“Jeune femme à la guimpe blanche” che ritrae Simone Thiroux
Simone, consapevole di un futuro privo di speranze a causa della sua malattia, era venuta a Parigi per tentare di dimenticare i suoi guai, voleva vivere intensamente il tempo che il destino le concedeva; non si preoccupava dei suoi studi perché sapeva ormai che il futuro non le apparteneva e per lei la vita era racchiusa solo in quell’attimo di tempo che poteva procurarle una distrazione, magari un piccolo breve piacere.
E come no, Semplice! Arrivano spesso, ma altrettanto spesso ne arrivano alcuni “spam” con tanti indirizzi, fra cui quelli riportanti la parola “viagra”. Questi ultimi però non li convalidiamo. Sono gli unici commenti che non pubblichiamo, insieme a qualche altro a volte un po’ osé (sempre “esterofilo”).
Comunque questo era molto corretto e rivolto esclusivamente alla “bravura e competenza” di Flavio e l’ho convalidato.
Ma allora ci leggono anche altri esterni, ed esteri???
E sono felice abbiano apprezzato l’articolo di Flavio, chissà se un giorno anche gli ufo, così vicini, lo faranno?
Aldilà delle battute, Flavio hai una capacità unica nello scrivere pezzi sull’arte, proprio perchè amandola profondamente ti viene naturale e semplicissimo tramutare le parole in emozioni e le emozioni in parole. E’ bello lasciarsi prendere per mano e farsi trasportare nel mondo dell’arte, dove tutto è armonia e bellezza, da una guida così appassionata.
Grazie Flavio.
Grazie Flavio della -Lezione- Personalmete questo Modigliani non mi è mai piaciuto, però mi attrae la vita di questi “artisti”.
Avendo io messo il link di collegamento all’altro articolo di Flavio (relativo al rapporto di Modigliani con le donne: Beatrice Hastings), allo scopo di farlo rivedere o di farlo visionare a coloro che non lo avessero ancora fatto e che fossero interessati), credendo di interpretare l’intenzione di Bruno Bonora (Mariner80), il quale ha lasciato lì il commento, lo copio ed incollo qui.
bruno bonora scrive:
Giugno 16, 2010 alle 8:27 pm
Mi associo anch’io! E’ sempre interessante leggere la vita di un artista come Modigliani.Mi piacerebbe sapere anche della vita tribolata di Ligabue.comunque grazie a te e anche a Rosaria b.b.
TRADUZIONE DEL COMMENTO PRECEDENTE:
“E’ stato molto interessante questo post, grazie per averlo scritto!”
It was a very interesting post thanks for writing it!
Storia veramente tristissima nella sua drammaticità. Modigliani, altro artista dannato e impietoso che pero’ non si è accontentato di rovinare la propria vita ma con crudele disinteresse e notevole insensibilità ha distrutto quel poco di esistenza che il destino aveva riservato ad una già sfortunata creatura che sua unica “colpa”, se cosi’ si puo’ definire, e’ stata quella di amarlo profondamente e senza riserve.
Grazie Flavio di quest’altra informazione che con competenza di cultura ci hai proposto anche questa volta, anche se mi ha commosso fino alle lacrime.
che serve essere grandi se poi sono dei meschini!
forse incoscentementei suoi quadri a me personalmente non sono mai piaciuti, quelle donne col collo lungo mi sembravano tante giraffe. Adesso che so la storia epoi di quella poverina quanda sofferenza, per un vanitoso e drogato. Ma dove è il magnifico!
grazie Flavio per la cultura che mi insegni.
Miseria e nobiltà dei grandi. La storia si legge d’un fiato e commuove. In fondo si tratta di due vittime.