Premetto che non sono mai stata pienamente a favore dell’aborto indiscriminato (qualunque siano le modalità), ma solo nel caso in cui è veramente necessario e in situazioni strettamente contingenti.
In questi giorni non si fa altro che sentire in tv e leggere sui quotidiani dell’arrivo della nuova pillola abortiva, la RU-486. E la Chiesa ha annunciato scomuniche. Per la RU-486, quindi, c’è la scomunica per il medico, per la donna e per tutti coloro che spingono al suo utilizzo. Ma l’aborto c’era anche prima della pillola, cambiavano le modalità, ma sempre aborto era!!!!
Comunque, rispetto ai metodi abortivi tradizionali pare che questo nuovo metodo abbia il vantaggio di non richiedere l'ospedalizzazione della donna né interventi chirurgici, per questo si ritiene che provochi minori traumi fisici e psicologici e il tutto avviene all’interno delle mura domestiche col calore familiare e non in stanzette asettiche quali potrebbero essere quelle degli ospedali. Sicuramente la decisione di abortire rappresenta un momento difficile per una donna , quindi, se si possono alleggerire le sue sofferenze, oltre che fisiche, anche psicologiche (così come si asserisce), perché non usare questa alternativa?
Siamo in un Paese in cui l'aborto è consentito per legge e, se viene offerta la possibilità in cui si possa usare un sistema meno invasivo per la donna, non vedo perché non si debba far ricorso ad esso nel momento in cui si è arrivati alla decisione di abortire.
Il discorso, comunque secondo me, non è la pillola o l’intervento chirurgico, bensì, credo, il problema morale che una donna in queste situazioni, deve affrontare e risolvere da sé, insieme alla propria coscienza. Assodato ciò non credo che ci siano rischi maggiori o minori di un aborto chirurgico.
Questa pillola serve certamente a patto che venga prescritta da medici competenti e seri, attraverso la sanità pubblica e solo per quei casi particolarmente gravi come ad esempio stupri, rischi effettivi di salute, malformazioni gravi, patologie.
La RU-486 è solamente una modalità alternativa all'aborto chirurgico. Quindi, se si parla di RU-486, l'unica cosa importante è confrontare l'aborto medico con la procedura chirurgica e valutarne vantaggi e svantaggi sia dell'uno che dell'altro.
L’efficacia e la sicurezza del farmaco, affermano gli studiosi, è stata ampiamente testata. Già nel giugno 2007 l'ente europeo per il controllo sui farmaci ha approvato l'uso del "mifepristone" e ne ha ribadito la sicurezza.
Comunque ribadisco il mio pensiero e cioè che, o con un metodo o con l’altro, bisogna prima essere d’accordo con l’idea dell'aborto in se stesso e poi decidere quale metodo adottare.
Io personalmente sono pro-aborto solo in casi veramente gravi ed eccezionali, come ad esempio quelli in cui è compromessa la vita della mamma o del nascituro ed in altri pochissimi casi, come ho già detto su. Questa la mia opinione in merito, ma mi piacerebbe, a questo punto, sentire anche la vostra!
cara ros penso che na donna a sto punto abbia un partner relativo cmq le situazioni vanno vissute personalmente per capire e c’è solo da ringraziare Dio se non le viviamo sulla pelle nostra o dei nostri cari queste situazioni pesanti ciao ros torna con noi degnaci delle tue chiacchiere ariciao rosellina di eldy
Traduzione del commento in inglese: “In verità, immediatamente io non avevo capito il significato. Ma dopo la rilettura tutto improvvisamente è diventato chiaro.”
Sì, Nadia, Sorgigio, Luciano, Gianni e quanti altri si sono espressi in merito, il discorso è molto ampio e, secondo me, ogni situazione è a sè stante e andrebbe valutata singolarmente. Cmq sono d’accordo che è una decisione difficilissima da prendere e che spetta esclusivamente alla donna unitamente alla sua coscienza morale e alle situazioni contingenti del momento. Penso valga il motto….Provare x credere….. x poter giudicare e valutare a pieno il problema, le nostre possono essere solo idee….
Non mi sono trovata a dover prendere una decisione in merito ma resto a favore dell’aborto. Ci sono situazioni in cui è meglio nn far nascere un figlio che poi ne pagherebbe le conseguenze per tutta la vita. Ci sono violenze, giovani ragazze (praticamente bambine), ci sono donne che nn sono fatte per fare le madri, ci sono patologie gravi….allora, che facciamo, mettiamo al mondo ad ogni costo?. No, non sono d’accordo.
Ben venga la RU 486, tanto, gli aborti ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Naturalmente deve essere strettamente controllata da medici con una certa coscienza.
Per quanto riguarda la chiesa, come dice sorgigio, si sono mai offerti a mantenere o minimamente aiutare queste famiglie o queste ragazze? che io sappia NO.
Comunque la decisione di fare un aborto, spetta SOLO ed ESCLUSIVAMENTE alla donna incinta che sicuramente lo farà dopo una lunga e sofferta riflessione che solo lei può capire.
Come in tutte le cose, bisogna viverle le esperienze, troppo facile parlare da fuori!
Come al solito, Luciano, hai espresso con chiarezza e sistematicità il tuo pensiero, che è corretto.
Non entro nel merito del parere della chiesa può dire quello che vuole, è la donna che fa un aborto che sa quello che sta facendo ed è arrivata a quella scelta dopo tanto pensare e soffrire, è sua la libertà di scegliere ru 486 o altri sistemi il compito delle istituzioni e quello di controllarne la sicurezza e dare l’assistenza.
Sorgigio hai centrato il problema. Sono pienamente d’ccordo con te. Inoltre la donna che decide di abortire, perchè è una decisione che deve prendere lei liberamente, certamente deve essere assistita anche psicologicamente perchè una tale decisione comporta anche un travaglio mentale che può portare anche delle conseguenze per tutta la vita. Perciò condanno tutte quelle associazioni che intervengono con materiale pubblicitario contro l’aborto (corpicini straziati, ecc.ecc.).
Salve, sono un uomo quindi non mi porrei il problema, ma c’e un ma,ci sono famiglie che vivono all’osso, e la possibilita’ di avere un figlio non viene sfiorata, ma se oltre alle attenzioni la donna rimane incinta, e gli mancano i mezzi di sussistenza, che deve fare? probabilmente abortisce.
Si possono cosi’ capire tanti aborti La morale probabilmente dice di no, ma le necessita’ di vita sono ben altre.
Il vaticano che nega l’aborto, non si e’ offerto di assistere e mantenere tutti i bambini non previsti,
ciao,
sorgigio
In truth, immediately i didn’t understand the essence. But after re-reading all at once became clear.
Anche io ti saluto cordialmente, Tittati, ed anch’io spero che mia figlia non si debba mai scontrare con un problema simile, xche’ giustamente, come asserisci, si tratta comunque di sopprimere una vita. Ecco xche’ dico solo in casi estremi.
Grazie anche a Lorenzo x aver oltremodo chiarito il perchè dell’opposizione della Chiesa, ma credo che cmq chi decida x il si, lo faceva,lo fa tuttora e lo fara’ in seguito, con o senza pillola.
Lo scritto di Rosaria è molto preciso ed incisivo, invita alla riflessione più di quanto possano fare le scarne informazioni della stampa. Il mio parere in proposito riguarda soprattutto il fattore “coscienza” con la quale ognuno di noi deve fare i conti in questioni tanto importanti quale può essere l’aborto, con qualunque modalità lo si pratichi. Personalmente sono antiabortista tranne che in casi veramente eccezionali, quindi sono in linea con l’opinione di Rosaria;l’unico vantaggio della RU 486 lo vedo nel fatto che non è invasiva come un aborto chirurgico e quindi più sicura per la donna; comunque vorrei che mai nessuna donna, a cominciare dalle mie due figliole, si dovesse trovare un giorno a dover decidere se dare o togliere una vita,perchè di questo si tratta. Rosaria ti saluto cordialmente.
Istintivamente si è a favore della pillola RU486, ovviamente con tutte le cautele necessarie. La posizione della Chiesa è comprensibile se messa in relazione ai suoi credi: essa è contro l’aborto e ritiene che un metodo che lo renda più facile contrasti ancora di più con la necessità di difendere la vita.
Sono problemi grossi e Rosaria li ha trattati con il giusto equilibrio.
Sì, Eleonora, sono d’accordo con te quando dici che alla fine è meglio che l’aborto sia legalizzato e che avvenga in strutture pubbliche e non come succedeva prima ad opera di persone poco preparate sia al punto di vista professionale che igienico), xche’ tanto chi lo decideva lo faceva ugualmente. Il discorso tra aborto chirurgico e quello medico, secondo me è anche un fatto economico, la pillola costa di meno rispetto ad un ricovero, se pure di un paio di gg. Anche io all’epoca dei referendum, sia quello del divorzio, sia quello dell’aborto, ho votato a favore, pensando sempre ai casi estremi e non personali, sia per l’uno che x l’altro. Comunque è giusto anche quello che dici a proposito della maggiore divulgazione da parte dello Stato dei mezzi contraccettivi. Grazie x aver espresso il tuo parere.
quando, felicemente sposata sono andata a votare il referendum per il divorzio ho pensato che a mè non serviva ma gli altri potevano averne bisogno ed ho votato per il divorzio. dopo 20 anni ho divorziato e quel voto è servito anche a mè. io sono contraria all’aborto ma dal momento che chi decide di abortire lo fa comunque meglio che sia fatto in strutture pubbliche con tutta l’assistenza dovuta. la pillola abortiva è stata scelta dall’Italia solo perchè costa meno di un aborto chirurgico. invece di pubblicizzare i metodi abbortivi la nostra sanità dovrebbe preoccuparsi di divulgare i mezzi contraccettivi