E' arrivata una mattina, pioveva in quella grigia giornata d'autunno. Era fradicia, da poterla strizzare. Apro il balcone ancora assonnata.
La guardo.
Mi guarda.
- Ciao.
- Miao.
- Hai fame, vero?
- Miao, miao.
- Io sto bevendo il caffè, a te posso dare un pò di latte.
Un miagolio di ringraziamento. Una ciotola col latte, al riparo del mio balcone, per sfamarla momentaneamente, poi le fusa da gattina educata. Ti chiamerò Miagolina.
Chissà da dove viene, mi chiedevo. Forse ha deciso di cambiare padrone o forse è stata abbandonata. Aveva un bel pelo lucido, tigrato grigio-bianco-nero. Un musetto simpatico e vispo.
Con un paio di altri condòmini decidemmo di adottarla, considerato che non aveva la minima idea di andarsene e ci aveva eletti ufficialmente suoi "padroni". Un paio di noi si era incaricato di darle regolarmente il cibo che, a turno, acquistavamo.
Dopo pochi giorni scoprimmo la bella novità: aspettava i micini. Nacquero in una notte fredda. Le avevamo allestito una cuccia di cartone foderata con tanti maglioni di lana per tenerli, il più possibile, al caldo.
Quando è arrivato il tempo di farceli conoscere era bello vederli trotterellare dietro a lei, tutti e quattro in fila, miagolando per far sapere al mondo che esistevano.
Ieri ho aperto il balcone, lei era lì sotto, mi guardava e miagolava, miagolava.
Piangeva.
Era sola.
La cattiveria umana non ha limiti.
I gattini davano fastidio al condominio. Ma chi è il condominio per privare una mamma dei propri figli?
Vorrei veder loro....
Ho tanta rabbia.
E lei mi guarda e miagola. Mi guarda e mi chiede: "dove sono? rivoglio i miei figlioletti".
No gattina tigrata, non posso ridarteli io. La malvagità dell'uomo è infinita, l'hai capito vero? Te li hanno portati via. E ti hanno spezzato il cuore.
Quanta cattiveria!
Non resisto, non posso continuare a guardare i tuoi occhi che implorano.
Che barbarie inutile.
Penso e mi chiedo: "cosa insegneranno ai loro figli, ai loro nipoti?".
Crudeltà.....
Si Elisabetta, tutto vero ciò che dici ma per fortuna ci sono ancora persone che amano gli animali. I condòmini che abitano intorno a me non hanno tutti il cuore di pietra. La maggior parte contribuisce al benessere delle gattine. E ora stanno bene e sono felici.
Ciao carissima, ti abbraccio.
Si Franci ,la crudelta’umana nn ha piu’ limiti,i signori condomini nn anno avuto pieta’ x nessuno .Quanto male anno causato a delle povere e idifese bestiole con la loro crudelta’ma nn ha importanza,anno salvato il decoro al condominio diranno,ma il loro cuore sempre di pietra restera’che bello esmpio daranno con un cuore cosi ai bambini che certamentegia’amavano quelle piccole creaturine,sai franci sono sempre piu’ convinta che la vera bestia sia l’uommo che nn sa piu’ che cosa sia la pieta’,,,,,,
Si Riccardo, la cattiveria umana non ha limiti e tu l’hai scoperto fin da bambino. Io penso che chi non ama gli animali non ama neanche gli esseri umani ed è incapace di sentimenti.
Grazie e un abbraccio a te.
P.S. – Carino il nome che hai dato al tuo ultimo gatto, mi ha fatto sorridere!
Penso che ad ogni uno di noi sia successo un incontro di ravvicinato di questo tipo, anch’io ho versato tante lacrime quando bambino, dei muratori, delinquenti vedendo un piccolo gattino impaurito nel cortile della scuola si divertivano usandolo come bersaglio con dei pezzi di tegola, dal tetto dove stavano lavorando, io avevo sei/sette anni, non so se per coraggio o incoscienza corsi nel cortile presi tra le braccia il povero gattino che per fortuna gli scellerati non avevano colpito, lo portai a casa, sapendo quanto fosse contraria mia madre ai gatti. Peppe al contrario venne accolto con favore, diventando il piccolino di casa, a lui erano permesse marachelle che ormai a me non permettevano più, è rimasto con noi per 4 anni, poi un bel giorno come erra arrivato è sparito.
Ricordo che mia madre soffrì molto, ma lui probabilmente era andato in un posto dove sarebbe stato meglio, almeno spero.
Ora c’è scopatore, passatemi il termine, nei momenti di calore sparisce per un mese, per poi tornare dimagrito di almeno un paio di chili e con qualche graffio in più, ma è tanto simpatico, che un giorno ho sentito dire, ha ragione Riccardo che lo chiama cosi, avessimo noi le ragazze che ha lui.
Si Lorenzo, adesso Miagolina è sterilizzata. Ma non è più da sola, anche se le sono stati tolti i micini adesso ha una compagnia. E’ arrivata un’altra gatta in cortile, chissà da dove proviene, probabilmente anche lei abbandonata. Periodo di vacanze….purtroppo! E anche di grande incoscienza, cattiveria e malvagità.
Comunque ora loro girano tranquille tra cortile e giardino condominiale con gioia dei bimbi che ci giocano assieme. E anche la mia Lilli (cagnolina) ormai si è abituata a vederle saltare sul mio balcone, a volte, e se ne sta tranquilla a guardarle. Si partecipa un po’ tutti al loro mantenimento ma, in confronto a ciò che si spreca in tante famiglie, la spesa per il loro cibo è davvero cosa insignificante.
Ciao e grazie.
Si cara Gianna, quella gattina mi guardava per chiedere un rifugio, non tanto per sè ma per i micini che, lei sapeva, sarebbero venuti al mondo dopo qualche tempo. Purtroppo per alcune persone malvagie ce ne sono tante di buon cuore, come i vicini che mi hanno aiutata, e tuttora lo fanno, a sfamarla e darle una cuccia, seppur rudimentale, dove far nascere i suoi gattini.
Grazie Gianna. Un abbraccio.
Una storia strappalacrime, ma quanto reale, ahimé. La verità era venuta a galla con i micini. L’avevano abbandonata perché li aspettava. E il condominio non era preparato a riceverli: la gestione dei gattini è enormemente più difficile della gestione di una sola gatta. Mi raccomando: da gattaro, consiglio di fare sterilizzare Miagolina quanto prima possibile.
Franci cara, questa tuo racconto vero mi ha colpito,che bella quella gatta ti guardava come per chiedere ospitalita’,ma tu ai saputo dare le prima cure, ripararla dalla pioggia e riscaldarla con il latte, dolce questa tua idea certo doveva partorire ma te come potevi saperlo, bella con i suoi quattro micini tutti in fila per avere il latte dalla loro mamma,come si puo’ rubare i figli a una madre, quelli erano suoi perche’ tanta malvagita’ verso gli animali,che fastidio potevano dare al condominio cera chi si prendeva cura di loro, perche’ tanta cattiveria bella questa tua esperienza, ma triste per quella gattina che le hanno preso i suoi micini,ciao