Possono sembrare assurdi, senza capo né coda, eppure i nostri sogni hanno sempre attinenza con la profonda realtà che viviamo e nella loro incongruità ci tirano per la giacca per farci prendere coscienza di una situazione.
Niente come il nostro inconscio è in grado di trattenere disagi e timori che viviamo quotidianamente durante la giornata per poi riversarli nelle nostre fantasie notturne attraverso i sogni.
Non so voi, ma a me capita spesso di fare questo sogno: “cammino nell’aria facendo salti lunghissimi”. Certo si tratta di immagini bizzarre e inverosimili ma che mi lasciano perplessa e, a volte, disorientata. Non amo andare a leggere il significato dei sogni, quello scritto sui vari libri presenti in grande quantità nelle librerie, per intenderci, ma mi sono costruita una semplice e modesta teoria. Credo di essere un po’ pressata da tensioni che scatenano in me sentimenti di incapacità e allora vorrei volare come quegli eroi ai quali nessuna meta è preclusa.
Oppure precipito nel vuoto da un abisso o da un burrone. E anche qui credo giochino un ruolo importante le mie insicurezze.
Contrariamente a ciò che siamo abituati a pensare, il linguaggio dei sogni non è poi così misterioso. Basterebbe tenere conto di alcune avvertenze per dissiparne le nebbie. Dovremmo, ad esempio, ricordare che quanto “produciamo” nei sogni riguarda direttamente la nostra vita con tutti gli elementi in essa contenuti, a noi noti, dunque riconoscibili. Ma anche quei particolari che andiamo ad “infilare” in mezzo ai nostri sogni e che, al risveglio ci sembrano così strani, grotteschi, assurdi e strampalati fanno parte del “magazzino” della nostra psiche. Perciò se ci fermassimo a riflettere un attimo su ciò che ci crea affanno e ansia nella vita reale, troveremmo sicuramente un nesso con ciò che è il contenuto dei nostri sogni che non è altro il tentativo inconscio di superare le difficoltà che ci angustiano.
Ma i sogni non sono solo contenitori di inquietudini e pene ma trattengono anche i nostri desideri inappagati o quantomeno l’illusione che essi possano avverarsi. Nel sogno siamo amati da chi non ci ama, ritroviamo l’amore perduto, appaghiamo i nostri desideri, sveliamo le nostre emozioni, riviviamo i momenti più belli della nostra vita, rivediamo la “pellicola” dei nostri ricordi.
I sogni ci “avvisano”, cercano di metterci sulla buona strada dandoci messaggi atti a trovare una via d’uscita. Ma non dobbiamo temere i sogni, anche se ci risultano premonitori di avversità. Non credo affatto che esistano relazioni certe tra sogno e realtà. Sono tutte dicerie che provocano ansie nell’inconscio e, al risveglio, lasciano brutte sensazioni come se il fatto si fosse davvero avverato.
E poi ci sono i sogni
“ad occhi aperti”
che sono quelli che faccio spesso io.
Ma questa è un’altra storia…
Ed ora, per puro gioco, proviamo a divertirci un po’ con questo curioso test che ho trovato girando girando…( non ci credo ma ci provo…).
Una giusta risposta alla mia ultima poesia ! Quanto senno , quanta disciplina mentale ! Ti ammiro per la tua concretezza !
Forse sono un sognatore !
GRAZIE, ciaoooooooooo
Sogni,desideri, progetti, possono far uscire da una quotidianità desolante,accompagnandoci in momenti di noia e solitudine;compensano la realtà o la fanno meglio accettare, non certo la possono sostituire o cambiare.
E’ il poeta il signore dei sogni, per cui le illusioni confluiscono creando imamgini sopese tra realtà e fantasia e può esprimere e trasformare le emozioni in versi. A volte densi come può esserlo il linguaggio metaforico e condensato dell’inconscio e del sogno, e può dialogare con altri inconsci.
Il sogno dei sogni rimane essere innamorati e riamati.
Non credo molto nell’interpretazione dei sogni,ma credo che a volte il sogno va letto con una sana e distaccata lucidità.
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e la nostra piccola vita è circondata dal sonno.
William Shakespeare
Ah Franco, bilancino…in “bilico” tra un modo di essere e il suo contrario. Molto interessante ciò che mi racconti sulle macchie di Rorschach. Sono andata alla ricerca del test, lo farò.
Abbraccio a te.
Giuliano, caro saggio socio, non avevo dubbi sul tuo risultato.
Realizzare i propri sogni è sempre sinonimo di buona realtà. A volte io ci riesco e tu?
Buoni sogni amico ma miglior risveglio!
Un abbraccio.
A giusto…il test! A pari merito A e C….bè sono della “bilancia” non mi smentisco mai.
Caicco, poco sognatore…tanto poeta! Bravo e grazie.
Un abbraccio.
Carissimo Ugo-es, nessun ripensamento e, se avessi letto bene il mio scritto, avresti capito che non credo affatto ai sogni premonitori. Ciò che mi tiene qui sono i numerosi amici e le “belle” persone che ho incontrato (malgrado chi mi “rema” contro). Se per “tosta” intendi grintosa, decisa, passionale, determinata, cocciuta, altruista, generosa, sincera, incrollabile, inattaccabile…allora si, io sono proprio tosta.
Ciao.
Dimenticavo il responso del test è C.
I sogni sono rappresentazioni di ciò che desideriamo, oppure di ciò di cui abbiamo paura.
Nei sogni si accavallano i desideri più inconsci, con tratti rosei e anche erotici, che si tingono anche d’inverosimile. Capita spesso che nel nostro subconscio ci risvegliamo e ricordiamo frammenti d’immagini che cerchiamo di custodire per poi svilupparli al nostro risveglio.
Si continua a dire che è bello realizzare i propri sogni, l’importante che porti a una bella realtà, affinché si possa continuare a sognare e… a sorridere.
SOGNO
~ Cosimo Arcorace ~
Ti canto come petali
che cadono dalla luce,
come vento
che sfiora il lago,
come gocce
aggrappate all’indomita foglia
e mi smarrisco nel sogno.
Risposta :A
e tu franci-il tuo ripensamento x restare in eldy, è dovuto ad un sogno? 6 una donna tosta (ti reputi almeno), buona vita
Negli anni ottanta ho fatto un periodo di analisi psicoanalitica per curare momenti di panico ed ansia e come “compito” portavo i sogni fatti ,che esaminati, potevano dare risposte alle angoscie e quindi servire come metodo risolutivo dei problemi.
Ho raccolto questi sogni in un “unicum narrativo” che ho intitolato “oh Freud !” Voli leggeri e lievitazioni piacevoli, acque limacciose e pericolose, presenze di persone passate, un bel bagaglio onirico che come le “macchie di Rorschach ,ho dovuto interpretare con l’aiuto dell’analista.
Dico solo che è servito molto!
Quindi i sogni non sono importanti solo per fare il bel test proposto da Franci , ma anche per capire che cosa la nostra mente nasconde nei suoi più profondi recessi.
Amici miei, che devo fare? La mia vita mi sembra senza sogni, neppure quelli ad occhi aperti. Devo disperarmi? Un caro saluto a Franci. Grazie.