Una tristezza mi pervade, oscurando la gioia, la luminosità del sole.
La mente va, va in quei luoghi martoriati; tanto che se tendo l'orecchio mi sembra di poter udire, deflagrazioni, spari, urla, pianto disperato, rabbia. E la tristezza diventa dolore e il dolore rabbia!! Penso che sia difficile vivere normalmente, anche per noi e per tutto il resto del mondo, se una parte di esso è dentro un incubo.
Le notizie che arrivano sono agghiaccianti, i filmati paralizzanti.
Migliaia di morti (10.000 secondo fonti di informazione locale); uccisi da bombardamenti sganciati da aerei che la mano del despota ordina.
Si bombarda a caso, si muore a caso, la morte arriva come pioggia. Le violenze a terra non sono da meno, milizie armate danno la caccia ai “ratti”( come Gheddafi chiama il suo popolo insorto), entrano nelle case, uccidono uomini, violentano donne, terrorizzano bambini.
Ai generali, ai militari che non hanno obbedito vengono mozzate orecchie e naso o giustiziati.
Al confine tra Libia e Tunisia, i tunisini, che lavorano e cercano di fare ritorno a casa, vengono sottoposti ad umiliazioni incredibili, derubati di soldi, telefonini e delle poche cose al seguito, vengono obbligati a denudarsi e vengono oltraggiati.
Le fosse per più di mille morti, scavate in riva al mare, sono uno schiaffo x l'intera umanità, difficilmente potremo scordarle. Chissà perché si è scelto un cimitero in riva al mare, forse perché raccolga il dolore, il pianto e lo porti al resto del mondo, di onda in onda...
Popolo allo stremo, con scarsità di cibo e di strumenti di difesa che comunque non si arrende, perché la libertà, la dignità saziano più del pane.
Mi indigna l'immobilismo del resto dell'umanità, presidenti del mondo persi in bla bla fini a se stessi senza essere seguiti da azioni concrete.
Popoli, Papa, spesso indignati x le cellule staminali, per l'eutanasia che restano spettatori quando i diritti umani di interi popoli vengono calpestati, derisi, strappati, annientati.
Anche l'Italia zitta!
Ieri, finalmente ha parlato!..non mi riferisco ad un muto miracolato, bensì al nostro Capo di Governo. Non ho parole verso il nostro Presidente del Governo...lui che ha la pretesa di esportare democrazia con “missioni di pace”, per giorni è stato zitto ( vabbè che è preferibile zitto che parlante).
Per giorni si è schierato a fianco del suo amico Gheddafi proteggendolo con il silenzio, nemmeno un fiato a condanna della mattanza che avveniva in Libia, ma oggi parla!!
E lo fa nel suo stile: senza serietà! Per giustificare il suo cinico silenzio entra in scena con la strategia della paura! Dopo due convenevoli x salvarsi la faccia nei confronti del mondo, agita spauracchi quali:il pericolo islamico e la sindrome dell'invasione. Vuole spaventare, credendoci bambini, con la minaccia dell'uomo nero.
Certo.. capisco il suo travaglio interiore, se ha condiviso progetti, amicizia, stili di vita, pensiero, proclami, viaggi, divertimenti, se è arrivato a baciargli la mano nell'ultima visita a Roma il 29 agosto 2010 (meglio dire circo equestre), come fa adesso a sparagli contro?
Come fa se, solo due mesi or sono Berlusconi nella conferenza stampa del 23 dicembre 2010 (documentata da un lancio Ansa), testualmente diceva: “Sono legato da un'amicizia vera con tutti i leader dei Paesi nordafricani, con Mubarak e la sua famiglia, con Bouteflika, con Gheddafi e Ben Ali”.?
E' inquietante tutto ciò, di solito si scelgono per amici persone che sono sulla stessa lunghezza d'onda di valori.
Mi ritorna un monito: "dimmi con chi vai, ti dirò chi sei".
Sono molto sfiduciata e così, anche se laica, cerco speranza in una preghiera: è un canto di speranza per tutti gli oppressi.
Ernesto Cardenal, “Salmo 5″
Ascolta le mie parole Signore.
Odi i miei gemiti.
Ascolta la mia protesta
Perché tu non sei un Dio amico dei dittatori
o sostenitore della loro politica
e non ti influenza la propaganda
e non sei in società con il gangster.
Non c’è sincerità nei loro discorsi
o nelle loro conferenze stampa.
Parlano di pace nei loro discorsi
mentre aumentano la loro produzione bellica.
Parlano di pace nelle Conferenze di Pace
e in segreto si preparano per la guerra.
Le loro radio bugiarde ruggiscono tutta la notte,
le loro scrivanie sono piene di piani criminali
e di pratiche sinistre.
Ma tu mi salverai dai loro pian.
Parlano con la bocca delle mitragliatrici.
Le loro lingue luccicanti
sono le baionette…
castigali o dio,
fai fallire la loro politica,
confondi i loro memorandum,
impedisci i loro programmi.
Nell’ora della Sirena d’Allarme
tu sarai con me,
tu sarai il mio rifugio il giorno della Bomba.
Chi non crede nella menzogna dei loro annunci commerciali
e nelle loro campagne pubblicitarie e nelle loro campagne politiche
tu lo benedici.
Lo circondi con il tuo amore
come con carri armati.
SEMPLICE, 24 febbraio 2011...ore 18,00
Siamo sempre,,,al punto,,,,il forte colpice il debole,sempre di piu’,il suo egoismo e il cuore di pitra,la fanno sempre da padrone.Uomo,,dimentichi di essere polvere e tale ritornerai,,,,
Riccardo, il tuo commento non era stato escluso, ma sicuramente era in attesa di moderazione. Questo avviene quando si commenta in un blog x la prima volta, poi le altre volte va in automatico (fa parte del sistema). Infatti come vedi ora ci sono tutti e due.
Certo Oriana Fallaci , nella sua grande esperienza di giornalista nei paesi orientali aveva fatto un po’ di previsioni fantapoliche , immaginando addirittura un nuovo assetto che chiamò EURABIA, (non Eurosia) in cui gli islamici avrebbero conquistato, pian piano, l’ Europa. Fantasia di una giornalista-scrittrice? Non lo sapremo se non fra molti anni. Per ora tutto è prematuro, se vogliamo parlare di Libia,paese che ha risorse naturali talmente grandi da poter, se troverà un governo come i libici sperano, distribuire equamente i profitti anche tra la popolazione attiva.Se così avverrà non avranno bisogno di espatriare.
Oriana Fallaci era un mio mito ai tempi che scriveva, “lettera ad un bambino mai nato” o “un uomo”, non l’ho più condivisa successivamente. Non so se le sue siano state preveggenze, solo il tempo potrà dircelo. Qualcuno pensa davvero di essere sull’orlo di invasione musulmana? Qualcuno crede che accogliendo i nostri fratelli arabi, ci apprestiamo a costruire in Europa una gabbia che ci imprigionerà alla loro religione e al loro modo di vivere tanto lontano dalla nostra cultura e dalla nostra mentalità? Questi pensieri ci distolgono dal godere di un momento grandioso, dall’impegnarsi per dare tutto l’aiuto possibile, dal creare ponti di democrazia. Ma nessuna paura ci ha assaliti quando il nostro Premier stringeva rapporti di fraterna amicizia con un assassino folle come Gheddafi. Per il momento nemmeno un libico è venuto a trovarci e gli sbarchi che ci sono stati negli ultimi giorni rientrano nelle statistiche di sempre.Io non ho paura di invasioni”barbariche”, molto dipende pure da noi, da quanto saremo in grado di accogliere, da quanta tolleranza avremo, da quanto decisive e autorevoli saranno le nostre posizioni interne, da quanto serio sarà il nostro assetto politico.
Oppure, “Fermiamo i migranti con il mitra”. E’ la simpatica proposta di Daniele Stival, Lega Nord. assessore all’Identità (sic) della regione Veneto. Purtroppo è tutto vero, con tanto di video.
Il problema in questo paese è sempre lo stesso…perdita della memoria storica…noi italiani che siamo in ogni dove e non sempre abbiamo esportato solo onesti lavoratori con la valigia di cartone..
Non c’è niente di più pauroso che aver paura della paura.
Come sarebbe bello il mondo se tutti potessimo abitarlo sentendoci come a casa nostra in ogni dove.
P.S. sentirsi a casa nostra non è fare come ci pare, ma è volersi bene, rispettare regole, fare il proprio dovere.
Riccardo hai perfettamente ragione, Oriana Fallaci nei suoi libri aveva fatto queste previsioni catastrofiche,forse ognuno di noi non ha voluto vedere quello che stava succedendo, l’indifferenza ci fa vivere più tranquilli.
Semplice:-Hai detto cose giuste e altrettanto i validi commenti.L’importante che la rivoluzione di quel Popolo, non si fermi in una situazione di”stallo”, sarebbe la fine di una speranza per una Nazione .
Avevo già inviato solo un mio suggerimento, ma è stato escluso!!! Nessun commento in proposito!!! Avevo solo suggerito di leggere , quanto scriveva Oriana Fallaci, “La Forza della Ragione ” e ” La Rabbia e L’orgoglio”.
Lungimirante , già prevedeva “L’Eurosia” !!!!
Se un uomo prende le decisioni che ha preso Gheddafi, sa che può dare ordini che altri eseguiranno.
Quel che fa lo fa unicamente perchè è nell’assoluta certezza di essere l’unico al mondo che può decidere.
Paventa minacce, accusa fantasmi (non i comunisti, al queda) e intanto a centinaia vengono ammazzati o gravemente feriti, per la vita.
Eppure un popolo intero ha detto basta.
Ma è anche vero che in 42 anni di dittatura ha innescato oltre ad oppressioni anche privilegi che tanti han paura di perdere e ubbidendo ad ordini inumani, eseguono ciecamente con la speranza di perpetuare il loro benessere a spese degli altri.
Questo è il commento di Luigi19lc, l’ha lasciato nel rullo e mi sembrava un peccato perderlo. L’ho recuperato così.
luigi19.lc:
Il timore di perdere il potere e tutti i benefici materiali che esso procura trasforma la criminalita’ latente in criminalita’ fattiva…il potere e’ l’ultima cosa che un uomo dovrebbe avere, qualunque esso sia: da quello patriarcale sino quello legato alle proprie condizioni ed ai propri mezzi…il potere dovrebbe essere una grande forma di energia da utilizzare per il bene comune e non utilizzarlo per i propri vantaggi calpestando gli altri fino a distruggerli come vermi…
hahaha giuliano mi hai fatto ridere speriamo ke se li stracci, sono basita sti dì con questo mondo ke dapertutto si capovolge speriamo di riuscire vede tutti nella giusta direzione, e vi dico na cosa, ho sentito una giovane dì e ora lo ricordo e’ po di giorni ke il tempo ladro non ci da’ tempo di fa nostre chiacchieratine, ke mi diceva ma dai ti immagini uccide la sua gente, esci di casa ti sparano ed entrano anke in casa per sopprimerti, gente i nostri giovani se indirizzati po’ bene son senz’altro meglio di noi………… ciao speriamo sempre!!!!!!!!!!
Da una parte c’è il colonnello che ordina agli uomini ancora a lui fedeli di massacrare la gente. Dall’altra parte c’è il popolo libico che si scaglia contro i proiettili deciso per sempre a liberare il paese dalla morsa della quarantennale dittatura. In mezzo c’è l’Italia, la cui unica preoccupazione è il tappo agli sbarchi. Siamo davvero un triste paese. Pensate che in queste stesse ore a Tunisi e al Cairo sul social network si organizzano carovane di solidarietà per sostenere la rivoluzione dei libici! Sarà un dettaglio, ma mentre tutti gridano all’unisono all’esodo biblico, dalla Libia ancora non si è visto arrivare nessuno. Almeno via mare, almeno nell’immediato.
La priorità adesso è la lotta per la libertà.
A proposito dei legami di amicizia del cavaliere, che hai citato Semplice, ce né un altro (Putin) che in questi giorni tutte le mattine si gratta i “marroni” per scaramanzia!!
Peccato che questo sia solo un blog e non un salotto, ad esempio con Edis parlerei per ore ed ore, anche se a volte i pensieri non collimano, si sfiorano, si attraggono , ma è questo il bello della conversazione. Edis ,speriamo di non essere solo bravi a parole….. ,ma da parte di persone anziane è già tanto che nascano esempi dialettici, indignazioni ,voglia di condividere , almeno moralmente, sofferenze e privazioni. Vorrei che questi nostri piccoli sfoghi “salottieri” potessero viaggiare tra i nostri giovani che sono quelli che dovrebbero veramente arrabbiarsi e combattere, perchè il futuro è loro.
Nessun commento, sommessamente consiglierei di leggere “La Forza della Ragione” e La Rabbia e L’Orgoglio” di Oriana Fallaci!!!!
Interessante questo dibattito che trasferisce una tragedia umana in un blog! Il MAIOR è in Libia , il MINOR è qui. Non c’è confronto! Non è necessario avere coraggio per denunciare che il comportamento di Berlusconi era, non solo riprovevole, ma addirittura ridicolo. Si possono confrontare migliaia di morti e di feriti, gente che fugge e non sa quale sarà il proprio destino, con l’Italia che ha, sì la sfortuna di avere un presidente del Consiglio irresponsabile, ma che possiede una democrazia solida nella quale io posso permettermi, in un blog, di esprimere queste mie idee sul suo conto? Questo intendevo sottolineare nei miei interventi precedenti : le due situazioni devono rimanere distinte . Nessuno si augura , Franco,che il MAIOR faccia dimenticare il MINOR. Un pensiero al di fuori del nostro, quasi salottiero, scontro: amici libici, avete bisogno di forza e di coraggio, speriamo che tutti coloro che a parole sono bravi, vi vengano incontro!!!!
Condivido appieno il commento di Lucia, a toccato tutti i punti che devono far riflettere non solo l’Europa ma tutto il mondo!
Ammiro Semplice che stimola a riflettere sulla situazione odierna che può far saltare tutte convenienti posizioni politiche mondiali.
con ammirazione Grazie LUCIA E SEMLICE_
Condivido gli slanci di Semplice e di Edis ,ma faccio anche eco ad Angelo e Lucia . I sentimenti che mi uniscono al popolo libico che dopo quarant’anni vuole riscattarsi dalla dittatura, mi sono chiarissimi e “correrei in armi” ….ma cara Edis “l’orticello consueto” è grande come il mondo, le fregnacce del “nostro amato” sono immediatamente spostate nel giudizio delle nazioni ,non posso pensare che “ubi maior minor cessat”,è proprio il mio timore ..che davanti a situazioni internazionali così gravi si perdano (o si vogliano perdere) le problematiche di casa nostra . Una cosa non canella l’altra.
Denuncia forte e coraggiosa quella di Semplice, che ha voluto rilevare i rapporti imbarazzanti tra il dittatore, così è giusto definirlo, e il nostro Premier. Questa è una tragedia di portata epocale che in interessa l’Europa e il mondo intero. Certamente questa non è un ‘Italia Autorevole che sa imporre le sue necessità in una Europa che non si dimostra disponibile ad accollarsi migliaia di profughi. La verità e che, da sempre il silenzio dell’Europa di fronte agli scenari politici della Libia è la copertura di enormi lotte di potere. Viviamo tempi di grande confusione e di cambiamenti inaspettati, fino a qualche mese fa nessuno avrebbe pensato a uno scenario simile e questa situazione richiederebbe una capacità di fare squadra con tutti gli stati europei per accompagnare questi popoli verso un processo di democratizzazione ormai maturo.
Sui comportamenti privati del nostro premier con il dittatore è meglio sorvolare per non creare più critiche di quelle che già esistono, Pensiamo solo a quel popolo che per raggiungere la libertà e la democrazia è costretto a lasciare a terra tanti fratelli, con la forza e la consapevolezza di raggiungere quella libertà che fino ad ora gli è stata negata. Il sangue chiama sangue, un popolo che per sopravvivere è costretto a rifugiarsi in terre straniere, non sapendo il destino che gli riserva. L’Europa si ribella a certi accordi scellerati precedentemente presi dai nostri governanti e non ne vuole più sapere, è poco disponibile a dare quell’aiuto che necessita La risposta per concludere è questa: Avete voluto la bicicletta adesso pedalate. Se ci domandiamo quando finirà questa situazione, non sapremo dare una risposta, specialmente sulla fine che farà il dittatore. Nel vedere le scene della rivolta di questa gente in tv, ci si spezza il cuore, vorremo intervenire anche noi, ma l’unica strada è quella di una decente accoglienza
Semplice, proprio questo avevo capito dalla tua poesia! Questo si deve comprendere senza ” scivolare ” nei nostri scandali quotidiani, quando ci sono popoli che soffrono per conquistare ciò che noi abbiamo conquistato con tanta fatica. Saranno anni difficili per loro , perchè la democrazia non si raggiunge facilmente: avranno difficoltà , scontri, nemici interessati e tanta miseria. E , tra l’altro, speriamo che non cadano dalla padella alla brace, perchè sono merce preziosa proprio per il petrolio!
Cara Edis, comprendo il tuo sfogo e la tua partecipazione emotiva, sò cosa rappresentano i luoghi dell’infanzia, come tutti i ricordi e gli affetti ad ad essi legati,così come quell’affezione alla terra, al paesaggio che ci porteremo sempre nel cuore ovunque si vada in futuro. E, ancor più, comprendo il dolore e lo strazio quando si apprende che questo luogo della memoria è divenuto lo scenario di uno dei momenti più bui e orribili della storia dell’umanità. E’ un momento doloroso, drammatico, spaventoso per le violenze, l’efferatezza e le morti che sono costati ma, è altresì un momento magico, biblico quello che sta accadendo in Nord Africa: la rivoluzione dei giovani, animati solo da desiderio di democrazia, di bisogno di libertà, non spinti da motivi e fanatismi religiosi ma mossi da sentimenti di solidarietà, di appartenenza. Una rivoluzione piena di DIGNITA’, nessuna bandiera è stata bruciata, nessun monumento è stato rovinato( se non quelli con le bombe cadute dagli aerei). Il mio articolo non vuole essere assolutamente un ulteriore e gratuito attacco ai “soliti noti”, sono indignata con tutti i potenti, perchè in quanto potenti possono fare ciò che noi singolarmente non possiamo. Non si può assistere silenti e immobili a scene di neonati uccisi o di bambini di 8 anni a cui viene mozzata la testa o di file di militari uccisi e legati come capretti, colpevoli di non essersi piegati al volere di Gheddafi. Vorrei che per una volta, vista la straordinearietà dell’evento, per una volta agissero non per privilegiare interessi economici legati al petrolio, ma che tutte le strategie fossero mosse verso un aiuto a costruire un destino democratico di questi popoli. Non per esportare democrazia, perchè la democrazia è un processo a cui si adviene, ma per essere un ponte di democrazia, un “fare” e non solo un “dire” SIAMO CON VOI, NON SIETE SOLI.
come si fa distruggere le basi vere di una nazione il popolo onesto lavoratore ke regge l’economia come si fa uccide così bestialmente persone inermi innocenti gente ke kiede po’ + di libertà dignità respiro vivere un po’ meno succubi dei despoti………… forza fratelli libici ke il vs sangue sia fecondo di verità……aiutiamoci tutti
Due giorni fa ho letto una splendida poesia che mi ha colpito per l’enfasi, l’indignazione con cui erano esposti i terribili fatti che stanno accadendo in Libia. Nel mio commento ho aperto il mio animo spiegando il “ perchè! “ tutto ciò mi colpiva in modo particolare. Migliaia di persone assassinate, gente in fuga, paura, fame , terrore, futuro incerto, uomini , donne e bambini senza un rifugio sicuro, uno splendido Paese ridotto allo stremo , un Paese che è nei miei ricordi di bambina come una favola !! E noi? In questo articolo torniamo al nostro e solito “” orticello consueto , riprovevole e nauseabondo italiano “”””!!!! Che delusione!!!!! Catapulchiamoci a Bengasi , osserviamo e apriamo il nostro cuore verso la comprensione e l’aiuto! L’odio lasciamolo , per il momento, agli altri!!!! Scusate lo sfogo , per me, inconsueto! Nel commento alla poesia ho spiegato i miei motivi emozionali.
Quello che mi colpisce ,oltre ovviamente alla tragica ribellione di un popolo oppresso è quel bacio di Berlusconi alla mano di Gheddafi, credo che inconsciamente abbia baciato “il suo desiderio”. …..”Ah se non fossi in Europa….ah se non fossi in Italia ,potrei anch’io essere un meraviglioso dittatore, anzi un imperatore luminoso, adorato ,eterno , non solo un uomo del destino , ma l’unico vero grande statista del 21° secolo….”