hai visto? Ci hanno cambiato la
vita…così, nella frazione
di tre
secondi, inesorabilmente,
brutalmente,
violentemente e….senza “anestesia”.
Ricordi? Eravamo entrambi seduti su
quelle sedie; di fronte a noi il
MALEDETTO BOIA con la sentenza scritta
tra le mani; la nostra condanna senza
possibilità di appello. Non ci hanno
dato neppure un “difensore d’ufficio”
come si fa con chi non può permettersi
un “principe del foro”.
E l’ha pronunciata la sentenza.
All’improvviso le nostre
sedie sono
diventate roventi,
sembrava di star
seduti sui carboni
ardenti.
E ci siamo ritrovati spiazzati,
confusi, increduli, come se
assistessimo ad una beffarda
rappresentazione dove i protagonisti
non eravamo noi.
Non è possibile, pensavamo….non a
me, no, non può capitare a me.
E INVECE SI.
Ricordo che in quei momenti avrei
voluto abbracciarti, tenerti stretto
stretto e dirti: “….TI VOGLIO TANTO
BENE…..IO CI SONO..COMBATTEREMO
INSIEME..”, e invece, nell’impotenza
assoluta, me ne sono uscita con una
frase banale e idiota che peggio non
potevo.
Ho vagato anch’io come te, per i
giorni successivi, nei meandri del
marasma totale, nella confusione di
pensieri che si sovrapponevano alle
immagini che accompagnate dalle paure,
tenendosi per mano in un girotondo
sinistro, si prendevano gioco di me e
di te.
Poi ho detto BASTA.
Basta ai pensieri negativi, alle
elucubrazioni notturne, ai cedimenti
da previsioni future terrificanti.
E’ subentrata, finalmente, la RABBIA.
Implacabile ma determinata.
E ha fatto piazza pulita dei se.. e
dei ma…, dei rifiuti e delle paure.
Era tempo di andare oltre.
Abbiamo pianto insieme, abbiamo
spaccato tutto ciò che ci capitava. E
così ci siamo liberati dell’angoscia
spostando quel macigno che rischiava
di schiacciarci.
Ora io ti dico, Gengio mio che sto
combattendo al tuo fianco e che il
NEMICO non l’avrà vinta, sconfiggeremo
il BASTARDO, vincerai la tua battaglia
e insieme vinceremo anche la
guerra
contro il MALE.
Con le nostre forze unite
(e anche le
tue “palle”), LUI non ha
scampo, è già
morto.
Ma ciò che di piu’
importante voglio
dirti è che non
basterebbe questo
spazio per farti sapere quanto bene ti
voglio, quanto conti per me e per
tutti quelli che ti amano (e tu sai
quanti sono).
Sappi che non ti libererai di me tanto
facilmente, anche quando mi mandi via
perché mi vedi stanca e preoccupata,
sappi che IO CI SARO’ SEMPRE.
Ora ti stringo in quell’abbraccio
immenso che contiene tutto
il mio
sentimento e ti sussurro
all’orecchio:
“Coraggio, non ti stancare
mai di
lottare e sarai TU IL VINCITORE”, te
lo prometto, dovesse essere l’ultima
cosa che faccio in questa vita,
quant’è vero che TI VOGLIO UN CASINO
DI BENE..!!
GRAZIE AMICI, GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI. SO CHE CI SIETE E SO DI POTER CONTARE SEMPRE SUL VOSTRO APPOGGIO MORALE.
Miei cari, Franci e Gengio,
Vi comprendo, vi capisco, mi unisco a te Franci per quello che provi in casa mia purtroppo esiste il mostro sono passati solo tre anni, la lotta è dura anche perchè attorno a noi c’è stato il vuoto anzi nessuno: siamo soli io e mia moglie!Abbiamo avuto da parte di certi medici la realtà detta con arroganza solo il chirurgo la incoraggiava e tuttora le dice parole di speranza.
Si soffre oltre per la malattia anche per le persone che ti circondano specialmente se medici.La forza di vivere sommata assieme diventa un corpo unico.Le sofferenze causate si curano ora con le pastiglie. La vittoria su tutto dipende dalla forza con cui si affronta quasi eroica della persona e tutto lo riponi della fede e nella speranza che qualcuno di lassù ti protegga.Solo la certezza, la speranza, la fede costituisono la vittoria della lotta sul male: Ti sono particolarmente vicino, forza andiamo avanti anzi lo dobbiamo con la forza della vita.
Non oso commentare franci….sono troppo fragile x farlo…
franci,ci conosciamo poco ,ma sappi che ti sono vicina . personalmente mi sono messa un coltello tra i denti e lotto ,certo che ce la faremo contro il bastardo
cara Franci ti strngo forte essendo passata sui tuoi passi, non mollare mai insieme al tuo Gengio, la battaglia la vincerete di sicuro un abraccio grande e avanti sempre senza voltarsi mai. Roberta
cara Franci leggendo il tuo scritto mi sono venuti i brividi, mi sembrava di rivedere un film gia visto, risentire frasi gia dette …speranze …lotta, noi l’abbiamo persa la battalia contro quel Bastardo, alla fine lui ha vinto, purtoppo pur mettendocela tutta, ed è stata un’amara sconfitta. Ma nn può vincere sempre lui …forza e coraggio …non smettete mai nemmeno per un attimo di crederci …Un abbraccio stretto stretto, Giulia
Dolcissima Franci,non trovo frasi adatte da poter scrivere……..vorrei solo stringere te e il tuo dolore quì nel mio cuore.
TVMB.
Franci leggendoti si sono risvegliati tutti i sentimenti che anch’io ho provato e un brivido ha percorso la schiena: Che dirti, coraggio ce la si fa. Per il mio “Gengio” sono già passati i cinque anni fatidici e abbiamo finalmente tirato un sospiro di sollievo anche se non nego che tutte le volte che si spoglia il mio sguardo corre a vedere se è comparso qualche neo che non c’era. E’ stata dura ma c’è l’abbiamo fatta trovando risorse che non pensavo di avere per sostenerlo e incoraggiarlo quando lo sconforto prendeva. Un in bocca al lupo e un grosso abbraccio.
Franci e Gengio, forza, forza e ancora forza. E se ne avete bisogno rivolgetevi agli amici che vi siete meritati e che lottano con voi.
Quando la rabbia sposa la determinazione ..ne viene fuori una miscela a dir poco esplosiva; la grinta che traspare da ogni tua parola fa addirittura paura.Ti conosciamo FRANCI,persona,mite tranquilla e discreta…incapace di alcuna litigiosità e all’improvviso scopriamo questo lato oscuro della tua personalità che,consentimi,ci fa gelare il sangue dentro. Certo deve essere dura; noi possiamo solo lontanamente immaginare quale tipo di lotta tu stia affrontando ..cara Franci….e a te e a Gengio possiamo solo dire che siamo con voi.Certo è che,quando,situazioni simili,le vivi sulla tua pelle sei da solo a combattere;per parte nostra …posso affermare, senza tema di smentita, che non vi mancherà mai quell’appoggio ed il sostegno di tutti noi. Sono questi i valori che poi animano la nostra chat…ed all’improvviso svaniscono tutti quei contrasti e quelle litigiosità che a volte ci contraddistinguono per lasciare spazio a quella solidarietà che ci è più consona.Che dire ancora..non è più tempo di parole…ci stringiamo a te in grosso e corale abbraccio che non è virtuale …ma REALE.
La grande forza sta nel continuare a crederci (e il cinismo secondo me, meglio tenerlo lontano), nonostante le attese infinite, le delusioni, gli inganni, i propri sbagli, le debolezze, ecc. ecc., insomma l’essere semplicemente.
Credo che l’importante sia preferire l’ “essere” al “non essere”, il chiaro all’ambiguo, l’esprimersi al nascondersi. Fatta questa scelta io credo che la serenità, prima condicio, sia garantita, il resto poi va da sè.
Di fronte al tuo “esserci”, chi ti vuole davvero rimane e sarà allora la scelta giusta, chi non ti sceglie invece va via…
Un abbraccio. Calcio2.ce 14-07-2009 ore 0,46
FRANCI, CHE DIRTI, ANCORA? SOLO UN ABBRACCIO “STRITOLOSO” (RUBANDOTI LA PAROLA), CIAO E UNO SMACKKKKKKKKKKKKK PARTICOLARE. COMUNQUE MOLTO BELLO E COMMOVENTE QUELLO CHE HAI SCRITTO, MI HAI FATTO VENIRE I LUCCICONI. AHI, AHI!!!!!!