Navigando in internet ho trovato, una nuova divertente e unica nel suo genere, notizia che riguarda il turismo. Ve la propongo così come l'ho letta.
Da sempre le stelle hanno permesso ai viaggiatori di orientarsi. Ma se in passato si scrutava il cielo, oggi si guardano le stelle assegnate alle strutture alberghiere per scegliere dove alloggiare.
Una new entry nella classifica degli hotel
Chi opta per una sistemazione a 5 stelle non ha problemi di budget e vuole ovviamente il massimo del confort e del lusso con servizi privati, televisori satellitari, aria condizionata ovunque e personale pronto a soddisfare ogni tipo di desiderio nel massimo dell'efficienza e della riservatezza, questo e tanto altro e se possibile tutto, forse avrà una lunga lista di cose mancanti da segnalare.
E un ''zero stelle''!Guardando la classifica dal basso, gli hotel a 1 stella non sono più l'ultimo gradino della scala ma c'è una new entry, incredibilmente a livello zero: Il Null Stern Hotel, l'Hotel a Zero Stelle.
L'idea è nata a Sevelen, in Svizzera, quando i due gemelli Frank e Patrik Riklin, hanno deciso di comprare un ex bunker nucleare e di trasformarlo in un'idea rivoluzionaria.
I due artisti si sono fatti promotori di un nuovo tipo di ospitalità, che a giugno di quest'anno ha portato all'inaugurazione del primo albergo a zero stelle del mondo a Teufen, nel nord della Svizzera.
Zero sfarzo, zero confort, zero finestre.
Effettivamente la lista delle cose che mancano sarebbe troppo lunga. L'Hotel è costituito da tre ampie camere, due da letto in grado di ospitare fino a 7 persone ciascuna ed un bagno, con una serie di servizi posti uno dopo l'altro.
Nessuna zona relax, nessuna privacy ma tutti insieme, a condividere spazio e intimità. Il contatto con gli altri ospiti è, infatti, piuttosto stretto. Nessuna luce del sole e niente riscaldamento centralizzato: al suo posto sono a disposizione delle borse d' acqua calda e un paio di pantofole per evitare di camminare sul pavimento gelido e che difficilmente riporteremo a casa come souvenir.
Tra i servizi offerti anche un paio di tappini per le orecchie: ufficialmente per non essere molestati dal rumore del sistema di ventilazione...in pratica molto utili per non sentire l'eventuale russare di vicini di letto particolarmente molesti.
L'assegnazione dei letti è parte della stravaganza del posto: non è infatti un gentile e premuroso concierge ad accompagnarci al nostro letto, ma la rotazione dei raggi di una vecchia bicicletta, che girando deciderà per noi.
Sarà sempre la fatalità a decidere chi degli ospiti avrà diritto alla doccia calda la mattina seguente: c'è poca acqua calda e va sfruttata al meglio...Ma chi decide quando spegnere la luce? Hanno pensato anche a questo, nessuna prepotenza e nessuna ingiustizia. Se la sveglia suona inderogabilmente alle sette del mattino, le ore di sonno vengono calcolate facendo una media tra le ore di sonno di cui hanno bisogno tutti gli ospiti. In pratica, se c'è una richiesta media di 7 ore, a mezzanotte tutti a dormire!
Una sfida al superfluo, ma anche un modo per rinfrescare il proprio spirito di adattamento.
Questa nuova forma di ''bed and no breakfast'' può essere folle, ma i fratelli Riklin stanno già pensando a sostenere il concetto Zero Start Hotel ad altri bunker in tutto il mondo.
Bastano 25 franchi svizzeri, poco più di 16 euro, per assicurarsi un letto, ma visto il successo che sta avendo, bisognerà avere un po' di pazienza per poter provare una notte nel bunker.
Che dite, ci proviamo a fare una vacanza di questo tipo? Con i tempi che corrono, potrebbe essere un'idea per risparmiare!....BUONE VACANZE!
Traduzione del commento in lingua inglese:”Grazie! Scrivi spesso articoli interessanti. Hai migliorato il mio umore.
Ho sempre creduto alle stelle sono indice di un buon auspicio, in cielo e negli alberghi più c è ne sono meglio è,ognuno nella sua vita ha la sua stella che invoca all’occorrenza, in questo momento il mio sguardo è in alto e devo dire che le stelle stanno solo guardando, sono ottimista aspetto tempi migliori. La vacanza nel Null Stern Hotel, l’Hotel a Zero Stelle non fa per me preferisco altro. Un saluto.
Thank you! You often write very interesting articles. You improved my mood.
Sono d’accordo con te Aldo, solo che sono curioso di sapere cosa intendi per “la mia stella”
Nadia, interessante l’articolo, mi ha fatto riflettere,ho capito che non sono esigente, ma almeno una stella la voglio (la mia stella).
MARCELLA CERTO KE TI ACCONTENTI DI POCO!!!!!!!!NADIA A ME BASTA KE MI FANNO TROVARE IL MANGIARE PRONTO POI……….SON DISPOSTA ANKE A PULIRMI LA CAMERA E IL BAGNO IO AHAHAHAHA LE STELLE NN MI INERSSANO PURKè SIA PULITO!!!!!!PERò COMPLIMENTI PER L ARTICOLO.PS PER MARCELLA IO PREFERISCO KEVIN COSTNER……..
Marcella, George non ti porterebbe mai in questo tipo di alloggio ma certamente in un albergo 6-7-8….. stelle!!
Cmq tranquilla, George non porterà in vacanza ne me ne te!!!…ahahah
Bhè amici, ora dico anche la mia! Non ci andrei mai a fare una vacanza di questo tipo. Come dice Rosaria, se non posso permettermi un minimo 3 stelle, sto a casa. Oppure preferisco un campeggio, anche se in tenda (che tra l’altro ho già sperimentato…sia in tenda che in carrello tenda, sia in Bungalow). Cmq, penso sia mettere alla prova se stessi, questo tipo di vacanza, penso volgia dire anche avere lo spirito di avventura. Poi, se diventa una moda….ah bhè, allora….è fatta!
Nadia. se per compagno di viaggio avrei……GEOORGE CLOONEY….
allora si che andrei in un albergo a zero stelle……!!!
BRAVA!!!!!! SMACKKKKKKKKKK!
Nadia, ho letto l’intervento di Rosaria e ha ragione pure lei. Certo bisogna escogitarle tutte in una società del consumo e forse hanno ragione amnche quelli delle zero stelle. Ma a questo punto non sarebbe meglio un campeggio? Ah dimenticavo: c’è il problema dei servizi. Sotto le stelle è bello ma scomodo. Comunque, Nadia, come un segugio sei andata a scovare, scovare. Brava.
Certo Nadia, l’idea non è da sottovalutare!!!! Ma io quando viaggio, x la verità, preferisco qualche “stella” (almeno tre), se poi sono 4, meglio (vedi esempio hotel Vicenza). Ehh si, purtroppo non mi accontento facilmente, è una “conditio sine qua non” quando viaggio, se poi non me lo posso permettere non faccio il viaggio. Lo so che, forse la mia idea è sbagliata, ma riconosco di essere difficoltosa in questo; infatti, ad esempio, mai fatto una vacanza in campeggio, ma non rinnego cmq del tutto l’idea. Comunque grazie, Nadia, dell’informazione, non si può mai sapere nella vita, chissà che questa soluzione non possa tornare utile un giorno!!!!!