Che strano, o forse no. Nell'era dove tutto sembra andare verso la modernità,la spregiudicatezza, la mancanza di ideali, ci sono persone che credono ancora nell'amore platonico. Un sentimento spesso non manifestato, forse per timidezza, sentimento che si sviluppanella mente, che si nutre di fantasia escludendo il lato sessuale.
Questo tipo d'amore anche se romantico, emozionante, può anche portare una sofferenza, secondo l'età.
Tutti, da adolescenti, siamo stati vittime di infatuazioni fatte da sguardi furtivi, sorrisi, sogni, speranze, che alla fine sono rimasti tali, senza che da essi nascesse poi una relazione.
Per un uomo è diverso, cela, in segreto, un amore, per anni coltiva illusioni, una situazione che, a lungo andare, provoca dolore.
Chi vive questo stato, probabilmente, proietta sull'altro un mondo ideale, desideri, ponendo su di un piedistallo la persona amata, idealizzandola, credendola ,a volte, irraggiungibile, credendo se stesso inferiore, non meritevole.
Forse alla base di ciò c'è una bassa stima di se stessi, difficoltà di instaurare rapporti con persone dell'altro sesso, o magari un'eccessiva timidezza.
Per contro si trova l'amore basato solo sull'erotismo, due persone che si fondono mosse dal desiderio sessuale, anche se con forti emozioni.
MAGRITTE - GLI AMANTI
Secondo me non si può parlare di amore quando vi è solo attrazione fisica. Solo un'illusione, una unione non reale, un'esperienza che spesso è di breve durata, infatti ciò che prima attraeva. incuriosiva, col tempo finisce per diventare ormai noto, diventa tutto monotono, finendo per tornare ad essere nuovamente due estranei.
Di conseguenza si tornerà a cercare l'amore con una nuova persona, nuove curiosità per poi tornare alla vecchia monotonia.
L'amore diventa solo una sensazione che va e viene, il legame viene stabilito esclusivamente attraverso il desiderio sessuale, una relazione superficiale che si consumerà rapidamente.
AMORE E PSICHE - ANTONIO CANOVA
Io penso che bisognerebbe pensare all'amore come ad una forza interiore, il potere che ha l'anima di determinare come rapportarsi con se stessi e con gli altri, il modo di relazionarsi con chici è caro, il dono di se stessi.
Elisabetta non posso fare altro che condividere ciò che dici,
il vero amore è il collante che unisce due persone,
qualcosa di inspiegabile che rende la vita meravigliosa,
malgrado gli alti e bassi della vita, una vera magia.
Francesca, penso proprio che l’esempio da te descritto non possa essere definito amore, neanche platonico, credo.
A volte è la solitudine che spinge a credere che lo sia,
il bisogno di calore umano che aiuti a continuare,
il volere sentire le parole di conforto delle quali si sente il bisogno.
Però potrebbe accadere che a lungo andare l’empatia,
le affinità mentali, possano trasformare
questo sentimento in una parvenza d’amore,
qualcosa in cui credere per “sopravvivere”.
Si, l’amore è fatto di piccole cose: uno sguardo,
una carezza, una tenerezza, una rinuncia. . . . . .
Direi che una sorta di amore platonico oggi esiste, ma non è legato nè all’adolescenza nè all’eccessiva timidezza. E’ una specie di sentimento (e non lo chiamo deliberatamente amore), che scatta tra due persone che, forse neppure si incontrano fisicamente, ma vuoi per affinità mentali, vuoi per empatia, si convincono di essere innamorati l’uno dell’altra. Credo che abbiate capito tutti a cosa mi riferisco. No, quello non è certamente Amore, è una mera illusione che svanisce al primo sorgere del dubbio. Ma parlando, invece, di Amore vero, sono fermamente d’accordo con te, Antonino, nel sostenere che è il dono di sè stessi. E’ quello fatto di piccole cose, come un bigliettino lasciato sul tavolo, un gesto inatteso che non ti aspettavi, una parola carina sussurrata di notte, un abbraccio. In fondo senza di lui, l’amore, noi non siamo….
Grazie, Antonino. Tutto va in quello che scrivi. Dunque, l’amore platonico. Se è amore vero, non è platonico, a meno che non sia costretto da accidenti vari, dalla lontananza, ecc. Quello che non suppone la passione fisica potrebbe chiamarsi altrimenti: amore fraterno, amicizia profonda, affetto, ecc. ecc. Comunque, ogni forma d’amore va bene. L’umanità ne ha davvero estremo bisogno.
Il vero amore,è il dono di se stessi a l’altro,il capirsi anche senza parlare,camminare insieme ,sul sentiero della vita sostenendosi a vicenda.le difficolta’ ci saranno ,purtroppo sono inevitabile,la vita a volte ci mette con la spalle al muro,ed è qui’ che l’amore unisce maggiormente,le due an ime ,perche’è il vero motore della vita.la passione ,senza l’amore sarebbe una cosa,asettica,un nulla,,,,,,
Si Sandra, l’amore è un sentimento che da e chiede, è essere pronti a donare se stessi, ad accettare l’altro incondi-
zionatamente, sostituire la parola “io” con la parola “noi”.
Caro Franco, credo che l’amore sia l’unione di corpo e anima,
attrazione fisica e spirituale, le due cose vanno insieme e non si possono, a mio avviso, separare. uno integra l’altra.
E’ anche vero che col passare degli anni il fuoco che brucia
possa trasformarsi in tepore ma l’amore non muore, si “adatta”,
resta sino alla fine.
Bello e interessante il tuo articolo Antonino .Sno d’accordo l’amore e’ tutto quello che descrivi.platonicoe…no…Ma io mi soffermerei sulla tua ultima frase che condivido pienamente.Anch’io sono convinta che bl.amore sia una forza interiore il potere che l’anima ti da come agire con te stesso e con gli altri ,il tuo modo di relazionare con chi ti e’ caro e’ uno solo ,il dono di te stesso .Qualsiasi campi si agisca.Bellissimo il video.
Il giovin Antonino ha la freschezza e la espressa timidezza di un diciottenne (di una volta!).
Sì….l’amore è tutto quello che hai descritto , penso però sia indispensabile anche “l’amour passion” (Casanova) , perchè se no si rimane nelle stinte pagine di un diario.
Ora …quando gli anni si sommano , quel tipo d’amore idealizzato, tormentato, passionale ….dovrebbe dare il posto “all’affetto” ,che è un altro tipo d’amore fatto di dedizione, conoscenza, ricordo, rispetto ….e forse anche sopportazione….e che ti fa andare avanti.
La “natura” poi aiuta a dimenticare la passione e ad entrare, dolenti o nolenti …..in un periodo più platonico.
L’ultima frase è giustissima ,l’amore universale, altruistico e disinteressato dovrebbe essere quello che conduce il mondo.
tutto ciò che viene dall’uomo è finito. tutto ciò che viene dall’anima è infinito l’amore universale quindi è eterno ed infinito.
ciao
Elisabetta non posso fare altro che condividere ciò che dici,
il vero amore è il collante che unisce due persone,
qualcosa di inspiegabile che rende la vita meravigliosa,
malgrado gli alti e bassi della vita, una vera magia.
Come ben dici, c’è davvero tanto bisogno d’amore
in questo mondo ridotto davvero male,
amore in tutte le sue sfaccettature.
Francesca, penso proprio che l’esempio da te descritto non possa essere definito amore, neanche platonico, credo.
A volte è la solitudine che spinge a credere che lo sia,
il bisogno di calore umano che aiuti a continuare,
il volere sentire le parole di conforto delle quali si sente il bisogno.
Però potrebbe accadere che a lungo andare l’empatia,
le affinità mentali, possano trasformare
questo sentimento in una parvenza d’amore,
qualcosa in cui credere per “sopravvivere”.
Si, l’amore è fatto di piccole cose: uno sguardo,
una carezza, una tenerezza, una rinuncia. . . . . .
Direi che una sorta di amore platonico oggi esiste, ma non è legato nè all’adolescenza nè all’eccessiva timidezza. E’ una specie di sentimento (e non lo chiamo deliberatamente amore), che scatta tra due persone che, forse neppure si incontrano fisicamente, ma vuoi per affinità mentali, vuoi per empatia, si convincono di essere innamorati l’uno dell’altra. Credo che abbiate capito tutti a cosa mi riferisco. No, quello non è certamente Amore, è una mera illusione che svanisce al primo sorgere del dubbio. Ma parlando, invece, di Amore vero, sono fermamente d’accordo con te, Antonino, nel sostenere che è il dono di sè stessi. E’ quello fatto di piccole cose, come un bigliettino lasciato sul tavolo, un gesto inatteso che non ti aspettavi, una parola carina sussurrata di notte, un abbraccio. In fondo senza di lui, l’amore, noi non siamo….
Grazie, Antonino. Tutto va in quello che scrivi. Dunque, l’amore platonico. Se è amore vero, non è platonico, a meno che non sia costretto da accidenti vari, dalla lontananza, ecc. Quello che non suppone la passione fisica potrebbe chiamarsi altrimenti: amore fraterno, amicizia profonda, affetto, ecc. ecc. Comunque, ogni forma d’amore va bene. L’umanità ne ha davvero estremo bisogno.
Il vero amore,è il dono di se stessi a l’altro,il capirsi anche senza parlare,camminare insieme ,sul sentiero della vita sostenendosi a vicenda.le difficolta’ ci saranno ,purtroppo sono inevitabile,la vita a volte ci mette con la spalle al muro,ed è qui’ che l’amore unisce maggiormente,le due an ime ,perche’è il vero motore della vita.la passione ,senza l’amore sarebbe una cosa,asettica,un nulla,,,,,,
Si Sandra, l’amore è un sentimento che da e chiede, è essere pronti a donare se stessi, ad accettare l’altro incondi-
zionatamente, sostituire la parola “io” con la parola “noi”.
Caro Franco, credo che l’amore sia l’unione di corpo e anima,
attrazione fisica e spirituale, le due cose vanno insieme e non si possono, a mio avviso, separare. uno integra l’altra.
E’ anche vero che col passare degli anni il fuoco che brucia
possa trasformarsi in tepore ma l’amore non muore, si “adatta”,
resta sino alla fine.
Bello e interessante il tuo articolo Antonino .Sno d’accordo l’amore e’ tutto quello che descrivi.platonicoe…no…Ma io mi soffermerei sulla tua ultima frase che condivido pienamente.Anch’io sono convinta che bl.amore sia una forza interiore il potere che l’anima ti da come agire con te stesso e con gli altri ,il tuo modo di relazionare con chi ti e’ caro e’ uno solo ,il dono di te stesso .Qualsiasi campi si agisca.Bellissimo il video.
Il giovin Antonino ha la freschezza e la espressa timidezza di un diciottenne (di una volta!).
Sì….l’amore è tutto quello che hai descritto , penso però sia indispensabile anche “l’amour passion” (Casanova) , perchè se no si rimane nelle stinte pagine di un diario.
Ora …quando gli anni si sommano , quel tipo d’amore idealizzato, tormentato, passionale ….dovrebbe dare il posto “all’affetto” ,che è un altro tipo d’amore fatto di dedizione, conoscenza, ricordo, rispetto ….e forse anche sopportazione….e che ti fa andare avanti.
La “natura” poi aiuta a dimenticare la passione e ad entrare, dolenti o nolenti …..in un periodo più platonico.
L’ultima frase è giustissima ,l’amore universale, altruistico e disinteressato dovrebbe essere quello che conduce il mondo.