Oggi ho scelto un argomento abbastanza delicato e difficile da trattare, ma mi piacerebbe ne discutessimo insieme.
Premetto: quel “no, grazie” è solo il mio personale pensiero, ma in un mondo dove le famiglie allargate vanno molto di moda, io risulterò sicuramente antiquata o, quantomeno, controcorrente .
Non sono bigotta, mi considero moderna per certi versi, ma senza fare del falso moralismo, in certe situazioni resto ancorata a valori fondamentali che obbligano ad atteggiamenti che preservino innanzitutto le persone più fragili ed esposte a difficoltà: I FIGLI.
I figli meritano tutto il rispetto e la comprensione in circostanze che comunque recano loro malesseri, confusioni, a dir poco, se non vere e proprie sofferenze. E questo, i genitori, lo devono tenere ben presente quando decidono di separarsi e formare un’altra famiglia con altro partner che, a sua volta, ha già dei figli avuti dal precedente compagno/a. Non solo, ma la crisi e la stabilità vengono fortemente minate quando i due nuovi partner decidono di mettere al mondo altri figli.
C’è di che perdere la testa se non si fa attenzione a non cadere in una serie infinita di errori.
E allora ecco che nascono intrecci inestricabili. Un piccolo esempio partendo dalla famiglia tradizionale. Papà e mamma, che hanno due bambini, li chiamerò, usando nomi di fantasia, Anna e Marco, decidono di separarsi. E fin qui tutto nella norma, più o meno. Dopo un po’ di tempo papà va a convivere con un’altra compagna e mamma fa lo stesso (ovviamente con un altro compagno).
I nuovi compagni di mamma e papà hanno, a loro volta, un figlio ciascuno avuto da precedenti relazioni. Anna e Marco si trovano così ad avere altri due bambini nelle nuove famiglie costituite dai loro genitori che, per non usare quella brutta parola “fratellastri”, chiameremo semplicemente quasi-fratelli. Ma non è finita. Papà e mamma di Anna e Marco vogliono dare ai loro nuovi partner un altro figlio. Anna e Marco avranno così, un nuovo fratello o sorella da parte di mamma ed un nuovo fratello o sorella da parte di papà.
Ironicamente mi viene da pensare ad una scena che ha del teatrale. Se un padre o una madre qualunque rivolgendosi a Marco o ad Anna dice: “vai a chiamare tua sorella” la risposta dei due sarebbe: “quale?”.
Ma c’è poco da fare dell’ironia, si tratta piuttosto di un reticolo di fili che si intrecciano e si ingarbugliano che creano una situazione che, se non fosse tristemente penosa, sarebbe comica.
Ma la cosa da non sottovalutare è il senso di confusione e disagio cui vengono sottoposti i figli, confusione che crea veri e propri malesseri, ansie, tensioni, angosce. E, non ultimo, da tenere in considerazione, i conflitti e le gelosie che inevitabilmente possono nascere all’interno di queste famiglie, tra fratelli acquisiti.
Leggendo su giornali o ascoltando dibattiti pubblici mi accorgo che si tengono più in considerazione le difficoltà incontrate dai grandi nel formare la nuova famiglia, anziché la preoccupazione per lo scombussolamento che questa crea nei bambini. Proviamo invece a metterci dalla loro parte e considerare le loro esigenze.
Riusciamo ad immaginare quanto andiamo ad impattare la loro vita? Siamo consapevoli che per elaborare esperienze esistenziali di questa portata serve tempo, oltre a sensibilità, disponibilità, comprensione ma soprattutto tanto, tanto affetto e vicinanza? Se sono particolarmente piccoli si può sconvolgere il loro universo, le loro sicurezze, i loro punti di riferimento. Evitare i traumi ed eliminare le loro paure è la cosa primaria da fare. Bisogna spiegare loro, con parole semplici, ciò che sta succedendo, ma soprattutto infondere in loro la tranquillità che mamma e papà (i loro) ci saranno sempre e li ameranno sempre, e forse più di prima.
Non voglio insegnare niente a nessuno, per carità. Non ne ho diritto nè capacità, anche perché non sono la persona più adatta a farlo. Anch’io ho avuto questa esperienza tanti anni fa. Provengo, infatti, da una separazione con conseguente divorzio. Ma mai, e sottolineo MAI, avrei sottoposto i miei figli a malesseri e disagi obbligandoli ad accettare un nuovo partner facente funzione di nuovo“padre” e/o eventuali suoi figli da considerare nuovi “fratelli”. Ripeto, sarò antiquata, ma per me la cosa più importante è sempre stata, e lo è tuttora, il benessere e la serenità dei miei figli.
E ora ditemi la vostra, senza problemi e con molta schiettezza. Il vostro pensiero ha sempre grande importanza per me.
Finalmente una pagina reale e sensata sulla grande “invenzione” della famiglia allargata. In nome della modernità tutto si fa subire ai figli.
Le famiglie allargate funzionano solo in due casi:
1) ci sono genitori ed ex genitori (comprese le eventuali famiglie) che sono persone ONESTE e CAPACI.
2) Genitori MOLTO sottomessi o che vogliono provare a costruire qualcosa.
Per il resto le famiglie allargate sono una ….. come diceva Fantozzi.
Ho due figli da due padri diversi. Con cui si è riusciti a mantenere con grande lavoro un bellissimo rapporto . Io porto avanti i bimbi , loro ci sono ogni volta che possono ! La famiglia tradizionale ha diritto di esistere così come quella allargata , anch essa naturale proprio perché esiste ! I miei figli sono sereni e consci del amore che li cerca da! Certo non è una passaggiata e la separazione con entrambi i papà è’ avvenuta quando erano molto piccoli quindi questo è’ L unico modo che conoscono di ” stare in famiglia” . Sarebbe stato tutto più facile forse se fossimo stati insieme , se avessi avuto un solo compagno ecc ecc … Ma la vita va avanti con i nostri equilibri oramai consolidati ! Sono convinta che basti a sufficienza L amore per i figli per gestire una situazione così , che è’ sempre esistita anche nelle famiglie tradizionali solo che non era di dominio pubblico e di figli illegittimi c’è pieno il mondo ! Ci sono lati positivi e negativi da affrontare in entrambe le situazioni ma L importante è ‘ prenderle in considerazione e con serenità , gestirle ! Credo sia un concerto di normalità che sta agli stessi genitori , i futuri compagni devono restare compagni della madre o del padre ! Inoltre i miei figli seppur da padri differenti si considerano a tutti gli effetti sorella e fratello e si adorano ! Tutto è possibile
Dopo 14 anni di relazione, sono vittima di una separazione che ad oggi dopo 2 anni, ancora faccio enorme fatica a digerire, non avendo ancora saputo i motivi. Sono in perfetta sintonia con ogni singola parola dell’articolo, ho una figlia di 3 anni per la quale morirei anche domani, ho un profondo senso di famiglia che per me rimane e deve rimanere l’unico vincolo inossidabile. Il cosiddetto sistema moderno ci obbliga a parlare di bigottismo verso quelle persone che ancor hanno questo valore, senza capire che è proprio questo modo di pensare, questo “sistema moderno” che determina lo sfascio di tutti i vincoli e unioni familiari. I figli sono un dono di Dio vanno preservati, chi non ha la maturità/capacità di lottare per portare a termine il proprio compito genitoriale e di mantenere la promessa fatta al partner davanti a Dio, dovrebbe evitare di concepire.
Come ha ragione Francesca ! Molti psicoanalisti stanno facendo danni enormi , infatti se la donna non ha preso già decisioni autonome , va dall’analista dicendo che è frustrata , incompresa , che la sua vita non vale niente , che non sopporta più il peso della famiglia e lo specialista da la risposta riportata da Francesca ” Pensa solo al tuo benessere affrancati, pensa a te stessa , realizza i tuoi sogni “……e la famiglia si sfascia.
Dall’altra parte il maschio nel fiore dei cinquant’anni (e passa) , riscopre la sua immaturità di quindicenne e vispo come un cretionotto perde la testa per una sculettante ventenne (spesso oriunda) ……e la famiglia si sfascia……anzi SI ALLARGA !!!!!…. Ovvero il trionfo derll’egoismo e dell’immaturità.
Si Alba, hai detto bene. Chissà se, vivendo tutti insieme sarebbero riusciti a ricordare ancora i ruoli. Magari con l’aiuto del commercialista..!! Scherzi a parte, oggi in nome della modernità si accetta tutto e anche tutto si fa subire. Allargando un pò il campo di discussione mi vien da riflettere sulla frase che i moderni psicologi inculcano ai loro pazienti in analisi. “Ricorda che la persona più importante sei tu, gli altri non contano, conta SOLO IL TUO BENESSERE”. Ecco, senza sconfinare nelle patologie gravi, penso a quei genitori “moderni” che in base a questo pensiero, per raggiungere la loro stabilità emotiva, mettono in secondo piano il benessere dei figli e la loro sensibilità. Io lo chiamerei semplicemente “togliersi i sensi di colpa” (..tanto me l’ha detto il medico..!).
NOi figli delle famiglie allargate.
Questo che state per leggere l’ò preso dal web e mi sembra molto interessante la voce di un figlio.
Si prendono, si lasciano. Poi si riprendono e si rilasciano. Nel frattempo nascono figli, la famiglia si allarga e i sentimenti vengono messi a dura prova. Una fiction? No è la storia di tanti genitori. E quindi di tanti figli, spettatori involontari di veri e propri sceneggiati tra le mura di casa. Ma non è detto che i nuclei allargati siano necessariamente peggio delle cosiddette famiglie stile “Mulino Bianco”. Però una cicatrice, per quanto rimarginata, resta sempre.
La storia di Francesca B., 26 anni, non è più l’eccezione. “La maggior parte dei miei amici ha genitori separati. E in molti si sono risposati e hanno avuto altri figli”. Un dolore? “All’inizio. La cosa più traumatica è accettare il nuovo compagno di tuo padre o di tua madre. Anche perché non sempre capiscono la situazione dal punto di vista del figlio. Magari si impongono oppure cercano di essere il più affabili possibile. Ma non sempre è la tattica giusta. Poi però ti abitui all’idea, soprattutto crescendo comprendi quanto è difficile essere nelle loro posizioni”.
I rapporti possono complicarsi con l’arrivo di altri figli. Francesca ha un fratello di 37 anni (“figlio del primo matrimonio di mio padre”) e una sorella di 14 anni (“è nata dopo che i miei si sono separati dalla relazione di mia madre con un altro uomo”). Con entrambi ha un ottimo rapporto, “non esiste la questione di sangue, per me sono punti di riferimento qualsiasi cosa accada nella mia vita”. Certo, “quando è arrivata Lucia ero disperata. Mi mancava mio padre e avevo paura che la piccola avrebbe preso il mio posto nel cuore di mia madre”. Gelosie complicate da capire, “irrazionali, ma non per questo meno dolorose”. Senza contare che “il compagno di mia mamma ha altri due figli”. Da subito nasce un rapporto conflittuale “ci odiavano perché erano a loro volta rancorosi per la situazione”. Come prima reazione Francesca si chiudeva nell’armadio per ore. “Era impossibile trovarmi, mi ricordo mia madre che mi cercava. Ma non c’era verso di farmi uscire”. Poi è arrivata la ribellione, “facevo di tutto per attirare l’attenzione. Frequentavo chiunque potesse dare noia ai miei. Prendevo brutti voti a scuola e così via”.
Poi mi succede di innamorarmi di mio fratellastro di 37anni intanto fra noi non vi era nessun legame di sangue, e così dopo deu anni di fidanzamento ci sposammo.
Peccato volevo sapere se anche loro vivevano nella stessa casa ve lo immaginate che casino?
Ha ragione Alba quando afferma che i figli delle famiglie allargate sono orfani con troppi genitori. Avete mai sentito gridare un bambino “voglio la mia mamma..?”. Ecco, nessuna mamma può lasciare che il proprio bambino soffra per le sue scelte. Sarò antica, o antiquata, ma lo ripeto: INNANZITUTTO IL BENESSERE DEI FIGLI!!! Proviamo a pensare come ci saremmo sentiti noi se i nostri genitori ci avessero obbligati a subire queste situazioni? Proviamo…proviamo….. E non venite a dirmi che i tempi son cambiati. Per questo no….Le sofferenze, la sensibilità, i malesseri non passano mai di moda..!!
A volte mi chiedo se la “famiglia allargata” sia un segno di maturità o aggiunga problemi ai problemi. E’ tutto un aggiungersi di nuove persone che destabilizzano le già scricchiolanti certezze dei piccoli. Così succede che si ritrovano con due padri, due madri, schiere di fratelli acquisiti o nati dopo la separazione dei loro genitori. Certo che ci vuole tanta intelligenza e maturità a gestire tutto questo. Ma chi può dire, senza tema di smentita, di esserne all’altezza?
Argomento attuale anche da noi in Italia, famiglia allargata, ma gli stessi protagonisti di queste famiglie, preferiscono chiamarla…”Siamo una grande famiglia” all’inizio tutto funziona, tutto è bello, nuove esperienze, nuove amicizie, e altro ancora, ma poi inizia il percorso più difficile ovvero in che modo una coppia si è lasciata, se si hanno separazioni conflittuali e altro ancora inerente a queste storie di amori finiti.A volte sembra tutto normale in questo percorso di questi virtuosi protagonisti, poi…iniziano i rinfacciamenti ecc.., raddoppiono i suoceri, figli di uno dell’altra, nipoti,lui, lei, gli ex, a un certo punto si sbagliano anche i nomi, ma ai tempi nostri è quasi una moda avere un nucleo familiare ricostruito da nuovi partner con tutta la nuova comitiva. La famiglia sta oggi vivendo una grave crisi per la fase che tutti noi sappiamo, tantè che le separazioni, divorzi, sono diminuiti,la vera famiglia è una istituzione fondamentale di ogni società, una unità di vita e condivisa con i propri cari. Molte di queste famiglie cosidette allargate, non pensano al futuro dei propri figli e di questo bisogna tenere ben conto anche dell’età che hanno, ci sono delle responsabilità molte serie alle quali non si possono sottrarsi, gli errori fatti non possono essere fatti pesare sui figli. Anche se sono cambiate le mentalità, il modo di vivere, il modo di pensare e, altro ancora…, famiglia allargata…NO GRAZIE.
Francesca nel tuo post chiedi con schiettezza cosa ne penso…Penso che quando si arriva da una sparazione quando si spezza in due una famiglia nascono dei traumi per i figli anche se fra Bobbo e Mamma fanno di tutto per farlo passare meno doloroso questo distacco. E cosi nascono le famiglie come dici tu allargate con nuovi figli avuti sia dal Babbo che dalla mamma. Qui entra molto il lavoro che devono fare insegnado ai nuovi figli che la loro famiglia è allargata. Stà alle loro capacità dal nuovo Babbo e la nuova mamma di insegnare perchè si è arrivati ad avere una famiglia cosi (allargata).Francesca è un lavoro molto difficile e non so che risultati potrà dare credo però che sia l’unico mezzo parlando.Questo è un mio modesto parere.Ci vorrà del tempo che i figli capiscono il perchè dei genitori si sono divisi e quanto sia importante una unione.
Sono d’accordo con tutti i commentatori che mi hanno preceduto e per gli stessi motivi: la vita dei figli! L’egoismo dei genitori non ha più limite e amore! Solo quando non ci sono bambini, gli adulti possono gestire le loro esperienze in modo autonomo!
Antonino, se tu sei uomo delle caverne allora devi allargare la tua. Da ciò che leggo, siamo in molti a pensarla come te, eppure nessuno è antiquato nè moralista. Semplicemente stiamo difendendo la sensibilità e i diritti dei figli, soprattutto se bimbi.
I bambini delle famiglie allargate sono; orfani con troppi genitori, tristi, smariti, spesso abbandonatia se stessi.
la matrigna ruolo nuovo delle donne moderne, non è la mamma può essere simpatica amorevole ma non ama con lo stesso modo della mamma.Io ho sempre pensato alle famiglie allargate come ad una coperta patchwork dove è formata da varie pezze e si cerca di unirle, ma c’è sempre quella pezza che non riesce bene.
Che confusione!!!!!!!!!!!!
Sono d’accordo con tutti !!!!!!!! E vai….viva i Flintstones.
No ,mi spiace ,nn sono d’accordo ,i ns errori li paghiamo noi ,nn posiamo farli pagare ai ns figli .Saro’ all’antica ,tanto mi hanno gia’ dato della bigotta ,ma creare dei problemi ai figli ,quando ce ne sono gia’ tanti ,nn mi trova per niente consenziente.Se noi abbiamo sbagliate ,cerchiamo di risolvere dignitosamente il problema ,senza coinvolgerli minimamente ,I Miei figli ,i tuoi figli e questi nostri figli ……povere creature…………..
Un argomento assai ostico, Franci, che i “grandi” vogliono semplificare al massimo nel loro interesse. E che stanno rendendo semplice per tutti con le nuove teorie della libertà adatta a tutti gli usi. Così, teoricamente, non c’è più famiglia, che viene chiamata “tradizionale” sfottendola, ed i figli stanno bene con tutti perché sono di tutti. Così, come non ci sono sessi, ma propensioni sessuali libere, sempre in nome della libertà. Così, dai principi si è passati ai non principi. Che dire? Che sono innamorato del passato? Sì, lo dico.
Devo dirvi subito che sono all’antica,I miscugli non mi garbano, se ci fate caso anche se a volte si beve vino bianco e poi rosso, si sta male, non si digerisce.Figuriamoci se le mie filie mi portassero in casa un casino del genere.No! Non sarei capace di sopportare , sarebbe una sofferenza soprattutto per i figli.Facciano come vogliono, ma che non mettano al mondo altri figli con altri uomini.Credo che al primo punto ci sia una questione di egoismo, volere un figlio dal nuovo “amore”,immaturi, ecco!Sono degli immaturi.Questo non vuol dire che i tempi sono cambiati, no! Sono cambiate certe mentalità che nulla hanno a che fare con l’Amore .Mi fermo qui, perchè , vi ricordate Don Fumino ? Non vorrei che la mia dannatissima penna cominciasse a graffiare troppo.Ve lo dico alla Toscana :- E un mi garbino nulla .
Vorrei capire che cosa succede in questa nostra societa’ cosi’moderna ed evoluta(dicono)io retrograda capisco sempre meno,,tantissimi matrimoni falliscono miseramente e questo è un dato di fatto purtroppo,nn capisco x si sposano e mettono al mondo dei figli.Essere genitori comporta delle responsabilita’ ben precise ,nn capisco come di colpo dopo tutto questo viene annullato ,si cambia vita, ho diritto di rifarmi una nuova vita,nn ha funzionato come fosse una lavatrice o poco piu’,e i figli?Bene una sistemazione si trova anche x loro molto semplice,15 giorni con la mamma e 15 con il papa’ come dei semplici pacchi da portare da 1 parte a l’altra e se ci sono altri figli dei nuovi compagni””bene si faranno compagnia””Il dolore e il disaggio di questi bimbi si tiene conto? L’egoismo umano veramente nn ha limitima dopo ci troviamo ragazzi con grndi problemi e grossissime difficolta’che si portreranno dietro x tutta la vita,ma questo nn conta è solo un pensiero di una mamma retrograda che x lei i figli sono la linfa della vita,abbiamo molto da meditare profondamente,,,,
In questo mondo “moderno e progressista” sembra che qualsiasi
cosa debba passare per normale e se qualcuno, me per esempio,
non condivide certe idee, passa per “uomo delle caverne”.
Mi sembra di vivere in un pianeta dove le idee balzane ed surreali passano per geniali e progressiste, senza badare
agli effetti che queste ultime apportano.
E’ diventata una moda ormai, anche le famiglie allargate sembrano dover diventare la normalità, nulla in contrario, s’intende, ma bisogna fare molta attenzione, essere molto
cauti quando ci sono di mezzo dei bambini. Non credete che gli procuriamo già fin troppi problemi ? O come al solito lasciamo che sia il nostro egoismo a guidarci. Certamente questa e solo la mia opinione e adesso che l’ho detta posso tornare nella mia
“caverna”.