Esiste ancora l’amicizia nel mondo d’oggi? Quella vera, intendo. Io sarò forse un'illusa e un pò ingenua ma sosterrò sempre, a spada tratta, che esiste, eccome! Anche se, da una sommaria riflessione , sembrerebbe di no. Eppure l’amicizia è fondamentale per la nostra vita, non possiamo farne a meno. Anche se in diverse situazioni e differenti società si può presentare in forme diverse.
Non confondiamo, però, le due forme di amicizia, quella che si basa sull’utile (io do una mano a te e tu la dai a me…) e quella, invece, basata sulla virtù.
Vorrei innanzitutto fare una distinzione tra il significato di “conoscenti” e “amici”. Due cose completamente differenti. Sento tante persone affermare “io ho tantissimi amici”, e magari, fanno addirittura riferimento a quelli virtuali, dei social-network. Non c’è nulla di più frainteso e sbagliato. La maggior parte delle persone che noi conosciamo e che, spesso, nominiamo come amici, sono in realtà solo dei conoscenti. Si, è vero, abbiamo con loro buoni rapporti, ci sono simpatici e magari ci scambiamo favori e aiuti ma non ci unisce quella profonda confidenza e conoscenza che ci permette di confidare loro le nostre ansie più segrete, le nostre gioie e le nostre sofferenze più intime.
Cosa intendiamo allora con la parola amicizia? Io direi che amicizia è, innanzitutto, un sentimento profondo, trasparente, sereno, fatto di reciproca fiducia e di confidenza, oltre che di solidale complicità. Ma questi sentimenti vanno ricambiati con altrettanti sentimenti altruistici e sinceri. Assolutamente vietate interferenze con calcolo e potere.
Ma il vero amico non è colui che ti dà sempre ragione. Un vero amico non deve essere sempre generoso nei nostri confronti solo per compiacerci, ma deve “amarci” al punto tale da farci riconoscere anche i nostri errori o i pericoli nascosti laddove noi, vuoi per semplicità o per esaltazione non possiamo o non vogliamo vedere. L’amico, però, in questi frangenti ci starà accanto accompagnandoci passo passo verso una soluzione che ci impedisca di sprofondare cadendo malamente.
E’ risaputo che caratterialmente non siamo tutti uguali, e questo si nota maggiormente all’interno dell’amicizia. C’è chi si apre all’amico raccontando tutto e svuotando la propria anima da sofferenze, ansie e tormenti e c’è chi invece trattiene tutte le proprie spine all’interno del proprio essere.
Ci vuole molta confidenza e complicità per aprirsi ad un amico ma soprattutto si deve avere la consapevolezza che l’amico vuole ascoltarci, è sinceramente intenzionato ad aiutarci e desidera condividere con noi il difficile momento che stiamo attraversando. E’ una forma di empatia che, purtroppo, non è comune a molti. Ma serve a comunicare i propri stati d’animo e le proprie pene all’unica persona che più si ritiene in grado di comprenderci e aiutarci, magari anche solo con parole di conforto o con la vicinanza pregna d’affetto.
Chi, invece trattiene tutto dentro di sé, soffre molto di più. In questo caso, però, deve essere l’amico vero a comprendere che deve fare un passo verso l’altro, dimostrandogli, anche silenziosamente, tutta la sua vicinanza e la sua comprensione. Non servono molte parole per aiutare un amico in difficoltà, quando non si è in grado di risolvere i suoi problemi, ma basta un semplice gesto, un messaggio, una breve telefonata, Basta dirgli “comprendo il difficile momento che stai attraversando, rispetto il tuo silenzio e condivido il tuo dolore. Sappi che io ci sono, sono qua, al tuo fianco, non ti abbandono, silenziosamente ti cammino accanto e, in qualunque momento tu lo desideri, potrai bussare alla mia porta, e io ci sarò…..SEMPRE!”.
Esiste poi un tipo di amicizia che io definirei “comunitaria”, cioè un insieme di amici che costituiscono una specie di comunità fondata sull’amicizia. E’ questa una forma molto più complessa e difficile da gestire perché, nella sua vastità, io la ritengo piuttosto dispersiva. Ma d’altro canto ha un vantaggio in più: uniamo le forze e saremmo, come si dice, uno per tutti e tutti per uno. Dovrebbe essere questo una specie di “movimento” fondato sulla solidarietà e la fratellanza ma può generare conflitti allorquando vengono a crearsi discordie tra uno o più membri del gruppo provocando imbarazzo e difficoltà negli altri compagni. I quali non possono prendere posizioni perché è contro l’etica morale del “movimento” ma si sentono impotenti e rimangono ad assistere, turbati e confusi, alla diatriba, nella speranza che presto tutto si chiarisca e il clima ritorni ad essere quello sereno di prima. Ma i rapporti resteranno, comunque, modificati per sempre.
L’amicizia non accetta compromessi. L’amicizia deve essere leale, sincera, limpida, sgombra da false ipocrisie e da invidie e calunnie. Nell’amicizia non possiamo affermare una cosa e farne un’altra. Nell’amicizia i patti vanno rispettati e l’amico deve volere il bene dell’altro, ma non solo a parole. Deve essere presente nel momento del bisogno, ma non necessariamente, come dicevo sopra, fisicamente. Può esserlo anche con parole di conforto e il silenzio della vicinanza. Nell’amicizia non si può ingannare ma nemmeno esagerare con smancerie e affettazioni di falsi convenevoli.
Un’amicizia può diventare eroica.
Pensate a quando vi viene a mancare un amico. Fareste di tutto per non vederlo soffrire, dareste non so cosa per farlo guarire e invece vi trovate a guardarlo, impotenti, scivolare verso un destino ingrato che, ferocemente e senza riguardo alcuno, compie la più atroce delle ingiustizie. L’amicizia è anche sorridergli quando avreste voglia di piangere e urlare tutto il vostro dolore.
L’amicizia vera non punisce, non minaccia, non ricatta. Semplicemente accetta.
L’amicizia però, chiede una sola cosa: di essere rispettata.
Io penso che Andrea sapore lo conosco molto sa ascoltare il mio cuore quando pensa possiamo sentire tutto nessuno giudica ma la forza troverò e sempre lui quando faccio una bugia che ho sbagliato lo dice subito a me.
Se lui a bisogno ho carità nel mio cuore lo sento .
Ciao Rossana, condivido in assoluto con te che amicizia è anche rispettare il silenzio e il riserbo di una persona. Purchè questo non si traduca in …silenzio infinito, perchè allora sarebbe un totale allontanamento.
Grazie e Buona Domenica.
Ciao Franci, è da un po’ che ci penso a cosa scrivere in risposta a questo articolo, sì l’amicizia per me esiste anche se fatta da silenzi e dal rispetto per questi, io credo nell’amicizia ma anche al riserbo che una persona ha per le sue cose più intime. Ciao comunque sempre belli i tuoi articoli.
Molto bello il tuo commento Francesca(ho usato il tuo vero nome non a caso!).
Sono le tue ultime frasi che chiariscono il concetto e che valgono anche per me.
Sono le sintonie, le vibrazioni comuni ,che posson nascere anche solo dalle parole, dai pensieri espressi , da una comunanza che va oltre le piccole ovvietà quotidiane.
Questo può accadere anche nel virtuale …..poi se ci si conosce , se ci si “tocca”(basta una stretta di mano od uno sguardo)….allora può nascere quell’affinità anche di pelle che quadra il rapporto.
I “grandi” nei loro epistolari avevano “gli amici di penna” …e perchè no, anche noi meno dotati, meno geniali ,possiamo avere questi leggeri ,ma intensi legami.
Cara Alba, innanzitutto non sentirti assolutamente un pesce fuor d’acqua per quello che pensi sull’amicizia. Posso dirti che il termine “‘amica del cuore” è abbastanza vago e incerto come definizione. Personalmente credo che l’amica del cuore esista fintantochè si è piccoli, poi, crescendo è molto difficile mantenere quel rapporto perfetto, sincero e imprescindibile senza scivolare nei coinvolgimenti che arrivano dall’esterno e che, improvvisamente, fanno svanire la magica intesa. Ma questo succede perchè si è alla svolta della vita, si raggiunge una maturità, ci si forma nel carattere, nei desideri, nelle emozioni e negli obiettivi. Come tu giustamente affermi, si forma la famiglia e si ha poco tempo per coltivare amicizie, tuttalpiù sono costituite da altrettante mamme con le quali scambiare opinioni e pensieri in merito ai problemi dei figli (salute, scuola, ecc..). C’è il lavoro che incalza e anche in quell’ambiente si possono fare conoscenze ma difficilmente sono vere amicizie. Però poi arriva un’altra fase della vita. Quella in cui i nostri impegni si allentano un pochino e siamo noi a decidere di orientare le nostre scelte verso quello che non ci è mai stato possibile fare, vuoi per mancanza di tempo o altro. La tua esistenza, cara Alba, si è svolta in modo del tutto simile a quella di molti di noi, solo che la cosa che trovo alquanto spiacevole è che, in termini di amicizie, tu sia incappata solo in quelle non sincere e opportuniste. E non perchè non esistano, tutt’altro, il mondo è pieno di queste persone, ma perchè è quasi impensabile che in tanti anni di rapporti con ogni genere di individui, appartenenti a diversi ceti, classi, categorie sociali, come a te e’ capitato, non ci sia stata almeno una persona sincera e disponibile con la quale intrecciare una vera amicizia. Certo, a chi non capita di ascoltare, in compagnia, nei negozi (soprattutto dal parrucchiere..), nelle sale d’aspetto, nei mezzi pubblici, nelle aule scolastiche, e anche (e soprattutto..) in famiglia, gente che fa uscire dalla bocca solo frivolezze e banalità prive dei benchè minimi contenuti di ragionevole serietà? Ma questo fa parte della vita. Ma credimi, Alba, esistono anche persone che hanno senso di responsabilità, che desiderano scambiare concetti al di sopra del comune vuoto salottiero e desiderano farlo con i loro simili. Queste sono le persone con le quali può nascere un’intesa di vera sintonia che sfocia poi in una vera e assoluta amicizia. Sono poche, ma esistono, credimi. Un abbraccio immenso da una tua amica (anche se, per ora, solo virtuale).
ho tentenato ha fare il mio commento, mi son sentita un pesce fuori d’acqua a confronto di tuttii commenti e spiego:
Non ho mai avuto l’amica del cuore, non nego che mi è mancata
e quando io ho dato l’anima per incontrarla col tempo mi sono accorta di essere sempre stata addoperata.
La vita non mi ha dato la disponibilità di coltivare amicizie, per me era tempo perso, avevo 3figli di cui dipendevano tutto da me.
Da anziana anche frequentando gruppi molto spesso mi sento sola in mezzo alla gente, mi è difficile accettare i soliti discorsi
senza senso, molto frigoli, o autocomiserazione di se stesse, senza una ragione valida, ed io mi allontano non concepisco questi argomenti.
Certo che mi manca l’amicizia, ma ho superato dedicandomi ad amori veri e spontanei i nipotini, chi mi ha aiutato molto è l’università della terza età, quella non mi tradisce mai,
Lorenzo, hai fatto delle giuste osservazioni. L’amicizia si consolida con azioni comuni, partecipazioni e condivisioni di progetti e quant’altro, purchè ci sia l’armonia e la disponibilità necessarie alla comunicazione e al dialogo sereni e maturi. E se scambi di vedute e di pensieri dovessero essere discordanti, ben vengano, serviranno ad un confronto costruttivo e utile da ambo le parti. Una cosa vorrei però aggiungere. Non dimentichiamoci che nel rapporto di amicizia dobbiamo munirci anche di tanta comprensione che non vuol dire sopportazione, ma capacità di ammettere anche i nostri errori e di riconoscere i pregi di colui che consideriamo nostro amico.
Eccome se c’è l’amicizia. Di tutti i gradi, naturalmente. Io non escluderei niente perché l’amicizia nasce e si consolida con le occasioni d’incontro, con le azioni comuni, con la partecipazione a progetti, ecc. Considero pertanto utilissime le analisi, le classificazioni, i distinguo, ma facciamo sì che la nostra vita non sia solitaria e ramenga, magari perché il tale o il tal’altro non ci sembra sufficientemene amico. E con la tale o la tal’altra ci sono stati equivoci o pottrebbero esserci. Rifacendomi alla mia esperienza, io, ad esempio, ho avuto sempre amiche femmine. Chissà perché mi trovo meglio con loro che con i maschi. E ho adottato sempre un unico schema di comportamento e mentale: mai mentire o strumentalizzare a fini di convenienza personale. Questo vale per me. Poi chiamiamola come ci pare, l’amicizia, senza vivisezionarla troppo.
Antonino, nel tuo commento hai inserito una frase chiara e decisiva. La differenza, in sintesi, tra Amore e Amicizia.
Ne riparleremo, per ora convengo con te.
Ciao.
Io credo sinceramente che ci sia ancora spazio per la vera amicizia, malgrado i tempi sembrano voler far pensare che non sia più così. Sono daccordo con te, l’amico non dà sempre ragione, ma sa anche criticare, dare consigli rimproverare, ci si litiga anche.
Non c’è eroicità, nè nulla di straordinario, l’amicizia è amicizia è basta, tutto il resto ha altri nomi.
” L’amore prende i sensi, l’amicizia prende il cuore “.
Ciao
Franci rispondo. Il vero amico non ti da ragione se non ce l’hai e lo troverai al tuo fianco nei momenti belli e quelli brutti. Ti sa tendere sempre la mano con tanto rispetto –Esiste franci x fortuna.
Armida, un amico vero sa aspettare. Un amico ti lascia sempre qualcosa, e ti toglie un po’ del peso che ti opprime, anche solo ascoltandoti. Un amico non ti giudica se ritiene che stai sbagliando ma, obiettivamente, ti prende per mano per evitarti cadute disastrose. Un amico non finge deliberatamente di ignorare i tuoi successi per pura invidia ma ne gioisce con te, con sincerità e affetto.
Un abbraccio, cara amica.
Sì, che esiste la vera amicizia! E’.. tutto quello che dice la canzone.. E ce n’è un’altra, della Pausini: dice “Capita di allontanarsi, sai, se come te, anche lui ha i suoi guai, ma quando avrai bisogno sarà qui…Un amico è così”
Per me un vero amico e’colui che sa ascoltarti, che condivide la tue gioie e le tue pene, che non si offende se, a volte, troppo preso dalle tue grane, non gli riservi l’attenzione che merita.. non ci deve dare sempre ragione, un amico..se mi rimprovera e mi aiuta a guardare dentro a me stessa, può farmi solo bene.
Giuliano, hai avuto un bel pensiero. Amicizia tra uomo e donna, esiste? Perchè non provi ad elaborarlo tu, un post su questo argomento, nel frattempo? Poi, come spesso abbiamo fatto, ci confronteremo e ne trarremo qualcosa di interessante. Al lavoro, socio!
Condivido pienamente tutto quello che hai scritto, Franci.
Se prendiamo, per fare un esempio, questo Blog, ci sono molte persone che hanno avuto belle esperienze e sono convinti che la vera amicizia esista.
Credo che non sia facile trovare amici veri, quelli di cui ti puoi fidare, fare affidamento, e che possono sempre fare affidamento su di te.
Persone con cui hai condiviso, e puoi condividere sensazioni, emozioni, gioie ma anche momenti negativi.
Scrivi:
“…che ci permette di confidare loro le nostre ansie più segrete, le nostre gioie e le nostre sofferenze più intime”.
Aggiungo:
… un legame che il tempo o le distanze non la sciolgono, che non ha bisogno di spiegazioni o d’incontri esiste… è lì.
Gli “altri” li definisci conoscenti io li vedo più come compagni di viaggio, che lungo il percorso li perdiamo o li sostituiamo con altri compagni di viaggio, che pur non essendo veri amici qualcosa, ci lasciano, bella o brutta che sia.
Ci sarebbe poi da esaminare un’altra cosa:
L’amicizia tra un uomo e una donna può esistere e… durare nel tempo?
Ehm … potrebbe essere un argomento per un prossimo Post…
IL “de amicitia” di Franci mi trova sommariamente d’accordo, personalmente ho tantissime conoscenze e giusto un paio di amici , con i quali, pur pensandola spesso in maniera diversa ,ci unisce il rispetto l’uno dell’altro ed una certa empatia…spesso anche solo di pelle.
Bisogna soprattutto esser disponibili all’amicizia e come diceva Roosvelt (tanto pe far sfoggio di citazioni)…”l’amicizia verso se stessi è di fondamentale importanza , perchè senza di essa ,non si può esser amico di nessun altro”.
Poi l’altruismo, l’esser felici nel dare e se mai non ricevere …è un altra cosa ….
Io penso che Andrea sapore lo conosco molto sa ascoltare il mio cuore quando pensa possiamo sentire tutto nessuno giudica ma la forza troverò e sempre lui quando faccio una bugia che ho sbagliato lo dice subito a me.
Se lui a bisogno ho carità nel mio cuore lo sento .
Ciao Rossana, condivido in assoluto con te che amicizia è anche rispettare il silenzio e il riserbo di una persona. Purchè questo non si traduca in …silenzio infinito, perchè allora sarebbe un totale allontanamento.
Grazie e Buona Domenica.
Ciao Franci, è da un po’ che ci penso a cosa scrivere in risposta a questo articolo, sì l’amicizia per me esiste anche se fatta da silenzi e dal rispetto per questi, io credo nell’amicizia ma anche al riserbo che una persona ha per le sue cose più intime. Ciao comunque sempre belli i tuoi articoli.
Molto bello il tuo commento Francesca(ho usato il tuo vero nome non a caso!).
Sono le tue ultime frasi che chiariscono il concetto e che valgono anche per me.
Sono le sintonie, le vibrazioni comuni ,che posson nascere anche solo dalle parole, dai pensieri espressi , da una comunanza che va oltre le piccole ovvietà quotidiane.
Questo può accadere anche nel virtuale …..poi se ci si conosce , se ci si “tocca”(basta una stretta di mano od uno sguardo)….allora può nascere quell’affinità anche di pelle che quadra il rapporto.
I “grandi” nei loro epistolari avevano “gli amici di penna” …e perchè no, anche noi meno dotati, meno geniali ,possiamo avere questi leggeri ,ma intensi legami.
Cara Alba, innanzitutto non sentirti assolutamente un pesce fuor d’acqua per quello che pensi sull’amicizia. Posso dirti che il termine “‘amica del cuore” è abbastanza vago e incerto come definizione. Personalmente credo che l’amica del cuore esista fintantochè si è piccoli, poi, crescendo è molto difficile mantenere quel rapporto perfetto, sincero e imprescindibile senza scivolare nei coinvolgimenti che arrivano dall’esterno e che, improvvisamente, fanno svanire la magica intesa. Ma questo succede perchè si è alla svolta della vita, si raggiunge una maturità, ci si forma nel carattere, nei desideri, nelle emozioni e negli obiettivi. Come tu giustamente affermi, si forma la famiglia e si ha poco tempo per coltivare amicizie, tuttalpiù sono costituite da altrettante mamme con le quali scambiare opinioni e pensieri in merito ai problemi dei figli (salute, scuola, ecc..). C’è il lavoro che incalza e anche in quell’ambiente si possono fare conoscenze ma difficilmente sono vere amicizie. Però poi arriva un’altra fase della vita. Quella in cui i nostri impegni si allentano un pochino e siamo noi a decidere di orientare le nostre scelte verso quello che non ci è mai stato possibile fare, vuoi per mancanza di tempo o altro. La tua esistenza, cara Alba, si è svolta in modo del tutto simile a quella di molti di noi, solo che la cosa che trovo alquanto spiacevole è che, in termini di amicizie, tu sia incappata solo in quelle non sincere e opportuniste. E non perchè non esistano, tutt’altro, il mondo è pieno di queste persone, ma perchè è quasi impensabile che in tanti anni di rapporti con ogni genere di individui, appartenenti a diversi ceti, classi, categorie sociali, come a te e’ capitato, non ci sia stata almeno una persona sincera e disponibile con la quale intrecciare una vera amicizia. Certo, a chi non capita di ascoltare, in compagnia, nei negozi (soprattutto dal parrucchiere..), nelle sale d’aspetto, nei mezzi pubblici, nelle aule scolastiche, e anche (e soprattutto..) in famiglia, gente che fa uscire dalla bocca solo frivolezze e banalità prive dei benchè minimi contenuti di ragionevole serietà? Ma questo fa parte della vita. Ma credimi, Alba, esistono anche persone che hanno senso di responsabilità, che desiderano scambiare concetti al di sopra del comune vuoto salottiero e desiderano farlo con i loro simili. Queste sono le persone con le quali può nascere un’intesa di vera sintonia che sfocia poi in una vera e assoluta amicizia. Sono poche, ma esistono, credimi. Un abbraccio immenso da una tua amica (anche se, per ora, solo virtuale).
ho tentenato ha fare il mio commento, mi son sentita un pesce fuori d’acqua a confronto di tuttii commenti e spiego:
Non ho mai avuto l’amica del cuore, non nego che mi è mancata
e quando io ho dato l’anima per incontrarla col tempo mi sono accorta di essere sempre stata addoperata.
La vita non mi ha dato la disponibilità di coltivare amicizie, per me era tempo perso, avevo 3figli di cui dipendevano tutto da me.
Da anziana anche frequentando gruppi molto spesso mi sento sola in mezzo alla gente, mi è difficile accettare i soliti discorsi
senza senso, molto frigoli, o autocomiserazione di se stesse, senza una ragione valida, ed io mi allontano non concepisco questi argomenti.
Certo che mi manca l’amicizia, ma ho superato dedicandomi ad amori veri e spontanei i nipotini, chi mi ha aiutato molto è l’università della terza età, quella non mi tradisce mai,
Lorenzo, hai fatto delle giuste osservazioni. L’amicizia si consolida con azioni comuni, partecipazioni e condivisioni di progetti e quant’altro, purchè ci sia l’armonia e la disponibilità necessarie alla comunicazione e al dialogo sereni e maturi. E se scambi di vedute e di pensieri dovessero essere discordanti, ben vengano, serviranno ad un confronto costruttivo e utile da ambo le parti. Una cosa vorrei però aggiungere. Non dimentichiamoci che nel rapporto di amicizia dobbiamo munirci anche di tanta comprensione che non vuol dire sopportazione, ma capacità di ammettere anche i nostri errori e di riconoscere i pregi di colui che consideriamo nostro amico.
Eccome se c’è l’amicizia. Di tutti i gradi, naturalmente. Io non escluderei niente perché l’amicizia nasce e si consolida con le occasioni d’incontro, con le azioni comuni, con la partecipazione a progetti, ecc. Considero pertanto utilissime le analisi, le classificazioni, i distinguo, ma facciamo sì che la nostra vita non sia solitaria e ramenga, magari perché il tale o il tal’altro non ci sembra sufficientemene amico. E con la tale o la tal’altra ci sono stati equivoci o pottrebbero esserci. Rifacendomi alla mia esperienza, io, ad esempio, ho avuto sempre amiche femmine. Chissà perché mi trovo meglio con loro che con i maschi. E ho adottato sempre un unico schema di comportamento e mentale: mai mentire o strumentalizzare a fini di convenienza personale. Questo vale per me. Poi chiamiamola come ci pare, l’amicizia, senza vivisezionarla troppo.
Antonino, nel tuo commento hai inserito una frase chiara e decisiva. La differenza, in sintesi, tra Amore e Amicizia.
Ne riparleremo, per ora convengo con te.
Ciao.
Io credo sinceramente che ci sia ancora spazio per la vera amicizia, malgrado i tempi sembrano voler far pensare che non sia più così. Sono daccordo con te, l’amico non dà sempre ragione, ma sa anche criticare, dare consigli rimproverare, ci si litiga anche.
Non c’è eroicità, nè nulla di straordinario, l’amicizia è amicizia è basta, tutto il resto ha altri nomi.
” L’amore prende i sensi, l’amicizia prende il cuore “.
Ciao
Ah Franco, inguaribile seduttore! Ma non hai tutti i torti, pero’.
Franci rispondo. Il vero amico non ti da ragione se non ce l’hai e lo troverai al tuo fianco nei momenti belli e quelli brutti. Ti sa tendere sempre la mano con tanto rispetto –Esiste franci x fortuna.
Armida, un amico vero sa aspettare. Un amico ti lascia sempre qualcosa, e ti toglie un po’ del peso che ti opprime, anche solo ascoltandoti. Un amico non ti giudica se ritiene che stai sbagliando ma, obiettivamente, ti prende per mano per evitarti cadute disastrose. Un amico non finge deliberatamente di ignorare i tuoi successi per pura invidia ma ne gioisce con te, con sincerità e affetto.
Un abbraccio, cara amica.
Sì, che esiste la vera amicizia! E’.. tutto quello che dice la canzone.. E ce n’è un’altra, della Pausini: dice “Capita di allontanarsi, sai, se come te, anche lui ha i suoi guai, ma quando avrai bisogno sarà qui…Un amico è così”
Per me un vero amico e’colui che sa ascoltarti, che condivide la tue gioie e le tue pene, che non si offende se, a volte, troppo preso dalle tue grane, non gli riservi l’attenzione che merita.. non ci deve dare sempre ragione, un amico..se mi rimprovera e mi aiuta a guardare dentro a me stessa, può farmi solo bene.
Giuliano, hai avuto un bel pensiero. Amicizia tra uomo e donna, esiste? Perchè non provi ad elaborarlo tu, un post su questo argomento, nel frattempo? Poi, come spesso abbiamo fatto, ci confronteremo e ne trarremo qualcosa di interessante. Al lavoro, socio!
Se l’amica è alta 1,50 ,pesa 90 kg ed ha il visino della Bindi…sì Giuliano…tra me e lei può esserci solo amicizia.
Condivido pienamente tutto quello che hai scritto, Franci.
Se prendiamo, per fare un esempio, questo Blog, ci sono molte persone che hanno avuto belle esperienze e sono convinti che la vera amicizia esista.
Credo che non sia facile trovare amici veri, quelli di cui ti puoi fidare, fare affidamento, e che possono sempre fare affidamento su di te.
Persone con cui hai condiviso, e puoi condividere sensazioni, emozioni, gioie ma anche momenti negativi.
Scrivi:
“…che ci permette di confidare loro le nostre ansie più segrete, le nostre gioie e le nostre sofferenze più intime”.
Aggiungo:
… un legame che il tempo o le distanze non la sciolgono, che non ha bisogno di spiegazioni o d’incontri esiste… è lì.
Gli “altri” li definisci conoscenti io li vedo più come compagni di viaggio, che lungo il percorso li perdiamo o li sostituiamo con altri compagni di viaggio, che pur non essendo veri amici qualcosa, ci lasciano, bella o brutta che sia.
Ci sarebbe poi da esaminare un’altra cosa:
L’amicizia tra un uomo e una donna può esistere e… durare nel tempo?
Ehm … potrebbe essere un argomento per un prossimo Post…
IL “de amicitia” di Franci mi trova sommariamente d’accordo, personalmente ho tantissime conoscenze e giusto un paio di amici , con i quali, pur pensandola spesso in maniera diversa ,ci unisce il rispetto l’uno dell’altro ed una certa empatia…spesso anche solo di pelle.
Bisogna soprattutto esser disponibili all’amicizia e come diceva Roosvelt (tanto pe far sfoggio di citazioni)…”l’amicizia verso se stessi è di fondamentale importanza , perchè senza di essa ,non si può esser amico di nessun altro”.
Poi l’altruismo, l’esser felici nel dare e se mai non ricevere …è un altra cosa ….