Un giorno, guardando delle vecchie foto… …un personaggio ritratto mi ha fatto ricordare un proverbio. Un proverbio non è altro che una massima contenente norme e consigli, in forma sintetica, tratti da esperienze. Dietro i proverbi si nasconde una cultura intera. Li potremmo definire espressioni popolari che indicano, in forma breve e compatta, un concetto, un pensiero o una massima. I giovani ne conoscono solo pochi, le persone, più su con gli anni, di solito ricorrono proprio a questi durante i loro discorsi come un segno di saggezza e perché un proverbio breve spesso vale più di tante parole. Benedetto Croce definì i proverbi: ”Il monumento parlato del buonsenso”. Silverio, detto tramontana, ponzese 1° macchinista navale ripeteva un vecchio proverbio ogni volta che qualcuno approfittava della sua bontà: “Chi pecora se fa’ ‘o lupo s’ ‘a magna”. Quale modo migliore per sintetizzare in poche sillabe una lezione di vita se non quello di utilizzare un proverbio, in special modo se in forma dialettale? Questo è un proverbio con tante verità in così poche parole…se ti comporti da pecora, sei mangiato dal lupo. Una sintesi perfetta delle relazioni interpersonali, applicabile a qualunque tipo di rapporto, dall’amicizia all’amore, dal rapporto di lavoro alla contrattazione commerciale… Non si nasce pecora o lupo, ci si comporta nell’una o nell’altra maniera secondo il caso. Oggi come ieri, e come sarà domani, ci saranno sempre persone pronte a comportarsi da lupo se ci si mostra pecore. Ed è quel tipo di persone, che vorrei descrivere, apparentemente, sono innocui ma appena volti loro le spalle fanno trasparire indizi sulla loro reale persona. Dell’abilità nell’offesa ne fanno un’arte atta ad aumentare così la propria autostima. Sono talmente caparbi che gli riesce spesso di centrare l’obiettivo, cioè colpire i soggetti più deboli e più sensibili, tenendosi alla larga da chi gli può tenere testa. Dimostrano di seguire il detto “carpe diem”, cioè cogli l’attimo per spargere.. immondizia gratuita e calpestare la dignità altrui. Fingono di essere indifferenti in ambiti “amichevoli” per poi disdegnare tutto in caso di discussioni anche infondate. Una tipologia umana piuttosto frequente nel virtuale. Domando: nella realtà saranno davvero così? Oppure si mostrano così solo perché di mezzo c'è un PC che nasconde le loro fragilità, insicurezze, paure; oppure è solo falsità?   Mentre ci pensate ecco una piccola rassegna  …massime, proverbi e detti napoletani, ve ne sono talmente tanti che sono stati scritti interi libri, ma sta di fatto che l’origine di alcune massime si perde nella notte de tempi, molte sono andate nel dimenticatoio mentre alcune sono usate ancora oggi. Queste sono curiose e davvero pillole di saggezza. Nella parentesi la traduzione letterale seguita da una breve spiegazione. Comme si' bona, comme si' bella e 'a spigola s'ammuccaje 'a sardella (Come sei buona e come sei bella e la spigola si mangiò la piccola sarda) I troppi complimenti hanno spesso un secondo fine e mirano a fregare qualcuno. Naso 'e cane, mano 'e barbiere e culo 'e femmena so' sempe fridde (Naso di cane, mano di barbiere e culo di femmina sono sempre freddi) Giusto un paragone che seppure strano risulta vero. Passero viecchio nun trase 'ngajola (Passero vecchio non entra nella gabbia) Ovvero, è difficile fregare una persona esperta. Quanno 'o perucchio saglie 'ngloria, perde 'a scienza e 'a memoria (Quando il pidocchio sale in gloria, perde conoscenza e memoria) Il pezzente (parvenu) che diventa ricco o importante dimentica gli amici. Chi agliotte fele, non pò sputà mele (Chi ingoia fiele (bile) non può sputare mele) Chi riceve cattive azioni non può ricambiarne di buone. Chi s'annammora d''e capille e d''e diente, nun s'annammora 'e niente (Chi si innamora di capelli e dentatura non si innamora di niente) Non bisogna badare solo all'aspetto esteriore che come... i capelli ed i denti sono fattezze che si perdono con gli anni. Trova cchiù ampressa 'a femmena 'a scusa, ca 'o sorece 'o pertuso (Trova più presto una femmina una scusa, che il sorcio il suo buco) Si sa, le donne hanno sempre una scusa per ogni cosa.  

13 Commenti a “Proverbi….di Giuliano”

  1. lieta ha detto:

    non capisco tuo comment giulian nei miei confronti, avevo risposto po’ a tema ma non l’ho inviato correttamente ed è spari’, a mia età voglio sentirmi libera di esternà come voglio e riesco, saltellan tutti permetti ke pure io faccia modo mio e nessun attacca prese dove non voglio, e non so elettrica altri non avevo prblm bollette, ke mi importa se non so capita per me conta cerca de sta meglio ke riesco………………….

  2. giulian.rm ha detto:

    Lieta intendi, forse, che quando una persona provoca a un’altra una determinata sofferenza, sia fisica sia morale o sentimentale, della stessa sofferenza poi egli stesso sarà colpito?
    Non è detto, infatti, che il senso: ” Chi di spada ferisce… ”, sia per forza un’azione violenta, può essere anche una buona azione, se tu tratti male qualcuno, questi alla fine tratterà male te, viceversa se lo tratti bene, dovresti, ricevere del bene. Tu conosci uno o una persona per la prima volta e questa ti tratta bene o male senza neppure conoscerti, è perché fa parte di quella spada che ti deve tornare indietro. Non confondere con la legge “dell’occhio per occhio, dente per dente”.
    Mah …vieni qua vai di la e mi pare che ci sia tanta elettricità. come se ci fosse uno “gnometto” che,appena entri, t’infila una presa elettrica…si lì proprio li… Nelle narici…che avevate capito!

  3. lieta ha detto:

    a proposito de spada ke ferisce e poi perisce il feritore, na seceneggiata teatrale partecipata, “di spada ferirla o di brando colpirla” il pubblico assai partecipe e avvezzo ai piaceri de la vita fa eco “col pirla, col pirla” scusate dovevo scrive attaccato colpirla pardon, gente è tutto grigio fatemi ridere ahhahahah po volgare kissene importa, ciao

  4. GuglielmoCa ha detto:

    …Quando la lingua vuole parlare,deve prima chiedere al cuore…

  5. franco muzzioli ha detto:

    I proverbi erano una scusa …penso che Giuliano avesse qualche sassolino nella scarpa se no non avrebbe parlato di ipotetici “caparbi” che colpiscono i deboli e si ritraggono coperti dalla virtualità del computer per nascondere fragilità,insicurezze, paure e falsità.
    Ma perchè in Eldy maturano tante frustranti aggressività? E’ un sito per anziani che dovrebbero essere saggi, posati, forse brontoloni e verbosi , ma mai biliosamente provati.
    Tanto per ritornare ai “proverbi” ne cito qualcuno “in tema”:
    A chi ha paura non basta l’armatura.
    Acqua passata non macina più.
    A pensar male c’è sempre tempo.
    Chi di spada ferisce di spada perisce.
    Chi semina vento raccoglie tempesta.
    Chi si fa i fatti suoi campa cent’anni.
    La lingua batte dove il dente duole.
    La miglior vendetta è il perdono.
    Vive bene chi prende il mondo come viene………..ecc.

  6. giovanni ha detto:

    prova

  7. lieta ha detto:

    e aggiungo, concordo co franci di cuochi girafrittate è piena a vita, altro ke donne hanno scusa per ogni cosa, viva corretti e onesti sia femmine ke maschi ciao

  8. edis.maria ha detto:

    I proverbi contengono veramente la cultura dei popoli sintetizzata in poche parole. Infatti sono quasi tutti ricordati in lingue o dialetti diversi, ma con lo stesso insegnamento : situazioni e casi simili ,osservati e puntualizzati per trasmettere un certo tipo di cultura popolare. Alba, scusa, quelli non erano proverbi ,ma ” massime fasciste” con le quali si indottrinavano gli sciocchi.Ormai i proverbi sono poco conosciuti ,perchè era una cultura che veniva trasmessa espressamente nel parlare e meno nello scrivere.Giuliano, hai fatto bene a ricordarcene alcuni , per non lasciare morire le vecchie tradizioni che , man mano, vanno sparendo, con grande rammarico per la perdita di una certa tradizione storica.

  9. lieta ha detto:

    te ne dico uno, slang milanese mi è caro e l’ho presentissimo perkè una de cose ke mi mamma me diceva ancora a quasi 94 anni, spesso c’eran anke nipoti, kiacchierando e trovando comiche situazioni, si faceva le sue risatine e diceva ai ragazzi, ridemm intant ke ghe sem, sorridiamo ridiamo fintanto ke siamo vivi, ciaooo

  10. Lorenzo.rm ha detto:

    In genere i proverbi sono adatti a tutti gli usi, ed, in particolare, per chi li utilizza. Infatti, dicono tutto ed il contrario di tutto. Qualcuno può avere una parvenza di saggezza popolare, ma il più delle volte non è così. A mio parere, con tutto il rispetto, è meglio non perderci tanto tempo.

  11. albamorsilli ha detto:

    Quando noi eravamo un popolo di pecoroni il lupo Benito Mussolini ci dettava dei dogmiche noi imparavamo anche a memoria
    – Meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.
    – Chi si ferma è perduto.
    – Meglio morire in piedi, che vivere una vita in ginocchio.
    – Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.
    – Nessun fenomeno al mondo può impedire al sole di risorgere.
    – Fedeltà è più forte del fuoco.
    – Pronti, ieri, oggi, domani al combattimento per l’onore d’Italia.
    – Libro e moschetto Fascista perfetto.
    – Me ne frego.
    – Fino alla vittoria.
    – Molti nemici, molto onore.
    – Le radici profonde non gelano mai.
    – O con noi o contro di noi.
    – Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.
    – Siam fatti così!
    – L’Ardito della “M U T I” serve, combatte e muore per l’Italia, per il – Duce, per il Fascismo.
    – Non siamo gli ultimi di ieri ma i primi del domani.
    – Meglio lottare insieme che morire da soli.
    – Non basta essere bravi bisogna essere i migliori.
    – Anche se tutti, noi no!
    – Ardisco ad ogni impresa
    – Beffo la morte e ghigno
    – Bisogna volere. Fortemente volere!
    – Chi osa vince!

  12. francesca (franci) ha detto:

    Giuliano, io amo i lupi e non oso paragonarli ad esseri abietti e meschini come quelli da te descritti, però purtroppo esistono, e quanti ce ne sono! Di questi ultimi potrei parlare, ma non mi riferisco a rapporti virtuali ma estremamente reali. Preferisco fare una sola affermazione: il loro “carpe diem” è solo un arraffare ignobile che dà loro la sensazione di possesso illudendoli di aver guadagnato gloria e vittoria (..che non sono due donne..!!) e di credersi i più “furbi”. In effetti poi, fanno figure di uno squallore indefinibile venendo derisi ed allontanati dal gruppo, raggiungendo, come unico risultato, quello di rimanere sempre più soli e sbeffeggiati. Non li invidio proprio!!!! Se tanto mi dà tanto preferisco essere pecora, e non me ne vergogno.
    Per quanto riguarda i proverbi, tutti interessanti ma l’ultimo, per favore, non c’azzecca. Conosco maschietti che, pur di non ammettere l’errore si inventano le scuse più impensabili (machiavellici e tortuosi..).

  13. caicco ha detto:

    Leggendo il proverbio: “Chi pecora se fa, ‘o lupo s’a magna”, automaticamente ho pensato alla politica, agli Italiani. Ho pensato che, pure con un po’ di ritardo, la gente ha capito che per non essere pecora deve parlare, e per avere diritto di parola deve partecipare. Deve ascoltare, interagire, protestare. Per quanto riguarda la chat chi arriva per disturbare o creare scompiglio, credo che infine cerchi il dialogo e desidera audience… la miglior cosa è ignorarlo.

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