Perché alcune persone vivono in eterno conflitto col mondo intero?
Perché queste persone vedono nemici ovunque e vivono in perenne rancore cariche di acidità verso il prossimo? Perché non riescono ad accettare gli altri, giudicano tutti con astio, ogni parola, ogni atteggiamento viene travisato, giudicato e condannato?
Queste persone sono convinte che il mondo intero, fuori dalle loro mura, sia in debito nei loro confronti. Sono persone prevenute, persuase che tutto ciò che si dice sia a loro rivolto e debba obbligatoriamente, andare a loro sfavore. Le considerazioni, i pensieri estemporanei vengono intesi come critiche ai loro pensieri e atteggiamenti e non si accorgono che sono loro stessi a distribuire critiche e attacchi gratuiti. E allora offendono senza motivo, solo per difesa. Difficilmente si fermano a riflettere su ciò che è il vero significato dei diversi punti di vista.
Ma non è sempre colpa degli altri se son loro capitate esperienze negative, se le circostanze della loro vita non sono sempre state favorevoli. Forse, con una più attenta riflessione potrebbero considerare che parte di responsabilità l’hanno sicuramente anche loro. Ma questa è altra storia.
Se partiamo dal significato della parola “conflitto” possiamo valutare come affrontarlo e rendere i suoi effetti meno devastanti per le nostre relazioni interpersonali, anzi, se ben gestito, il conflitto, può produrre addirittura effetti positivi.
Mi spiego: posto come base che il conflitto è un evento relazionale che si verifica quando percepiamo interessi, punti di vista o bisogni diversi o contrastanti con i nostri, proviamo a capire qual’è il contesto nel quale si entra in conflitto con gli altri.
Pensiamo forse che gli altri non hanno abbastanza rispetto per noi? Analizziamo in primis come noi ci comportiamo con loro. Se le nostre aspettative superano di gran lunga ciò che noi diamo, proviamo a cedere un pochino senza rimanere “arroccati” sulla montagna delle nostre improbabili ragioni.
Siamo convinti di non ricevere abbastanza aiuto dagli altri? E di avere invece solo indifferenza? Valutiamo di quale aiuto noi dobbiamo sentirci responsabili nei confronti degli altri e come vorremmo fosse il comportamento di chi lo riceve. Ma soprattutto siamo in grado di porre il nostro interesse sincero comprendendo le altrui difficoltà? O siamo convinti di essere solo noi ad avere i problemi più importanti?
Siamo sicuri di non usare, spesso, due pesi e due misure? Cioè, le regole che valgono per me non le applico agli altri. Siamo, insomma, consapevoli dei nostri compiti da svolgere in ambito di precisione, priorità, motivazione, tempi..?
Il conflitto può essere di varia natura, di interessi, di identità, di valori. Nel conflitto dove sono presenti interessi si può negoziare, quindi raggiungere un compromesso. Ma nel conflitto di identità e di valori? Qui non si può negoziare, bisogna assolutamente affrontarlo con la discussione, usando il ragionamento e la ragionevolezza. E magari anche la comprensione.
La nostra identità è costituita dai valori che noi riteniamo fondamentali per la nostra esistenza. Ecco perché si deve dialogare col prossimo e non chiudersi in piccoli mondi autoreferenziali, convincendosi che debbano sempre essere gli altri ad avvicinarsi a noi e mai il contrario.
Ecco perché ritengo che la comunicazione ragionata, ma soprattutto la comprensione siano elementi fondamentali per la risoluzione dei conflitti. Magari all’inizio sarà dura staccarsi da vecchi modelli di comportamento ma poi risulterà facile ridere anche dei propri litigi, soprattutto se assurdi e scatenati da futili motivi.
E’ molto facile arrabbiarsi e litigare ma è molto più difficile superare lo strascico che genera ogni conflitto facendo rientrare tutto il veleno fuoriuscito con la rabbia. Perché diventa una reazione a catena. Conflitto genera conflitto. La coscienza e la consapevolezza, invece, generano “figli” maturi, e proviamo ogni tanto a chiedere scusa, senza sentirci in imbarazzo, senza sentirci deboli. Anzi, chiedere scusa è segno di grande forza, di grande coraggio e di estrema maturità.
Credo che ciascuno di voi si sia trovato, almeno una volta nella vita, a dover affrontare una situazione conflittuale, o per propria volontà o per altrui decisione. Come siete riusciti a risolverla? Aspetto i vostri importanti e saggi consigli.
E adesso chiudete gli occhi, rilassatevi e godetevi questa splendida canzone. Ve la dedico.
Grazie Mary dei complimenti che, come tutti quelli degli altri commentatori-amici mi spronano a continuare a fare quello che faccio e che mi esce direttamente dall’anima. Quello che scrivo non è solo mio ma….sono io.
Vedi Mary, gli atteggiamenti proprii delle persone come la tua amica,(pseudo…direi), sono comuni a molte persone. Sono quelle persone che, vuoi per una forma di gelosia insita nel loro animo, vuoi perchè, per debolezza propria, si lasciano coercire da pensieri altrui, non hanno il coraggio di affrontarti e chiarire. Sanno perfettamente che se lo facessero tu smentiresti le loro accuse, perchè ne hai tutte le capacità e i diritti, ma per loro è meglio allontanarsi e usare calunnie e denigrazioni come alibi per sè stessi.
Tu non saprai mai il motivo del suo improvviso voltafaccia ma, credimi, puoi esserne felice perchè non hai perso proprio niente.
Ti abbraccio e ti faccio tanti Auguri di Buone Feste.
Cara Franci, hai descritto alla perfezione un paio di persone con cui lavoro,con una di queste ero amica facendo la gincana quando proprio tutto il mondo era suo nemico, nonostante questo di punto in bianco si è ,un giorno, scagliata contro di me non ci ho capito niente nemmeno una parola, solo che da quel giorno non ero più la sua confidente, quella che poteva chiamare in ogni momento,quella del cinema, delle compere delle passeggiate ecc. mi passava davanti come un fulmine.Dopo un pò di tempo è tornata gentile, ma io? che fare? non voglio più essere ferita da lei. ciao, quanto sei brava nei tuoi servizi.
A volte capita che e’ cosi’ palese di aver ragione, (anche se poi non serve a niente averla), che diventa un problema
Ti senti quasi a disagio, quasi, quasi meglio aver torto.
Ma lasciamo stare siamo sotto Natale, tutti buoni, tutti cordiali, tutti falsamente contenti e felice
BUON NATALE!
Credo che il dialogo sia la cosa migliore per tutti piuttosto che criticare per principio senza interagire con l’altro.
Purtroppo ci sono persone che non accettano il dialogo, sono “ottuse”!
Sono persone che vogliono avere ragione a tutti i costi..non ammettono ci possa essere una verità diversa dalla propria… non guardano oltre. Se si cerca di mediare, di solito si ottiene l’effetto opposto. A questo punto è preferibile defilarsi, cambiare strada …
E’ sempre un piacere leggere ciò che scrivi Franci e… “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
certo che hai tirato fuori un bel argomento, ora in questo periodo pre natalizio, dove tutti predicano l’amore, ma solo a parole per due giorni poi passata la festa gabbato lu santo.
Incontrare persone come tu hai descritto significa finire di vivere, sanno mettere zizagne, sono fingarde, godono del male altrui,ti mostrano i denti a 36gradi ma ti traffigono con la lingua come le vipere.
Come salvarsi ? ignorarle per quello che si può, tenerle alla lontana, perchè sono capaci anche di rovinare un matrimonio,
si parlo delle suocere, non tutte sono uguale fortunatamente ma se vi capita una di questo genere vi auguro tanta fortuna
E dei falsi moralisti,
imbottiti di perbenismo,
son colmi non già i tuguri,
non già le fosse,
ma li salotti dorati
di ogni castello,
o già che fosse.
Di benpensanti o giudici,
d’irriverenti o sognatori,
di estremisti o ipocriti,
vorrei veder la faccia,
vorrei guardar negl’occhi.
Per fare un santo
non serve un dio.
…e dell’ipocrisia e della falsa innocenza s’è fatta facciata oltre ogni parvenza del primato dell’essere spregiudicatamente incoerente si veste la gente del giudizio precoce e della lunga degenza si ammala chi ha mangiato alla pianta della mala semenza ed io nello sfogo del fiume al mare porto con me tronchi d’albero strappati alla terra con cieca veemenza e nera tempesta esplode tra chi dice il falso e chi del vero tesse la lode.
Vedi Novella-Lieta, io, da persona civile non mi offendo per tutto il veleno e le offese che mi “sputi” addosso ma, ti assicuro, che se fossi un ragazzo disabile, malato di sclerosi multipla, mi arrabbierei tantissimo con te, per il tuo denigrare una volontaria della mia associazione. Cosa ne sai tu di cosa faccio io nel volontariato? Mi hai mai vista proclamare pubblicamente tutte le mie “virtù” nei confronti del sociale? Io credo che chi agisce in silenzio prestando la propria opera al servizio dei disabili e senza sbandierarlo ai quattro venti per ottenere plausi e applausi, sia più degno di rispetto di altri. In ultimo ti dico: prega il Signore che nessuno dei tuoi figli, o nipoti, o ragazzi che conosci e che ti sono vicini vengano a contatto con questa terribile malattia, la sclerosi multipla, perchè solo allora (…forse…, ma nutro ancora seri dubbi..!), riusciresti a capire tutto quello che io, e i volontari come me, facciamo. Al di là di tutto ti auguro un Buon Natale. Forse in questo Natale tu sarai ancora più arrabbiata e “vomiterai” acidità e rancore verso tutti, ma ci sarà chi, pur essendo malato e infermo, troverà la forza di sorridere e regalare serenità a chi gli sta intorno. Questo fa la differenza!
come hai cercato mediator per rifare sere incontr e la meni tanto ben, non ti ho fatto nulla e vi siete coalizzati contro di me dopo il vostro famoso fantasmatico viaggio, signora volontaria da pensione da re?
vedi lorenzo forse non sai ke io non fatto alcunkè alcuno, siccome han agito sotterfugi ke non capivo, poi la falsa sono io, e per il viver bene o mal io cerco di dire mie impressioni di settembre voi siete perfetti
I “trattatelli” di Francesca sono vere e proprie lezioni di vita, da leggere con attenzione, rimuginarci su e conservarli fra le cose più care. Così farò anche stavolta. Che dire dell’argomento? Io penso che, alla fin fine, si tratta di debolezze e problematiche non risolte nel loro intimo. Sono persone che vanno aiutate e purtroppo, spesso e volentieri, non c’è né la possibilità né il tempo. Anche se viene voglia di ribattere e, in sintesi, di litigare, il detto evangelico è forse la ricetta migliore: Offrire l’altra guancia e andare avanti. Approfitto dell’occasione per fare tanti auguri alle amiche e amici di Incontriamoci.
con ki ce l’hai maurizia, con me, io a te ho fatto qualcosa? e nessuno è nullità ricordalo bene, ki credi di essere,
e quelli ke dicon conmpatire a priore compatiscano se’ stessi
io non condivido complenntamente perchè quando hai a che fare con delle”diciamo persone” che hanno ragione a priori e tu a rispetto di loro sei una nullità, che vuoi dialogare…(questa è la mia esperienaza)
Articolo accorato , scritto forse sull’onda di una emozione o di una “problematica fresca”.
Condivido tutto ciò che ha scritto Franci e a freddo , confermo che esistono queste persone in tutti i luoghi.
Penso siano individui frustrati, anche l’aggressività ed il convincimento d’aver sempre ragione , son frutto di una fragilità interna.
Sono quelli che cercano baruffa ad ogni piè sospinto, che non ascoltano o fanno finta di non ascoltare, che hanno la coda di paglia e che vedono sgarri e mancanze di rispetto ovunque.
Sono persone che compatisco perchè vivono male.
Grazie Mary dei complimenti che, come tutti quelli degli altri commentatori-amici mi spronano a continuare a fare quello che faccio e che mi esce direttamente dall’anima. Quello che scrivo non è solo mio ma….sono io.
Vedi Mary, gli atteggiamenti proprii delle persone come la tua amica,(pseudo…direi), sono comuni a molte persone. Sono quelle persone che, vuoi per una forma di gelosia insita nel loro animo, vuoi perchè, per debolezza propria, si lasciano coercire da pensieri altrui, non hanno il coraggio di affrontarti e chiarire. Sanno perfettamente che se lo facessero tu smentiresti le loro accuse, perchè ne hai tutte le capacità e i diritti, ma per loro è meglio allontanarsi e usare calunnie e denigrazioni come alibi per sè stessi.
Tu non saprai mai il motivo del suo improvviso voltafaccia ma, credimi, puoi esserne felice perchè non hai perso proprio niente.
Ti abbraccio e ti faccio tanti Auguri di Buone Feste.
Cara Franci, hai descritto alla perfezione un paio di persone con cui lavoro,con una di queste ero amica facendo la gincana quando proprio tutto il mondo era suo nemico, nonostante questo di punto in bianco si è ,un giorno, scagliata contro di me non ci ho capito niente nemmeno una parola, solo che da quel giorno non ero più la sua confidente, quella che poteva chiamare in ogni momento,quella del cinema, delle compere delle passeggiate ecc. mi passava davanti come un fulmine.Dopo un pò di tempo è tornata gentile, ma io? che fare? non voglio più essere ferita da lei. ciao, quanto sei brava nei tuoi servizi.
A volte capita che e’ cosi’ palese di aver ragione, (anche se poi non serve a niente averla), che diventa un problema
Ti senti quasi a disagio, quasi, quasi meglio aver torto.
Ma lasciamo stare siamo sotto Natale, tutti buoni, tutti cordiali, tutti falsamente contenti e felice
BUON NATALE!
Credo che il dialogo sia la cosa migliore per tutti piuttosto che criticare per principio senza interagire con l’altro.
Purtroppo ci sono persone che non accettano il dialogo, sono “ottuse”!
Sono persone che vogliono avere ragione a tutti i costi..non ammettono ci possa essere una verità diversa dalla propria… non guardano oltre. Se si cerca di mediare, di solito si ottiene l’effetto opposto. A questo punto è preferibile defilarsi, cambiare strada …
E’ sempre un piacere leggere ciò che scrivi Franci e… “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
certo che hai tirato fuori un bel argomento, ora in questo periodo pre natalizio, dove tutti predicano l’amore, ma solo a parole per due giorni poi passata la festa gabbato lu santo.
Incontrare persone come tu hai descritto significa finire di vivere, sanno mettere zizagne, sono fingarde, godono del male altrui,ti mostrano i denti a 36gradi ma ti traffigono con la lingua come le vipere.
Come salvarsi ? ignorarle per quello che si può, tenerle alla lontana, perchè sono capaci anche di rovinare un matrimonio,
si parlo delle suocere, non tutte sono uguale fortunatamente ma se vi capita una di questo genere vi auguro tanta fortuna
E dei falsi moralisti,
imbottiti di perbenismo,
son colmi non già i tuguri,
non già le fosse,
ma li salotti dorati
di ogni castello,
o già che fosse.
Di benpensanti o giudici,
d’irriverenti o sognatori,
di estremisti o ipocriti,
vorrei veder la faccia,
vorrei guardar negl’occhi.
Per fare un santo
non serve un dio.
(..da un “parto” della mia mente..)
francesca
…e dell’ipocrisia e della falsa innocenza s’è fatta facciata oltre ogni parvenza del primato dell’essere spregiudicatamente incoerente si veste la gente del giudizio precoce e della lunga degenza si ammala chi ha mangiato alla pianta della mala semenza ed io nello sfogo del fiume al mare porto con me tronchi d’albero strappati alla terra con cieca veemenza e nera tempesta esplode tra chi dice il falso e chi del vero tesse la lode.
Vedi Novella-Lieta, io, da persona civile non mi offendo per tutto il veleno e le offese che mi “sputi” addosso ma, ti assicuro, che se fossi un ragazzo disabile, malato di sclerosi multipla, mi arrabbierei tantissimo con te, per il tuo denigrare una volontaria della mia associazione. Cosa ne sai tu di cosa faccio io nel volontariato? Mi hai mai vista proclamare pubblicamente tutte le mie “virtù” nei confronti del sociale? Io credo che chi agisce in silenzio prestando la propria opera al servizio dei disabili e senza sbandierarlo ai quattro venti per ottenere plausi e applausi, sia più degno di rispetto di altri. In ultimo ti dico: prega il Signore che nessuno dei tuoi figli, o nipoti, o ragazzi che conosci e che ti sono vicini vengano a contatto con questa terribile malattia, la sclerosi multipla, perchè solo allora (…forse…, ma nutro ancora seri dubbi..!), riusciresti a capire tutto quello che io, e i volontari come me, facciamo. Al di là di tutto ti auguro un Buon Natale. Forse in questo Natale tu sarai ancora più arrabbiata e “vomiterai” acidità e rancore verso tutti, ma ci sarà chi, pur essendo malato e infermo, troverà la forza di sorridere e regalare serenità a chi gli sta intorno. Questo fa la differenza!
io cerco sempre di evitare conflitti ,con certe persone ,così ci guadagno in salute,tanto chi vuol avere sempre ragione e sempre un asino ,
come hai cercato mediator per rifare sere incontr e la meni tanto ben, non ti ho fatto nulla e vi siete coalizzati contro di me dopo il vostro famoso fantasmatico viaggio, signora volontaria da pensione da re?
Scusate….ma ho forse fatto nomi od altri riferimenti? Com’è che qualcuno si sente “punto nel vivo”…????? O forse chi si giustifica senza richiesta……..
l’hai poi incrociata a roma evangelicamente
vedi lorenzo forse non sai ke io non fatto alcunkè alcuno, siccome han agito sotterfugi ke non capivo, poi la falsa sono io, e per il viver bene o mal io cerco di dire mie impressioni di settembre voi siete perfetti
I “trattatelli” di Francesca sono vere e proprie lezioni di vita, da leggere con attenzione, rimuginarci su e conservarli fra le cose più care. Così farò anche stavolta. Che dire dell’argomento? Io penso che, alla fin fine, si tratta di debolezze e problematiche non risolte nel loro intimo. Sono persone che vanno aiutate e purtroppo, spesso e volentieri, non c’è né la possibilità né il tempo. Anche se viene voglia di ribattere e, in sintesi, di litigare, il detto evangelico è forse la ricetta migliore: Offrire l’altra guancia e andare avanti. Approfitto dell’occasione per fare tanti auguri alle amiche e amici di Incontriamoci.
solo loro cian da fa, a già poesie, ha da passà a nuttata
“prevenuta”,ho sbagliato vocabolo
scusa eh…. ma che centri tu lieta?? la mia vita è anche al di fuori di eldy,sei troppo premunita e poi non voglio discutere in commenti.
Buon Natale
scusa a ki a neve per i pensieri esternati a giuliano
con ki ce l’hai maurizia, con me, io a te ho fatto qualcosa? e nessuno è nullità ricordalo bene, ki credi di essere,
e quelli ke dicon conmpatire a priore compatiscano se’ stessi
io non condivido complenntamente perchè quando hai a che fare con delle”diciamo persone” che hanno ragione a priori e tu a rispetto di loro sei una nullità, che vuoi dialogare…(questa è la mia esperienaza)
io non ho conflitto con alcuno ho cercato far valere miei punti vista e ragioni meglio aceto vero ke miele falso
Articolo accorato , scritto forse sull’onda di una emozione o di una “problematica fresca”.
Condivido tutto ciò che ha scritto Franci e a freddo , confermo che esistono queste persone in tutti i luoghi.
Penso siano individui frustrati, anche l’aggressività ed il convincimento d’aver sempre ragione , son frutto di una fragilità interna.
Sono quelli che cercano baruffa ad ogni piè sospinto, che non ascoltano o fanno finta di non ascoltare, che hanno la coda di paglia e che vedono sgarri e mancanze di rispetto ovunque.
Sono persone che compatisco perchè vivono male.