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"IO TIMBRO IL CARTELLINO A TE SE TU TIMBRI IL CARTELLINO A ME".

   

In questi giorni non si parla d'altro e purtroppo non è la prima volta che succede in questa Italia degli scandali.

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Un vigile urbano che fa passare il  badge in mutande.

 

Un funzionario che manda la figlia minorenne a passare il suo badge (così si impratichisce un pò..). E la piccina, per essere sicura di non sbagliare, lo passa almeno quattro volte nell'apparecchio.

   

Colleghi compiacenti che si scambiano i favori timbrando a turno, oltre al proprio, anche il cartellino di altri. Mentre il funzionario, nel frattempo, pratica canottaggio. Così, tanto per tenersi in forma. Ma l'ignobile corrotto non resiste alla tentazione di esibirsi pubblicamente e posta la sua foto sui social network (pure stupido..!).

   

E così via. Immagini che sono diventate  l’emblema di un’Italia un po’ rozza, svaccata e fannullona.  

 

Fotogrammi grotteschi, sembra di essere in un film di Fantozzi. Magari...Invece è tutta pura e amara realtà.

 

E' di questi giorni l'ennesima vergogna perpetrata ai danni dello Stato. Ma lo Stato non siamo noi? Ecco che alla fine chi paga per questi disonesti, ignobili quanto "marci" dipendenti statali, siamo sempre noi!!

 

Ma se questo succedesse a noi, impiegati del settore privato, ci avrebbero sbattuto fuori immediatamente, senza inchieste o procedure legate a lungaggini burocratiche. E avrebbero fatto bene!!

   

E invece stanno ancora lì a stabilire se questi manigoldi, truffatori potranno ancora mantenere il posto di lavoro o essere licenziati. Pazzesco!!!

   

Ho letto la lettera che qualche giorno fa ha scritto, a proposito del dilagare della corruzione nel nostro paese, Massimo Gramellini su La Stampa. Eccola:

 

"Se un dipendente pubblico dichiara di essere in ufficio senza esserci commette un reato. Ma se a dichiarare il falso sono in duecento, quasi la metà della forza lavoro del Comune di Sanremo, la strisciata collettiva di cartellini taroccati che cosa diventa? Una prassi. La costituzione non scritta di questa repubblica fondata sul livore per le ruberie altrui, ma dove si ruba pacificamente ovunque, mica solo all’Anas. La repubblica delle BanAnas. Per farne parte occorre avere la faccia come il badge. Come il vigile che timbra il cartellino in mutande e scompare nella nuvola dei fatti suoi. Come lo stakanovista della canoa che si segna lo straordinario e poi va a pagaiare, e magari si lamenta dei politici senza nemmeno essere attraversato dal sospetto di appartenere a una casta anche lui. Come il funzionario animato da nobili intenti educativi che manda la figlia a timbrare al posto suo e la povera fanciulla, volenterosa ma inesperta, striscia quattro volte il cartellino prima di imparare a truffare lo Stato. Come l’impiegata che passa nella macchinetta il proprio badge e quello di un paio di amiche con la naturalezza di chi oblitera il biglietto della metropolitana, mentre i colleghi in coda dietro di lei fingono di non vedere o si accingono a fare lo stesso. 

 

La malattia è talmente diffusa che i malati non sanno più di esserlo e i medici stanno peggio di loro. Forse qualche licenziamento in tronco potrebbe rinfrescare la memoria a tutti quanti. Perché Sanremo è Sanremo, cuore pop dell’Italia intera, ma se le telecamere nascoste venissero piazzate su qualsiasi altro palco del Belpaese lo spettacolo non sarebbe più allegro".  

   

Il cattivo esempio è di livello nazionale! E' la quotidianità della corruzione.

 

Ma la corruzione si potrà mai sconfiggere?

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22 Commenti a “IL CATTIVO ESEMPIO……di Franci”

  1. franco ha detto:

    Sono d’accordissimo con AlfredSandro…questi sono i pronipoti dei primi grandi lestofanti italiani, partendo dallo scandalo della Banca Romana 1861, a tutte le brutture costruite nel dopoguerra per interessi politico/economici , alle decine e decine di “cattedrali nel deserto” , alle violenze sul territorio come la piana di GioiaTauro di andreottiana memoria , alla Salerno Reggio Calabria , alla “città ideale” del dopo terremoto all’Aquila, alla Maddalena , ma se dovessimo elencarli tutti si dovrebbero riempire volumi.
    Purtroppo non abbiamo imparato nulla dal passato, forse queste piccole e grandi meschine furberie le abbiamo nel DNA…forse è la nostra natura, poi qualcuno di noi potrà scagliare la prima pietra…non avrà mai fregato lo Stato con qualche nero piccolo o grande che sia , non avrà mai fregato l’ASL con certificati medici un pò addomesticati,si comincia a fregare le matite in ufficio poi il resto …ho il timore che sia come le ciliege …

  2. alfred-sandro1.ge ha detto:

    No franci, il mio ultimo commento aveva altre mire…………
    solo che avrei preferito che fossero più chiare ma è evidente che non mi è riuscito…. ( avrei voluto evitare di cadere nella politica perchè poi non si fossero le solite polemiche).
    Nei tempi di cui parlo c’era chi denunciava scandali, ruberie
    e ingiustizie ma chiunque lo avesse fatto veniva tacciato
    di ” antidemocraticità” di ostacolare il progresso, il libero mercato, le libertà individuali.
    Una fra tutte: la denuncia sulle speculazioni edilizie.
    Hanno costruito addirittura negli alvei dei fiumi, sulle aree golenali…. ed oggi ci lamentiamo delle alluvioni dando la colpa al cambio del clima ……
    ma non voglio polemizzare su questo anche perchè ormai è troppo tardi: i morti non torneranno in vita e non si potranno demolire le citta. Ma almeno una piccola riflessione sul passato non ci starebbe male.

  3. Francesca (franci) ha detto:

    Son d’accordo sia con Sandro che con Nembo. Però una cosa permettetemi di dirla. Verissimo che i politici, da sempre sono al centro di scandali per sprechi e ruberie varie, però ciò non giustifica il nostro operato. Cioè, se tutti i lavoratori ragionassero in questo modo “tanto chemmefrega, posso rubà quanto me pare, guarda ‘sti politici corrotti, stan peggio de me e se me pijano nun me possono fà gnente..perchè son peggio loro de me..”, allora diventiamo tutti un manipolo di manigoldi, ladri, truffatori, amorali, disonesti ecc…ecc…
    Ma vogliamo distinguerci dai veri LADRI, o no??? E allora cominciamo a fare il nostro dovere. Questo post, non a caso, l’ho intitolato “IL CATTIVO ESEMPIO”. E di esempi ne abbiamo da dare innanzitutto ai nostri figli e nipoti.
    Non giustifichiamoci perchè così fan tutti.

  4. Nembo ha detto:

    Alba ciao, ringrazio della tua risposta, non sono un sindacalista, e sviscerare l’art. 18 sarebbe un pò troppo complicato perchè subentrano molte norme interpretative sulla posizione del lavoratore e altro, comunque condivido con te che non ci devono essere lavoratori di serie A e B, assolutamente, poi per quanto riguardo la P.A., tutt’ora vi sono ancora delle posizioni (Molte) che andrebbero modificate. Il sig. Alfred-Sandro-ge, con il suo commento credo che abbia detto tutto di come attualmente siamo messi, la differenza c’è sempre stata e ci sarà sempre “Purtroppo” al di la della buona volontà di tutti noi. La politica Alba, a volte, non ama l’autodifesa del cittadino se la consentisse non potrebbe poi esercitare il proprio potere, a volte è solo illusione che con leggi fanno finta di occuparsi di noi. Un Saluto

  5. alfred-sandro1.ge ha detto:

    Non so che dire ma…
    Scandali, malcostume, truffe, ruberie nei miei settanta anni credo di averne visti molti e sinceramente mi bastano e non mi sorprendono
    Neppure più.
    Ma quello che invece mi stupisce è che nonostante tutti dicano di sapere si accaniscono di volta in volta contro gli ultimi anelli della catena.
    Nessuno ricorda mai, meno ancora i politici, gli scandali dei finanziamenti della Federconsorzi di Bonomi in Veneto, gli sprechi per Gioia Tauro, gli enormi finanziamenti elargiti per le numerose casse integrazioni concesse specie alla Fiat di Agnelli. I costi lievitati dismisura per autostrade non ancora terminate, ospedali iniziati e abbandonati, scuole pericolanti prima di essere inaugurate. Chi ricorda gli scandalosi super premi concessi a dirigenti senza scrupoli per aver tagliato sul personale magari contribuendo loro stessi al fallimento di quelle stesse aziende cui erano chiamti a salvare?
    per non parlare di coloro che ( specie gli ufficiali e graduati di ogni ordine militare) passano al grado superiore un anno prima della loro messa in pensione percependo emolumenti dei quali non hanno versato contributi.. se volessimo davvero metterci li ad un tavolo e fare i conti……. ne vedremmo delle belle e se forse lo avessimo fatto prima chissà che le cose oggi potessero essere un po diverse

  6. albamorsilli ha detto:

    questo che scrivo non è un commento ma un sollecito a Nembo visto che lui sa tante di spiegarci in parole semplici l’articolo 18 attuale, io volevo parlare di questo ho letto e riletto ma non sono altezza si mettere insieme i pezzi.
    Però sono curiosa del sapere se vi sono dipendenti di serie A e B come gli impiegati del pubblico impiego

  7. Nembo ha detto:

    Alba tu hai ragione da vendere e condivido in tutto…però il legislatore avrebbe potuto fare uno sforzo in più per rendere più chiara il problema dell’applicazione dell’art. 18 per dipendenti pubblici, perchè poi come sempre…subentrano deroghe interpretative sulle varie norme, vedasi…senza polemica es. problema commessi camera e senato. Un saluto

  8. Francesca (franci) ha detto:

    Antonino, non male il tuo suggerimento. 40 ladroni possono bastare, sempre meno di quelli esistenti adesso!
    Ciao☺

  9. antonino8.pa ha detto:

    Sinceramente non so proprio cosa dire, il malcostume, la assoluta mancanza di senso civico, di etica non hanno limiti,
    chi può “fregare” lo fa liberamente senza rimorsi, ma per avere rimorsi bisognerebbe avere una coscenza, cosa che manca del tutto a questa gente. Bisogna davvero passare alle “pulizie” basta con parole che non hanno nessun effetto, bisogna denunciare ogni persona che commette un illecito, seguendo l’esempio di una certa classe politica. Possiamo farcela se ci impegnamo. Permettimi, Francesca, per concludere una battuta un pò stupida : ” lle prossime elezioni votiamo per Alì Babà almeno sappiamo che i ladroni saranno solo 40 “.

  10. Giulio Salvatori ha detto:

    Credo che Alba Morsilli, con la schiettezza che la distingue, abbia detto tutto. Il marcio viene da lontano, dai mangia mangia che hanno ridotto l’Italia sul lastrico. Con persone , che a chiamarle tali è una bestemmia.Quindi, bisogna ritrovare, tutti, tutti, una buona scopa per mandarli a casa. Bisogna cominciare dall’alto fino a scoprire la mela marcia . Da noi, il saggio Capo Cava, dava i giusti insegnmamenti. Già ! Ma quelli erano UOMINI :

  11. francesca (franci) ha detto:

    Bè, l’Alba genovese è stata più esplicita di me. E io sottoscrivo tutto. Spero davvero che questi loschi individui abbiano la punizione che si meritano: LICENZIAMENTO!!!!
    E basta. Tutto il resto è solo retorica e bla..bla…bla..
    Anzi, dal TFR dovrebbero trattenergli tutto quanto hanno rubato facendosi pagare stipendi e straordinari senza mai metter piede sul posto di lavoro. Questa credo possa definirsi GIUSTIZIA!!!

  12. alba morsilli ha detto:

    Il senso del dovere al lavoro, in ognuno di noi è impresso dentro come un marchio di famiglia. Se non lavori non mangi si diceva una volta, e tutti a cercare quel posto fisso che ti dava la tranquillità di vivere. Mai sputarci sopra alla minestra che mangi. Ecco loro con l’assenteismo lo hanno fatto. Si credevano furbi tutti d’accordo ma come in ogni cosa il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
    Ed ecco che vengono scoperchiati, sono come i bambini che si imbrogliano a parlare scoperti dalle loro bugie.
    Solo che qui non c’è la mamma che perdona, c’è una legge che non perdona, e meritate un castigo veramente, perchè eravate coscienti e adulti sapevate quello che facevate.Perdere il posto di lavoro è la minima cosa, per provare anche voi che cosa vuol dire avere dei figli e non sapere cosa dargli da mangiare.
    Certo che un dipendente pubblico era protetto da una vecchia legge finalmente sparita con il nuovo art 18.
    Ci saranno varie sentenze prima del verdetto ma il lincenziamento non ve lo toglie nessuno.
    Mai tante mutande hanno fatto il giro del mondo, almeno fossero state quelle di una bella donna. Tu con quella pancia da fannullone ti sei reso ridicolo e a noi ci hai schifato.
    Non contento se eri in bagno a ca…… ci mandavi la figlia minorenne a timbrare, che insegnamento! Bravo sei l’esempio vero di uno che frega il prossimo.

  13. francesca (franci) ha detto:

    Per fortuna non tutta la forza lavoro d’Italia è marcia. C’è chi ancora si da da fare lavorando onestamente con grande correttezza, irreprensibile morale e virtù. E quelli siamo noi. Noi che teniamo in piedi la “baracca” come si suol dire. Noi che siamo sempre presenti al lavoro, anche quando stiamo male e andiamo a lavorare con la febbre o peggio. Noi che paghiamo tutto senza lamentarci. O se ci lamentiamo, paghiamo comunque tutto…e sempre! Noi che siamo le formichine d’Italia e con i nostri sudatissimi e centellinati risparmi, fatti anche di privazioni, manteniamo l’economia di questo belpaese dove chi più ne ha più ne ruba.
    Ma tu, che timbri il cartellino e non lavori, sei un LADRO perchè stai rubando il posto di lavoro ad altri e devi essere licenziato!!!!

  14. sandra vi ha detto:

    La corruzione ,paragonabile a una grossa piovra ,dove aderisce coi suoi tentagoli e ha buona presa crea ingiuszia ,danneggia pesantemente la vita economica del paese,prche ‘ alla fine crea sempre un danno .Chi ha appaltato con aste truccate ,nn usera materiale di prima qualita’ma scadente ,i danni presto o tardi verranno fuori ,assistiamo a crolli di ponti ,strade ,voragini .La cosa veramente triste che noi assistiamo ad un continuo=dilagare di questa corruzione in ogni campoi ,in ogni ramo ,tutti sanno ,tuttu tacciono ,la connivenza diventa “oramai una tacita accettazione .C’e’ da chiedersi con amaro in bocca riusciremo a rompere il cerchio ,far un bella pulizia ?

  15. paul candiago ha detto:

    Per me,solo in senso generale e senza riferimento alcuno a fatti o situazioni. Penso che qualsiasi forma di sotterfugio=furberia=trucco che generi un vantaggio illegale, di qualsiasi tipo, prende il nome comune di furto= comandamento: non rubare e non faccio religione. Detto questo ognuno di noi pensi se le LEGGI contro questa corruzione sono all’altezza del compito? Personalmente sono certo che sono secoli che esistono leggi piu’ che adeguate per colpire/eliminare qualsiasi forma di ladrocinio pubblico e privato.(La Finanza con la sua Autorita’ e Potere e’ piu’ che sufficiente, se lasciata operare, aggiungendo l’aiuto di carabinieri, polizia ed esercito e la “benedizione” del Governo senza la quale non funzionera’ mai nulla). Non penso si debba arrivare al 2015 per avere gli strumenti adeguati per controllare e annullare qualsiasi forma di “furto” specie quando questi computers non dimenticano mai “il male fatto”:la nuova indelebile ed ignofuga “carta canta”. E’ sempre saggio prevenire, con tutte le forme a disposizione (programmi e documentazione al 100%) la disonesta’. Quando scoperta la retribuzione: carcere, risarcimento economico, espropriazione dei beni, “bannato” da impiego/ghi pubblico. Non mi si dica che dobbiamo scoprire “l’acqua calda” per fermare i “ladri” iniziando da quelli in camicia bianca. Cordiali saluti Paul.

  16. franco ha detto:

    Se siamo “tutti così” ci sarà un perchè , qualcuno avrà dato l’esempio sbagliato ! Ma forse ,come dice Francesca, non siamo tutti così ,perchè abbiamo avuto esempi diversi o siamo onesti di natura. L’unico modo perchè queste cose non accadano più è certamente una punizione “giusta, esemplare , inevitabile” , ma poi a valle qualcuno (moglie /figli ) ci rimetterà . Per me la colpa è sempre nel “manico” , cioè nel dirigente che sa e permette certe cose, per connivenza, per insipienza, per menefreghismo .Allora quel dirigente che ha certamente famiglia , non lo caccio via, lo mando a pulire le strade con la ramazza, per un pò di anni e faccio la stessa cosa per tutti quelli che gli hanno tenuto il bordone. Abbiamo bisogno di tener pulite le strade !

  17. gianna ha detto:

    Io capisco benissimo Franci, chi lavora in privato e legato alla catena,non ci sono storie che tengono devi lavorare e stare zitta, l’unico rischio senza scusa è il licenziamento in tronco verissimo franci, invece nei servizi pubblici come diceva, Sandro era ed è cosi scambiono i cartellini e fanno la spesa nelle ore di lavoro ,senza dubitare altro di peggio, imparano dai capi se sei nella manica di uno di loro, puoi fare di tutto escluso qualcuno che non è giusto fare di un erba un fascio, ci sono delle persone brave e sempre presenti a svolgere il suo lavoro con umanita’,poi i lavativi fanulloni che si fermano prima di sudare, le strutture pubbliche sono sempre state cosi, e per questo andiamo male troppo menefreghismo da parte di tantissimo personale, ma ora le cose cambiano anche in questo settore ,forse e tardi meglio tardi che mai.!!!

  18. lorenzo.rm ha detto:

    Lo sappiamo perfettamente che il buon esempio arriva sempre dall’alto e che il lassismo chiama ulteriore lassismo. Ma quando a delinquere è un’intera amministrazione c’è davvero da pensare: riusciremo mai ad emergere dal fondo? Uscendo davvero dalla retorica e dal finto perbenismo? Se volete il mio parere dico di no. Per lo meno no in tempi brevi o brevissimi.

  19. anna b. ha detto:

    La corruzione,non soltanto crea ingiustizia, ma danneggia pesantemente anche la vita economica del paese. Quando i giochi sono truccati, a vincere sono i più furbi, non i più bravi.
    Se l’azienda che vince un appalto pubblico, per esempio, costruisce opere malfatte, inutili, a costi altissimi, il danno che ne deriva alla collettività è immenso. “Ungere le ruote” diventa la prassi abituale se l’appartenenza a un clan fa premio sul merito; nelle scuole, negli uffici, negli ospedali, nelle aziende, nella vita economica in genere di un paese corrotto, vinceranno i mediocri, mentre i più competenti rischieranno di essere esclusi.

  20. Nembo ha detto:

    Francesca un bel post, ovvero un articolo che dice molto di come ormai funzionano i vari enti pubblici da Sud a Nord.Quello di Sanremo ne è di esempio, uno dei tanti, Una domanda viene spontanea oltre a dire che queste persone ( assenteisti per vocazione)oltre al -do ut des- che facevano fra di loro segnando pure gli straordinari a volte, oltre al danno erariale allo stato, credo che il danno più grande lo hanno fatto ai cittadini di Sanremo per il loro disservizio, gli stessi si intravede nei vari filmati erano sicuri, sfacciati, menfreghisti e altro ancora, ma mi chiedo dove xxxxx erano i vari dirigenti, capi uffici, il direttore generale, il segretario generale del Comune, senza poi parlare della giunta e dei vari assessori….che hanno pure distribuito a queste persone il premio di produttività, inevitabile chiedersi… con quale criterio…altresì ho letto che molti poi facevano i propri comodi con mezzi del comune, aggiungerei a questi oltre i vari reati anche quello di peculato, ma saranno le indagini della PG, poi a dimostrare il tutto spero.Ormai l’illegalità è molto diffusa quasi è diventata un’abitudine in tutti questi ambienti pubblici e non solo, in Italia tanto poi con cavilli condoni e altro, al massimo ti prendi gli arresti domiciliari, la pena certa non esiste, e ritornando a questi -parassiti- del comune di Sanremo certo avranno rapporti disciplinari, sanzioni, ma NON non saranno licnziati MAI, diverso come dicevi tu Francesca nell’ambito privato e condivido. Sono stato per decine e decine di anni dipendente pubblico, ne ho visto tante, tante, ma mai così platealmente. La rabbia è che questi predicavano bene e razzolavano male, compresi anche i sindacalisti della commissione interna del comune in questione. Spezzo un lancia in favore di altri dipendenti pubblici che ogni giorno timbrano regolarmente fanno il loro dovere a volte con tanti rischi, al servizio della collettività locale regionale, statale. Un Saluto

  21. alfred-sandro1.ge ha detto:

    Ho lavorato per anni nel settore pubblico, ero autista di autobus prima per cui considerato personale viaggiante soggetto ad una strettissima disciplina fatta di orari da rispettare , regolamenti, educazione e rispetto per il pubblico. Il controllore che saliva per controllare i biglietti controllava sopratutto noi se eravamo in orario e il nostro cmportamento. Spesso arrivati al capolinea non si aveva neppure il tempo di una sigaretta a di una veloce corsa al bagno, quando c’era, altrimenti costretti a chiedere umilmente al bar di fronte.
    Poi, per motivi di salute, sono passato al settore operaio:
    tutto un altro mondo!!!
    Non riuscivo a rendermi conto di come si potesse nella stessa azienda avere persone ( viaggiante) eternamente sotto stress,
    e altre ( operaio e impiegatizio) costantemente lasciate libere di lavorare come e quando volevano. Dall’impiegato all’ultimo dei manovali.
    Poi , col tempo ho capito.
    Lo potevano fare solo perchè i “superiori” glielo permettevano.
    Una mano lava l’altra.
    Chi si è fatto costruire la villa utilizzando gli operai dell’azienda.
    Chi si faceva accompagnare la moglie e i figli a scuola,
    chi si forniva di materiale al magazzino centrale dell’azienda.
    chi si ripavava la sua auto nelle ore di servizio, senza contare le timbrature fasulle con la complicità di guardiani, capi , ecc, ecc, ma a ben guardare poi, i capi più grandi, erano sempre UOMINI POLITICI messi li di proposito.
    Quando poi alla fine, quando hanno deciso di stringere i cerchi della botte, hanno saputo come fare………

  22. francesca (franci) ha detto:

    L’unica cosa che mi sento di dissentire con Gramellini è la parte finale della sua lettera. Non tutta l’Italia che lavora è così. Mi ripeterò ma lavorando nel settore privato certe brutture avrebbero vita breve. Licenziamento in tronco!!!!

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