Mizzica,
i crucchi ‘u suli purtaru
e ‘a muntagna ca durmeva
s'arrusbigghiau.
Ora m'addumannu,
‘u suli unn'era?
Era ‘no friddu da' Germania
o era addummisciutu a Roma
e si svigghiau?
‘A dumanna è supraffina,
Tina.
Era cà, era ddà?
Unn'erunu, ‘u suli,
‘u friddu?.
Ma a chi servi farisi dumanni,
darisi risposti,
fari ragiunamenti?
‘U suli, ‘a luna,
masculu, fimmina.
Cu è, chi c'è? Per esempiu
In Germania ‘a luna è masculu
e ‘u suli è fimmina,
‘u friddu c'è dda
e Mungibeddu ‘n Sicilia sta.
Ma si nn'i ìu tant'anni fa,
a Roma vinni e filici di starici fu.
Ci mancava però u caluri ca vinni do' Nord.
E ca ‘ u suli purtò.
Mizzica, Tina, chi misteru,
chi cunfusioni ‘ranni.
Ma accussì è.
E ‘a felicità esisti,
c'è.
Traduzione
Accidenti, i crucchi hanno portato il sole e la montagna che dormiva si è svegliata. Ora mi domando, il sole dov'era? Era nel freddo della Germania o si era addormentato a Roma e si è svegliato? La domanda è sopraffina, Tina. Era qua, era là. Dove erano il sole, il freddo? Ma a che serve farsi domande, darsi risposte, fare ragionamenti? Il sole, la luna, maschio, femmina. Chi è, che cosa c'è? In Germania la luna è maschio e il sole è femmina. Il freddo c'è là e Mongibello (l'Etna) sta in Sicilia. Ma se ne andò (il poeta) tant'anni fa e venne a Roma e fu felice di starci. Mancava però il calore che è venuto dal Nord e che ha portato il sole. Accidenti, Tina, che mistero, che grande confusione. Ma è così. E la felicità esiste. C'è.
ciao bella la poesia della farfalla
Peppe, graditissimo il tuo ok.
ok
Rosaria è una vera maga, Giampietro, ci possiamo sperare.
Rosaria,
comincio dalla tua ultima frase “però siccome la testardaggine è una mia caratteristica,non è detto che non ci provi:”
ALLORA PROVACI! ANCHE SE I MIRACOLI NON POSSIAMO FARLI MA……CI STIAMO ATTREZZANDO !!!!! siamo fiduciosi io e Lorenzo! ciao Rosaria e attendiamo il Miracolo!!!!
Calma, calma…..tutti e due, non fatevi venire idee strane, ahahahaha. Sì, sarebbe bello con la traduzione a dx, cioè su due colonne che normalmente con word si puo’ fare, ma qui????? Già è problematico quando si inseriscono le immagini perche’ si sposta tutto e non immaginate nemmeno quello che dobbiamo fare x rimettere tutto a posto, poi cmq tenete presente che la pagina che compare è x meta’ e quindi c’è uno spazio limitato, andrebbe daccapo quando non ha + spazio. Ripeto qui non è come word, ma molto peggio, ahahahaha. Però siccome la testardaggine è una mia caratteristica, non è detto che non ci provi.
Giampietro, non posso che ringraziarti come sempre e abbracciarti con affetto. Quanto alla tua proposta di intercalare il testo e la traduzione non so se graficamente sia possibile e, poi, credo che si interromperebbe l’unità del testo. Forse si potrebbe mettere i due testi a specchio nella stessa pagina (p.e. lato sinistro testo in dialetto, lato destro traduzione). La parola alle specialiste Rosaria e Nadia.
A luciano il solito abbraccio affettuoso e “stritoloso”.
lorenzo,sempre puntuale con la realtà,il tuo modo di scrivere la tua acutezza e la tua discrizione nei commenti ti fanno onore alla tua onestà intellettuale.Posso avanzare una proposta che è più grafica e di impaginazione?: si potrebbe intercalare la frase del dialetto con quella traduttiva in italiano:una frase dialettale una frase italiana e così di seguito. I dialetti sono patrimonio di cultura e di civiltà delle nostre genti, del nostro vissuto, delle nostre tradizioni che devono unire le genti in un unico popolo ,che siamo noi Italiani. Ciao Lorenzo auguri come sempre e brave Rosaria e Nadia che sanno tenere e scoprire talenti che sono nascosti.
Bella la poesia Lorenzo, mi è piaciuta.
Lorenzo è molto simpatico il tuo scritto in dialetto siciliano, mi chiedo perché vogliono togliere i dialetti dal bloog. Complimenti per la grafica sono azzeccati anche con lo scritto, la farfalla.
Lo scritto della farfalla non è mio , Lorenzo, ma l’ho solo trovato e adattato all’occasione; cmq sempre grazie x i complimenti x la grafica, ma giacche’ mi trovo li faccio io a te x la tua fluidità nell’esprimere sentimenti in maniera cosi’ schietta e allo stesso tempo semplice e chiara.
Il poeta non conosceva lo scritto di Rosaria sulla farfalla. Ne avrebbe certamente approfittato. Il fatto è che il nuovo sentimento gli ha provocato un terremoto di sensazioni. Ed una serie di domande a cui non sa dare risposta. Il suo balbettìo è quasi patetico. Speriamo che riesca a trovare un equilibrio, nuovo o vecchio che sia.
Intanto il solito grazie di cuore a Rosaria.