Adelina coglieva,
coglieva spighe di grano,
si riposava sotto un albero
sognava il suo principe azzurro.
Adelina tesseva,
tesseva tutto il giorno,
lenzuola di lino bianco,
da portargli in dono.
Adelina guardava la luna,
la bianca luna che spuntava
splendente dietro ai colli.
Adelina si destava presto la mattina,
prima ancora che il sole
si alzasse dietro la collina.
Adelina aveva gli occhi lucenti,
quel giorno, quando il suo sogno
l’ha vista felice, gioiosa
paga d’amore.
Oggi il volto di Adelina rifulge
di occhi aurei che raccontano,
carichi di emozioni e ricordi,
quasi un secolo di storie vissute.
Storie vissute, sognate, amate,
sofferte, svanite e ritornate.
Storie di vita, la tua straordinaria vita, Adelina.
Franci, 4 Gennaio 2012
Grazie Alba per gli auguri a nome mio e di mia mamma.
Mi è piaciuto che hai ricordato quei tempi, è vero, queste donne, come mia mamma, che ne hanno passate tante, hanno una fibra di ferro.
Ciao
chi fa novantanni oggi è del 1922 è nato in piena era fascita
L’iItalia era appena uscita dalla prima grande guerra mondiale.
la popolazione era in maggiranza agricola e analfabeta, Certo non sono state solo rose il suo vissuto, ma la tenacia di questa nonna è uguale alla fibbra di ferro,Tu prima madre ora nonna hai seminato i tuoi frutti,elungo è il tuo raccolto,ed io ti voglio dire semplicemente insegnaci a vivere come hai tu
auguri nonna Adelina
Ecco la sorpresa! grazie Franci! grazie anche a nome di mia mamma che, sembra lei stia dormendo. Si, dormendo, quello che non riesco a fare io nemmeno stanotte. Non riesco a scivere di più, sono le 01.07 (credo si legga cmq l’orario).
Spero che passati questi giorni, poi riuscirò a dormire la notte.
Grazie ancora e un forte abbraccio.