Io che amo l’arte, che scrivo d’arte non posso ignorare le bellezze artistiche, storiche e culturali della città in cui vivo: ASTI. Siamo entrati nel mese più atteso e più festoso: il Settembre Astigiano. Le strade, i balconi, le vetrine dei negozi, le piazze di Asti sono agghindate a festa con vivaci addobbi, bandiere, festoni. Il tutto con i vari colori delle rispettive contrade nella rievocazione storica della manifestazione più passionale, tradizionale e folkloristica di questa città: il PALIO DI ASTI. Ma Asti non è solo Palio, è anche sfilate, sagre e musica, tanta musica. Musica  che ha un gusto in più, quello del vino. Si, perché anche i vini di questa bellissima terra hanno un suono, non solo un sapore. E sia la musica che i vini danno la giusta ebbrezza, vivono il loro momento migliore quando sono gustati in compagnia, procurano unione e benessere. E qui da noi questa manifestazione si chiama “Douja d’Or” che tradotto dal dialetto significa “boccale d’oro”. Ma tra le tante stupende immagini quali scegliere, tra le più seducenti, per invitarvi nella mia città? Innanzitutto le opere d’arte (…eh si, permettetemi….ormai mi conoscete..) che costituiscono il “biglietto da visita” più prestigioso ed un vanto notevole per gli astigiani. In questa città, ubicata parte in piano e parte sulle dolci colline della media valle del Tanaro, sono conservati, nel nucleo storico dall’aspetto sette-ottocentesco, numerosi monumenti medievali. Nel cosiddetto “recinto dei nobili”, la parte più antica di Asti, l’impronta medievale è ancora più evidente nel percorso irregolare delle strette vie acciottolate, nelle case e nelle torri che svettano sulla città. Percorriamo il principale corso che, secondo voi come poteva chiamarsi se non Corso Alfieri? Arriviamo a metà e ci accoglie la triangolare Piazza Alfieri col nobile e tormentato Vittorio, drammaturgo, scrittore e poeta a sorvegliarne i movimenti. Percorriamo i portici dal lato nord e, dopo una breve sosta per ristoro allo storico bar Cocchi, dove il nostro concittadino più illustre, Paolo Conte (…e scusate se è poco…!!) è solito prendere l’aperitivo con gli amici al rientro da qualche tournèe, svoltiamo a destra verso la Piazza San Secondo scegliendo appositamente il passaggio davanti al nostro pregevole e storico Teatro Alfieri fondato nel 1860 e magnificamente restaurato nello scorso decennio. L’imponenza dell’insigne Collegiata di San Secondo ci appare in tutta la sua grandiosità. La “chiesa dei mercanti”, così definita nel medioevo per le botteghe antistanti che allora ebbero grande fortuna, è in stile romanico-gotico, ( XIII -  XV secolo) ed ha in fronte tre portali  gotici e, sul lato destro, cappelle e un tiburio romanico. All’interno si possono ammirare affreschi del ‘400 e polittici rinascimentali attribuiti a Gandolfino da  Roreto, pittore astigiano di grande rilevanza artistica e prestigiosa popolarità in Piemonte.   A due passi dalla Collegiata si innalza uno dei simboli architettonici più significativi di Asti, la Torre Troyana o Torre dell’Orologio. E’ una torre risalente al XII secolo, a base quadrata, alta 44 metri caratterizzata da 12 bifore con archi a tutto sesto distribuite su tre livelli in muratura a vista e, nella fascia terminale cotto e arenaria per tre ordini di archetti ciechi. E come rinunciare al piacere dello straordinario panorama che si gode a trecentosessanta gradi salendo al “piano dei merli”? E allora via, mettiamoci d’impegno ed affrontiamo l’unico percorso che ci porterà lassù, i 200 scalini in legno che, man mano che si salgono, restringono sempre più lo spazio di passaggio obbligando a cedere il passo a chi scende. Ma attenzione alla campana, anche se è una delle più antiche del Piemonte, risale infatti al 1531, è tuttora funzionante e se vi capita di transitare allo scandire dell’ora….tenetevi forte!! E se dopo la Torre Troyana avessimo voglia ancora di altitudine possiamo arrampicarci sulla Torre Comentina. Non dimentichiamo che Asti è anche detta la “città dalle cento torri”. In tutto e per tutto simile alla Torre Troyana, la Comentina ha la particolarità di non essere edificio a sé ma di essere inglobata nel castello neogotico costruito sui resti di un monastero e di una chiesa dedicata a Santa Caterina. Continuiamo a percorrere l’esteso Corso Alfieri, detto anche Contra’ Maestra e incontriamo Palazzo Di Bellino (o Palazzo Mazzetti) sede della Pinacoteca. Un bel palazzo barocco dall’elegante e suggestiva architettura. Ammiriamo splendidi decori, pregevoli stucchi e preziosi e raffinati arredi. Nella Pinacoteca ho avuto il piacere di ammirare collezioni d’arte di grande pregio. Tra gli artisti spiccano Guglielmo Caccia, Michelangelo Pittatore, Giancarlo Aliberti, i pittori genovesi del ‘600 e opere di Guttuso, Spazzapan, Levi e Cagli. Di non meno rilievo alcuni disegni del mio amato e allora giovanissimo Francesco Hayez. Per respirare un po’ d’aria archeologica possiamo scendere nei sotterranei della Cripta di Sant’Anastasio dell’XI secolo. Il sito, a stratificazioni, di epoca romana, è certamente uno dei più suggestivi e ricco di attrattiva. Pochi passi più in là e troviamo la culla di Vittorio Alfieri, la casa che lo vide nascere nel 1749, Palazzo Alfieri, naturalmente. In stile barocco è oggi sede del Museo Alfierano. Sentite nostalgia di una scalata ad una torre, per caso? Ecco fatto, di fronte a noi si erge la Torre Romana, detta anche Torre Rossa da noi popolani, semplicemente per il suo colore. E’ una torre romanica, la più antica della città, la prima costruzione risale infatti al I secolo a.C. e si narra che sia stata l’ultima prigione di San Secondo, che è anche patrono della città, prima del martirio.   Ed ora vi accompagno nella più grande ed importante chiesa gotica del Piemonte che si trova proprio ad Asti. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, la cui costruzione si aggira attorno al V secolo e ricostruita nei secoli successivi a seguito di incendi e crolli che ne distrussero varie aree.   Adagiata, imponente e maestosa si erge, infinitamente vasta come solo un importante monumento può esserlo, al centro di una piazza completamente acciottolata. Di epoca romanico-gotica (1305-1354) si fregia di tre ornati portali sulla fronte e, sul lato destro, un pregevole protiro tutto gotico, decorato da statue e basso-rilievi. Sul tutto, svetta il monumentale campanile del 1266. Tre superbi rosoni ci salutano dall’alto dei portali dell’ingresso principale. Ma l’interno non è certo da meno. Completamente ricoperto di affreschi del settecento, all’incrociarsi di transetto e navata si innalza, su pennacchi, il tiburio.   Due acquasantiere del XII secolo sono decorate di animali e teste umane e ricavate da capitelli. Infine, l’altare esibisce pregevoli pale del ‘400 e ‘500 di Gandolfino da Roreto.       Ed ora vi faccio percorrere tutto il Corso Alfieri dove, all’estremo opposto, vi è il romanico ottagonale BATTISTERO DI SAN PIETRO. Risalente al XII secolo era in origine dedicato all’accoglienza dei viaggiatori e pellegrini. Annessa vi è la Chiesa di San Pietro, adibita a Battistero solo alla fine del XIII secolo. La sua forma e l’imitazione a Santo Sepolcro la rende una delle chiese costruite e meglio conservate, ad imitazione del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ed ora vi lascio all’incedere elegante del corteo storico che precede la corsa più entusiastica e passionale a rievocazione storica: IL PALIO. Sono immagini quasi in diretta dal medioevo al termine delle quali cavalli e fantini sono protagonisti di un galoppo aggressivo, battagliero, travolgente, sanguigno, emotivo.   Passione, storia, arte, buon vino e buona cucina. Tutto questo è ASTI.     Benvenuti e buon soggiorno a tutti quelli che vorranno partecipare.                        

14 Commenti a “UN BIGLIETTO D’INVITO PER LA MIA CITTA’…..di Franci”

  1. francesca (franci) ha detto:

    Riccardo, sapessi quanto mi fa piacere leggere le tue giuste osservazioni. Vedo che sei aggiornato e informato, questo mi esalta e rende giustizia a chi non fa d’ogni erba un fascio. Grazie anche a te.

  2. francesca (franci) ha detto:

    Maurizia, tu che ci sei stata lo sai vero? Asti è bella sempre e comunque. Guarda che vi aspetto ancora eh? Grazie.

  3. francesca (franci) ha detto:

    Fernando, come sempre adulatore! Ma domani dovrai sentire il mio abbraccio stritoloso più del solito. Aspetto la tua chiamata.

  4. francesca (franci) ha detto:

    Giuliano, tu mi citi Dante e io ti dico che ciò che ho mi basta. L’affetto e la considerazione di tutti quelli come voi.
    A proposito…hai buon spirito di osservazione. No, non ti può essere nuovo quel volto. Ciao☺

  5. francesca (franci) ha detto:

    Armida, fammi sapere il giorno e l’ora. Sarò ad aspettarti felicissima!

  6. francesca (franci) ha detto:

    Lorenzo, grazie. Anch’io amo Roma, la “splendida” allo stesso modo.

  7. francesca (franci) ha detto:

    Eccomi qua, sono tornata, pensavate di liberarvi di me vero? E invece no, Il fatto è che quando viaggio o vado in vacanza non porto mai pc perchè le mie vacanze io le intendo di assoluto relax e, come si dice, staccando completamente “la spina”.
    Che bella sorpresa trovare il video di Nadia, costruito proprio con le immagini che ha scattato insieme a Maurizia l’ultima volta che sono state qualche giorno a casa mia, ad Asti. Grazie amica mia, sei grande come sempre! Mi sono commossa ripensando a quei bei giorni!
    Ringrazio anche tutti gli altri amici ed, è ovvio, siete tutti invitati.

  8. Riccardo ha detto:

    Ho visto più volte il palio di Asti, e devo confermare che è uno dei meglio riusciti, in più ha il vantaggio di non torturare animali come quello tristemente conosciuto come palio di Siena.
    Condivido chi mi ha preceduto nei commenti nel dire brava Francesca anche se noi siamo lontani anni luce, devo dire che sai presentarci molto bene il nostro bel paese.
    Riccardo.

  9. maurizia ha detto:

    meravigliosoo!!! ma è quell’asti….

  10. Garda Fernando ha detto:

    Sei sempre meravigliosa, le tue descrizioni interessanti ! SEI GRANDE !!! ciaoooooooooo

  11. giulian.rm ha detto:

    Il commento della saggia Alba,sono un invito a continuare con i tuoi post e
    Fama di loro il mondo esser non lassa;
    misericordia e giustizia li sdegna;
    non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

    A proposito il volto dell’ultima foto non mi è nuovo,è possibile?

  12. alba morsilli ha detto:

    ha ragione Armida quante cose non conosciamo della nostra bella Italia,
    Anche io sono rimasta con la bocca aperta a leggeretutto il suo spendore, grazie Francesca di tutto quello che fai stai tranquilla che incameriamo forse tu di questo non te ne rendi conto.

  13. armida.ve ha detto:

    Quante cose non conosco.. non so..! Asti mi è sempre parsa ,chissà perchè, una città lontana.. non mi ha mai incuriosita.. ma ora avrei tanta tanta voglia di farci un giro.. di vederla! chissà che non ci possa riuscire. prima di diventare troppo “vecia” !Grazie ,come sempre. Francy!!

  14. lorenzo.rm ha detto:

    Ricevuto, Francesca. Amo te e Asti, dunque.

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