si-miscellanea

A seguito dei tristi fatti di Roma, dove in un incendio di una baracca di Rom hanno perso la vita 4 bambini, ai quali va il  mio pensiero, mi hanno fortemente urtato le parole del Presidente della Repubblica, il quale dice che._ La colpa di quanto è accaduto è di tutti noi-                                        No! Signor Presidente, io come cittadino di questa Repubblica, non ne ho proprio colpa. La colpa è Sua, del Sindaco di Roma, del Ministero della Sanità, degli Organi preposti ai Servizi Sociali...ma non dei comuni cittadini. Signor Presidente, non vorrà mica dire che non era a conoscenza delle baraccopoli che sono alla periferia della città dove Lei risiede?Non Vorrà farci credere che il Sindaco Alemanno non era al corrente? E ancora Signor Presidente, Lei sa benissimo quante strutture di emergenza (Box, Container, etc.) della Protezione Civile, giacciono ammassate in diversi luoghi d'Italia.Sempre meglio di quelle baracche a pochi chilometri dalle sue finestre. No! Signor Presidente, i comuni cittadini non hanno veramente colpe.   Giulio Salvatori  (il maledetto toscano)

30 Commenti a “DI CHI E’ LA COLPA…? di Giulio Salvatori”

  1. alfred ha detto:

    Gli zingari che oggi hanno 30/40/ 50 anni sono nati nella nostra epoca.
    50 anni fa era il 1960, la televisione c’era da almeno dieci anni, la scuola era obbligatoria. la corrente elettrica avera raggiuto quasi tutte le case, anche le più sperdute sui monti, tutte le case avevano l’acqua corrente, il gas, la ricostruzione dava lavoro a tutti,
    centinaia di migliaia di persone si spostavano dal sud, dal nord per andare a lavorare in fabbrica, intere famiglie di contadini imparavano a cambiare abitudini,
    a lasciare i dialetti e parlare la lingua nazionale.
    Si imparava a scrivere e a leggere con la televisione.
    Oggi, 2011, per lo zingaro tutto questo non è avvenuto, anzi è avvenuto in parte.
    Lo zingaro ha scelto.
    Ha scelto il nomadismo alla stanzialità, ha scelto le ataviche tradizioni, ha scelto di vivere
    come hanno vissuto generazioni di zingari, ha scelto di tramandare ai suoi figli le sue tradizioni: lo zingaro ha scelto consapevolmente di vivere da zingaro.
    Lo zingaro ha rifiutato, rifiuta e fa rifiutare quello che la società mette a disposiziione.
    È una scelta sua, è la loro scelta.
    Signor Presidente, io non mi sento colpevole e non ritengo colpevole altri.

  2. lieta ha detto:

    anke tanti nostri giovani, e non solo, cerkano alloggi stabili e dignitosi ciao

  3. lucia1.tr ha detto:

    Per chiudere questo dibattito vorrei riportare qui le parole del nostro Presidente Napolitano::“Questa tragedia pesa dolorosamente su ciascuno di noi e ci rende ancor più convinti della necessità di non lasciare esposte a ogni rischio delle comunità che debbono essere tempestivamente ricollocate in alloggi stabili e dignitosi.” Penso non ci sia altro da aagiungere!

  4. edis.maria ha detto:

    Per non ripetere il concetto espresso da Franco Muzzioli, lo condivido in pieno! Ma come si fa a realizzare tutto questo? Mancanza di volontà o mancanza di denaro????Forse entrambi!

  5. popof ha detto:

    Le situazioni di disagio sociale sono molteplici e normalmente tendiamo a dimenticarcene o a rimuoverle giustificati da piccoli eventi che fanno consolidare il cinismo della convivenza.

    Le baracche purtroppo sono una realtà sociale. Non solo nomadi. Spesso sono le soluzioni economiche più a portata di mano per avere un tetto con uno sforzo economicamente sopportabile, e se non sono a posto con tutti i sistemi di sicurezza, dall’auto spegnimento dei fornelli ai differenziali salvavita, sono comunque un tetto.
    Sono la sconfitta di chi gestisce il patrimonio pubblico sapendo che i fondi a disposizione potrebbero essere spesi anche diversamente. Invece no, pane e circens e quando c’è la tragedia mea culpa, mea grandissima culpa.

  6. Franco Muzzioli ha detto:

    Caro Guglielmo…come non conosciamo i nomadi? Sono secoli che vanno su e giù per l’Europa, ma non siamo nel diciottesimo o diaciannovesimo secolo dove un tal modo di esistere poteva anche essere praticato ,non siamo neppure nelle grandi distese causasiche o nelle vaste pianure dell’India , siamo in Italia nel 2011, dove vi sono circa 50 abitanti per kilometroquadrato.Certamente la politica deve essere presente ed attiva , ma in un modo logico e costruttivo. Deve attuare abitazioni da dare ai Rom e non “campi” cercare di inserirli nel tessuto lavorativo, fare in modo che i loro giovani studino e nelle nostre scuole….se tutto questo non viene realizzato…non se ne esce.

  7. Guglielmo ha detto:

    Cos’è che non funziona nel nostro sistema di prevenzione? In questo momento la scena politica e catalizzata sulle intercettazioni del premier Tv media ecc ecc, detto questo vado avanti. L’abitanti della zona avevano lanciato l’allarme sulla pericolosità dell’insediamento del campo, con un esposto alla procora, e al municipio di quello stesso insediamento. (erano passati pochi mesi dalla tragica morte di un bambino di tre anni, in un capo della Muratella.
    Risposta del Governo.No la risposta di Maroni (ministro degli interni), che rifiuta la richiesta del sindaco di Roma di un sostegno di 30 miglioni di euro per la legalizzazione di nuovi campi nomadi. Ecco quello che non funziona in Italia.
    Mi associo a quello che dice Paola. Bisogna conoscere i popoli prima di criticare prima di sparare nel mucchio.

  8. lieta ha detto:

    se quella è na madre diko io, so schiaffi a vere madri e lo stato porta via figli a madri con plurimattie so io, quanta becera ignoranza da supposti addetti casi, quanta vera insensibilità

  9. Mariuccia ha detto:

    Anche a me, capitò un giorno d’inverno un fatto strano. Stavo facendo compere al mercato della mia città. Ad un tratto il mio sguardo fu attirato da una zingara, seduta per terra, che teneva in braccio un bambino piccolissimo con i piedi nudi, viola per il gran freddo. Entrai in una merceria vicina, comperai delle calzette di lana e le porsi alla zingara che mi ringraziò e le mise al piccolo. Continuai il mio giro…sulla strada del ritorno, rividi la zingara nello stesso posto, con lo stesso bambino…con gli stessi piedi nudi di prima…Concludete voi…

  10. edis.maria ha detto:

    1.
    Fatto di cronaca terribile, che coinvolge tutti, specialmente se si tratta della morte di 4 bambini.Probabilmente sarò fraintesa ,perchè nessuno ha pensato che la prima responsabilità è dei genitori che, in una situazione di estremo pericolo, hanno lasciato soli quattro bambini in tenera età. Poi si arriverà alle responsabilità più generali politiche, economiche e sociali. Come ha accennato qualcuno nel suo commento, non è facile il problema dei Rom ,che hanno una cultura nel loro nomadismo che non permette di adattarsi in case normali. Semplice racconta di piccoli rom sfruttati da madri inqualificabili. Vi voglio raccontare ciò che è successo a me. Un giorno incontrai 3 piccoli zingari che chiedevano l’elemosina perchè, dicevano, di essere affamati. Entrai in un negozio,acquistai cornetti e pizzette e li offrii loro. Non li vollero, affermando che dovevano portare a casa denaro e non cibo!!!! Uno solo mangiò un cornetto e il più grande di loro lo picchiò! Ne parlai con un’assistente sociale ,ma non servì a nulla. Scusatemi se, con la mia solita sincerità e poca diplomazia, sono andata contro corrente e sarò ripresa dai “buonisti” ! Che poi ci siano delle lacune nell’applicazione delle leggi è certo , ma anche per gli italiani!

  11. paolacon ha detto:

    edis, hai per caso messo un link nel tuo commento? oppure hai digitato male la tua mail? potrebbe accadere in questi due casi oppure, per un disguido tecnico diverso, vai in attesa di moderazione.

  12. edis.maria ha detto:

    Ho scritto un commento su questo argomento verso le 13. Non è ancora apparso, ma ho trovato l’indicazione: è in attesa di moderazione. Ci sono problemi???

  13. franco muzzioli ha detto:

    Mi spiace contraddire Paola,Semplice e Lucia…..ma concordo in pieno con Giulio.
    Se posso sentirmi uno straccio di colpa è nel non riuscire a capire i nomadi, non capire la loro vita avulsa dal contesto sociale,non capire la testarda continuazione di una esistenza sempre ai limiti della legge e del viver civile ,non capire questo esser “sporchi brutti e cattivi” a tutti i costi . Un vecchio nomade (della mia età) dovrebbe iniziare a guardare ai figli ed ai nipoti ,non come possibili braccia per elemosine e furti ,ma come una ricchezza per una nazione nella quale ,bene o male ,si picca di vivere .

  14. edis.maria ha detto:

    Fatto di cronaca terribile, che coinvolge tutti, specialmente se si tratta della morte di 4 bambini.Probabilmente sarò fraintesa ,perchè nessuno ha pensato che la prima responsabilità è dei genitori che, in una situazione di estremo pericolo, hanno lasciato soli quattro bambini in tenera età. Poi si arriverà alle responsabilità più generali politiche, economiche e sociali. Come ha accennato qualcuno nel suo commento, non è facile il problema dei Rom ,che hanno una cultura nel loro nomadismo che non permette di adattarsi in case normali. Semplice racconta di piccoli rom sfruttati da madri inqualificabili. Vi voglio raccontare ciò che è successo a me. Un giorno incontrai 3 piccoli zingari che chiedevano l’elemosina perchè, dicevano, di essere affamati. Entrai in un negozio,acquistai cornetti e pizzette e li offrii loro. Non li vollero, affermando che dovevano portare a casa denaro e non cibo!!!! Uno solo mangiò un cornetto e il più grande di loro lo picchiò! Ne parlai con un’assistente sociale ,ma non servì a nulla. Scusatemi se, con la mia solita sincerità e poca diplomazia, sono andata contro corrente e sarò ripresa dai “buonisti” ! Che poi ci siano delle lacune nell’applicazione delle leggi è certo , ma anche per gli italiani!

  15. lucia1.tr ha detto:

    Mi unisco a Paola e Semplice nel ribadire che tutti noi cittadini abbiamo una parte di colpa per queelo ch e è avvenuto, la passività e l’indifferenza sono ugualmente deplorevoli

  16. semplice ha detto:

    Che strano paese l’Italia! Ci accorgiamo di determinate realtà solo quando ci scappa il morto e solo allora si accendono i riflettori in un tam tam che dura il tempo dello scoppio di un petardo per poi ritornare al posto di prima: l’indifferenza.
    Caro Giulio, è di tutti la colpa, anche nostra.
    Io ci vivo a Roma, ma è un fenomeno presente in tutto il territorio nazionale, le baraccopoli dei Rom nascono come funghi in molte zone della città, i bambini Rom sono a tutti i semafori, sporchi e mal vestiti, a chiedere elemosina; lungo le strade e alle fermate metro, mamme tengono neonati, con i piedini nudi anche quando tira vento e fa freddo freddo, per impietosire le persone in cambio di spiccioli..bambini e donne violentati dalla vita tutti i giorni. Anche negli asili e nelle scuole, l’inserimento non è facile, l’integrazione rimane una chimera. Noi, noi tutti che facciamo?
    Siamo colpevoli nella misura in cui accettiamo come naturale e ineluttubile lo stato di cose, siamo colpevoli per il nostro porci come spettatori e siamo colpevoli nella misura in cui accettiamo senza battere ciglio, o facendo pochissimo, l’ignavia e la mal gestione della cosa pubblica.
    Se la morte ci inorridisce, dovremmo ancor più inorridire se la vita non è vita.
    Grazie Giulio.

  17. paolacon ha detto:

    Io invece un po’ colpevole mi ci sento, per non essermi impegnata civilmente abbastanza, per non aver denunciato abbastanza, per non aver partecipato abbastanza; è vero il tuo esempio del ponte Giulio è calzante, ma se mi guardo dentro e faccio un esame di coscienza, so di non avere fatto abbastanza. Avrei potuto fare di più.

  18. Giulio Salvatori ha detto:

    Grazie Paola , e grazie a tutti. Tema delicato e difficile , lo so che non ci può trovare all’unisono.Però,mi viene da dire che non condivido la fine del tuo intervento Paola.NO ! Non mi sento per niente colpevole.Certamente che si capisce lo strazio di quella madre che ha perso i figli,ci mancherebbe, siamo tutti nonni e genitori. Però chi deve avere i rimorsi di coscienza , notti insonni e la vergogna nel cuore , non saremo certamente noi.IO NO ! Le scelte, le pianificazioni, la strutturazione di un territorio etc, si fanno al tavolo di chi ci amministra (lo so per esperienza).I cittadini, non possono fare altro che segnalare le eventuali carenze, pericoli etc. Ma se l’amministrazione non interviene su un ipotetico ponte pericolante, questo prima o poi crolla, con tutto quello che può succedere.Con questo esempio :- Siamo tutti colpevoli?

  19. paolacon ha detto:

    Leggendo attentamente i commenti che sono stati fatti a questo articolo-accusa di Giulio, una cosa mi salta agli occhi: ci sono alcune persone che sembra dividano il mondo in uomini di prima e seconda categoria, come se quelli di “seconda” non avessero diritto ad una vita decente. Tra l’altro si permettono anche di criticare il gesto pietoso del nostro Capo dello Stato, come se volessero dire che quelle non erano vite che meritavano compassione. Poi si parla di solidarietà, ma non è solidarietà anche questa? A quella povera madre che ha perso, con un colpo solo, quattro figli non ci si pensa?
    Io vorrei domandare a tante delle persone che sono indifferenti, se ci parlano ogni tanto con i Rom o i Sinti o i Gitani o i Nomadi? Che ne sanno di loro e dei loro bisogni? Oppure, quando passano vicino a uno “zingaro” si preoccupano solo di tenere la borsetta o il portafoglio più stretto al loro corpo? L’articolo di Giulio è un ottimo articolo di riflessione per tutti. Siamo tutti colpevoli.

  20. franco muzzioli ha detto:

    Lorenzo…forse Alemanno qualche senso di colpa più di quello che posso sentire io credo debba averlo…ciò non toglie che il problema del nomadismo di massa nell’Europa del 21° secolo debba essere risolto in qualche modo. L’essere umano è nato nomade,o per meglio dire lo è stato per millenni e se questo non fosse avvenuto forse non sarebbe nata la civiltà nella quale viviamo.La stanzialità è stata accettata per coltivare i campi e per creare comunità nel nome di una maggiore comodità di vita e di sicurezza. Fino a quando esistevano grandi spazi ,si seguivano i ritmi delle stagioni ,si rincorrevano le situazioni naturali più idonee per la vita ,il viaggiare da un posto all’altro aveva uno scopo. Ma ha senso il nomadismo in una Europa con una intensità abitativa così alta ?
    Non è il caso di pensare ad aiuti e leggi per far sì che queste popolazioni diventino stanziali? Non è meglio vivere in case decorose con la possibilità di svolgere qualche lavoro e istruire i propri figli ,che girovagare da una baraccopoli e l’altra tra rifiuti e disagi vivendo di furti e di elemosine?
    I nomadi sono “nati in quei contesti” quindi è molto difficile chiedere loro di cambiare. Penso che la società debba tentare di sollecitare un mutamento dei loro costumi offrendo alternative valide e costruttive. Il mio non vuol essere un discorso razzista ,vuol solo tentare di affrontare con lucidità e pragmatismo una situazione che nell’onda di emotività e preconcetti, può divenire pericolosa.

  21. lieta ha detto:

    certo giulio quaestio sempre irrisolte skarikate in modo parassitario ciao

  22. Giulio Salvatori ha detto:

    Intendo precisare che, il mio non è un risentimento di “colore”, in senso politico.Le baraccopoli, vi erano anche prima di Alemanno;e non solo alla periferia di Roma .

  23. lucia1.tr ha detto:

    Quattro bambini sono bruciati a Roma, caput mundi! Questa è la notizia, l’ennesima tragedia consumata in un campo abusivo. Erano bambini Rom, quelli che rubano e vivono di piccoli espedienti, abitano nella baracche piene di sporcizia, che sono spesso un affronto al decoro delle nostre città. Questa morte quindi è meno grave e di chi è la colpa? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre. Prima di tutto dell’ ISTITUZIONI, che dovrebbero garantire la salute, l’istruzione e la sicurezza all’intera comunità ed in primis dei bambini, da qualunque famiglia provengono. Poi di tutti noi, anche se in minima parte, che assistiamo impotenti ed anche indifferenti alle solite promesse dello Stato. Sui rom, sui campi, sulla sicurezza Alemanno ha costruito con successo la sua campagna elettorale. Qualcuno vuole forse chiedergli conto dell’efficacia degli sgomberi? . Sta a noi vigilare che certe promesse siamo mantenute e in caso contrario farli SGOMBERARE dai palazzi del potere.

  24. ANGELOM ha detto:

    Il presidente della Repubblica ha usato questa frase “colpevoli siamo tutti noi” perché è la verità, noi tutti dobbiamo assumerci le nostre responsabilità per tutto quello che è accaduto.
    Se qualcuno chiede che vengano applicate le leggi vigenti con rigore senza attenuanti, perché deve esserci certezza della pena, si corre il rischio di essere allontanati dal gruppo. Certo, è molto più facile far credere che buona parte dei mali in Italia siano tutta colpa degli stranieri. Abbiamo bisogno dei colpevoli che vengano da lontano per non riconoscere le ombre che si annidano nella nostra società, costituita, è bene ricordarlo, da singoli individui. Il governo è colpevole di non prendere sul serio una situazione cosi importante. In alcune città sindaci di buona volontà hanno predisposto dei siti con delle abitazioni decenti con la pace e la serenità dei loro cittadini, ma questo lo hanno fatto di loro spontanea iniziativa. Sparsi per l’Italia, in seguito ai terremoti ci sono migliaia di container inutilizzati che marciscono, perché non utilizzarli per queste povere persone, riparate da cartoni, magari assegnargli una dimora stabile?

  25. Lorenzo.rm ha detto:

    Lieta, purtroppo, per me, nessuno avrebbe potuto evitarla. Forse, ora che è successa, un po’ tutti si guarderanno negli occhi e faranno qualcosa.

  26. lieta ha detto:

    scusa lorenzo ma forse anke alemanno poteva evità sta tragedia

  27. lieta ha detto:

    diko perckè alla signora di bologna per 2 volte han preso figli e dati in affido le regole valgon solo per gli italiani dialoghi sociali intelligenti ciao

  28. marisa ha detto:

    Sono daccordo con il commento di Lorenzo

  29. bonollo giosuè vi ha detto:

    mi spiace ma x me il presidente ha fatto una brutta figura con gii italiani veri,

  30. Lorenzo.rm ha detto:

    No, Giulio, tu non hai certamente colpa. Ma, in termini di colpa, penso che non possa assumersela nessuno. E quindi neppure le autorità di cui parli. Il problema degli immigrati che girano per i vari Paesi del mondo è enorme. Il problema dei rom, poi, è praticamente insolubile, per la loro mentalità di girovaghi senza regole. Qualcuno potrebbe dire che è colpa di loro stessi, che lasciano i bambini soli nella baracca e vanno a fare chissà che, da una parte e dall’altra. Insomma la storia è complessa. C’è chi dice: l’avevo detto che bisognava contenere l’immigrazione, chi afferma che i soldi non bastano e che ci vuole solidarietà a livello mondiale, non solo del sindaco di Roma. Per me ha fatto male Napolitano a spargere lacrime e melassa. Lui è irresponsabile per la sua carica. E per una volta che poteva star zitto non l’ha fatto. Tutto è politica, purtroppo, anche quella delle parole. Ma non si devono dispensare colpe a questo e quello. Soltanto solidarietà da parte di chi se la può permettere nei confronti di chi ne ha bisogno. E qualcuno aggiunge: ne ha bisogno e la chiede.

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