Ci accompagna dalla nascita e non ci abbandona mai: è come se fosse una “impronta digitale” del nostro modo di essere e vivere, da soli e con gli altri. Per questo riusciamo a essere tanti individui distinti l’uno dall’altro, con caratteristiche tali da renderci capaci di allacciare relazioni e di scegliere con chi stare.
C’è qualcosa dentro di noi che nessuna operazione di chirurgia estetica potrà mai mutare, qualcosa di immateriale ed impalpabile che ci rende riconoscibili a noi stessi e che ci rende unici. E’ lo “stile di vita”, la nostra singolare impronta che si struttura quando siamo bambini e accompagna tutto il nostro percorso fino in fondo, divenendone un marchio indelebile. E non mi riferisco assolutamente al modo salutisticamente valido di condurre la propria vita né tantomeno a fattori di rischio legati a comportamenti compromettenti.
C’è chi si affida al “pensiero tibetano”, chi alla “dottrina Zen” chi ad altre pratiche mentali e di meditazione per raggiungere sistemi di pensiero atti a dare beneficio e benessere al corpo e alla mente.
L’espressione “stile di vita” comprende molti significati. Vi troviamo le qualità fondamentali e l’interpretazione della nostra personalità, le nostre opinioni su noi stessi (complessi di inferiorità, inadeguatezza sociale, stima o disistima di sé stessi) ma anche in relazione agli altri. Comprende inoltre gli obiettivi consapevoli e inconsapevoli che perseguiamo ma soprattutto, il modo assolutamente unico e personale con cui lottiamo per raggiungerli.
Se fosse l’età a caratterizzarci, muteremmo a ogni giro di calendario, dal momento che non smettiamo di invecchiare neppure un istante.
Lo stesso accadrebbe se fosse il nostro aspetto fisico a definirci: nulla infatti è più mutevole del nostro corpo, che sente i rintocchi del tempo, assecondando il nostro percorso biologico e trasformandosi continuamente. Al contrario, l’orientamento del nostro stile di vita rimarrà quasi il medesimo di quando frequentavamo la prima elementare e ci consentirà di allacciare relazioni stabili in vari campi della nostra esperienza, dato che solo ciò che rimane stabile è riconoscibile.
Se non potessimo “incasellare” dentro di noi i nostri simili, ognuno in modo distinto e ciascuno per i suoi tratti interiori specifici, ogni persona ci sembrerebbe uguale a tutte le altre.
Non sarebbe possibile innamorarsi o allacciare amicizie.
Nulla ci darebbe più emozioni.
E voi che ne pensate? Aspetto le vostre risposte.
Francesca (Franci)
Caro Cicco noto che nessuno ha colto la tua provocazione. Hai detto non voglio innescare polemiche, ma cavolo tu hai messo una bomba Voglio risponderti e dare la mia opinione (ci sei andato giù pesantino contro tutti eh) Innanzitutto dal tuo scritto si evince che c’è in te rabbia e rancore, sicuramente nei confronti di alcuni soggetti con cui ti sei scontrato . Però ,vedi, Il tuo errore è sparare nel mucchio con offese gratuite. Un esempio per tutti di umiltà e intelligenza in questa comunità è Lieta. Chi sei tu, cicco, per definirci meschini , soli , commedianti, immaturi? Un competente, uno studioso ,chi?…una domanda : tu come ti definisci? …Liè ma in brianza fà ancor tant caldo! E a Franci dico :in bocca al lupo, bedda picciotta!
grazie angelo della tua kiarezza, mi spiace vede’ belle persone trattate male ciao tutti
Non sono solito criticare i commenti degli altri, perché ne ho il massimo rispetto, ma quello che ha scritto Cicco lo ritengo irriverente e offensivo verso tutti quelli che frequentano il blog e in particolar modo all’autrice dell’articolo. Prima di esprimere giudizi negativi su chi lascia il proprio pensiero bisognerebbe pensarci due volte. Poteva risparmiarsi le sue considerazioni gratuite e negative verso gli altri. Non vorrei fare l’avvocato del diavolo, è solo questione di serietà.
Ho consumato tutte le lamette…..Franci, ne hai avanzate?….me ne presteresti qualcuna?
Poi te le restitusco quando ne hai bisogno.
Grazie
ma qui si dicono kose leggere, importanti ke magari in diretta vuoi perkè si corre sempre o perkè si sta in mezzo a inibiti di dialoghi multigeneris, non si dicono, anke per muri di gomma assurdi; cmq si cerca, anke se magari un po’ come capita, secondo accessi come e quando si può, si vuole, magari anke periodicamente intensi, di fare comunella, muretto per alleggeri’ magari periodi strani, se il reale fosse così intenso e felice qui non ci si starebbe molto, e neanke si mostrerebbe molto la propria intensa felicità, un po un circolino dove ci si sostiene. non credo nemici mika c’è guerra o intimidazioni, se non ci si intende io cerco di mettermi po’ in disparte
be se noi pensiamo che questo genere di vita è considerata per fare credere agli altri tanta sensibilità ,che poi si evidenzia nel virtuale un modo di sentirsi importanti ecc.Ho letto nei vostri commenti tanta meschinità che non ha limiti.Vero il mondo ha degli aspetti veramente strani che a sua volta vengono considerati un genere di vita .Non ho ancora capito sinceramente il vostro finto e commediante genere di vita ,che mi sorprende sempre di più quando recitare la parte di persone umili,intelligenti,arroganti,filosofi,ecc.Mi rendo conto che a volte la ragione è limitata a considerare che voler essere a tutti i costi quel che non si è.Allora capisco i vostri spazi di eldy sono pieni di emozioni,forse finzioni ma nella realtà siete soli.Io penso che è più importante avere spazi nella quotidianità dove si è se stessi con i difetti e pregi.Volete a tutti i costi sentirvi grandi ,artisti,critici d’arte,psicoligi ecc.La domanda viene spontanea:è un bisogno recitare e assumere ruoli che non sono di vostra competenza? OppurE pensate che tutti gli utenti che frequentano eldy siono cosi iNgnorante di non capire i vari concetti,penso che questi ruoli debbono essere occupati nella misura adeguata di chi ha le capacità e gli studi ,in modo tale possa dare una interpretazione vera dei vari contenuti.Io penso che se fossemo più umili e sinceri la vita nei blog sarebbe più bella con più armonia,cosi saremmo più felice di aver compiuto un atto di rispetto verso tutti gli esseri umani.Scusate sono le mie sensazioni che leggo,senza voler offendere nessuno,colgo dei comportamenti insoliti di non coerenza assoluta ,con contraddizioni enarmi .mi spiace veramente che in alcuni di voi avevo riposto la mia fiducia e stima ,con amarezza mi avete deluso.Grazie dello spazio che mi avete concesso,e non voglio innescare nessuna polemica,ho voluto farvi conoscere il mio pensiero e basta,ovviamente ognuno di noi ha delle vedute diverse e come tale ci comportiamo.Un saluto a tutti voi amici e nemici ,è stato una bella esperienza eldy,mi ha fatto conoscere tante persone con loro ho trascorso serate belle ,ma come tutte le cose belle e brutte finiscono,forse un damani che saremo più maturi si può
iniziare un nuovo dialogo, ciao a tutti
Tutti interessanti, stimolanti e di rilevante significato i vostri commenti. Ma io non mi riferivo, col mio scritto, prevalentemente ai Valori insiti in ciascuno di noi (che peraltro condivido pienamente), ma col termine “stile di vita” intendevo la nostra “Personalità”, cioè l’insieme delle caratteristiche comportamentali e psichiche che si sviluppano, sin dai primi giorni di vita e che ci accompagnano in tutte le fasi della nostra esistenza determinando anche le nostre scelte.
Quindi, lasciando da parte i Valori che, pur essendo il più alto riferimento dell’esistenza dell’essere umano, è ovvio che ciascun individuo, durante la sua vita, modifica il proprio modo di pensare e di agire, che saranno sempre legati, quindi dipendenti, dalle circostanze che di volta in volta la vita gli presenterà, che possono essere casuali, di necessità o d’obbligo, negative o positive o per qualunque altro motivo che l’individuo ritenga più o meno valido. E’ altrettanto vero che col tempo, maturando (non ho detto invecchiando), diventiamo più tolleranti (“amalgamabili” come ci definisce Maurizia) e, se in gioventù per orgoglio saremmo passati anche sopra a noi stessi, da maturi usiamo la comprensione al posto della rigidità, ma i “tratti” della nostra individuale personalità, che racchiude le emozioni, il “sè spirituale”, il conscio e l’inconscio non si modificheranno.
Ovviamente è soltanto un mio personale pensiero, Ringrazio tutti voi per l’appassionante partecipazione.
O capitano ! Mio Capitano
il nostro viaggio tremendo è terminato
la nave ha superato l’ostacolo
l’ambito premio è conquistato………..
altro che my general!
Sono pienamente daccordo con te Angelom ,i valori trasmessici dai nostri genitori rappresentano la nostra più grande ricchezza per noi che abbiamo imparato da loro il rapporto con gli altri,l’amicizia ,l’onestà e l’umiltà
E’ naturale che nel corso degli anni la nostra vita prenda posizioni diverse in seguito a esperienze vissute, sia positive che negative, queste non fanno altro che irrobustire il nostro carattere e modificare anche i nostri vari comportamenti. Potrebbe cambiare anche il modo di pensare, ma quello che secondo me non potrà mai cambiare in noi, sono i valori fondamentali che i nostri genitori ci hanno insegnato. Rapportarsi oggi con gli altri è molto difficile e questo perché sono cambiate le regole del saper vivere.
Io lo chiamerei “ MODUS VIVENDI”, quello descritto da Franci, un atteggiamento dettato solo in minima parte dal nostro corredo genetico immutabile nel tempo, il resto lo fa l’ambiente e le relazioni con cui ci confrontiamo. Credo che ognuno di noi è la risultanza delle esperienze vissute nelle varie fasi della sua vita, che sicuramente lo rendono unico e sempre in continua trasformazione.
Cara Franci quello che tu chiami “stile di vita” mi par di capire sia un mix di carattere, vissuto, abitudini e genetica.
Penso non ci sia cosa più mutevole dell’essere umano e non mi riferisco ovviamente solo alla parte fisica.
La vita assieme agli altri ci cambia soprattutto se uno ha vissuto cinquant’anni con un altra persona , come stà capitando a me. Quanto ho preso da lei? Quanto mi ha mutato?
Io non son certo più quello che ero a 16 anni o a 30 o a 40 …si cambia Franci …è cambiata la vita in questo tempo, è cambiata la società e ….siamo cambiati noi…..e questo è bello perchè penso faccia parte della “crescita” individuale.
Ciao franci molto interessante il tuo aricolo e ti dirò che io penso che nell’arco della nostra vita si cambia stile a seconda delle circostanze,degli eventi,e delle situazioni che si vengono a creare.Mi spiego meglio.Provengo da una famiglia normale ,tranquilla, e lavorando solo mio padre ogni mese bisognava far quadrare il bilancio per cui spesso eravamo costretti a qualche rinuncia.Mi sono sposata ,mio marito apparteneva ad una famiglia di professionisti e quindi medio -borghese ,con abitudini diverse dalle mie ecc. Cambia il mio stile di vita……….Nel 1994 mio marito viene a mancare per cui mi ritrovo con 4 figli adolescenti da portare avanti ,con annessi e connessi. Quest’evento anche se triste mi costringe a cambiare ulteriormente stile di vita.Ecco tre periodi della mia vita che per circostanze indipendenti dalla mia volontà hanno cambiato il mio modo di vivere
Ci vuole intelligenza per cambiare e se ce l’hai, puoi farlo a 20 anni a 50 e a 80…..basta mettersi in discussione per tutta la vita. Chi smette di cambiare è ”morto”!
Mi trovo d’accordo con quanto scritto da Maurizia.
Perché, credo, che molte cose possono influire sul nostro cambiamento di stile di vita: le esperienze positive o negative della vita, la fiducia fondamentale, e cambiamo quando cominciamo a cercare una vera soluzione ai nostri problemi.
Secondo me, il titolo inganna, anche se lo metti tra virgolette e scrivi che non ti riferisci al modo di vivere la vita.
E rimango convinto che quel’”impronta digitale “può cambiare con il passare del…tempo, più facilmente da giovani ma anche nell’età intermedia.
ciao scussate ne metto n’altra mo, ciabbiamo oltre i 3 general anke l’imperatore g (l’apostata?) ke sotto il mantello mette pinokkietti ahahaahha so po’ così pardonnate se permalosate ciao muretto italiano
uno stile di vita………..per ognuno è diverso e fin qua ci siamo…………..ad esempio io metto al primo posto l’amicizia e chi nella vita non ha preso fregature? MA SI VA AVANTI CI METTO ANCHE LA SOLIDARIETà LA POESIA IL CONOSCERE
PERSONE NUOVE NON CHIUDERSI ED ANDARE AVANTI A CUORE APERTO E SI FAI LA COSA GIUSTA CHE PENSI ESSERE PER TE
ho letto attentamente quanto hai scritto franci,io penso che nel percorso della vita si cambia,da come si è ,per vari motivi ,esperienze specialmente negative,si cambia il proprio stile di vita e con gli anni si cambia anche modo di pensare,si diventa più “amalgamabili” diciamo anche se il tuo io interiore rimane sempre lo stesso.ciao
Eh si, la famiglia si è allargata ma “My General” resti sempre tu, e chi potrebbe contrastarti?
Grazie comunque del “benvenuto” ma tu lo sai, Nadia e lo dico anche a tutti gli altri, che è un onore per me e un grande piacere che condivido con tutti voi.
Uno stritoloso gigante.
complimenti franci,ben unita a loro ,ho piacere per te ciao
Sì, è vero, ognuno di noi acquisisce uno stile di vita, ma l’operazione è graduale e occorre che mai ne facciamo un feticcio, nel senso di una nostra inclusione in esso una volta per tutte e dell’esclusione di ogni altro possibile. Guai se diventiamo schiavi di noi stessi. La costante apertura ai confronti è quasi un elisir di lunga vita. Ben venga, sempre.
general inverno, neve; e general d’acciao, patton, rosaria, ki altri generalizza? cmq è la famiglia, ke appunto anke da la prima elementare, dà impronta nostro essere, direttive vitali da esempi sopratutto.
Il numero perfetto: 3…….Benvenuta socia!
Ma…..chi è ora il ”My General?” Lasciamo rispondere a Rosaria.
Ciaooo 🙂