Oggi ho voglia di affrontare un argomento un po’ frizzantino ma che è anche d’attualità, soprattutto nella stagione che è appena iniziata, l’estate.
Si, perché sembra che questa “pratica” si intensifichi e si consumi di più in estate.
Ovviamente sto parlando del tradimento.
E la domanda che vorrei fare è questa: se scopriste di essere stati/e traditi/e, riuscireste poi a metterci una pietra sopra e ricominciare?
E qui sorgono i dubbi, infiniti…fino a confonderti così tanto le idee che la scelta finale diventa difficile, quasi impossibile. Perché restare insieme dopo un tradimento, come se niente fosse, è difficilissimo, anzi direi che è un errore che si paga caro. Prima o poi le ferite si riaprono e allora scorrono le recriminazioni, le accuse, i biasimi, le insinuazioni che creano solo litigi e conflitti e allontanano dall’obiettivo principale, il chiarimento.
Innanzitutto perché si tradisce? I motivi possono essere molteplici, ciascun individuo conserva per sé la “giusta causa” o ciò che ritiene le proprie ragioni, che poi siano valide o meno è tutto altamente opinabile.
Da quel poco che ho letto, sembra che, statisticamente parlando, siano più i maschi a tradire e lo facciano per “spirito d’avventura” o curiosità. Quindi, raramente l’uomo tradisce la propria compagna o moglie perché si innamora di un’altra donna mentre credono nella stabilità della famiglia che non lascerebbero mai per un’avventura. Insomma, loro sono convinti di non far nulla di male ad avere, ogni tanto, una scappatella “ricreativa”ma non la perdonerebbero mai alla loro compagna-moglie.
E le donne? Con ciò non intendo affermare che le donne non tradiscono, lo fanno, certamente. Ma per la donna il tradimento è, quasi sempre, dettato da coinvolgimenti sentimentali, insomma si innamorano.
Ora vedo già voi, uomini e donne sul “piede di guerra” a pensare che la Franci sta dando i numeri. No, amici, ciò che vi ho riportato è semplicemente statistica ed in quanto tale va presa con molta, ma molta cautela e tante, ma tante riserve.
Ogni storia è un caso a sé, secondo me.
Resta il fatto che, dopo aver scoperto che il tuo uomo (o la tua donna) ti tradisce con la tua migliore amica (o amico), o la collega , cosa fai?
Innanzitutto ti senti così male che la pietra, anziché mettercela sopra, vorresti scagliarla sulla sua testa. Ti sembra che il mondo ti crolli addosso perché su di lui/lei avevi investito, un giorno, tutto il tuo amore.
Ci sentiamo, oltre che traditi, offesi nel nostro orgoglio, l’amarezza avvelena tutti i nostri giorni, ci sentiamo falliti e finiti, la delusione ha ucciso le speranze di una vita al fianco della persona che non gode più della nostra illimitata fiducia. Non ci capacitiamo di non aver saputo cogliere in tempo i segnali di allarme e ci rimane dentro un vuoto che non ha spiegazioni accettabili.
Ma attenzione a non diventare cinici, perché dalla sofferenza all’indifferenza e al disprezzo il passo è breve. Perché il cinismo ci fa credere che tutto l’amore, in sé, sia solo una grande delusione, che chi ama e si fida ancora del proprio partner sia un ingenuo. Tutto ciò che abbiamo dedicato a lui/lei, (il traditore), una lettera d’amore, un progetto, un sogno, un regalo, una poesia, ci sembrano cose ridicole, non più valori importanti come quando li abbiamo costruiti e dedicati, ma sciocchezze di cui vergognarsi per averle, un giorno, provate. Anche questo è un retaggio nel quale non dobbiamo assolutamente cadere, perché diventerebbe il “tradimento di sé”. Peggio ancora sarebbe la vendetta che a nulla servirebbe ma lascerebbe solo l’amaro in bocca e un crollo della propria autostima.
E allora, si può davvero perdonare e restare insieme senza porsi domande oppure, ed io ritengo sia la pratica più equa, percorrere il sentiero più costruttivo del reciproco riconoscimento? Alla fine del quale ciascuno può scegliere la strada più giusta da imboccare per sé.
E qui ci vuole una grande dose di umiltà e di coraggio, da ambo le parti perché, sia il traditore che il tradito, sono legati ancora da un rapporto, anche se all’interno di un nuovo ruolo. Entrambi possono aiutarsi nel percorso del chiarimento solo se chi ha inflitto il tradimento sa riconoscerlo senza giustificarlo con falsi alibi e chi l’ha subito fa uno sforzo di maturità accettando che l’amore non è possesso. Siamo in due, non sappiamo più chi siamo adesso nella confusione più totale, ma ciò che conta, è che siamo ancora insieme ad affrontare il mondo.
In una parola, accettare il cambiamento, oppure dividere le proprie strade per sempre?
Tutto questo, ovviamente, laddove merita portare avanti ancora un rapporto che rimane comunque importante e per il quale vale la pena di metterci una pietra sopra e ricominciare.
Del resto Nietzsche ci ha insegnato a scoprire che ogni volta che entriamo in relazione con l’altro non desideriamo annullarci nell’altro e che l’amore è una relazione, non una fusione.
Quando amiamo ci affidiamo a chi dice di amarci ma dobbiamo crescere nel tempo e diventare noi stessi per poter dire un giorno a chi ci ha amato: “Non sono come tu mi vuoi ma voglio essere la persona che tu vuoi accanto”.
Una precisazione però va fatta. Naturalmente tutto quanto ho scritto sopra non ha alcun riferimento con il tradimento di “professione”. Cioè con quegli individui che tradiscono abitualmente perché è nella loro indole, o perché, incapaci di provare emozioni proprie si nutrono delle emozioni altrui, o perché ce l’hanno nel DNA.
Per queste persone tradire è un gioco di prestigio nel quale sanno confondere le carte e barare al gioco della vita. Questi non li prendo neanche in considerazione.
http://www.youtube.com/watch?v=kb7Gu8vC7u0
nn so se potrei perdonare il tradimento di chi mi sta vicino e metterci una pietra sopra, so però che lo considererei un doloroso fallimento della mia vita perchè lo considererei una mia incapacità di capire e interagire con chi mi sta accanto
metterci una pietra sopra…..brutto titolo all’argomento, nei paesi mussulmani, le pietre ce le mettono davvero, ma pietre vere, vengono lapidate le adultere, io potrei… perdonare ma nn dimentikare.
io penso che i tradimenti dopo i 60 anni non ci vogliono pietre da mettere sopra
sono dei tradimenti senza pericoli che poi qualcuno vuole togliersi delle piccole soddisfazioni personali.
Certo Franco, la tua risposta come quella di tanti altri amici era in perfetta sintonia con la domanda contenuta nel mio scritto.Qualcuno, però, forse coinvolto emotivamente e sentimentalmente nel “problema” tradimento,si è lasciato trasportare dall’enfasi di spiacevoli ricordi imboccando il percorso parallelo. Tutto ciò è comprensibilissimo ma c’è un motivo specifico per il quale desideravo risposte alla domanda: “..secondo voi ci si può mettere una pietra sopra..?”. Ho in mente di scrivere un seguito che sarà la fase immediatamente successiva. Mah…vedremo..!
Intanto, grazie a tutti.
Cara Franci,
come sempre anche questo tuo articolo mi ha fatto molto riflettere,penso che nella vita di una coppia possa succedere anche il cosidetto tradimento, infondo siamo esseri umani con le proprie debolezze e momenti di fragilità. Una pietra sopra????? Diciamo che se la donna ci riesce lo fà con il ragionamento e non con il proprio orgoglio ferito, chiedendosi anche dove ha sbagliato,e se perdona non deve poi mai tornare indietro, l’uomo secondo me non riesce e molte volte mette una pietra sopra al proprio matrimonio. Ciao
scusa franci di solito quando si tadisce si è in due ,ci vogliono 2 pietre sopra
poi ce tradimento e tradimento .chi deve mettere la pietra???
Cara Franci ,credo d’averti risposto ,almeno in parte, se il tradimento è occasionale ,”unico” ,breve e senza compromissione di affetto e d’amore verso il partner ….e soprattutto è nascondibile, lo lascierei nella coscienza (spero un pò tormentata) di chi lo ha fatto.
Se il tradimento è deciso e palese….sarà ovviamente la coppia a decidere se è possibile “metterci una pietra sopra”.E’ comunque una ferita ed una ferita grave lascia sempre la cicatrice ,che nel tempo può essere oggetto di ricriminazione e ricatto….non si può quindi dare una risposta “certa” ……..meglio non tradire chi si ama!
Scusate, ma ho l’impressione che si stia andando fuori dal “seminato”, come si suol dire. Secondo me si sta perdendo di vista l’argomento principale che non è il tradimento, che peraltro è materia interessantissima e, come dice Giuliano, potrebbe diventare tema per un prossimo post, ma la mia domanda era: E’ POSSIBILE METTERCI UNA PIETRA SOPRA..?
Grazie a tutti delle risposte e degli interventi, tutti molto interessanti.
Tanto per chiarire:
Ecco i dati delle infedeltà
degli italiani :
La notizia non è certo nuova. In
Italia mariti e mogli si concedono
delle scappatelle. Una storia vecchia, forse, come il mondo e che
continuerà, molto probabilmente,
fino a quando questo mondo non
cesserà di esistere. Le novità però
non mancano. Arrivano dall’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani, che ha diffuso i dati
delle infedeltà degli italiani.
I dati sono chiari
La percentuale, raccolta con scrupolo, dice che su 100 tradimenti 55
sono compiuti dai mariti e 45 dalle
mogli. Una forbice non ampia che
fa però pendere, nel nostro paese,
il piatto della bilancia dalla parte
degli gli uomini che risultano perciò
meno fedeli delle donne.
Sono a difesa della donna,anche perché sono loro quelle che passando davanti a me mi sorridono e…ammiccano!
Le parole sono del mio caro amico Aldo Fabrizi.
“E’ bello avè ‘na donna dentro casa”
E’ bello ave’ ‘na donna dentro casa,
‘na rondine ‘ndifesa
c’hai preso sott’ar tetto.
Magari fa la cresta su la spesa
ma, poi, te da ‘n bacetto.
E il bacio coniugale
è come ‘n’anticammera amorosa
‘Na donna dentro casa è ‘n’antra cosa!
E’ bello ave’ ‘na donna che sparecchi
ma lascia er bocaletto
accanto a du’ bicchieri,
pe’ fasse ‘nsieme l’urtimo goccetto
che scaccia li pensieri.
Perchè si bbevi solo
è come si bevessi… acqua ‘cetosa
‘na donna dentro casa è ‘n’antra cosa!
E’ bello ave’ ‘na donna dentr’ar letto
che quanno che se mòve
te da un calore umano.
‘e si pe’ caso poi ‘na notte piove
la svegli piano piano,
pe’ dije: “Aho….. cicicici, tztztztz
…… sta piovendo! …..Che vogliamo fare?!”
E lei te s’arrinnicchia freddolosa
‘na donna dentro casa è ‘n’antra cosa!
Innanzi tutto se un uomo tradisce (normalmente) lo fa con una donna, quindi dire che tradiscono più gli uomini mi sembra un pò azzardato. Possibile che le donne che vanno con gli “uomini che tradiscono” siano tutte single senza legami affettivi?
Poi c’è tradimento e tradimento …una fugace sbandata , sia maschile che femminile, …..se sbandata è …(di una volta o poco più )e se non compromette il legame affettivo, l’amore verso il proprio partner ….e se nulla è trapelato….lo lascierei nelle poche o tante cose non dette.
Quanto più grave è desierare tanto il tradimento….e non farlo!
Un piccolo neo, una inciampata ,lasciamoli nella coscienza e nel rimosrso di chi li ha fatti e non distruggiamo…per questo.. un amore ed un legame.
Certamente con l’arrivo dell’estate questi argomenti “frizzantini” suscitano notevole interesse… sole, caldo, ci si scopre…è vero ci sarebbe più “predisposizione” al tradimento.
E con statistiche alla mano il tradimento, nella coppia è in aumento.
Sarebbe il caso di chiedersi il perché?
Ecco un ottimo spunto, Franci per un prossimo Post.
Forse il maschio è tendenzialmente più incline a cercare approcci con più superficialità rispetto alla donna, ma non è una regola. Il maschio che tradisce spesso non vuole rompere un legame stabile (ecco perché non confessa e tende a sminuire…è stata una “cosa” finita subito”).
Dall’altra parte la donna che tradisce cerca invece un maggior coinvolgimento e lo fa di solito per rompere un legame stabile. (differente dalla “botta e via”, per intenderci).
Perdonare non è facile …tantomeno metterci una “pietra sopra”, ma come scrive Nadia comportarsi da persone civili sempre per il rispetto di chi colpe non ne ha:
I figli!
“L’istinto detta il dovere e l’intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo”.
Marcel Proust
a volte si può tradire perchè si è spinti dal patner….a tradire
brava laura quanti uomini e persone di scarsa volontà
Tradisce chi non ama…se ami, è impossibile pensare di poter fare l’amore con un altro (altra). E non è vero, che se succede, la colpa è di entrambi: abbiamo il dono della parola, se ci sono motivi di scontentezza, e si vuole salvare un rapporto, basta il dialogo. Tradire, è la soluzione dei vigliacchi.
Ah Giuliano, ti avvali della facoltà di non rispondere, eh? E l’ho capito solo perchè me lo dici in un inglese un pò “maccheronico” come il mio. Ahahahah…
I avail myself of the right not to answer.
…sopra o sotto la pietra, Pasquino? (..ce stai..).
Giuliano, qui non c’è bisogno di fare bella figura ad ogni costo! E puoi tirarti addosso anche tutte le critiche del mondo, basta essere sè stessi. Hai anche commentato con una riflessione…ma, quale delle tre è la tua?
Certo Lorenzo, quando succedono cose di questo tipo la ragione e il torto non stanno mai da una parte sola (escludendo, ovviamente, i “professionisti” del tradimento..!).
Il significato originario della parola “tradimento” viene dal latino tradere, equivalente in italiano a consegnare, inteso nel significato di consegnare ai nemici. E, infatti, il tradimento consegna la parte di noi che l’altro ha investito nella relazione, a un’altra persona. Insomma il noi privato della presenza dell’altro, è come se di colpo si disintegrasse lasciando soli l’Io e il Tu.
In quanto alla pietra sopra beh è tanto che ce sto!
Pertanto altro non so!
Per fare bella figura potrei commentare in questo modo:
Il tradimento è inganno, mancanza di rettitudine e sincerità.
La fedeltà è una dote che risulta in tutti i campi della nostra vita: con amici, al lavoro, verso il paese in cui viviamo ecc.
Per tirarmi delle critiche potrei commentare in quest’alto modo:
..chissà, forse per nostra stessa natura siamo portati tutti al “tradimento”.
Per riflettere ecco un trafiletto di un romanzo letto non molto tempo fa:
..e invece Gabriele ci confessò che si era innamorato di un’altra. Per noi fu una doccia fredda.
“com’è possibile?” chiesi sbalordita.
Gabriele scosse la testa con un’espressione rassegnata e mesta. “succede..”
Michele ebbe uno scatto: “Soltanto agli irresponsabili!
“è questo l’aiuto che mi dai?” chiese Gabriele risentito.
“se sei venuto qua per essere capito e incoraggiato ti sei sbagliato di grosso. non riesco nemmeno a concepire che un uomo distrugga la famiglia per inseguire un romantico sogno di felicità. Non si fa .è immorale”.
Gabriele si irrigidì. “non è morale nemmeno essere infelici..” enunciò in tono declamatorio.
Il mio matrimonio è finito proprio per questo motivo. Lo sapeva che se mi avesse tradita non avrei perdonato….lo sapeva! Ma, è capitato che si sia ”innamorato” di una sua collega (tanto per non smentire le statistiche). Ho portato avanti con litigi e tutto quello che ne consegue, il matrimonio per altri 7 anni. E’ stao un’inferno.
Non ho perdonato e non perdono anche se ora ci si parla da persone civili come è giusto che sia, soprattutto nel rispetto di nostra figlia.
Una pietra sopra, proprio NO!
Può capitare, Franci, e la sconfitta è di tutti e due. Proprio per questo, con tutte le difficoltà del caso, è più facile il perdono.