Marco era un pilota d’aereo bombardiere nella famosa guerra delle isole Malvinas.
Dopo tante missioni di guerra il suo aereo fu colpito da un missile.
Si lanciò col suo paracadute.
Una volta giunto a terra fu catturato dagli inglesi e messo in prigione.
………………….
Finita, la guerra fece ritorno in Argentina. Organizzava delle conferenze
raccontando la sua odissea e tutto quello che aveva passato in prigione.
……………………
Un giorno seduto al tavolo di un ristorante un uomo lo salutò.
Gli disse:
Lei è Marco pilota dell’aviazione nella guerra delle Malvinas…..
Hanno colpito il suo aereo costringendolo a paracadutarsi.
……………..
E lei come fa a sapere questa cosa? Chiese Marco.
Il signore gli rispose: Ho piegato io il suo paracadute, sembra che abbia funzionato bene.
Marco quasi si affoga col boccone, e con molta gratitudine, rispose:
Certo che ha funzionato altrimenti non sarei qui.
………………
Marco viveva da solo e quella notte non chiuse occhio. Continuava a pensare.
Chissà quante volte ho visto quest’uomo alla base militare. E mai gli ho detto buongiorno
E' vero.. ero un pilota arrogante e lui un umile marinaio.
Pensava anche a quante ore il marinaio passò dentro l’hangar controllando tutti i paracadute. Aveva in mano la vita di chi neanche conosceva.
Oggi Marco quando inizia le sue conferenze, per primo pone una domanda a tutti.
Chi ha piegato i vostri paracadute oggi?
Tutti abbiamo qualcuno che col suo lavoro importante ci permette di andare avanti.
Tutti abbiamo bisogno di tanti paracadute nel nostro giorno.
Uno fisico
Uno emozionale
Uno mentale
E anche uno spirituale.
A volte nelle sfide che la vita ogni giorno ci pone perdiamo di vista quello che è veramente importante, ignorando le persone che ci salvano nel momento del bisogno.
Ci dimentichiamo di salutarle, di dire loro grazie, di congratularci con chiunque esse siano e dire cose simpatiche.
Se oggi! questa settimana! o tutti i giorni! Pensaci!
Chiunque sia che piega il tuo paracadute ringrazialo. Anche se non hai niente d’importante da dirgli.
Invia questo messaggio
A chi, per una volta, o tante volte ha piegato il tuo paracadute.
Invialo pure anche alle persone che mai l’hanno fatto.
Le persone che ti sono vicino noteranno il tuo gesto.
Piegheranno il tuo paracadute con lo stesso affetto.
Tutti abbiamo bisogno di tutti per questo dimostra loro il tuo apprezzamento.
Spesso, le cose più importanti della vita richiedono cose molto semplici da fare.
Come una telefonata
Un sorriso
Un grazie
Ti voglio bene
Ti amo.
E giusto per finire questa breve storia incomincio io per primo.
Grazie per tutti i favori che senza meritarmeli ho ricevuto.
E mai ti ho ringraziato.
Ti auguro un favoloso buon giorno
Con un grande bacio
Marco
Bellissima storia, Marco sempre bravo, nell’eporre i tuoi scritti, ciaoo
Grazie a te, Marco. Bellissima lezione di vita!
Finalmente mi fermo un attimo e riesco a farti anch’io un commento, Marco, e voglio farlo partendo dal fondo del tuo scritto. Il tuo è uno sprone al sentimento della gratitudine. Ma io aggiungo che la gratitudine non deve essere solo rivolta alle persone alle quali dobbiamo qualcosa o che in passato ci hanno aiutato, ma anche a tutte le cose belle e positive che abbiamo vissuto durante la giornata, sia pure, apparentemente, la più banale. Ringraziare non è sintomo di debolezza ma di FORZA. Ringraziare fa bene alla salute, migliora l’umore e insegnarlo ai nostri figli e nipoti è d’obbligo per farli crescere col senso del rispetto verso gli altri. Io ricordo ciò che mi dicevano mia nonna e poi mia mamma ogni qualvolta qualcuno mi donava anche un semplice sorriso: “ringrazia il signore…”. Ecco, insegniamo sin da piccoli a dire GRAZIE perchè è dai piccoli gesti che nascono grandi risultati.
Ciao a tutti, grazie per il vostro commento. un pensiero mi salta in mente, anche se ci conosciamo poco, sento che tutti voi oggi avete piegato il mio paracadute. un GRANDE grazie.
per finire mi rifaccio al titolo di un vecchio film: “LOVE IS A MANY – SPLENDORED THING” (l’amore è una cosa meravigliosa) perché perderlo strada facendo? Basta cosi poco proviamo a tendere la mano.
ciao Giulio, Nembo, Elisabetta, Gabriella, Lorenzo, Sandra, Franco
Marco
Grazie Marco, bella lezione di umanità.
Bellissima storia Marco, quante volte coloro che cercano questa parola non la trovano in nessuno, oggi abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna, la cultura di oggi ci porta solo a pensare a noi stessi. Non per nulla noi paracadutisti ci chiamiamo “Fratelli di seta” Un Saluto
La vita è un viaggio.Si arriva passo dopo passo.E se ogni passo è meraviglioso, se ogni passo è magico, lo sarà anche la vita. E non sarete mai di quelli che che arrivano in punto di morte senza aver vissuto.Non lasciatevi sfuggire nulla.Non gardate al di sopra delle spalle degli altri.Gardateli negli occhi.Non parlate “ai” vostri figli.Prendete i loro visi tra le mani e parlate “con” loro. Non abbracciate un corpo, abbracciate una persona. E fatelo ora.Sensazioni,impulsi,desideri,emozioni,idee,incontri,non buttate via niente. Un giorno scoprirete quanto erano grandi e insustituibili.
Ogni giorno imparate qualosa di nuovo su voi stessi e su gli altri.
Ogni giorno cercate di essere consapevoli delle cose bellissime che ci sono nel nostro mondo.E non lasciate che vi convincano il contrario.
gardate i fiori. gardate il cielo. Sentite la brezza. Mangiate bene e apprezzatelo.
E condividete tutto con gli altri.
Uno dei complimenti piu’ grandi è dire a qualcuno.
abbiamo condiviso insieme.
Cordiali saluti Giovanni
Questo commento che vi porto a leggere, è tratto da “Piccole storie per l’anima” Editrice Elle DiCi. Cosi evitiamo polemiche “che si copia!.
Semplicemente,grazie….piccolissima parola che racchiude un intero vissuto.Si,dovremmo ricordarci piu’ spesso,di pronuciarla accompagnandola con un sorriso.Grazie Marco,,,,,,,
Marco quanto hai ragione, che costa dire grazie, fare un sorriso, aiutare una vecchietta ad attraversare la strada,ringraziare chi ti aiuta, spedire un abbraccio a chi ti vuole bene. Tante piccole cose che valgono tanto e alle volte ci dimentichiamo di fare, non per cattiveria, ma perchè pensiamo che ci sia tutto dovuto. Ciao Marco
Una bellissima storia, che fa pensare e, soprattutto, invita ad essere accurati, “giusti”. Grazie, Marco.
Un racconto stupendo caro Marco ….mi fa riflettere molto .e mi porta a pensare che hai pefettamente ragione /ci lasciamo prendere dallla routinre normale e……tutto ci e’ dovuto ,e’ normale qualsiasi cosa ci viene fatta ,nn ci sognamol
molte volte di ricambiare ,ne pensiamo cosa ci sia dietro ,allunghiamo la mano e…prendiamo ,magari con un cenno del capo .in fondo e’….normale ruotine…………
Metafora stupenda caro Marco….d’ora in avanti ci metterò più impegno a piegare i paracadute…..spesso ci facciamo prendere dalla routine e non pensiamo….. che anche solo una pieghina mal fatta …..può compromettere una buona discesa. Grazie!