Ecco un nuovo manuale, ricco di istruzioni per l'uso e piccoli "segreti", che il nostro Giampietro ha voluto, ancora una volta, approntare per noi e soprattutto per coloro che sono appassionati di tale materia.

Quante volte ci siamo trovati ad aprire il fatidico cassetto dove sono conservati i nostri filmati che, sono costituiti da un arco di vita famigliare? Questo cassetto di casa , restituisce diapositive di un tempo a noi caro, album fotografici ingialliti, ma con il loro fascino. Allora si accende la famosa lampadina di Archimede che ci investe di buoni propositi. Perché non riversare il tutto e registrare questi ricordi, in una cassetta VHS o in un DVD? Talvolta il tempo cancella, lasciando tutto nel dimenticatoio, il più delle volte si accarezza il ricordo Più piacevole e il riportarlo al presente diventa motivo di interesse : RIVERSARE I FILMATI.
E’ un problema che spesso mi viene proposto come enigma da risolvere. I più informati si sono recati dal loro fotografo il quale non ha negato che l’operazione si può fare, ma i costi sono talmente importanti, che l’idea di riversare tutti i vecchi filmati, diventa subito irrealizzabile.
Questo riversaggio, viene eseguito in laboratori che possiedono macchine speciali, una di queste si chiama TELECINEMA, è un apparecchio costosissimo e professionalmente indiscutibile. La resa è buona, ma dovete tener presente che le pellicole, oramai vetuste, hanno perso la crominanza , per cui i colori, se sono a colori, hanno le dominanti generalmente rosse, se in bianco e nero, pur perdendo di nitidezza,sono quelle, infine le più accettabili.
Ma non diamo retta alle delusioni che in questo campo sono enormi, ma cimentiamoci per dare un nuovo look ai vecchi filmati.
Prima di iniziare devo puntualizzare che, se dovessi scrivere i fenomeni di ripresa e proiezione, le cadenze, le velocità, i fotogrammi di trascinamento, i semiquadri, le frequenze ecc , avrei bisogno di molto spazio, che tradotto, vuole dire un libro di almeno 20 pagine con il risultato di appesantire, il lettore, affogandolo nel vortice tecnologico. Sebbene la lettura possa interessare, non dà la possibilità di condensare l’informazione e, voi che leggete, perdereste la volontà di provarci.
Il principio tecnologico , lo devo spiegare in quanto, quello che eseguite,sia messo a vostra conoscenza. Se qualcuno ha avuto la bontà di leggermi, ho cercato di essere semplice scrivendo il testo con parole comprensibili a tutti.
DESCRIVIAMO L’OCCORRENTE:
DOVETE AVERE IL VOSTRO VECCHIO PROIETTORE munito però di variatore di velocità
UNA TELECAMERA POSSIBILMENTE DIGITALE
UNO SCHERMO DA PROIEZIONE
Questo è il materiale che io chiamo Telecinema Casalingo o anche all’americana.
Un particolare lo posso narrare. Quando negli anni ’60 ero tecnico delle registrazioni e fonico alla mostra del cinema di Venezia, gli americani riprendevano i film proiettati nelle sale di proiezione adatte ai giornalisti.
Montavano la cinepresa su un cavalletto e la mettevano in asse con il proiettore (in centro della sala) evitando così deformazioni di quadro. Per quanto riguarda il contrasto che volevano dare alla pellicola ripresa, usavano una lampada con un variatore di corrente dando alla medesima la luce desiderata. Anticipo questa informazione perché possiate usare anche voi questa tecnica di ripresa.
DESCRIZIONE SUL PRINCIPIO DI PROIEZIONE
Il proiettore 8 mm è costituito da tre pale che, si muovono in sincronia alla velocità di 18 fotogrammi al sec., mentre il video funziona alla velocità di 50 semiquadri / sec costanti. Quindi in parole semplici ,SENZA DILUNGARMI, bisogna sincronizzare la telecamera con l’immagine proiettata.
Questo è un primo problema, molto rilevante e provoca il così detto flichering, tradotto vuol dire LAMPEGGIO. Durante la proiezione l’occhio non lo percepisce perché viene ingannato dal meccanismo sopra elencato, ma dalla telecamera invece no. Qui, si aprirebbero varie soluzioni intervenendo nelle 3 pale del proiettore togliendone una e lasciando quelle perpendicolari a se stesse (operazione sconsigliata ai non addetti ai lavori). Comunemente questo meccanismo viene chiamato anche croce di malta. In poche parole dobbiamo tenere presente che abbiamo due sistemi diversi da sincronizzare uno MECCANICO l’altro ELETTRONICO. Ecco la funzione del Telecinema che oltre ad avere modificato le problematiche sopra dette, ha anche funzioni di migliorare il filmato correggendo colore, esposizione, filtri applicativi, ed altre operazioni inerenti al riversaggio dei film. Oltre a quanto descritto il TELECINEMA possiede i sistemi di registrazione del suono o di doppiaggio e registra la colonna sonora del filmato, oppure può crearne di nuove.
Mi fermo nella descrizione altrimenti, come detto dovrei, per la precisione tecnica, dilungarmi molto di più.
COME SISTEMARE IL VOSTRO STUDIO IN SALA DI PROIEZIONE
Il vostro proiettore deve essere collocato vicino alla telecamera, in modo che i due obiettivi siano vicini (telecamera e proiettore) per evitare, il più possibile, la deformazione delle immagini.
Lo schermo va bene quello perlinato, suggerisco la proiezione su un foglio bianchissimo formato A3 o A4 ; la concentrazione della luce dell’immagine diventa così più luminosa nella registrazione.
Altro metodo di proiezione è quello di usare lo schermo a specchio, cioè quello che si apre a 45 gradi e l’immagine si proietta su una lastra smerigliata.
Suggerisco di mettere telecamera e proiettore alla distanza dallo schermo di circa 70 cm.
Se si usa lo schermo a specchio il proiettore e la telecamera devono essere collocati in modo da formare un angolo di 90 gradi.
Usate per la telecamera un cavalletto, avrete modo di regolarla e spostarla più facilmente dando alla stessa maggiore stabilità.
Come lampada (se necessaria) usate la lampada del lampadario meglio se questo sia pilotata da un variatore di luminosità.
Se volete essere più raffinati tecnologicamente, potete aggiungere lo schermo del vostro pc collegandolo alla telecamera e usandolo come MONITOR. Potete osservare meglio le riprese
di registrazione controllandone l’intera operazione.
REGOLAZIONE DEL PROIETTORE E DELLA TELECAMERA
La telecamera deve essere usata nel modo manuale cioè il bilanciamento del bianco lo fate sullo schermo a proiettore acceso, l’esposizione deve essere manuale e regolata sulla luminosità del film.
Togliete l’automatismo della messa a fuoco, lo regolate manualmente e, osservando sul monitor, farete le dovute piccole correzioni dove siano necessarie. Togliete tutto quello che sia di automatico della telecamera.
Caricato il film nel proiettore, ora dovete accendere il proiettore e contemporaneamente la telecamera. Primo problema è il lampeggio. Questo effetto, fastidioso, lo eliminate VARIANDO LA VELOCITA’ DEL PROIETTORE PORTANDOLO ALLA VELOCITA’ STANDAR DI 16 e 2/3 FOT/SEC. Quando vedete scomparire tale effetto, vuol dire che avete trovato la giusta velocità.
Tale operazione deve essere effettuata sul variatore di velocità del proiettore.
Se non disponete del monitor tutte le regolazioni le vedete nello schermo della telecamera pari a 3.5 pollici.
Se il contrasto delle immagini vi sembra eccessivo, potete aumentare la luce della stanza. Ecco il motivo di usare un variatore di luce da inserire nella lampada, modificandone l’intensità luminosa.
Ancora un suggerimento che, senz’altro, diventa utile. Se non riuscite con il variatore di velocità del proiettore a regolare la frequenza di trascinamento della pellicola, lo potete ulteriormente abbassare. Portando il cambio-tensione da 220 a 240. Tale operazione rallenterà ancora di un 8% la velocità del medesimo.
A questo punto direi più che sufficiente ogni informazione tecnica fornita.
Volutamente ho tralasciato informazioni più approfondite da numeri, equazioni e terminologie tecniche che possono ingannare la vostra buona volontà, nel cimentarvi in questa impresa tecnologica.
Dovete riprovare, non perdendo il coraggio, ma una volta sincronizzato il sistema, può dare buoni risultati.
RIASSUMENDO
1. FATE PARTIRE LA TELECAMERA
2. POI FATE PARTIRE IL PROIETTORE
3. FATE LE DOVUTE OPERAZIONI DI CABLAGGIO
4. REGISTRAZIONE
Ora avete realizzato una cassetta dvd. Per passare la registrazione in un disco DVD ci vuole il pc e programmi adatti allo scopo: ne cito alcuni. ADOBE PREMIERE/ PINNACLE STUDIO / VIDEO DELUXE/ FINAL CUT EXPRESS. Con questi programmi potete correggere, aggiungere commenti sonori e, con un programma in esso contenuto, potete restaurare i film registrati .
Per il momento mi fermo a queste semplici nozioni, riprenderò in seguito l’argomento aggiungendo maggiori informazioni .
BUON LAVORO E BUON DIVERTIMENTO.
Ed ora qualche foto esemplificativa delle attrezzature
(Per visualizzare al meglio le diapositive con le foto stringere un po' la chat)






BRAVISSIMO PROVATO E PERFETTO
MOLTO BRAVO E SENZA SEGRETI. GRAZIE
COME L’UOVO DI COLOMBO .GRAZIE
CHIARO E GENTILE ,SENZA SEGRETI
Buona sera,
dire che quanto ha pubblicato è straordinario è davvero poco,complimenti per la chiarezza e la richezza dei particolari.
Mi sto cimentando usando un proiettore CIRSE SOUND2 e una cinepresa digitale SAMSUNG SMX-F30.Seguendo i suoi consigli sono riuscito ad ottere un risultato soddisfaccente,ho però un problema che non riesco a risolvere.Nelle ripresa ho utilizzato lo zoom ottico della cinepresa,guardando il filmato ottenuto sulla stessa è tutto ok,quando riverso il filmato sul pc compare una immagine non zummata. Ache cosa è dovuto,in che cosa sbaglio?
La ringrazio e ancora complimenti per quanto ha pubblicato.
Andrea Bruzzone