Qualche giorno fa, sfogliando il quotidiano “Il Mattino” del giorno 16 gennaio, fui colpita da un “corsivo” in prima pagina che commentava una notizia a dir poco curiosa. Il corsivo, a firma di Giuseppe Montesano, era intitolato: “Meno male che i pulcini sanno contare”. L’ho letto e subito dopo sono andata su internet alla ricerca della notizia originaria trovata su ANSA.IT - SCIENZA E MEDICINA e ve la riporto testualmente.
Se al liceo il prof. di matematica ti dava del "cervello di gallina", non prendertela: è meno offensivo di quanto pensi! (Irene Zreick, 22 aprile 2009)
Questo è il video di uno degli esperimenti: Confinati in una gabbietta, privati di ogni esperienza, se non l'esposizione a cinque palline di plastica gialla, i piccoli del pollo domestico hanno dimostrato di sapere contare gli oggetti di imprinting. Gli scienziati hanno suddiviso le palline, sotto gli occhi dei pulcini, in due insiemi di numerosità diversa, che hanno poi nascosto dietro uno schermo. Lasciati liberi di muoversi, i pulcini si dirigono sistematicamente dietro lo schermo dove si trova l'insieme più numeroso.
Questa la notizia, ma ancor più curioso il “corsivo” di cui parlavo all’inizio a firma di Giuseppe Montesano. E’ scritto in maniera abbastanza divertente e l’autore, partendo dai pulcini, continua con un’amara, ma allo stesso tempo divertente, considerazione sui loro figli e sulle loro aspirazioni future.
Lo sottopongo alla vostra lettura.
“Con l'aria di chi non può credere a una cosa meravigliosa, Francesco Cuore sbatte la mano sul giornale, eccitato. La scienza è veramente grande! Lo sappiamo che cosa hanno scoperto i ricercatori? «Che i pulcini sanno contare! Avete capito? Contano fino a sedici! E da sinistra a destra, proprio come gli esseri umani...» «Vabbuò, e che vuol dire? Pure mio figlio Piero sa contare fino a sedici, però mica è un essere umano...»
E poi i pulcini contano già a cinque giorni, e suo figlio Piero tiene sedici anni. E Sasà Tomo alza le spalle, amareggiato. «Ma no! Tu esageri sempre! L'importante sono gli interessi che hanno i giovani, le passioni, le curiosità… Capisci? È importante come si vedono proiettati nel futuro... Sasà, che vuole fare tuo figlio?» «Il tronista.» «Il tro… Proprio quel tronista nel programma televisivo di… Il tipo che sta là con tutte le tipe attorno che sbavano e lui prende e mette i piedi in testa ora a una ora a un'altra?…» «Esatto. Proprio quello. In persona.» Genny fissa la tazzina del caffè, non sa che dire. Ma Sonia Tolla scoppia a ridere. E questo sarebbe un problema? Che il figlio di Sasà Tomo vuole fare il tronista? E sa pure contare fino a sedici? Ma allora il figlio di Sasà è Einstein! «Sasà, tuo figlio è un grande! Tuo figlio guarda lontano! Tuo figlio tiene grandi progetti!» «Ma perché, scusa, tua figlia che vuole fare?» «Susy? Susy si stanca a fare la matematica, il latino, la biologia, l'informatica, l'italiano, si stanca a scrivere, a leggere, a sentire, si stanca a fare tutto. E vuole lasciare la scuola per fare la tipa che si fa mettere i piedi in testa dal tronista! Se sa contare? Sì, fino a dieci milioni, però conta solo gli euro…» Alle parole di Sonia la discussione si accende. Secondo Lilla Cuomo un lavoro è un lavoro, e di questi tempi uno sputa su un lavoro sicuro di tipa che si fa mettere i piedi in testa dal tronista? In fondo che male c'è? Vai in televisione, i vicini ti invidiano, ti vanti a destra e a sinistra: una bella vita! Genny è d'accordo con Lilla Cuomo, e confessa di essere invidioso di Sonia: la figlia sì che ha dei progetti! Ma suo figlio? Suo figlio Paco dice che lui non vuole fare niente, e, al massimo, vuole vivere di rendita con la pensione del padre e della madre. «Scusa, toccando ferro: e se poi morite presto?» «Se moriamo presto, Paco dice che lui va dall'avvocato, gli dà una bella mazzetta di soldi e trova il sistema di farsi fare la reversibilità della pensione…» «E sei fortunato!» «Fortunato?» «E certo! Io ho visto i gemelli che si facevano i conti di quanto gli veniva in tasca a testa dall'assicurazione sugli incidenti in casa se io morivo subito! Da allora mi chiudo sempre a chiave e faccio assaggiare gli spaghetti a mia moglie…» L'avvocato Furt picchietta con le dita sul tavolino, nervoso. Forse si deve chiudere anche lui a chiave? Lui a suo figlio Giampi gli ha comprato la licenza elementare, la licenza liceale, la laurea, il Ferrarino e uno studio nuovo con praticanti e segretarie a Posillipo. Risultato? I clienti gli hanno detto che o Giampi smette per sempre di esercitare o gli mandano un killer a ucciderlo. E ora suo figlio quando lo vede fa «pà pà» con la mano a forma di pistola, gli chiede se ha già fatto testamento, poi dice che sta scherzando e si va a prendere l'aperitivo con gli amici a piazza Vanvitelli. Ma Anna Manna lo interrompe, indignata. Non si pensano, queste cose! Ma che colpa tengono questi bravi figli? «Avvoca', e ghià, i giovani si devono divertire…» «E se non lo fanno adesso quando lo devono fare?» «Si devono sentire inferiori agli altri? Mai! E allora ci dovete comprare il Ferrarino…» «E pure stu studiare! A che serve?» «A niente! Io tengo la licenza elementare, ma coi cartoni per le pizze mi so' fatto la villa a Maiori!» «Io so' analfabeta, però evado le tasse una bellezza…» «Troppa cultura inaridisce il cuore…» «Chi studia è infelice…» Nel sollievo generale, solo Francesco Cuore si è depresso, e si chiede se è un buon padre. Suo figlio non solo sa contare meglio del pulcino, ma conosce anche Leopardi e le equazioni! Sarà infelice?" (Giuseppe Montesano)
Cari pulcini e vero che sapete contare
Visto l’esperimento non vedo cosa c’entri il titolo.
Ricordo vagamente un varietà di Cocchi e Renato dove cantavano:- -La gallina, è un animale intelligente , che farà cantà , che farà cantaaaaaa. tutta la gente-Larallalla etc .Quindi questi studiosi arrivano molto in ritardo rispetto ai nostri due scienziati.
Sì, che ho capito, Nadia!!! Cose relative alla tua gioventù…… ahahaha, ciao.
Bhè, mi sono accorta che sono meno di un pulcino…..in matemateca sono una frana….so’ contare solo fino a 3!
ahahha ….. per foruna ho studiato poco!
Ho sempre detto che più si studia + imbecilli si deventa!!!!
Ros….ovviamente tu mi capisci, vero??????
Ciao
son proprio contento, trovarmi in buona compagnia….
leggere lo scritto di Giuseppe Montesano,mi ha dato
la senzazione di assistere ad una commedia Napoletana.Che, come sempre,mette a nudo il comportamento umano con un pizzico di allegria,facendoci riflettere.
ciao Rosà!!!!
Rosaria hai colpito ancora ,brava divertente allo stesso tempo anche riflettente (se si può dire) ciao buona giornata
Articolo gustoso e gradevolissimo, Rosaria. Stavolta il pulcino, ma un po’ tutti gli animali, all’analisi, sono portatori di sensibilità ed intelligenza inaspettate. Quando veniamo a saperlo, o lo scopriamo da soli, facciamo ovvi paragoni con gli esponenti del genere umano e spesso, magari a malincuore, ci diciamo la verità; il genere umano è il peggiore.