Si tratta della teoria politicamente scorretta in tempi di influenza di un’immunologa americana.
L’ho letta in un articolo di Antonella Galli riportato su Noi Avvenire del 29 novembre 2009, da pag. 5 a pag. 8. Ve ne mostro alcuni stralci.
Scrive la Galli:
“Mary Ruebush… è una ricercatrice che lavora da 30 anni nel campo della microbiologia e che ora ha scritto un libro dal titolo quanto mai significativo: Lo sporco fa bene. 5 modi per diventare amico dei germi. (Antonio Vallardi Editore, pag. 155, euro 10)”.
Quello che ci serve oggi è un po’ di sporco in più, non in meno. Ecco il provocatorio principio da cui parte la dottoressa Ruebush, che non intende certo proporre un ritorno alla sporcizia d’altri tempi, quanto piuttosto indurre a riflettere su come possa risultare inutile, se non addirittura pericoloso, l’abuso di prodotti antibatterici che oggi sembra essere sempre più comune.
Nel suo libro la studiosa spiega che “tutta la pulizia del mondo non è nemmeno lontanamente in grado di proteggerci quanto lo può fare il nostro stesso corpo. Che cos’è, infatti, che ci mantiene in salute? Il sistema immunitario, quella sentinella straordinariamente complessa ed efficiente che Madre Natura ha sviluppato per noi nel corso di milioni di anni per permetterci di convivere con i molti microrganismi che ci circondano. Proprio come qualsiasi altra parte del nostro corpo, però, anche la risposta immunitaria per irrobustirsi necessita di esercizio. Ovvero, ha bisogno di essere esposta ai germi, per imparare a produrre in fretta la giusta risposta per contrastare quelli “cattivi”. Il nostro sistema immunitario si rafforza solo se viene attaccato. Se non ha contatti con lo sporco, però, non viene sfidato. Non può fortificarsi. E nel momento del bisogno, invece di rispondere con rapidità, reagisce lentamente, lasciandoci più spesso in balia di malattie anche gravi..
Secondo la dottoressa Ruebush, per la maggior parte dei problemi di salute la prevenzione è molto più semplice della cura. L’igiene delle mani è in cima alla lista delle misure preventive. E perché sia efficace, basta utilizzare l’acqua e il caro, vecchio sapone. Difficile accontentarsi di così poco, però, dopo mesi in cui abbiamo fatto il pieno di fazzolettini, spray e gel. Però questo è un problema solo nostro, del cosiddetto Primo Mondo, perché l’Unicef proprio lo scorso 15 ottobre, in occasione della prima Giornata mondiale della pulizia delle mani –commentata un po’ in sordina in 70 Paesi dei Cinque continenti- ha ricordato che acqua e sapone da soli possono fare molto per prevenire le malattie diarroiche e le infezioni respiratorie acute, responsabili ogni anno della morte di tre milioni e mezzo di bambini nel mondo, in particolar modo nell’Africa centrale e occidentale. Altra sostenitrice di acqua e sapone è l’Organizzazione mondiale della sanità, che aggiunge anche un’indicazione temporale per un lavaggio perfetto: 20 secondi”.
Ed ecco le cinque regole della dottoressa Ruebush:
“ – Lasciate che i bambini “mangino” lo sporco. L’esposizione allo sporco ci aiuta a sviluppare un sistema immunitario robusto che ci proteggerà tutta la vita.
- Tenete in esercizio il sistema immunitario. Per funzionare al meglio ha bisogno di lavorare sodo quanto il resto del corpo.
- Evitate i germicidi, come i saponi antibatterici per quanto possibile, per non favorire lo sviluppo di supermicrobi.
- Mantenete aggiornate le vaccinazioni. I vaccini offrono un’immunità sicura ed efficace nel modo più semplice.
- Prima di ricorrere ai farmaci, chiedetevi sempre che cosa farebbe Madre Natura. Il buon senso è la migliore cura per la maggior parte delle infezioni. Risparmiate i farmaci per il momento in cui servono davvero.”.
Non so che dirvi, questo articolo mi ha “istruito” davvero e mi ha ricordato i consigli della mia adorata nonna. Che hanno preceduto di molti anni, almeno per me, quelli della dottoressa Ruebush.
Ne devo parlare con mia figlia che più che lavare i figli, li sterilizza! Quando è troppo……..è troppo!!! E che é!!!!! Grazie Lore.
Lieve, eppure c’è ancora chi non conosce gli anticorpi e la loro problematica. Si previene tutto, anzi si aspira a prevenire e spesso con medicine e non solo con le bolliture di una volta. Vogliamo parlare dei vaccini, spesso inutili e buoni solo per le case farmaceutiche che li producono? Vogliamo parlare dell’ultimo vaccino flop contro la “maialina”? Il libro di cui parliamo oggi dirada i veli sugli anticorpi naturali. Naturalmente occorre leggerlo “cum grano salis” e tenendo presente che è sempre un libro scientifico, però qualche utile indicazione la dà. E prima di tutto fa conoscere materie ormai sconosciute, in un mondo in cui si esagera davvero con le medicine.
“MANNAGGIA” , MI DICO … “SE LO SAPEVO PRIMA … SAI QUANTA ACQUA AVREI CONSUMATO IN MENO??” A PARTE GLI SCHERZI DAVVERO OGGI I PEDIATRI NN CONSIGLAINO + DI STERILIZZARE LE TETTARELLE COME FACEVAMO NOI… ORE ED ORE DI STERILIZZAZIONE , IL CIUCCIO , MAI LAVARLO CON ACQUA…X IL PRIMO FIGLIO SOLO BOLLITURA, X LA SECONDA SIAMO PASSATI AL “NAPISAN” CON STERILIZZATORE ANNESSO…. ANCHE LI’ DOVEVA STARE NN SO’ QUANTO A BAGNO IN QUELL’ACQUA E PRODOTTO…L’ALLATTAMENTO AL SENO? BISOGNAVA RIPULIRE IL CAPEZZOLO E TUTTA LA ZONA INTORNO CON PRODOTTI SPECIFICI ATTI ALLA DISINFEZIONE..OGGI,LE MAMME TI GUARDANO CON OCCHI SMARRITI, E TI CHIEDONO.”MA COSA DOVEVI DISINFETTARE?? INSOMMA SI CERCA DI CREARE GLI ANTICORPI AI BIMBI GIA’ DAI PRIMI GIORNI , E MI SEMBRA UN OTTIMA COSA…fINALMENTE !!!
In base ai commenti abbiamo appurato che siamo puliti ma non fanatici della pulizia. Come dovrebbe essere in tutte le cose della vita. A me, come ad altri, sembra che fanatici ce ne siano tanti. Personalmente ne conosco una decina, anche fanatici della pulizia. E di fronte ad essi qualche volta mi sento un privilegiato, tanto mi sembrano infelici loro e contento io. Da quando ho letto l’articolo, e ora ho visto il frontespizio del libro, sapientemente inserito da Rosaria, mi sono sentito confermato dalla scienza. Franci addirittura parla di possibili torte di fango. Ah quanto erano buone, dice. Certo con i fanghi di oggi non possiamo far paragoni.
Lorenzo. io queste cose le sapevo già. Tanto chè, facevo la doccia a Natale e Pasqua, ma visto l’articolo , ti prometto che non mi laverò mai più. Se questo contribuisce a stare meglio, lo farò.Scherzi a parte, c’è un abuso di detergenti che non fa certamente bene: pelle secca, irritazioni. etc. etc.Grazie Lorenzo
Insomma, un pò come succede qua, per formare gli anticorpi (chiarificazione) bisogna arrivare a “toccare” lo sporco (scontro)….Ahahaah…bè sto scherzando Lorenzo, però molto interessante cio’ che ci hai proposto da leggere oggi.
Ed al proposito mi viene in mente un periodo particolare della mia infanzia. Come tutti voi sono ed ero, una persona pulita ma da bimba(intendo intorno ai 5-6 anni) ricordo che, coi miei amichetti, giocavamo alla “famiglia” e, non essendoci allora (o forse non avendone possibilità economiche) tutti gli intrugli giocosi e commestibili di oggi, noi bambine facevamo le torte di fango……si, proprio col fango. Bè, voi non ci crederete ma alla fine, per rendere veritiero il gioco al 100% si finiva per “mangiarle” queste torte (ovviamente si assaggiavano appena…).
Non mi sembra di essermi mai infettata nè di aver contratto malattie gravi per queste “mangiate” di sana terra.
Eh si, non esiste piu’ il fango di una volta!!!
Molto provocatorio questo libro, almeno a giudicare da quello che si legge qui. Comunque non credo affatto che la Ruebush voglia farci “sguazzare” nello sporco; infatti lei parte da questo x dirci che cmq non siamo mai protetti al 100%(anche con l’uso di saponi speciali)dai germi. Come in tutte le cose “il giusto mezzo” ed “il buon senso” sono quelli che prevalgono. No all’esagerazione in entrambi i casi!!!!
Che simpatico articolo, Lorenzo! E’ proprio vero, si è ormai giunti a forme paranoiche di pulizia, soprattutto con i bambini. Forse è proprio il caso di riflettere in proposito ed abbandonare gli aspetti maniacali sicuramente più nocivi che altro.
Lorenzo, si è sempre saputo che lavarsi e vivere in posti puliti è la regola di base per la prevenzione di molte malattie. Sono d’accordo sul fatto che troppa fissa sull’igienizzazione spinta non sia salutare, In ogni caso, sono d’accordo con quanto “rivelato” da quest’articolo di Mary Ruebush, l’eccesso d’igiene può essere dannoso. Un saluto.
Nella mia terra d’origine, almeno quando ero ragazzo, che lo sporco facesse bene alla crescita era assodato e accettato. In questa nostra società iperpulita no.