NOI SIAMO QUI! LA TERRA FOTOGRAFATA DA MARTE.
Parlare d’infinito non è mai facile. Se aggiungiamo che in teologia o filosofia la parte più importante sta nel trovare delle definizioni accettabili, oltre che naturalmente coerenti. Purtroppo la definizione enciclopedica non ci aiuta per niente a visualizzare l'infinito:
L'infinito (dal latino finitus, cioè "limitato" con prefisso negativo in-, e solitamente denotato dal simbolo , talvolta detto lemniscata) in filosofia è la qualità di ciò che non ha limiti o che non può avere una conclusione perché appunto infinito, senza-fine. Nella concezione cristiana il concetto coniato nell'ambito del pensiero greco trova la sua coincidenza con Dio stesso quale essere infinito. (Da Wikipedia)
In questi giorni, se ci avete fatto caso, al tramonto è possibile vedere una stella molto luminosa, sappiamo che in realtà non è una stella: è il pianeta Venere. La cosa più sconcertante è che se fossimo su Marte, al tramonto potremmo vedere (oltre agli altri pianeti) la Terra! Ed è proprio l’oggetto di questa foto. Il puntino luminoso visibile in questo tramonto marziano è la Terra. Fa impressione vederla come un anonimo puntino luminoso! La foto (che in realtà è un mosaico d’immagini) è stata ripresa dal Mars Exploration Rover Spirit, che è una missione della NASA su Marte.
Spirit è il primo dei due rover della NASA giunti su Marte nel mese di gennaio 2004. Le specifiche del rover prevedevano che esso avrebbe funzionato per almeno novanta giorni. Tali specifiche sono state ampiamente superate e Spirit ha continuato a marciare sul suolo marziano per tutto il 2006. In data 4 gennaio 2010 il rover Spirit ha "festeggiato" i sei anni di lavoro sulla superficie marziana, dimostrando un’incredibile resistenza alle intemperie climatiche che avvengono sul pianeta.
Il rover (traduzione letterale vagabondo) è un veicolo costruito per il trasporto su un corpo celeste, ed è portato sul pianeta o sul satellite dal lander (tipo di navicella spaziale che compie la discesa e sosta sulla superficie) L'atterraggio deve'essere quindi morbido per non danneggiare il rover.
LA SCOPERTA DEI SOLFATI SU MARTE
Marte è il prossimo obiettivo della Nasa. Non immediato ma sempre più imminente. Fonti vicine alla Casa Bianca, sostengono che il presidente degli U.S.A. sarebbe rimasto sorpreso dalle rivelazioni effettuate dalla Nasa sulla base dei dati e immagini raccolte da Opportunity e Spirit, i due robot che agiscono nell'orbita del Pianeta Rosso.
Su Marte ci sarebbe vita, lo dimostrerebbe la scoperta di solfati,
prova che sul pianeta più misterioso del sistema solare ci sarebbe l'acqua, e quindi esisterebbe o sarebbero esistiti in passato organismi viventi. A sostegno di questa tesi sarebbe il tipo di solfato scoperto dai robot spaziali, il gesso, presente in molti fossili del Mediterraneo in larga quantità, il solfato capace di conservare a lungo le prove della vita di organismi viventi.
Per confermare e approfondire questa scoperta, sono in programma missioni della Nasa, volte a raccogliere rocce dalla superficie di Marte. Ufficialmente non è stato detto, ma le dichiarazioni del fisico britannico Stephen Hawking sull'esistenza di forme aliene di vita evidentemente sono prese molto sul serio.
Ma ora osserviamo la foto, questa è la dimostrazione di quanto siamo piccoli… Il nostro immenso pianeta, pieno delle nostre grandiose città, si riduce a un puntino già a una distanza di poche centinaia di milioni di chilometri… in un Universo che misura miliardi di anni luce. Davvero sconcertante!
L'Infinito, di Giacomo Leopardi, è simultaneamente immensità dello spazio ed eternità del tempo.
L'infinito (1819)
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare»
(Giacomo Leopardi)
manco un granello di sabbia siamo per l’infinito, ciao terribile julien