una cassetta a disposizione e in pochi giorni........FINITE!!! Come me le sono gustate!!! Alla faccia di chi diceva che fanno male!!! SONO STATA BENISSIMO E SODDISFATTA!!! Da allora
ciliege.....ciliege....ciliege....a volontà!!!
Inoltre, è frutto di cui si utilizzano le code. La coda di ciliegia è molto diuretica, è un rimedio eccellente delle infiammazioni urinarie, delle coliche renale, delle cistiti. Li prescrivono anche per alleviare l'itterizia la gotta ed i rumatismi. Anche : costipazione, anemia, reumatismi, cellulite, cistite, colica nefritica, obesità.
1 cucchiaio a minestra per 1/4 di litro d'acqua fredda fare bollire 5 minuti e lasciare infondere 10 minuti.
Esistono centinaia di varietà di ciliege, che si possono suddividere in due categorie principali:
  • ciliege tenerine: a polpa tenera e succosa, vanno da colori chiari e succo quasi incolore, al nero con succo scuro, passando per il rosso;
  • ciliege duracine o duroni: più grandi delle precedenti, sono caratterizzate da polpa soda e compatta, di colore rosso scuro o nero con polpa rosso-violacea, oppure rosso chiaro con polpa rosata o gialla. Particolarmente famosa è la varietà Nero prodotta soprattutto nella zona di Vignola (Modena). (Queste notizie sono state riprese da un sito)

Anche Vicenza è una ricca zona per coltivare le ciliege. Piccola capitale Marostica nota per la pittoresca partita a scacchi vivente che anima ogni estate la Piazza del Castello. La zona si allarga anche nella valle del Chiampo e sui colli Berici. E Crosara, stupendo balcone naturale che si apre sulla pianura del Brenta. Qui si offrono le antiche varietà tipiche e le tardive rosso-amaranto, grosse e dure come noci. E ancora... Mason, dove sorge il più grosso e attivo centro di commercializzazione della ciliegia.

 

Ho trovato simpatica questa poesiola in dialetto vicentino e ho pensato di inserirla:

Le siarese

Xe gnanca

on par de mesi

che sora a Castegnero

pareà nevegà.

Tuto sto bianco

fasea meraveja

e chi non lo savea, restava incantà.

Le tante siaresare svejà dala natura

le n'dava in fioritura.

E deso ghe xe i fruti

belli mauri e rimirà da tuti.

Le par rubini tondi come balete con sfumature varie

ste siarese rosse sarese benedete,

parchè chi le magna el resta sodisfato ma più coel che le vende pensando al ricavato.

(Adriano de Zotti)

TRADUZIONE

Le ciliege

Non sono nemmeno passati due mesi che sopra a Castegnero sembrava di vedere la neve. Tutto questo bianco faceva meraviglia e chi non lo sapeva restava incantato. I tanti ciliegi svegliati dalla natura andavano in fioritura. E adesso ci sono i frutti belli maturi e ammirati da tutti. Sembrano rubini tondi come palline con sfumature varie, queste ciliege rosse che siano benedette, perchè chi le mangia resti soddisfatto ma più chi le vende pensando al ricavato.

E ora, allungate le mani........rubate pure e gustatevi queste gustosissime ciliege!!!..........Nadia

 

14 Commenti a “Tempo di ciliege…..scritto da Nadia”

  1. Graziana ha detto:

    Si scrive “ciliegie”

  2. aldo ha detto:

    Nadia grazie di quest’articolo, mi ha riportato alla memoria indietro di molti anni quando da ragazzo ne mangiavo in quantità (proprietario assente) con i miei amici, anche a me dicevano che facevano male, ma perchè non si compravano a casa, cmq non sapevo di tutte queste proprietà di questo frutto cosi gustoso..Grazie

  3. albamorsilli ha detto:

    nadia mi hai fatto ricordare quando andavo arubare le ciliegie che buone!che gusto !poi prese dal l’albero, scendevo di corsa quando arrivava il contadino. poverino se ci penso quanto correva per prendermi ma le mie gambe filavano come il vento

  4. nadia ha detto:

    X francomuzzuoli……se vai a rileggere l’articolo, vedrai che ho scritto la stessa cosa che hai scritto tu sulle ciliege di Vignola…cmq grazie per il commento.

  5. ofonio ha detto:

    NADI…..DALLE NOSTRE PARTI LA CILIEGIA E’ UNA COMPONENTE FONDAMENTALE DELL’ECONOMIA..SAI QUAL’E’ LA QUALITA’ MIGLIORE? SI CHIAMA…” FERROVIA ” QUELLI DI VIGNOLA SONO VENUTI DA NOI PER PORTARLA IN EMILIA-ROMAGNA

  6. angelo2.sr ha detto:

    Brava Nadia,hai incrementato il mio bagaglio culturale, rendendo interessante la lettura di questo gustosissimo frutto.

  7. francesca2.ba ha detto:

    A proposito di ciliege…lunedì sono stata alla campagna di amici dove ho raccolto e mangiato ciliege a volontà. Me ne sono portata a casa una quantità pari a 7 kg e il giorno dopo mi sono letteralmente kiusa in cucina x preparare la marmellata. Stamattina l’ho invasata. Inutile dirvi ke il profumo aleggia in casa da 2 giorni ed è inutile dirvi ke i vasetti ora disposti in bella vista sulla credenza, sembrano sorridermi ed invitarmi ad assaggiare la confettura….la tentazione è forte, ma aspetterò ancora 2 giorni x farlo….quando preparerò una crostata x la colazione domenicale. Ve ne manderei un barattolino x ognuno ma mia madre diceva sempre : “Ci spart rikkezz, divent povertà”…..ahahahahha (Se spartisci la rikkezza diventa povertà). (Birba)

  8. francomuzzioli ha detto:

    Vorrei sommessamente ricordarvi che la ciliegia più nota al mondo è la zrèsa murèta ed Vignòla (ciliega moretta di Vignola). Con tutto il rispetto per le ciliege d’altre parti d’Italia.

  9. edis.maria ha detto:

    Ciliege, che bontà!! Scrivo e mangio il dolce frutto.Buonissime!

  10. nadia ha detto:

    TRADUZIONE: che articolo interessante,ma dove ha preso le informazioni?

    X MusLopil….come dove prendo le informazioni…..sul sito per quanto riguarda le ciliege, il resto è farina del mio sacco!!!
    Cmq grazie per il commento.

  11. franci ha detto:

    Nadia ho ingrandito l’ultima foto a schermo intero e….che abbuffata…!! Sembrano vere. Scherzi a parte ho avuto la fortuna di abbuffarmi veramente circa 15 giorni fa quando un amico carissimo me ne ha portate una quantita’ non indifferente dal sud e ti assicuro che nulla hanno da invidiare a quelle di Vignola che anch’io credevo le migliori in assoluto, pur rimanendo quest’ultime (le morette di Vignola intendo) uniche per tipicità e sapore.
    Grazie Nadia del bellissimo articolo ma adesso con l’acquolina in bocca che mi hai fatto venire dovrai fare la telefonata a “quel” contadino……….ARRIVOOOOOOOOO..!!

  12. lorenzo.rm ha detto:

    Le ciliege, una tira l’altra e ssso bbbone. Brava Nadia.

  13. MusLopil ha detto:

    What interesting article, but where took information?

  14. rosaria3.na ha detto:

    Esagerata, ce piglia un accidente, poi, con tutte ste ciliegie ahahaha!!!! Cmq, scherzi a parte, quanti ricordi mi ha suscitato questo tuo scritto, Nadia! Ricordo il momento in cui mia mamma le metteva in tavola, e noi ragazzi (io, mia sorella e mio fratello) le contavamo una x una per vedere se qualcuno di noi ne avesse avuta una in +. E che dire, poi, di quelle a coppia con due picciuoli uniti in cima? Le poggiavamo sulle orecchie e le sfoggiavamo a mo’ di orecchini. Grazie Nadia x tutti questi bei ricordi che avevo accantonato in qualche cassetto della mia memoria e che tu hai tirato fuori.

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