Si dice spesso :- Una volta - E lo dico anch’io, una volta non ci comportavamo così.
Cominciamo dalle cose più semplici.
A me hanno sempre detto che quando si parla con le persone, si guardano in faccia e, se abbiamo gli occhiali da sole, si tolgono. Oggi no!
Non ci pensano nemmeno a fare un gesto così elementare. Si nascondono dietro quelle lenti nere senza lasciare intravvedere il “dialogo” dello sguardo.
Questa, per me , è maleducazione. Ti trovi in una sala d’aspetto, o sul pullman , vedi giovani seduti col l’immancabile cellulare in mano e, persone anziane magari sofferenti in piedi. Una volta , ci si alzava e si cedeva il posto ai più bisognosi .
Ditemi Voi se questa non è maleducazione .
Notizia di qualche giorno fa, giovani tolgono la vita ad un loro amico, per vedere come si fa a morire. Lo colpiscono con martellate alla testa e coltellate fino ad ucciderlo.
Studente che raggira la professoressa, la deruba e la uccide, con la complicità di altri. Si potrebbe continuare ma siccome soffro di gastrite, mi fermo qui.
E’ anche vero che non si può fare – di ogni erba un fascio-, però quante erbacce ci sono .
Il fatto è che le abbiamo coltivate noi, siamo tutti colpevoli (!?) Non so se mettere il segno esclamativo o interrogativo.
Sento già il coro di voce :- i miei figli non sono così – Viviamo in una società che non ha trasparenza, comunicazione, dialogo; non sappiamo quello che succede nella casa accanto , o spesso si ignora .
E ripetiamo la stessa frase : Una volta , Una volta i giovani, alle ore 23, massimo 24, erano tutti a casa o al letto. Oggi, a quelle ore, escono e vanno in discoteca per rientrare il mattino alle cinque o alle sei .
E’ giusta tutta questa liberta? Già, dimenticavo : noi siamo all’antica . Ecco che, tra questi si e questi ma, molte famiglie vivono nell’inferno e la sofferenza , la paura e la preoccupazione di diffonde.
E’ doveroso pensare e dire che, forse, era meglio :- Una volta -
Giulio - Il solito –Maledetto Toscano -
Siamo veramente circondati da una maleducazione estrema! Noto , però, che non solo i ragazzi si comportano male, ma anche gli adulti non sono da meno! Quindi è normale che non riescano a insegnare ai loro figli un minimo di rispetto verso nessuno. Ormai, quando incontriamo una persona garbata, benparlante,gentile ci stupiamo e la guardiamo come fosse un alieno! Che mondo!
Oggi è tutto all’insegna del consumo immediato. Bisogna consumare tutto e subito. I ragazzi di oggi devono esaurire il tempo della noia perchè le loro vite non producono più passioni, speranze, emozioni. E i loro genitori non sono più in grado di seguirli, o forse non vogliono perchè ignorare è più facile che intervenire. Non prestano attenzione ai probelmi adolescenziali, insomma se ne lavano le mani affidando tutto alla “società”. Si, ma la società non siamo noi. O no..???
Stavamo meglio quando pensavamo di stare prggio ,credo sia un ritornello unico .Ricordo che strattone ,mamma mi dava in tram se nn mi alzavo rapidamente per cedere il posto…..Mentre mi sono alzata io a cedere il posto perche; la signora mi ha guardata male mormorando “io ho pagato il biglietto”.Io ho due nipoti che sono veramente cari ,pero’ in famiglia sono stati sempre seguiti e consigliati ,le basi sono state date poi i risultati si vedono.Ma se le famiglie pensano che sia diseducativo punire i figli ,nninsegnarli ad essere educati e dar loro ragione e torto all’insegnante ,siamo veramente caduti in una bella crisi di piu’ elementari valori morali.
Giulio,Salvatori, il tuo post lo chiameremo maleducazione forme di accessi giovanili, non possiamo fare di un’erba un fascio oggi si usa questo sistema di menefreghismo, le persone che ti parlano senza togliere gli occhiali oggi si lasciano per nascondersi dietro quelle lenti nere, senza intravvedere il “dialogo”nelle sale d’attesa restano seduti senza dare il posto a sedere a persone disabili oppure anziani che stentano reggersi in piedi, ma i nostri giovani seduti con cellulari in mano senza avere un po’ di educazione, e vero una volta si usava lasciare la porta aperta , ora porte blindate mentre i delinquenti incalliti entrano uccidono e vanno, io penso che questa maleducazione non dipenda solo dai giovani, ma dal tipo di educazione ricevuta nelle loro famiglie, a volte molto menefreghismo dicono impareranno a scuola, sono del parere che la buona educazione deve essere quella della famiglia! forse era meglio una volta che ne dite.
ERA MEGLIO PRIMA LA VITA NEI QUARTIERI? ADESSO LE PORTE DELLE ABITAZIONI SONO BLINDATE NELLA MIA GIOVENTU’ LE PORTE ERANO APERTE CON LA CHIAVE INFILATA NELLA PORTA. USIAMO GLI ALLARMI ANTIRAPINA, TELECAMERE ALLE PORTE. ALLE FINESTRE CANCELLI. NON SAPPIAMO CHI VIVE SOPRA LA NOSTRA TESTA IL VERNACOLO FIORENTINO E’ QUASI SCOMPARSO. DOVE SI LAVORAVA CON LAVORI ARTIGIANALI, AL LORO POSTO CI SONO FAST FOOD, PANINOTECHE, KEBAB.I PUNTI DOVE CI SI RITROVAVA, IL “CIRCOLO” SONO SCOMPARSI DAI QUARTIERI, ERANO LUOGHI DI RITROVO DOPO UNA GIORNATA DI LAVORO. NON CI SI AIUTA, NELLA MIA GIOVENTU’ L’AIUTO ERA NELL’ANIMO DI TUTTI. QUANDO UNA FAMIGLIA ERA IN DIFFICOLTA’ SCATTAVA LA SOLIDARIETA’, ADESSO CI SALUTIAMO A MALA PENA . IL CAMBIAMENTO DEI TEMPI CI HA PORTATO A QUESTO…QUESTO E’ UN MIO MODESTO PENSIERO. BUON TUTTO.
Rieccomi non avevo finito
il mestiere di genitore non te lo insegna nessuno, mettere al mondo i figli bastano 5 minuti è crescerli che li vedi le capacità di sacrificio genitoriali, non è dando loro denaro e cell tablet
ma essi vivono in una società che se non hanno questi mezzi si sentono fuori dal giro, e allora come la mettiamo di chi è la colpa della violenza dei giovani? Il mio modo di pensare è questo tutto il mondo è diventato violento, indiferente, apatico
a qualsiasi buona educazione.
Mancano le regole in famiglia figuriamoci fuori dalla porta di casa
io ritengo che la colpa di dove siamo arrivti è anche nostra, noi siamo i genitori di quei padri e madri che non sanno fare il loro dovere.
Abbimo concesso troppoa loro e nella bambaggia non si diventa adulti, perciò di conseguenza non sanno fare il mestiere di genitori.
Le famiglie si sfasciano vedete quante sono le separazioni e divorzi e di conseguenza i figli manca la presenza genitoriale.
manca l’educazione di base in primis ai gentori
che concedono troppo, pur di stare apparentemente con la coscienzatranquilla
Certamente si, Francesca. Ho elencato alcuni particolari e sono considerazioni personali che non vogliono certamente essere di “guida” . Chi sono io ? Posso solamente aggiungere che , parlando con un docente di scuola media, mi ha detto che durante la lezione ha tolto il cellulare ad uno studente e lo ha riconsegnato al termine delle lezioni. Il giorno dopo ha avuto la visita dei genitori dicendogli :- come si è permesso….Capito ?
Il problema, Giulio e Francesca, non è chi ha ragione o torto, ma cercare soluzuoni che ci facciano vivere stando più vicini gli uni gli altri. Facciamo degli sforzi in proposito concretanente di volta in volta. La vita è bella ma implica il dovere di viverla possibilmente senza giudicarci a vicenda, poi sarà uel che sarà. A Roma c’è un’espressione che mi piave molto, usata peraltro da un grande Papa: Volemose bene e damose da fa’.
Per prima cosa abbraccio Giulio che col suo articolo mi fa capire che non sono solo a pensarla così. Ma di chi è la colpa ? Anche nostra amico caro, perchè lo devo ammettere i miei figli e i miei nipoti non sono maleducati nel senso peggiore del termine, ma non ci pensano neppure ad avere certe delicatezze e certe formalità care a noi dinosauri. Forse abbiamo detto meno no dei nostri genitori, ci siamo fatti prendere la mano da questa società permissiva dove le parole ca… o vaff….. sono normali intercalari del linguaggio giovanile (e non solo) e forse non ci facciamo più caso pure noi.
Da questo lassismo maleducato e generale, saltano poi fuori gli orrori da te citati ,che cosa possiamo fare ? Continuamo a dare l’esempio con le nostre desuete , ma care piccole formalità.
A malincuore devo dire,che educazione,rispetto uniti ad altri valori,li abbiamo letteralmente e volutamente eliminati,erano troppo ingombranti per una societa’ cosi’ evoluta,,!!Santa pace non si sente dire altro,,,tutto è cambiato ,siamo evoluti,i tempi sono cambiati, i giovani hanno interessi diversi,non siamo piu’ ai tempi della pietra,insomma voi anziani non guardate avanti! Bell’ affare abbiamo fatto come no?Che cosa ci ritroviamo,,, a Napoli direbbero ,,,tanti sacchi di monnezza ,al posto della civilta’ che si era costruita con amore e dedizione da parte di tutti,anche se non eravamo cosi’ istruiti ed evoluti,,,Si Giulio,stavamo meglio quando si stava peggio,,,,,,
Caro Giulio, la chiave di lettura del tuo post ci propone, sotto forma di maleducazione, anche qualcosa che va ben al di là. Forme di eccessi giovanili molto frequenti come la cultura dello sballo, la trasgressione in generale, il commercio del sesso fin dall’età scolare, sempre in precario equilibrio piercing, rave party, stragi del sabato sera ecc. A volte però questo comportamento è da imputare alla mancanza di correzione da parte dei genitori, o più esattamente all’inadeguatezza dei loro metodi educativi. C’è in atto una generale crisi di valori, anche nei genitori stessi. Una crisi del principio d’autorità, solitamente identificato nella figura paterna, una responsabilità che il genitore ha difficoltà a trasmettere ai figli. Oggi sono pochissimi i genitori, cosiddetti moderni, che ritengono sia educativamente importante punire un figlio quando sbaglia.
E allora..?? Si, forse era meglio una volta.