Il giorno 13 Dicembre, giorno in cui ricorre la festività di Santa Lucia, sono stata a Sorrento, localita’ della costiera sorrentina da tutti conosciuta, per assistere ai festeggiamenti in onore di questa Santa nella omonima chiesetta.
Ma prima di giungere a Sorrento, abbiamo fatto tappa a Vico Equense, dove abbiamo non solo ammirato le bellezze del panorama, ma anche consumato il pranzo a base di frittura all’italiana, “assaggi” (si fa per dire) di vari tipi di pizze (almeno 6 o 7 tipi diversi), dolce a scelta fra baba’, cassata, torta caprese, torta alle fragole, delizie al limone e altre presso il mitico ristorante-pizzeria “Da Gigino, pizza a metro” (adesso chiamato anche L’UNIVERSITA’ DELLA PIZZA”.
Tutto cio’ è stato preceduto da una tombolata, dove non solo sono stati premiati i vincitori della cinquina e della tombola, ma anche tutti i partecipanti.
Qualche breve notizia su Vico Equense
La costa di Vico Equense è tutta un susseguirsi di spiagge dal mare limpido, tutte attrezzate con le più moderne strutture della balneazione. Venendo da Castellammare si susseguono fino allo Scrajo, luogo ricco di sorgenti sulfuree dalle qualità terapeutiche, spiagge frequentatissime alle quali si legano incantevoli segmenti di costa che si protendono verso la Marina di Vico.
Dopo un tratto di mare aperto, sotto la Cattedrale gotica a strapiombo, inizia la Marina di Aequa con complessi turistici e balneari, che si conclude con la spiaggia detta delle "Calcare".
Ma ritorniamo a Sorrento e al motivo principale della giornata.
Tra le antiche tradizioni di Sorrento c’è anche quella di accendere un ceppone in occasione della festa di Santa Lucia.
Presso l’omonima chiesa parrocchiale (poco distante da Piazza Tasso), infatti, alla vigilia della festa di Santa Lucia, esiste l’usanza di accendere un rogo purificatore che si presta a molteplici significati simbolici.
Il Ceppone di Santa Lucia a Sorrento, infatti, può essere interpretato come espressione di fede ardente, come desiderio di purificare luoghi ed anime, come strumento per richiamare l’attenzione dell’intera città sulla devozione da riservare alla Santa.
Destinato ad ardere per due giorni (il 12 ed il 13 dicembre), il ceppone di Santa Lucia a Sorrento, può essere interpretato anche come una sorta di luce destinata a testimoniare le virtù taumaturgiche di Santa Lucia (protettrice della vista).
Attorno al Ceppone che ogni anno richiama migliaia di persone, in ogni caso, non fervono solo attività religiose. Sacro e profano sono i due ingredienti dell’evento che vede raccolti in silenziosa preghiera i devoti di Santa Lucia nella Chiesa del “rione sorrentino” e contemporaneamente si festeggia con allegria la ricorrenza gustando i panini con la salsiccia intorno al falò. Da ben 31 anni, infatti, si rinnova la sagra della salsiccia e della porchetta, si organizzano canti intorno al fuoco e si allestisce un suggestivo mercatino dove, tra l’altro è possibile assaggiare squisitissimi dolci appositamente preparati dalle casalinghe della frazione con finalità davvero benefiche.
Oltre a deliziare il palato di quanti decidano di acquistare le leccornie in esposizione, infatti, si può anche fare qualche opera di bene. Nel senso che il ricavato della vendita delle torte o dei dolciumi viene destinato ad azioni di beneficenza.
In un clima di sana ed euforica allegria, insomma, attorno al Ceppone di Santa Lucia a Sorrento fervono mille diverse attività.
Verso le ore 19, un po’ umidi per la pioggia che ci ha colto nell’ultima parte della giornata, abbiamo raggiunto il pulmann e siamo tornati a casa.
Qui sotto c'è un video realizzato con le foto che ho scattato in occasione di questa passeggiata fatta a Vico Equense e a Sorrento .
Ringrazio tutti coloro che hanno espresso un loro commento, ma permettetemi di ringraziare soprattutto Flavio x il suo commento/poesia. E’ già la seconda volta che usa questo modo insolito di commentare e devo dire che è bravissimo. Ho già avuto modo di leggere altre sue poesie e ogni volta rimango estasiata sia per il contenuto, espresso sempre con parole “dolci e gentili”, sia per la faciltà con cui le scrive. Grazie, Flavio!!!!!
Mi prende religioso silenzio in questa atmosfera commossa,
affascinato da un racconto spontaneo che mostra romantico
entusiasmo per una terra dove fiorirono miti e leggende antiche;
teatro di fatti e gesta di fieri ed orgogliosi personaggi eroici,
cantati e tramandati da grandi, famosi scrittori e poeti;
Terra di Oschi, Etruschi e poi Romani, normanna quindi
E in seguito saccheggiata e vittima di barbari turchi e saraceni.
E tu, gentildonna colà venuta da sponda opposta, racconti la tua sosta
con frasi e parole brevi ma incisive, per me prive di sonoro,
certamente pronunciate con voce morbida e suadente.
E mi immagino un borgo marinaro; le barche dei pescatori
e poco più in là, proprio accanto, romantiche spiaggette, vive ed accoglienti, racchiuse fra i dirupi di una costa ricca di storie seducenti.
Racconti con termini poetici, non fantastici ma reali,
Con intuizione estetica e limpida grazia, capace di creare nella mente
Suggestioni ed emozioni e fin’anche apprezzate sensazioni gustative
Prorompenti da metri di pizza stesa su stretti scanni ben allineati.
Io, ingordo, senza ritegno, soccombo ad irresistibile richiamo,
mi tuffo a pesce in quel mare di “baba’, di cassate e torta caprese,
dolci alle fragole, delizie al limone, e altro ben di Dio”.
Intravedo il pizzaiolo: fa volare in alto la pasta stesa della pizza,
con voce tenorile, grida divertito: “Da Gigino, pizza a metro;
solo da Gigino la pizza intellettuale, la pizza con la laurea”.
Racconti ancora di un rogo purificatore acceso per onorar la Santa,
forse si tratta di “fede ardente” o solo di una, non molto antica, tradizione;
forse, come dici tu, è il bisogno di catarsi, o di assoluzione;
forse è un rito liturgico in cerca della grazia della Protettrice della vista,
oppure solo convinzione di fede basata su sentimenti individuali.
Credo che sia tutto questo, ma se ciascuno la vede a modo suo,
si può esser certi che di tratta un avvenimento strettamente religioso
che resta tale nelle tradizione ma associato al bisogno di stare assieme,
pur sempre privo, sgombro da esasperati abbandoni mistico religiosi,
da te rappresentato con un fantastico rivestimento di autentica poesia.
Leggo e seguo con passione ogni cosa che riguarda la Canpania.Sorrento, dove qualche…..anno fà mi ha visto immergermi nelle sue acque limpide ,è bellissimo.Non conoscevoquanto da te raccontato su S.Lucia e ti ringrazio.Però devo dire che conoscevo il locale della pizza a metro, che mi ha visto spesse volte…mangiare qualche mezzo metro.Tu mi fai sempre commuovere…Rosaria.was
Bello, bello e bello.Interessante e soprattutto fatto con gusto. E se lo dice un -maledetto toscano- credici Rosaria.
La nostra cara Italia è proprio bella:Tutta .Grazie Ros
E te pareva che Rosaria perdesse il passo? In questi giorni poco tranquilli ci propone qualcosa da mozzare il fiato. Una gita che ha confronti solo con altre che ci ha presentato precedentemente. Nella bella, bellissima costiera che arriva a Surriento. Magica Riviera, magica Napoli e magica Ros.
Ciao, RO’. Questa mattina,(come sempre molto presto)mi sono fatta questo bellissimo viaggetto con te.E’ rilassante viaggiare ascoltando Pavarotti e Giorgia , cantare insieme a loro “Santa Maria luntana”, stando seduti comodamente, e vedere il meglio che ci sai sempre dare in queste tue escursioni…Villa equense e sorrento…’na meraviglia!GRAZIE!!!!
Rosaria e Lorenzo
Mi fate arrossire.
Grazia comunque per la immeritata stima.
Grazie Flavio, sei vate e maestro per tutti noi.
Ringrazio tutti coloro che hanno espresso un loro commento, ma permettetemi di ringraziare soprattutto Flavio x il suo commento/poesia. E’ già la seconda volta che usa questo modo insolito di commentare e devo dire che è bravissimo. Ho già avuto modo di leggere altre sue poesie e ogni volta rimango estasiata sia per il contenuto, espresso sempre con parole “dolci e gentili”, sia per la faciltà con cui le scrive. Grazie, Flavio!!!!!
Mi prende religioso silenzio in questa atmosfera commossa,
affascinato da un racconto spontaneo che mostra romantico
entusiasmo per una terra dove fiorirono miti e leggende antiche;
teatro di fatti e gesta di fieri ed orgogliosi personaggi eroici,
cantati e tramandati da grandi, famosi scrittori e poeti;
Terra di Oschi, Etruschi e poi Romani, normanna quindi
E in seguito saccheggiata e vittima di barbari turchi e saraceni.
E tu, gentildonna colà venuta da sponda opposta, racconti la tua sosta
con frasi e parole brevi ma incisive, per me prive di sonoro,
certamente pronunciate con voce morbida e suadente.
E mi immagino un borgo marinaro; le barche dei pescatori
e poco più in là, proprio accanto, romantiche spiaggette, vive ed accoglienti, racchiuse fra i dirupi di una costa ricca di storie seducenti.
Racconti con termini poetici, non fantastici ma reali,
Con intuizione estetica e limpida grazia, capace di creare nella mente
Suggestioni ed emozioni e fin’anche apprezzate sensazioni gustative
Prorompenti da metri di pizza stesa su stretti scanni ben allineati.
Io, ingordo, senza ritegno, soccombo ad irresistibile richiamo,
mi tuffo a pesce in quel mare di “baba’, di cassate e torta caprese,
dolci alle fragole, delizie al limone, e altro ben di Dio”.
Intravedo il pizzaiolo: fa volare in alto la pasta stesa della pizza,
con voce tenorile, grida divertito: “Da Gigino, pizza a metro;
solo da Gigino la pizza intellettuale, la pizza con la laurea”.
Racconti ancora di un rogo purificatore acceso per onorar la Santa,
forse si tratta di “fede ardente” o solo di una, non molto antica, tradizione;
forse, come dici tu, è il bisogno di catarsi, o di assoluzione;
forse è un rito liturgico in cerca della grazia della Protettrice della vista,
oppure solo convinzione di fede basata su sentimenti individuali.
Credo che sia tutto questo, ma se ciascuno la vede a modo suo,
si può esser certi che di tratta un avvenimento strettamente religioso
che resta tale nelle tradizione ma associato al bisogno di stare assieme,
pur sempre privo, sgombro da esasperati abbandoni mistico religiosi,
da te rappresentato con un fantastico rivestimento di autentica poesia.
Rosaria, Santa Lucia scritto e video eccezionali complimenti, Sorrento ho un ricordo meraviglioso, come vorrei, ma non posso confessarlo. Un saluto
Leggo e seguo con passione ogni cosa che riguarda la Canpania.Sorrento, dove qualche…..anno fà mi ha visto immergermi nelle sue acque limpide ,è bellissimo.Non conoscevoquanto da te raccontato su S.Lucia e ti ringrazio.Però devo dire che conoscevo il locale della pizza a metro, che mi ha visto spesse volte…mangiare qualche mezzo metro.Tu mi fai sempre commuovere…Rosaria.was
Bello, bello e bello.Interessante e soprattutto fatto con gusto. E se lo dice un -maledetto toscano- credici Rosaria.
La nostra cara Italia è proprio bella:Tutta .Grazie Ros
E te pareva che Rosaria perdesse il passo? In questi giorni poco tranquilli ci propone qualcosa da mozzare il fiato. Una gita che ha confronti solo con altre che ci ha presentato precedentemente. Nella bella, bellissima costiera che arriva a Surriento. Magica Riviera, magica Napoli e magica Ros.
Ciao, RO’. Questa mattina,(come sempre molto presto)mi sono fatta questo bellissimo viaggetto con te.E’ rilassante viaggiare ascoltando Pavarotti e Giorgia , cantare insieme a loro “Santa Maria luntana”, stando seduti comodamente, e vedere il meglio che ci sai sempre dare in queste tue escursioni…Villa equense e sorrento…’na meraviglia!GRAZIE!!!!