








Il Castello di Soave è una delle più tipiche e caratteristiche strutture militari medioevali.
Sorge sul poco elevato Monte Tenda (m.110) a dominare la sottostante cittadina e un'ampia fetta della pianura veronese.
E' formato da una possente torre, l'imprendibile Mastio, e da diversi giri di mura con cortili interni. Un giro di mura più ampio chiude fino in basso il centro storico dell'originaria cittadina comprendendo ben 24 torri ancora ben conservate.
Al cortile più interno si accede con un caratteristico ponte levatoio pedonale.
Impropriamente denominato Castello Scaligero, le sue origini sono molto più antiche.
Sicuramente fu edificato sulle rovine di una Rocca romana, ma probabilmente vi erano insediamenti ancor più antichi come al vicinissimo Monte Rocchetta.
Dopo la visita a Soave, nella tarda mattinata, ci siamo avviati all volta di Verona.
Conosciuta in tutto il mondo per l'Arena e l'intramontabile amore di Giulietta e Romeo, Verona viene visitata ogni anno da moltissimi turisti di tutto il mondo.
L'Arena è un anfiteatro romano situato nel centro storico di Verona, icona della città veneta assieme alle figure di Romeo e Giulietta. Si tratta di uno dei grandi fabbricati che hanno caratterizzato l'architettura ludica romana.
Durante il periodo estivo viene utilizzato per il celebre festival lirico e vi fanno tappa numerosi cantanti e band.
Nel giorno in cui ci siamo stati noi fuori dell’Arena, e anche dentro, erano posti buona parte degli scenari inerenti sia l’Aida che la Turandot di prossime rappresentazioni.
La casa di Giulietta
La casa di Giulietta è un palazzo medievale situato in via Cappello, a poca distanza dalla centrale Piazza delle Erbe.
La tragedia di Giulietta e Romeo ha trovato a Verona addirittura dei riscontri e la fantasia ha mescolato leggenda e realtà, tanto che sono stati riconosciuti vari luoghi in cui si sarebbe svolta la vicenda narrata da Shakespeare. Sono esistite effettivamente due famiglie di nome Montecchi e Capuleti (il nome esatto è però Cappelletti): dei Cappelletti si ha conoscenza della loro presenza fino agli anni della permanenza di Dante a Verona, nella attuale casa di Giulietta, ubicata in prossimità di piazza delle Erbe, dove la loro presenza è testimoniata dallo stemma del cappello sulla chiave di volta dell'arco di entrata al cortile della casa.
I Montecchi, importanti mercanti ghibellini veronesi, furono veramente coinvolti in lotte sanguinose per il controllo del potere a Verona, in particolare con la famiglia guelfa dei Sambonifacio, ma non si hanno notizie di rivalità con i Cappelletti.
I Montecchi e i Cappelletti vengono citati anche da Dante nella Divina Commedia.
Il palazzo è uno dei maggiori attrattori per i turisti che visitano Verona.
Tale attenzione rende spesso molto affollato il cortile della casa sul quale oltretutto sono stati aperti dei negozi di ricordini per turisti e dove c’è anche una statua di Giulietta accanto alla quale tutti i turisti si lasciano fotografare.
L'andito che dà accesso al cortile è interamente ricoperto di graffiti e biglietti a tematica amorosa lasciati dai visitatori più giovani.
Al ritorno da questa escursione, mentre percorrevamo il centro di Vicenza in auto per recarci in albergo, abbiamo scorto, in via Roma, il Camper di Eldy. Ci siamo fermati un attimo per salutare Anna Bianco, Enrico, Sergio e la dolcissima Alice. Abbiamo scambiato qualche parola e nella foga del discorso mi sono dimenticata di scattare una foto/ricordo di noi tutti davanti al Camper. Pazienza...sarà per un'altra occasione!!!!!
Una volta giunti in hotel ci siamo riposati un po’ per poi riuscire e concludere la serata in un ristorante tipico di Vicenza (Pan di zucchero) dove abbiamo consumato una buona cena a base di bigoli all’anatra, pesce ed altro.
Giorno 23 luglio 2010: escursione ad Asolo, Bassano del Grappa e Marostica con due accompagnatori di eccezione
Di buon mattino, sempre dopo aver consumato la colazione in albergo, ci siamo avviati alla volta di Bassano dove ci aspettavano i nostri amici, Ezio (Gol) e Luisa, sua moglie. Anzi colgo l'occasione per ringraziarli della loro squisita disponiblità ed accoglienza.
Abbiamo lasciato l’auto a Bassano dove ci attendevano le nostre “due guide di eccezione” (Ezio e Luisa) che ci hanno accompagnato ad Asolo con la loro auto, facendoci percorrere strade secondarie di montagna sia per evitare il traffico, sia per farci godere delle bellezze del paesaggio.
ASOLO definita “la città dai cento orizzonti” per gli innumerevoli scorci e panorami che offre, è uno splendido paese adagiato su un incantevole paesaggio collinare. Asolo, che mantiene ancora una tipica forma medievale, offre opere di grande valore storico, artistico e culturale, vicoli, palazzi, portici.
Nel nome c'è già tutta Asolo: dal latino asylum, rifugio, privilegiata residenza scelta da chi desidera lenire gli affanni, vivere in pace, creare.
Come accadde a Eleonora Duse, che qui si ritirò, lasciate le scene, a 51 anni, stanca e delusa. Si era fatta costruire una casa in via Canova che, per la lungaggine dei lavori, non riuscì mai ad abitare.
Dopo aver visitato Asolo ci siamo diretti alla volta di Bassano.
BASSANO DEL GRAPPA è un importante cittadina del nord Italia, situata in provincia di Vicenza. La città ed i suoi dintorni sono conosciuti per la ricchezza di attrattive naturali, storiche, artistiche, eno-gastronomiche.
Tra le attrattive più importanti della città c'è il Ponte in Legno detto anche Ponte degli Alpini o Ponte Vecchio che sorge sul fiume Brenta. Il ponte è stato ricostruito più volte dopo le varie distruzioni dovute alle forti correnti dell'acqua. Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale venne ricostruito dagli alpini. L'attuale struttura venne progettata da Andrea Palladio che pensò al legno come materiale costruttivo più resistente alla forte corrente del Brenta.
Dopo aver consumato un pasto a base di affettati e formaggi locali in
un locale caratteristico in prossimità del Ponte, ci siamo diretti alla volta di Marostica, non senza riprendere prima possesso della nostra auto (i nostri ospiti ci avrebbero lasciato di lì a poco).
MAROSTICA (Maròstega in veneto) è un comune della provincia di Vicenza, ai piedi delle prealpi venete.
È nota in tutto il mondo per la partita a scacchi che si svolge ogni due anni (anni pari) con personaggi viventi nella piazza cittadina, nel secondo fine settimana di settembre: è una tradizione avviata nel 1923 e che si vuole ispirata ad un evento del 1454, sebbene non vi siano prove storiche. Per questa storica manifestazione la cittadina vicentina viene anche soprannominata "la città degli scacchi".
Anche qui abbiamo sostato un po’ ai tavolini di un bar per una breve consumazione, dopo di che abbiamo salutato i nostri graditi ospiti e siamo ritornati a Vicenza.
Giorno 24 luglio 2010: Visita a Monte Berico e lago di Fimon
Dopo. aver consumato la rituale colazione in albergo e sbrigato alcune commissioni ci siamo diretti a Monte Berico.
IL SANTUARIO DI MONTE BERICO è il più noto e frequentato Santuario mariano della Regione Veneto.
Le sue origini affondano in un periodo di particolare sofferenza per la città di Vicenza, colpita tra il 1425 e il 1428 da una gravissima epidemia di peste. Accadde, infatti, che la VERGINE fece una prima apparizione sul Monte il 7 MARZO 1426 ad una umile contadina: Vincenza Pasini. A questa ne seguì un’altra, quella del 1° AGOSTO 1428.
In entrambe le apparizioni la Madonna chiese a Vincenza che si facesse portavoce di una richiesta: la costruzione in quel luogo di una Chiesa a lei dedicata con la promessa che la pestilenza sarebbe finita.
Subito dopo ci siamo recati al lago di Fimon e, strada facendo, ci siamo fermati al MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELLA RESISTENZA.


Una volta tornati a Vicenza, abbiamo avuto appena il tempo per cambiarci ed andare a prendere in stazione la nostra amica Franci che sarebbe arrivata di lì a poco.
La serata si è conclusa con una buona pizza in compagnia anche di Franci. Ma di questo e del resoconto della giornata che segue vi parlerà lei stessa. A lei la parola.
Giorno 25 luglio 2010: Incontro con alcuni eldyani e nel pomeriggio escursione a Castelgomberto Per prolungare il più possibile l’incontro con le mie amiche, Nadia e Rosaria decido di partire per Vicenza già il sabato pomeriggio. Arrivo in stazione verso le 20; ad attendermi ci sono Rosaria e marito Antonio. Il momento è, come sempre, emozionante; era dal mese di aprile (incontro di Assisi) che non ci si vedeva. Andiamo a “raccogliere” Nadia dalla mamma per proseguire poi, tutti insieme a tacitare i morsi della fame, in pizzeria. Prima, però faccio la personale conoscenza col merlo Leo che mi accoglie con uno squillante “ciao”. L’esperta vicentina ci accompagna in una simpatica pizzeria dove divoriamo gustosissime pizze in un’atmosfera di gioiosa animazione. Abbiamo mille cose da raccontarci, tante altre da programmare per l’indomani, giorno dell’incontro con tutti gli altri amici della “banda”. Al termine della cena ci trasferiamo a casa di Nadia ma l’adunanza dura poco, siamo tutti stanchi, crolliamo dal sonno, così ci auguriamo la buonanotte e affrontiamo coraggiosamente la calura dell’afosa notte vicentina. Giunge la fatidica mattina del tanto agognato incontro e, malgrado il cocente sole che “picchia” sin dalle prime ore, siamo fresche, pimpanti e allegre. Ci organizziamo, io e Nadia assegnandoci ruoli per offrire degna accoglienza agli ospiti che verso le 9,30 cominciano ad arrivare, chi in treno, chi in auto. Intorno alle 11 l’allegra brigata è al completo; eccola: - Rosaria e Antonio da Napoli- Ezio e Luisa da Bassano del Grappa
- Marcella e Bruno da Milano
- Maurizia e Danilo da Vicenza
- Angelo e Luisa da Firenze
- Miki (Michele) da Milano
- Nadia da Vicenza
- Adriana e Francesca da Vicenza
- e naturalmente chi vi scrive, da Asti
L’atmosfera è oltremodo festosa, abbracci, baci, pacche sulle spalle (..e anche altrove..ahah), complimenti, risate, battute scherzose da vecchi commilitoni fanno da colonna sonora al piacere di rivederci. L’aria che si respirava era di incredibile entusiasmo in un clima gioioso ed emozionante, la sincera complicità da veri amici faceva pensare ci fossimo lasciati solo il giorno prima.














E io cossa possso dirvi….! avete detto tutto voi. Siete fantastici/e.
Un parco meraviglioso.
Un buon gelato x rifrescarci il palato.
Ciao
voi*
ciao a tutti,scusate se aproffitto,non riesco più ad entrare in eldy,mi dice nome non riconosciuto e mi devo registrare con altro nik,che posso fare??auguri a franci e saluti a tutte vopi ciaooo!!
ROSICA…ROSICA PURE, CARA SEMPLICE, MA DEVI FARE IL MEA CULPA!!! AHAHAHAHA
Che bella carrellata di ogni tipo di emozioni…!!!!
Ognuno di noi, ha messo qualcosa di sè per rendere perfetto questo incontro.
L’incontrarvi è stata una perfetta cornice al bellissimo quadro ke rendeva l’idea di quanto sia forte e bella la nostra amicizia.
Grazie a Nadia dell’ospitalità!!!!!!!!!
Ciaoooooo!!!
Stò rosicando!!!!!! E mi fate venire voglia: quando facciamo il prossimo?? Dai truppa, entro il 15 settembre organizziamone uno!!!
Emozionante incontro, il vostro, ad ogni passo traspare bellezza: di luoghi, di paesaggi, di monumenti…ma soprattutto di amicizia!
Un abbraccio, un bacio e…un grazie di cuore e dal cuore: è bello esservi amica!!
ei voi girovaghe grazie delle passeggiate che mi faccio davanti al pc e bravissime al solito ciao
Nadia, hai fatto di tutto e di +, siamo noi, io e antonio, che dobbiamo ringraziarti. Antonio te lo ha detto anche stasera. Il viaggio lungo, come ben sai, lo abbiamo diviso ed antonio e’ stato contento di venire. Conoscere poi tua mamma e’ stato davvero un piacere…ma adesso smettiamola co ste cose..se no mi commuovo, ahahahah.
G R A Z I E N A D I A !!!!!!!!!!!!!!!!
Nadia, e’ stato un piacere immenso passare alcune ore a casa di mamma Adelina a tenerle compagnia mentre preparavo gli aperitivi, mi sono sentita subito a mio agio e tutto questo è stato tutto solo merito tuo.
L’unica cosa che ogni tanto mi dava da pensare e’ stato il merlo Leo che si prendeva gioco di me con i suoi……..seeeeeeeeee…come a riprendermi ironicamente nel mio correre…”tanto non ce la farai mai…” e quando mi fermavo a guardarlo imbronciata, mosso a compassione mi faceva il fischio che i giovanotti fanno alle belle ragazze per strada, carino vero?!!.
Un abbraccio immenso a te Nadia (di quelli miei che conosci tu) e un saluto affettuoso alla tua mamma.
Bello questo ampio e descrittivo resoconto di viaggio, Rosaria…l’ho percorso virtualmente insieme a te, leggendoti.
Ma lasciami dire che piu’ entusiasmante e’ stato l’incontro con tutti gli amici, spero di bissarlo presto.
Grazie a Rosaria e Nadia. Vi abbraccio.
Eppure Rosaria, Leo non ha portato a vostra conoscenza tutto il suo repertorio….Leo, è molto dispettoso!
Quando ci siamo lasciati quella sera avrei voluto dirvi molte cose……avrei voluto dire che ho trascorso dei giorni fantascistici e sereni (lontana dal solito tran-tran)…..avrei voluto dire che ero dispiaciuta per non avervi ”accompagnato” di più e essere stata una migliore padrona di casa……avrei voluto dirvi……..ma ho solo detto….Grazie di tutto.
Vi ringrazio anche da parte di mamma che, sempre sola (nel senso che questi eventi non succedono tutti i giorni)è stata veramente bene con tutti voi e non certo un disturbo per lei.
Insomma……ringrazio Antonio e Rosaria per aver accettato ancora una volta ad affrontare un viaggio così lungo per la nostra compagnia e ringrazio tutti gli altri amici che hanno partecipato al secondo (e non ultimo) mini-incontro a Vicenza.
Ringrazio nonna Franci per essere arrivata nonostante il pensiero che Simone decidesse di arrivare tra noi mentre la nonna era fuori città e la ringrazio anche per avermi dato una mano nei preparativi dopo una levataccia e fatto compagnia a mia mamma mentre ”recuparavo” alcune persone che si sarebbero perse per Vicenza.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE amici cari e……alla prossima!!!