Ieri sera sono passata a casa di mia mamma per procurarmi il Giornale di Vicenza che mi sarebbe servito per pubblicare l'articolo qui, in incontriamoci. Mia mamma sapeva che sarei passata e, arrivata, un po' di fretta, lei stava quasi per cenare. Mi chiede se voglio mangiare con lei e..........con mia sorpresa vedo che nella pentola sta bollendo ''risi e latte''. Un pietanza che da bambina mangiavo spesso. Era considerato, per quel che ne so io, il piatto dei poveri. Per fortuna a casa nostra, per quanto riguarda noi figli, non abbiamo dovuto superare questa dura prova della fame ma i miei genitori, si. C'è stata la guerra di mezzo e come ben si sa, poca gente riusciva a mangiare un lauto pranzo. Ma probabilmente a mia mamma, questo piatto è sempre piaciuto e ce lo preparava alla sera. A dire il vero piace ancora anche a me, anche se, in quanto a calorie.......!!!!!! Dicevo, ieri sera ho trovato un piatto anche per me e le ho fatto compagnia per la cena. Sulla strada del ritorno, mi sono chiesta se lo avrei trovato su internet questo piatto e oggi sono andata a curiosare. Ho sempre pensato fosse un piatto di origini venete e invece, si tratta di una minestra una volta molto diffusa sia nel lodigiano sia nel milanese. Veniva consumato nel pasto serale servito in profonde scodelle di terracotta. Di origine medioevale riunisce i due ingredienti tipici della pianura lombarda.
Vi devo dire che l' ho mangiato ben volentieri.....che sia perchè ho trovato pronto??
Vi trascrivo qui la ricetta per 4 persone.
Porzioni 4
Tipologia: Primi piatti in brodo
Stagionalità: Tutto l'anno
Difficoltà: Modesta
Tempo di esecuzione: 20 minuti
Tecnica di cottura: Lessatura
INGREDIENTI
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Riso comune: 200 g
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Latte fresco: 100 cl
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Acqua: 0.4 L
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Zucchero: 1 cucchiaio e ½
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Burro: 20 g
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Sale: q.b.
Mettere in una padella il latte, unire subito il riso ed il sale e la metà del burro; mettere il recipiente sul fuoco e far cuocere a fuoco lento mescolando spesso (specialmente verso la fine della cottura) perché non si attacchi sul fondo della pentola.
Quando il riso è cotto, spegnere e unire il restante burro e lo zucchero.
Servire subito.
Al contrario di quello che pensavo, il sito dice: nutritivamente è un piatto equilibrato e completo, si accompagna a un secondo a base di verdure e a frutta fresca di stagione. Il vino deve essere nuovo, acido come il Lambrusco Mantovano.
Vi consiglio di provare questa ricetta se non la conoscete già.......è molto gustosa e facile da preparare!!!
BUON APPETITO!!!
Nadia
Riso comune: 200 g
Latte fresco: 100 cl
Acqua: 0.4 L
Zucchero: 1 cucchiaio e ½
Burro: 20 g
ciao nadia anche io cucino il riso al latte ma il mio è molto più veloce proverò il tuo complimenti per tutto saluti
Si eleonora, so che ci sono anche le varianti con noci e castagne ma non ho mai assaggiato.
Nadia….grazie per l’informazione, non sapevo che fosse conosciuta anche a Roma. Questo è stato anche il modo per scoprire in quali parti d’ Italia fosse conosciuta questa ricetta.
buona questa ricetta. la mia variante: uso riso BASMATI e quando è nel piatto aggiungo un po’ di cannella oppure un cucchiaio di marmellata di prugne.
riso e latte lo cucinava anche mia nonna che era romana
io ,mangerei ogni giorno riso , pero’ con il latte mai provato , forse lo faro, comunque grazie x la ricetta.
ahahaha….rosaria….non sei coraggiosa!!!…il bello è assaggiare tutto, almeno provare!!!!
Grazie Nadia, ma fai come se avessi accettato!!!!!!! (e chi lo mangerebbe!!!!! il riso, il latte, il sale, maròòòòòòòòòòòòòò………