Vi passo quest’amara riflessione di Antonino che, unitamente alla nota di completamento di Lucia, è gia’ stata pubblicata su un altro blog. Gli stessi autori hanno richiesto di vederla pubblicata in Incontriamoci per portarla a conoscenza di tutti gli Eldyani. Eccoli accontentati.
Sono un italiano, sono fiero di esserlo, malgrado tutto, malgrado questa Terra sia continuamente calpestata da gente che non conosce il significato delle parole dignità, morale, che sa solo fare i propri interessi, rendendosi ridicoli satiri acclamati da chi ha fatto di loro nuovi idoli. Sono un italiano che ha avuto la fortuna di lavorare con gente che ha sempre anteposto, a tutto, il bene altrui, fino a donare la propria vita per migliorare la società in cui viviamo. Non posso fare a meno di provare disgusto per tutto il fango che si tenta di gettare su tutti coloro che onestamente vanno avanti, senza cadere in facili tentazioni, promesse di privilegi bassi e spesso illegali.
Sono un italiano , non è certo per questa corruzione che sono morti tanti coraggiosi, bensì per un ideale, per un’idea di legalità che sembra essersi ora dissolta. Sono un italiano e sono “incazzato” perché questa meravigliosa Terra non merita tutto ciò, perchè gli italiani che sono sempre stati un esempio per ingegno, cultura, creatività, scienza , adesso rischiano di essere giudicati alla stessa stregua di pochi spregevoli esseri.
Sono un italiano e, malgrado tutto, continuerò a gridarlo senza stancarmi, fiero di esserlo, a differenza di chi, pur essendolo, infanga questa grande Italia.
Ed ecco il completamento di Lucia.
E noi…siamo ancora capaci di indignarci.
In Francia il fenomeno letterario dell’anno è un breve saggio di Stephane Hessel, novantatreenne scrittore, “Indignez vous”. Lo scrittore punta il dito su temi globali; il divario tra ricchi (pochi) e poveri (sempre di più), la cattiva condizione degli immigrati, lo stato di degrado dell’intero pianeta, la mancanza di lavoro e molti altri temi importanti. Ci invita tutti a percepire la drammaticità della situazione, a destarsi da questa assuefazione e risvegliare in noi quel sentimento di riscatto:” l’Indignazione “. Soltanto attraverso una “Insurrezione” pacifica potremo uscire dall’indifferenza individuale e assumerci le nostre responsabilità.
Sinceramente non capisco perchè Lorenzo venga sempre attaccato.E’ uno dei pochi, oltretutto, che si esprime in maniera educata e rispettosa con tutti. Parlate tanto di democrazia, ma sarà libero di esprimere le sue idee? Non pensarla politicamente allo stesso modo è un difetto?…
Proprio come dice la canzone un pò qualunquistica di Gaber che da il titolo a questo articolo:
………
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
ad ogni discussione…………..che ce vuoi fà!
che tristezza sempre polemiche tutti vogliono aver ragione ,ecco perchè l,italia va cosi male,
n’italia vera fatta di persone coerenti coi fatti onesti davvero
Ieri sera ascoltando Roberto Saviano ho meditato sull’articolo di Antonio, è una denuncia lodevole , ribadire che non siamo tutti uguali e un dovere di chi percepisce che la “Macchina del Fango” ci sta travolgendo. E’ facile attraverso i mezzi di comunicazione affermare che siamo tutti uguali, voi non siete meglio, chi protesta nelle piazze è additato come PURITANO,BACCHETTONE, MORALISTA, il Potere determina ill BELLO, quello che è moralmente a posto.
A noi questa dichiarazione del Potere non ci appartiene e nessuno ci può vietare di sognare un’Italia diversa.
mamma gli italiani…sono le 2:48 am !!!!!! e non le 3:48 am! è chiuru stu fattu?
e io invito a sollazzarvi( ma non troppo) con questo video…
http://www.youtube.com/watch?v=9Pfp1qIYSjE
Ohhhhhhh…finalmente!
VIVA L’ITALIA E VIVA L’ITALIANO!
Mi sembra che faccia tutto tu. Visto che siamo in democrazia i miei dubbi me li tengo, a torto o a ragione, se cambieremo regime si vedrà. In ogni modo, in una cosa sono d’accordo con te, meglio chiudere questa inutile conversazione
Tanto per chiudere questa ormai antipatica conversazione, non ho questioni con Rosaria e non ho questioni con te. E non è colpa mia se ti vuoi tenere dei dubbi.
Le tue questioni con Rosaria penso che dovresti risolverle con lei a quattr’occhi senza fare pubblicità. Diciamo forse per tatto?
Per il resto permettimi di tenermi i miei dubbi.
Ok Antonino, cose più esplicite di quelle che ho detto non posso dirle. E non sono abituato a nascondermi dietro a nessun paravento. Te lo dico da siciliano a siciliano. Quindi taccio. Come taccio con Rosaria, alla quale non ho mai detto quello che ha ricavato dalle mie espressioni. Amici miei, anche per lei voleva essere un complimento.
E le ragioni x cui un utente sceglie un blog o un altro sono del tutto libere ed autonome. Mai e poi mai sono andata alla ricerca di pezzi da pubblicare, se è questo che vuoi asserire. E anche questo dovresti ormai saperlo. Qui chiudo.
Lorenzo…continuo a non capire cosa c’entri la mia “mano” o la mia “testa”. Mi sembrava di essere gia’ stata esaustiva nel commento precedente. GLI ARTIOLI INVIATIMI LI PUBBLICO SOLTANTO SENZA INFLUENZE ALCUNE. QUESTO ORMAI LO DOVRESTI SAPERE DA TEMPO!!!!!!
Caro Lorenzo,scusa la mia miopia intellettuale, ma desidererei sapere in base a cosa dichiari che c’entri in qualche modo Rosaria in ciò che ho scritto unitamente a Lucia, e sulla scelta del blog. Se poi parliamo più apertamente, senza nasconderi dietro a paraventi fatti di parole, allora può darsi che tutto sarà più chiaro e non ci saranno fraintendimenti.
Forse l’essere espliciti potrebbe aiutare.
E’ l’aria che spira da Eldy ad infuocare gli animi e cominciare le discussioni spesso spiacevoli? L’articolo in argomento l’avevo già letto in un altro blog del 20 febbraio : tale e quale e aveva riscosso un paio di commenti calmi e tranquilli.Rosaria non sto facendo problemi per il reiterare l’articolo ( tu l’hai anticipato e altri l’hanno fatto in precedenza sempre su Eldy), ma semplicemente per dimostrare come un uguale argomento possa suscitare reazioni diverse.Mi chiedo il perchè visto che le persone che frequentano i due blog sono le stesse , ma si espongono in modo diverso, o tacciono!! Sono curiosa e spesso un po’ provocatoria!!!
Lucia-Antonino, mi unisco a voi.Come ho già scritto da qualche parte, alle note dell’Inno di Mameli, mi commuovo sempre.E, sempre, mi metto in piedi in posizione di attenti.Mi hanno insegnato così da ragazzo e crescendo…altrettanto ho insegnato a figli e nipoti.Bisogna alzare lo sguardo fieri quando il tricolore sale sul pennone , sventola alle finestre , ovunque. Sotto quella bandiera ci siamo noi, tutti.E non dimentichiamoci mai, quanti hanno donato la propria vita per il TRICOLORE.
L’indignazione è un vivo sentimento che si prova per ciò che si ritiene riprovevole (IN, non, DIGNUS, degno), è un moto pacifico ma determinato per dire finalmente NO, NOI NON CI STIAMO. Penso che una gran parte degli italiani avvertono questo bisogno di esternare questo sentimento, verso un’ Italia in cui non si riconoscono, si è abbassato il livello morale sia pubblico che privato, è bene dunque che qualcuno faccia queste denunce, chiare e precise senza essere frainteso.
Caro Antonino, pensavo di avervi fatto un complimento, invece evidentemente non mi sono espresso in modo chiaro. Ma le mie considerazioni non strettamente riguardanti il vostro articolo sono mie e quindi opinabili come tutte le opinioni. Sono d’accordo con quanto affermi che non è giusto qualsiasi contraddittorio fra “nemici” ed è questo quello che affermo e che dovrebbe essere. Strano, mi sembrava di essere d’accordo con te e invece pare che, secondo il tuo parere, non lo sia. A Rosaria, che dire? Forse ho sbagliato il termine “mano”. Posso dire la “testa” per esprimere l’ascendente, il prestigio, la linea equanime? Ci sarà una ragione per cui uno decide di scrivere su un blog o su un altro. O no? Pensavo di farti un complimento ma anche qui, evidentemente, lo scritto non esprime bene l’intenzione. Riconoscerete almeno che dal semplice “bordello” siamo passati a qualcosa di più serio e articolato per celebrare il centocinquantenario dell’unità d’Italia.
Riccardo questa tua Italia antica, poetica , scrostata, povera, contadina esiste ancora? E’ rappresentativa di quella odierna?
Io credo che dobbiamo parlare ai giovani, perchè sono soprattutto loro che devono sentire la necessità di festeggiare il 150° della nascita della nostra Patria.
Ho usato il termine Patria perchè è da lì che dobbiamo partire almeno noi anziani ,se vogliamo trasmettere qualche straccio di ideale.
Patria è il “bene comune” di un popolo , è la terra dove abbiamo sviluppato la nostra civiltà, dove sono nate le nostre tradizioni , dove stiamo vivendo la continuità fra passato e futuro.
Ha fatto più Benigni per la Patria nel suo monologo a San Remo ,che mille discorsi retorici . Ha parlato della Patria con il cuore ed è con quello dobbiamo parlare ai giovani.
Ricordiamo il nostro inno……cari “fratelli d’Italia”.
Commento l’articolo alla mia maniera ,chiedo scusa per la lunghezza del testo
Nella piazza gremita di vecchi dai nomi strambi,
troppo impegnati a giocare a carte in ogni istante,
troverai del mondo e della vita la giusta visione
fredda e crudele come quando cala l’asso di bastoni.
Ad ogni età l’infelicità è pronta a bussare,
di generazione in generazione ha il suo da fare,
dove sono i tempi in cui bastava per essere felici
un tozzo di pane e della famiglia i sorrisi?
Nei vicoli infestati da scritte di vecchi amici,
di dediche appassite come d’inverno i fiordalisi,
troverai dell’amicizia la massima espressione
di come Dio delle povere anime si prende il cuore.
Troverai nomi seguiti da un “sempre presente”
voti dimenticati da menti fin troppo indulgenti,
ma dove è la lealtà, caduta nell’iniquità, di quelle promesse?
E’ nei cimiteri in compagnia dei fiori secchi.
Vecchio guidatore di corriera cos’hai da lamentarti?
Forse il comune non ti passa lo stipendio per sfamarti?
Forse se lo son mangiato per sistemare i torti,
forse te lo han rubato per sistemare i propri conti.
Tu protesterai, tu griderai tutta l’indignazione,
griderai idee d’uguaglianza, idee di rivoluzione
ma questa è la realtà, e mai cambierà, dei politici
buoni solo a strappare voti con promesse imprecise.
Tra le crepe della chiesa si ode un ritornello
da duemila ed altri anni è sempre quello
ci parla di Dio e del suo immenso amore
tanto grande da far crepare suo figlio su una croce.
Ci sono mille modi per combinare le parole
cambiandone il senso, facendogli dire quel che si vuole
questa è l’abilità, per alcuni la religiosità, del basso clero
quello alto ha anche una laurea in qualcosa di vero.
Tra teologi, guidatori, ragazzi e vecchi
nel naufragar umano a volte ci si perde
c’è chi si rifugia in una partita a carte
e chi trova nella disperazione la forza di lamentarsi.
Persino il crepuscolo che annuncia un nuovo giorno
è solo preludio per una notte che presto farò ritorno.
Questa è L’ITALIA, questa è l’umanità, da tutti chiamata infelice
che nel dolore della vita cerca solo di sopravvivere.
Certo che sono fiero di essere Italiano! I nostri venti secoli di storia gloriosa, architettura, pittura, scultura, poesia, letteratura, scienza, filosofia resterà per sempre a illuminare il mondo intero.
Lo sono per le virtù e i vizi: sì, anche i vizi sono parte della nostra identità.
E’ vero che abbiamo una classe politica che non ci fa onore e che però siamo noi a votare per cui è una delle nostre tante contraddizioni.
Ho trovato solo un dato del 2008 dell’Eurisko, che riporta un dato sorprendente. Un campione rappresentativo degli italiani è stato intervistato per scoprire quanto gli italiani sono orgogliosi di essere italiani.
Si scopre che il 79% degli italiani sono orgogliosi di essere italiani.
Un sondaggio analogo, ai tempi di Ciampi presidente dava l’orgoglio italiano al 90%. Il che significa anche che Ciampi era apprezzato e spingeva l’11% d’indecisi a riconoscersi volentieri nell’idea di essere italiani. Anche questa è una responsabilità dei politici.
Sapete come rispose un bambino veneto alla domanda:
Perché sei orgoglioso, di essere italiano?
“Sono orgoglioso di essere italiano perché gli svizzeri hanno il cioccolato, ma noi abbiamo la Nutella”.
L’italianità non può fare a meno di un po’ di sentimento.
E, in ogni caso, nel bene e nel male, amo questo Paese, amo tutti gli Italiani meno uno!
No il nome non lo dico ma lo indico con il naso!!
Scusa Lorenzo, ma mi sembra che sia stata fatta una lettura in chiave sbagliata di quanto scritto. Non credo si possa parlare di “tifosi” nè di offese di persone particolarmente sensibili, si è solo espressa un’opinione. Quanto auspichi tu non avviene di certo, attualmente va di moda il “CHI NON E’ CON ME E’ CONTRO DI ME” non mi sembra che si voglia dare spazio a pareri diversi, tutto deve andare a SENSO UNICO e questo, se mi permetti, non mi sembra certo democrazia. Qualsiasi parere od opinione contraria è una CONGIURA, ed colui che la esprime, il NEMICO va eliminato. Scusa ma non è così che funziona.
Caro Lorenzo, non capisco cosa voglia dire …Se mi permettete, riconosco anche la “mano” di Rosaria, posso? Certo che c’è la mia mano, ma solo nella pubblicazione, come sempre!!!!!! Del resto è anche scritto (va in automatico il nick di chi pubblica). Non vedo altri segni della mia “impronta”. Le altre volte che ho pubblicato io, allora, non te ne sei accorto???? Mah…..
Carissimi Lucia e Antonino,
avete fatto un bellissimo lavoro, utilissimo per tutti noi. Pieno di buoni sentimenti, di sana “indignazione” usando il titolo del libro. Chiamate all’insurrezione pacifica contro tutte le storture. Ecco, contro tutte. E siamo d’accordo. A me stanno bene tutte le cose che scrivete, i sentimenti che esternate, gli stati d’animo che enunciate. I nostri antenati romani dicevano chiaro: “Est modus in rebus”. Tutto si può dire con le espressioni adeguate. Tutto senza prendere in giro gli altri che possono non pensarla allo stesso modo, o che non vogliono essere inserite in categorie alle quali non appartengono, o che non vogliono essere oggetto di propaganda di parte: qui tutto buono, lì tutto cattivo, in una suddivisione manichea che divide persone ed idee in bianchi e neri, buoni e cattivi. Tanto più in un’associazione di amici come Eldy. Se mi permettete, riconosco anche la “mano” di Rosaria, posso? Personalmente, convinto di tutto quello che ho detto, ho proposto e sto realizzando in Bosco, con particolare riguardo a politica ed economia, un luogo di dibattito aperto, amichevole, libero, in cui ognuno si esprime e tutti sono amici. Penso che, in questi campi più importanti, anche il metodo di partire con assunti a risposta definita, da “tifosi”, sia un errore. Si può discutere sui problemi più che sui protagonisti, sulle proposte più che sui responsabili di questo o quel malaffare. Saremmo più tranquilli tutti e più capaci di dare contributi. Perché la verità ha tante sfaccettature e, ripeto, noi tutti dobbiamo essere, ed in ultima analisi lo siamo, amici.
io mi sento italiana malgrado tante incoerenze dei nostri politici,e penso che tutti nel nostro piccolo quotidiano,se vogliamo lo possiamo dimostrare,con il nostro comportamento e dimostrando quando ocorre e non fare sempre finta di nulla quando offendono gli italiani
Caro Antonino …e cara Lucia mi unisco a voi “nell’incazzatura” , ma queste cose andatele a dire a coloro che votano chi butta il tricolore nel cesso,chi cerca di dividere gli italiani in buoni e cattivi, chi ci sputtana all’estero , chi tende a far diventare i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, chi si fa le leggi per “non pagar dazio” ecc. ecc.
Se nel segreto della cabina elettorale ,cominciassimo a pensare a che cosa vuol dire essere italiano come dite bene voi ….forse le cose cambierebbero e in fretta.