Nel padovano: 19 preti hanno “lasciato” per una donna.
Le parrocchie del padovano sono un’eccezione, un “caso” gonfiato dalla legittima curiosità delle cronache, oppure sono la “regola” nascosta, taciuta e negata? Succede, infatti, che nel padovano i preti, al plurale, s’innamorano, di una donna. Donna che vogliono sposare e spesso lo fanno. La stampa ha messo nomi e cognomi io mi limito alle sole iniziali (la solidarietà maschile prevale sempre). F. B., 35 anni, prete sposato con una donna nigeriana, padre di due figli, offre la sua contabilità del fenomeno: “Negli ultimi dieci anni sono stati ordinati 76 preti diocesani. Hanno abbandonato il ministero in 19 e altri quattro o cinque sono in fase di riflessione. Questo vuol dire che a Padova un prete su quattro si toglie la tonaca”. E non perché è svanita la fede ma perché è nato un amore, un insopprimibile amore per una donna. Dalle cifre ai nomi: don S. S. che ora fa il camionista per mantenere la moglie e il figlio, celebra messa nonostante sia sospeso “a divinis”. Don P.S., don R. F. che sta meditando sul suo futuro e sul suo amore ormai pubblico per una ragazza cattolica di 26 anni… La Curia di Padova nega che sia in atto un “fenomeno”, ricorda gli ottocento sacerdoti in servizio rispetto ai quali i 19 o anche più sono eccezione. Però imbarazzo in Curia c’è, anche se non certamente sconcerto. “La terra dei preti innamorati” ha titolato il Corriere della Sera, mentre il Corriere Veneto corre a intervistare e a identificare le fidanzate. Nei bar e sulle piazze del padovano qualche sciocca battuta sull’aria che trasporta pollini d’amore e qualche più serio abbozzo di risposta del tipo: “qui si viene a sapere, altrove si tiene nascosto”. Fatto sta che una due, tre, diciannove “coincidenze” fanno un indizio. Indizio non che Padova e la sua terra siano chissà perché la culla dei preti innamorati, ma, io credo, della difficoltà umana del celibato.
Lasciamoche i preti si sposino pure, cosi’ saranno loro a dare il buon esempio di vita di coppia ai nostri giovani.
nel mio paese ne abbiamo sposati gia 2 bravissimi preti ma hanno scelto la sua strada di laici.
sono cambiate le donne piu’libere
Non me ne intendo molto, quindi chiedo anticipatamente scusa se dico inesattezze, ma non credo che Dio abbia chiesto il celibato per i preti e il nubilato per le suore.Non Avrebbe Potuto, Sarebbe Andato contro ogni logica Divina; creando gli umani li ha corredati anche di sentimenti, di impulsi, di desideri…di amore, che senso avrebbe avuto costringere due categorie alla rinnegazione, alla mutilazione di tali caratteristiche? Gesù, per primo, non disdegnava la compagnia della Maddalena.
Poi, chi meglio di coloro che vivono la condizione di un rapporto di coppia e il ruolo di genitori, può comprendere le difficoltà, le vicissitudini che attraversano tali esperienze?
Trovo la castità obbligata una terribile e innaturale tortura che inevitabilmente porta a comportamenti mostruosi quali: pedofilia, violenza, paternità e maternità occulte, curiosità pruriginose.
La chiesa cattolica sta vivendo un momento di crisi profonda, sicuramente questi episodi di preti innamorati non giovano all’immagine che il credente si aspetta di vedere. Questi scandali ricorrono fin dai tempi antichi e non scandalizzano più nessuno. Sono ben altre le colpe della CHIESA su cui tutti noi dobbiamo riflettere e trarre le dovute conseguenze.
i preti quasi santi come chiedon di essere noi con le loro prediche e non coi loro esempi so scarsi han anche loro gravi problemi vitali e spesso quelli che paion meio so spesso i peggio quelli di spessore che fan le carriere ecclesiastiche e alcuni anche negli apparati militari per me so snaturati suppliscon la famiglia col loro invischiarsi in troppe cose terrene finte discipline freddezze che li fan esse fuori dal coro che devon dirigere per sensibilità da vicinanze vere
ahahahah Giulio…sei unico ! Il Maledetto Toscano….
Sono d’accordo i preti dovrebbero avere una moglie, dei figli e una famiglia come tutti. La smetterebbero di elargire consigli “strampalati” su problematiche che non conoscono perchè non le vivono…troppa teoria e niente pratica su cosa è il vivere una famiglia nella quotidianità
Complimeti Giuliano
Nadia, tu parli proprio bene perdio.Daltronde quando a San Pietro alcuni preti chiesero come dovevano comportarsi con le donne lui rispose :- Fate alla meglio ! – Loro capirono :- Andate con le meglio.- Evviva l’amore .Mio padre diceva che:- Non si può andare contro la natura .
Gli “uccelli” di rovo di questi Don Camillo padani son sempre esititi. Nei nostri paesi c’è sempre stato “un fìol dal prèt”, come dice Nadia …non sono forse uomini fatti di carne? Pensate che nel 1500 nella Roma dei Papi esistevano più prostitute che in tutte le altre parti d’Italia.Son sempre andati d’accordo l’amor sacro e l’amor profano…..Nella bella canzone di De Andrè …chi era che guidava gli uomini afflitti per l’abbandono forzato di “Bocca di rosa”….ma il parroco …..poffarbacco!!!!!
Conoscevo un prete, amico di famiglia, che lasciò la tonaca per sposare la donna di cui si era innamorato. Eravamo negli anni ’60. Immagina lo ”scandalo”.
Sarebbe ora che la Chiesa desse la possibilità ai preti di sposarsi. Non sono uomini forse, fatti di carne? Forse, non ci sarebbero tutti quei ”sotterfugi” e tutte le violenze di cui ultimamente si sente parlare (ma che ci sono sempre state).