Ci si avvicina a Pasqua : lo scorrere del tempo rende piacevoli i ricordi dell'infanzia, anche quelli che in quel momento ci avevano magari fatto soffrire, figurarsi quelli più lieti!
Come ognuno di noi anch'io conservo ricordi piacevolissimi delle Pasque trascorse: i preparativi, le serate alla "VIA CRUCIS", le" ore di adorazione" in chiesa. Erano tutte occasioni per uscire e trovarci con gli amici.
Il giovedì Santo era una festa ancora più grande; la cerimonia prevedeva, dopo il ringraziamento, verso sera,lo squillo a festa di tutte le campane e, di chi ne aveva, il tintinnio di tutti i campanelli. Ci si sfogava così, perché poi c'era il silenzio.. Il silenzio durava fino a Pasqua (resurrezione)
Quello squillo a festa delle campane a me dava tanta gioia ! Era meraviglioso.. fino a quel giorno..
Che la mia famiglia fosse povera lo sapevano tutti: la scomparsa improvvisa e prematura di mio padre, aveva lasciato mia mamma disperata alle prese con mille problemi, soprattutto economici.Quello che non tutti sapevano era che avevamo anche uno zio ricco! Questo zio, fratello di mia mamma, aveva ereditato tutti i beni della famiglia, essendo il maggiore e l'unico maschio. Però era tirchio, avido, mia mamma non gli avrebbe mai chiesto nessun aiuto. Capitò lui, un giorno a casa nostra, era la settimana Santa.
Disse a mia mamma che, se avessimo voluto, avremmo potuto andare noi sul suo campo a prenderci quella legna da ardere che nessuno raccoglieva dopo che aveva potato le viti.. Che gioia!! Lo zio generoso!! Forse perché è Pasqua!!!
Ma il campo era lontano 5 km.. Mie sorelle ed io allora andammo dal vicino di casa a chiedergli in prestito il suo asino.
Partimmo all'alba.. un'avventura da filmato!!.
Il "musso" prima si rifiutava di partire.. poi si infilava di corsa in ogni passaggio che vedeva lungo la strada, ma come Dio volle. alla fine arrivammo.
La legna era aggrovigliata e impantanata, ma noi eravamo ben determinate! Tutte insieme, cantando, a metà pomeriggio ne avevamo raccolta e tagliata tanta. avevamo fatto tante fascine e le stavamo caricando sul carro, quando vedemmo arrivare lo zio.. Guardò la legna sul campo e quella già caricata, poi disse: "ora dobbiamo passare alla pesa per decidere il prezzo".
Mie sorelle più grandi si capirono al volo, noi piccole aspettammo un segnale.. tutte insieme iniziammo a gettare la legna sul campo e con la legna se ne andava anche la nostra allegria.
Riprendemmo il viaggio di ritorno con l'asinello e il carro vuoto. All'improvviso si udì, sempre più forte, il suono delle campane del giovedì Santo.. La nostra speranza riprese a vivere..
ARMIDA
E con questa emozionante testimonianza di Armida faccio a tutti voi i miei più sinceri Auguri di una Pasqua Serena e in armonia. Ma soprattutto che porti un pò di sollievo alle difficoltà che tutti, più o meno, da troppo tempo ormai stiamo attraversando. Mi auguro e Vi auguro che si possa vedere, finalmente, una piccola luce al fondo del tunnel e che la speranza di un cambiamento solido e sicuro diventi certezza capace di trafiggere questo buio con tutti i suoi ostacoli.
AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI DA ME E DAL BLOG INCONTRIAMOCI!
la pasqua è il migliore perchè stai con gli amici/he
Armida nn avevo visto il tuo racconto è molto bello mi sembrava di vederti piccola raccogliere la legna, siete state anche troppo brave io un pezzo di legna gle lo avrei dato in testa, al caro zio, so che nn si fa e siete state bravissime, so anche cos’è l’avarizia, e chi è avaro è arido,di sentimenti di affetto e di rispetto nn sa apprezzare niente e spesso si attacca alla religione, pensando di potersi comperare anche il passaggio nell’aldilà, sono cresciuta in una famiglia molto povera lo sai, ma il bello era che chiunque fosse entrato in casa nostra era sempre bene accetto e un piatto di minestra c’era anche per chi arrivava all’improvviso, ero così stufa di mangiare minestrone, ora mi manca il profumo, di quel minestrone …..ciao Armida e grazie
La tua narrazione, Armida, é piacevolissima, ma non ci entusiasma per niente il comportamento dello zio avaro. Anche noi siamo sul carretto, con te… Da che mondo é mondo,l’avarizia è stata sempre malvista e condannata. Non senza ragione, Papa Francesco ha riferito un detto della sua nonna: “Il sudario non ha tasche”. Son parole che condivido pienamente e…m’invitano alla riflessione, come il tuo racconto. La tirchieria non dà felicità, mai! Il denaro,se c’é, deve servire a noi ed ai fratelli che si trovano in difficoltà. Il cuore umano, Armida, come il tuo, sia sempre aperto alla fiducia ed alla speranza cristiana.
Mentre auguro di cuore una serena Pasqua a tutti, desidero ringraziare di cuore tutti gli amici in Eldy che mi hanno dimostrato apprezzamento, anche solo magari con una parola in chat.. Grazie, amici! Io penso che l’avidità non può pagare. Basta poco,, un sorriso, un gesto,un pensiero gentile.. Hai ragione Sandra.. mia mamma diceva :”se Dio sèra ‘na porta, dopo el ghe ne verze un’altra!”
che bello il tuo racconto Armida l’ho letto con tanto piacere ,mi sembrava di vedervi ,tutte felici raccogliere la legna,fare la fascin e …arrivare quel arcigno .IL gesto di tuo sorella e’ stato impagabile,vedi pero’ la ricompensa…La mia nonna diceva sempre che se (corregimi)sorte da la porta ,entra da la fenestra……BUONA PASQUA.
Cara Armida, sei riuscita ancora una volta a farmi commuovere e a piangere!
Purtroppo l’avarizia allontana le persone, mentre, per fortuna, la condivisione e la generosità le avvicina.
… Con la generosità verso chi ci vive accanto, con la gioia che donare è Vivere!
A volte non servono tante cose per dimostrare generosità, ma i gesti più belli sono quelli sinceri che vengono dal cuore.
CARA ARMIDA: MI SONO COMMOSSA NEL LEGGERE IL TUO RACCONTO.IO PENSO… CHE NELLA VITA NON ESISTE,EQUILIBRIO…CHI TANTO….CHI TROPPO…CHI NULLA!NON LO TROVO GIUSTO!…MOLTE VOLTE MI CHIEDO PERCHE?SICURAMENTE TU AI TROVATO TANTO CALORE è BENEVOLENZA NELLA VITA….ANCHE SE NON AI POTUTO RISCALDARTI …CON LA LEGNA DELLO ZIO TIRCHIO.SEI UNA PERSONA SPECIALE,TI VOGLIO BENE! SILVANA RC
E’ bello ricordare i tempi passati, il tempo in cui eravamo “poveri”,ma forse più felici.Grazie Armida per questo tuo “ricordo” e un augurio di Buona Pasqua a te e a tutto il Blog.
Vorrei qui aggiungere un pensiero per Erminio, il padrone dell’asinello. Caro, vecio, Erminio! Ora che sei lassù non puoi più dire bugie.. era tuo(vero?)quel mucchio di legna che abbiamo trovato nel nostro cortile la mattina di Pasqua. Tu lo
hai sempre negato, ma io so che il calore e la gioia che hai donato a noi ti sarà stato restituito nella Pace.
Auguro a tutti gli amici in Eldy una serena, buona Pasqua!
Buona Pasqua ad Armida e a Franci. E tanti auguri a noi tutti.
storia toccante armida, ma la speranza c’è sempre in ogni situazione.tanti auguri di Buona Pasqua a te e tutto incontriamoci,ciao
Aprire lo scrigno quanti ricordi, della nostra innocenza consapevoli di essere stati poveri ma poveri sul vero senso della parola.
Armida a quel vecchio avaro va a pennello un detto la bara con le tasche non l’hanno ancora fatta, è una malattia inguaribile che hanno adosso conosco gli avari per mia sfortuna, essi non saranno mai felici mentre voi eravate una famiglia unita e felice.
Io auguro a te una serana Pasqua anche se siamo in un momento difficile e tutti siamo più poveri