AMEDEO~1Amedeo Modigliani conobbe molte donne durante la sua breve vita, ma solo con quattro di esse ebbe una storia di una certa importanza: Beatrice, Simone, Lunja e Jeanne.

Qui si parlerà solo della prima, in seguito forse anche anche delle altre tre.

La prima, Beatrice Hastings conosciuta attraverso l’amico OssipCRIMEhastings1 Zadkine, era una donna molto diversa da quelle che finora l’artista aveva incontrato. Aveva cinque anni più di lui, era dotata di grande preparazione intellettuale ed estrema sicurezza di sé. Persona molto esperta lasciava alle spalle un passato ricco di notevoli imprudenze e piccole disavventure. Possedeva un’ottima esperienza letteraria e idee assolutamente progressiste riguardo alle donne e ai loro rapporti con gli uomini.

Era inglese ma proveniva dal Sudafrica, a Parigi faceva la giornalista e frequentava assiduamente Montparnasse con la costante segreta speranza di trovare notizie per il suo lavoro.

Naturalmente per il suo carattere non poteva che essere femminista convinta, spregiudicata e sempre pronta a sostenere azione di rivolta e ad appoggiare qualsiasi teoria controcorrente. Modigliani, anch’egli spirito ribelle e anticonformista, sebbene non avesse mai avuto problemi di alcun genere con le donne, prese la cosiddetta “sbandata” e in un certo senso fu catturato da quella donna che si mostrava in giro vestita di una umiltà ribelle.

21067068_Beatris_HastingCome ragazza nordica era pallida in viso, lo sguardo acceso sempre attento e due begli occhi chiari.

Era naturale che una donna come lei non poteva essere disposta a fare la donna di casa e che di conseguenza il rapporto amoroso doveva essere impostato su un piano di assoluta parità.

Pur essendo donna nordica era focosa e sensuale, non si preoccupava minimamente delle apparenze e ancor meno delle regole del ritegno femminile”.

Si conobbero nella trattoria di Rosalie, in rue Campagne-Première molto frequentata da Modigliani che approfittava della cordialità di una un'ex-modella italiana, parecchio in carne, che si accontentava di disegni su carta in pagamento dei pasti. Disegni che spesso venivano utilizzati per accendere il fuoco o venivano gettati via, ignorando naturalmente il valore che avrebbero in seguito acquistato.

L’incontro fra M. e Beatrice non fu vero amore anche se a loro sembrò tale. In realtà fu solo un attimo di sbandamento per entrambi perché a causa del loro carattere ribelle sapevano fin dal principio che non si sarebbero frequentati per un periodo di lunga durata. Egli era abituato alla facile conquista ma a lei non andava di essere conquistata.

E’ pur vero che il loro rapporto fu importante per entrambi, ma è soprattutto vero che fu soprattutto estremamente “tumultuoso”. Non facevano altro che litigare con inaudita violenza e non furono poche le occasioni che arrivarono addirittura alla violenza fisica.

Fu una relazione tormentata fatta di ripicche, gelosie e sfide reciproche che se iniziavano con l’alzare il tono di voce erano seguite da una collera esasperata che inevitabilmente dalla violenza verbale li portava alle vie di fatto.

Agli attacchi verbali corrispondevano reazioni violente perché, per il loro carattere fiero e ribelle, nessuno dei due era disposto a subire e a sottomettersi alle idee dell’altro.

In ogni caso Beatrice non ebbe una grande influenza positiva sulla vita di Modigliani, però lo stimolava continuamente a lavorare sollecitandone l’istinto creativo.

amedeo_modigliani_ritrattoModigliani invece aveva bisogna di una donna in grado di procurargli tranquillità e responsabilità, che lo incoraggiasse a lasciare quel modo di vivere che lo avrebbe portato alla rovina.

E Beatrice era esattamente il contrario della donna equilibrata adatta per lui, infatti finché restarono insieme condussero una esistenza dissennata votata all’alcool e alla droga; non potevano stare lontano, le volte che si lasciavano, e avveniva spesso, si rincorrevano disperatamente non potendo più fare a meno l’una dell’altro.

Fu una convivenza che agiva negativamente sul carattere di entrambi, una esistenza talmente agitata che mise a nudo i loro peggiori difetti come raccontavano amici e conoscenti dai quali si è appreso che non mancava loro occasione per litigare e che spesso, come si è detto, dal litigio verbale finivano alla violenza fisica.

Per fortuna non stettero moltissimo tempo assieme perché Beatrice, stanca e impaziente, abbandonò l’artista prima per un pugile e poi per un altro pittore italiano.

Oggi ci ritroviamo con vari ritratti della Hastings, tutti con il solito volto pallido e il collo allungato, dai quali traspare il vero stato d’animo dell’artista perché non v’è dubbio che su quelle tele non poteva non esprimere i suoi veri sentimenti.

Infatti il vero artista non riesce mai a non mettere l’anima nelle sue opere perciò la bellezza e l’eleganza di quelle figure, gli sguardi e i sorrisi forzati non potevano nascondere quel periodo tumultuoso della sua esistenza.

E’ certo però che proprio da quel periodo M. iniziò a esprimersi in modo completamente nuovo, aveva finalmente capito quale sarebbe stato il carattere della sua splendida produzione artistica  futura.

flavio

 

 

Ecco ora questo video in cui ho raccolto buona parte della produzione del Modigliani relativa a Beatrice Hastings.

Pubblicato il 1° Aprile 2010 alle ore 17,15

5 Commenti a “1) “IL RAPPORTO DI MODIGLIANI CON LE DONNE: Beatrice Hastings” scritto da Flavio.46 (postato da Rosaria)”

  1. bruno bonora ha detto:

    Mi associo anch’io!E’ sempre interessante leggere la vita di un

    artista come Modigliani.Mi piacerebbe sapere anche della vita

    tribolata di Ligabue.comunque grazie a te e anche a Rosaria b.b.

  2. giovanna3.rm ha detto:

    Flavio, ti prego, continua a raccontarci la vita intrigante e le donne di Modigliani, l’importanza che queste hanno avuto nella sua vita artistica, i sentimenti che hanno aputo suscitare in lui, o meno, e tutto ciò che avverti tu. Sarà sempre un piacere leggerti.
    Uncordialissimo saluto.

  3. flavio.46 ha detto:

    Cara Rosaria
    Stai tranquilla che ti parlerò di Simone, di Lunja e di Jeanne, quelle che hanno avuto grande importanza nella vita di Modigliani.
    Perchè se con Beatrice l’Amedeo apprese quale doveva essere il carattere dela sua produzione futura, con le altre ha completato la sua maturazione, anche se, tranne che con Lunja, non si comportò da vero gentiluomo, che anzi creò una serie di gravi problemi sia a Simene che a Jeanne la quale, addirittura, dopo una esistenza non certamente agiata con lui, preferì suicidarsi piuttosto che continuare a vivere senza il suo uomo che era deceduto il giorno prima.
    In quanto ai colli allungati delle sue donne, sappiamo che egli cercava di attribuire loro sobrietà, solennità e spiritualità. Qualcuno dice che cercava di dipingere la perfezione così come egli intendeva quella bellezza che comunque vedeva e trovava sempre nella donna; altri invece, come anche il sottoscritto, ritiene che cercasse solo la purezza nelle persone che ritraeva, quella purezza la cui ricerca è tipica di uno spirito toscano e, non penso di esagerare se sostengo che con alcuni ritratti, specialmente quelli di Lunja, della quale si parlerà in seguito sempre che tu lo voglia, Modigliani abbia ritratto sia la purezza che la perfezione non tanto per l’aspetto estetico della persona quanto piuttosto per quello che il ritratto rappresenta, quello che ti racconta e le emozione che ti procura.
    Ma questa è una storia della quale parleremo.
    Che poi questo non interessi nessuno, decidi tu se è il caso di raccontarlo. Io sono a tua disposizione e devi solo ordinare per farmi felice di obbedire.
    Ciao
    Buona Pasqua
    Flavio

  4. rosaria3.na ha detto:

    Flavio, nei dipinti, Modigliani elaborò uno stile originale e immediatamente riconoscibile (anche da me che sono profana in materia), caratterizzato da quelle forme allungate e quegli ovali per i quali divenne famoso. Proprio x questo, come già ho avuto occasione di dirti in chat, non mi entusiasma molto. Ovviamente parlo da “incompetente”, ma questo è ciò che mi ispira osservando i suoi quadri. Quello che invece mi incuriosisce è sapere delle sue “donne” e quindi dei suoi “amori” travagliati e non. Quindi continua e facci sapere altro, aspettiamo, anche se noto, con un po’ di rammarico, che ad altri non ha suscitato la stessa mia curiosità.

  5. lieta ha detto:

    caro flavio mi piace questa biografia così terrena e umana anche degli artisti sei al solito bravissimo ciao da lieta

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