Come detto più volte, di arte non me ne intendo. Scelgo i quadri da vedere e da appendere alle pareti di casa mia, basandomi solo sul piacere della vista e nell'insieme dei colori.

Nella mia città ci sono molti artisti, più o meno famosi.

art_924_1_dis01bHo scelto di parlare di Gabriele Scotolati, di cui alla mia parete guardo con molto piacere un suo quadro rappresentante l'angolo più bello e suggestivo della città. Ho già fatto cenno a questo angolo bellissimo nell'articolo da me pubblicato in questo blog. Esattamente si tratta della vista della Basilica Palladiana vista da Ponte Furo.

Ogni tanto lo si vede Scotolati girare per la città ma soprattutto si possono ammirare le sue opere.

Ho trovato in internet una sua personale presentazione e ve la voglio riportare per far conoscere l'artista con annesse alcune foto delle sue opere.

 

MI CHIAMO GABRIELE SCOTOLATIart_924_1_dis02b

 

Scotolati è un pseudonimo. Devo il mio pseudonimo ad una controversa vicenda murale risalente a 15 anni fa. Usavo cioè questo cognome che appartiene in realtà ad uno sconosciuto vivente, sui muri di Vicenza creando una nuova toponomastica stradale di circa 200 nuove vie così denominate: Via G. Scotolati (1852-1908) sciaguaratore allarmista; oppure Via G.Scotolati (1852-1908) chicchirista covatore, grugnista finfogliere, zuccoliere tangheratore, quaresimista lamentatore, svirgolatore zuffiere etc.

In breve io venni identificato in G. Scotolati (ma non ero io), fui chiamato così e...... da questa casualità che però mi rese ''famoso'' (a parole, nei fatti solo ero e sono rimasto e anzi certe scritte murali erano per me un'esaltazione auto esilarante nei confronti di una città chiusa e diffidente), presi delle iniziative in difesa delle mie capacità che avevo (e che sono essenzialmente due, scrivere e pitturare) per poter campare pur camuffato così.

 

art_924_1_dis03bMi sono auto prodotto, ho editato con la firma Scotalati, delle cartoline disegnate di Vicenza, non esistevano proprio, avevano la caratteristica dello sberleffo posto nel retro perchè non amo la retorica e la monumentalità e mi sembrava giusto contrapporre (lo faccio anche adesso) alla realtà nella sua perfezione il commento liberatorio che sa di trasgressione.

 

L'autoriproduzione non ha fatto di me un arricchito né volevo diventare. Sono anzi tutto una persona che si vergogna di chiedere ma dobbiamo per vivere contrattare la nostra vita. Ho cercato di farlo senza compromessi politici, senza schieramenti di parte, in autonomia, non sempre capito ma qualche volta anche inaspettatamente benvoluto.

In diverse occasioni ho accompagnato le mie autoproduzioni con travestimenti adatti (da vigile, da cavaliere settecentesco veneziano con gondola a ruote, da prete ortodosso, da giudice con manette al fianco.....).

Ho vissuto degli altri periodi murali intensi (con relative multe non pagate; tanto di processo per affissione di manifesti che diffondevano notizie false ma ilari e prive di regolare timbratura) e il determinante anno 1988 con l'esplosione della ''grande rivoluzione coloristica'' costituita da intere vie ridipinte da pitture astratte (e firmate da grandi maestri del passato per non rendere perseguibile l'autore), da una serie di signorine sagomate a forma di 88 e denominate ''martiri della rivoluzione coloristica'', da una raccolta (sempre murale) di ''Editti'' in cui i reggitori civili auspicavano la città colorata, da una molteplicità di inviti (in 17 lingue straniere) a seguire i nuovi percorsi della Vicenza ridipinta....finchè non fui (sulla via della vittoria coloristica) più o meno autoritariamente......fermato.

Tanta beneficenza pubblica murale venne raccolta in un volume dal titolo ''Le memorie di scopit3Scotolati''. Tanta passione per il colore ebbe degli sbocchi successivi in grandi commissioni artistiche (al Centro Commerciale Palladio esiste tuttora la più lunga Vicenza pitturata, 90 mq in cui sono rappresentati in continuità 70 monumenti (fra esistenti e scomparsi) del territorio vicentino.

Attualmente alterno mostre di pittura, grafica (ne ho realizzate più di 60) a collaborazioni (con scritti e disegni) a diversi giornali e inoltre eseguo su richiesta pitture, murales, ritratti, caricature.

E' abbastanza? Non è mai abbastanza la solitudine è infinita, la libertà è rara, lontana, vicina, chissà.......ma a tutto vi è rimedio, volontà permettendo!

Gabriele Scotolati-Vicenza

 

Dopo questa presentazione interessante vado ora a trascrivere un articolo di giornale, estrapolando le notizie più interessanti, dove viene presentato il lavoro di murales presso una ditta farmaceutica sita in Lonigo (VI).

 

In occasione dei ''cento anni di ricerca chimico-farmaceutica nel vicentino'', sul muro dello stabilimento di chimica, G.Scotolati, noto e stimato artista vicentino, ha interpretato con la propria creatività gli spunti e la volontà della ditta, di trasformare il muro di recinzione, solitamente percepito come un limite che divide dal mondo esterno, in uno strumento di comunicazione stimolante e vivace.

Sono serviti 6 mesi di accurato lavoro per realizzare i due blocchi del dipinto murale lungo 30 metri, un'opera unica nel panorama vicentino sia per dimensioni che per il soggetto.

Un paesaggio che ricorda i colli Berici circostanti, sono descritti alcuni dei principali monumenti di valore storico e artistico della zona, integrati ad alcuni elementi che si riferiscono al mondo della chimica.

Il cielo non è costellato di stelle ma da strutture di molecole e il paesaggio è incorniciato tra due gruppi di persone, bambini che studiano la chimica e giocano con la chimica da un lato e una ricercatrice al lavoro dall'altro.

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5 Commenti a “Gabriele Scotolati….elaborato da Nadia”

  1. tittati ha detto:

    Mi piace tanto questo artista! Con talento, estro e originalità, produce opere ricche di signficati e molto accattivanti. Sarebbe bello conoscerlo di persona, la sua autobiografia è proprio interessante. Grazie Nadia x avercelo presentato.

  2. Giulio Salvatori ha detto:

    Nadia. Non mi vergogno a dire che non conoscevo questo artista.Devo riconoscerti il gusto di proporci opere per me inesistenti. Grazie dal -maledetto toscano-

  3. rosaria3.na ha detto:

    Premetto che non sono un’appassionata ed un’intenditrice di arte, ma giudico le opere solo in base all’effetto che produce la loro cromaticità.Ovviamente non conosco i murales di Scotolati per il semplice fatto che mi è sembrato di capire che operi solo a Vicenza, ma, detto questo, devo dire che i murales, quando fatti bene, sono belli da vedersi e soprattutto rallegrano mura grigie e tetre. Anche qui si vedono a volte, specie nei passaggi di alcune stazioni della metropolitana. Comunque grazie Nadia per averci fatto conoscere, dopo Julian Beever che dipinge sui pavimenti, quest’altro artista.

  4. luciano3.RM ha detto:

    Nadia non conoscevo GABRIELE SCOTOLATI, grazie alla tua illustrazione ora lo comincio a conoscere un pochino. Un saluto

  5. lorenzo.rm ha detto:

    Nadia, interessanti le informazioni e bellissime le opere esposte di Gabriele Scotolati. Purtroppo, l’ho detto tante volte, capisco poco e niente d’arte però questi murales mi piacciono molto. Chissà che non contribuiscano ad affinare il mio gusto artistico. Grazie Nadia.

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