E questa notte speciale dove luna piena e normali fenomeni celesti coincidono solamente una volta ogni 70 anni, potevo non festeggiarla insieme a voi con questo video del nostro amico Giulio Salvatori?
Chiudete gli occhi, rilassatevi, ascoltate il suo sax. E se potete alle 22,43 di questa notte, ora universale, uscite in giardino, guardate verso il cielo e ricordate che questo è il giorno più lungo, e da questo momento in poi le giornate si accorciano, un secondo dopo l'altro le ore di luce si riducono.
Ci sono parecchie leggende, che designano il noce come albero delle streghe, perché si crede che ne utilizzino i rami per volare e che organizzino i loro sabba proprio intorno al noce, nella notte tra il 23 e il 24, raccogliendone i frutti verdi per i loro rituali, e garantendo così vitalità alla pianta proprio per il fatto che il tutto avviene nella notte più corta, quando la luce vince sulle tenebre. Anche se oggi si è persa la tradizione della raccolta delle noci in questo giorno prestabilito, rimane la tradizione di preparare il nocino. Bellissimo il colore scuro e l’aspetto denso e la forma della bottiglia che Franco ogni anno prepara con ricetta segreta e ne fa dono agli amici più cari!
Siamo partiti dal solstizio d’estate,poi, notizia dopo notizia,ai monti, alle leggende e infine al liquore e al tartufo!!!!Cari Eldyani siete ” speciali”, sapete destreggiarvi e creare pagine interessantissime che scorrono leggere e piacevoli!Ciao a tutti!!!
Ma sì…anche noi abbiamo il tartufo , nelle colline bolognese , nei pioppeti del Ferrarese e facciamo parecchie “feste del tartufo”, dovremmo vergognarci di fronte ad Alba , ma l’Italia è tutta talmente bella e provvida di beni…che va bene anche il nocino di Asti.
Caro Franco, innanzitutto posso dirti che mia mamma, pur abitando a Milano, aveva origini venete. E con Modena ci può anche stare, che ne dici? Poi non so esattamente quale fosse il procedimento che usava per fare il nocino ma so con certezza che le coglieva verdi in modo che fossero ancora acerbe nel mallo. Usava rigorosamente solo alcol puro a 90° e ci regalava le bottiglie di liquore alla Festa di Ognissanti. Un’ultima cosa: le noci le coglieva qua da me, nelle colline del Monferrato, e tu sai che alcune raggiungono benissimo i 400-500 metri.
Qualche supplettiva precisazione : le noci devono essere verdi e si devono poter tagliare in quattro con sufficiente facilità , devono essere sempre in numero dispari(33-35 per litro d’ alcol 90°)(mai la grappa- che molti profani utilizzano). E’ indispensabile l’infusione (noci in alcol) per quasi due mesi…poi…
Una di Asti che parla del nocino, “al nusèin ed Modna”…ma ! Esiste l’Ordine del Nocino Modenese di Spilamberto unico al mondo , come l’aceto balsamico di Modena. Teoricamente si dovrebbero raccogliere la notte “della guazza di San Giovanni ” 24 giugno, ma la raccolta in realtà inizia verso i primi di giugno. Le migliori sono le noci nate a “mezza montagna” 400/600 mt s.l.d.m. Non sto a dare la mia ricetta perchè ce ne sono parecchie , c’è chi aggiunge chiodi di garofano e stecche di cannella, variano molto anche le quantità di zucchero e acqua per fare il prodotto più o meno alcolico.
Come nell’aceto è importante l’invecchiamento…io ho una bottiglia di nocino che ha 40 anni . Ogni anno a Spilamberto si effettua una cerimonia che premia il miglior nocino dell’anno .
E allora aggiungo qualcosa anch’io al commento di Lucia. Innanzitutto condivido il suo pensiero che, nelle tradizioni popolari, la notte di San Giovanni è la più indicata per preparare infusi e intrugli di vario genere.
Ho un ricordo della mia cara mamma, scomparsa sei mesi fa. La notte di San Giovanni lei raccoglieva noci verdi con le quali preparava ottimi liquori (nocino). Sento ancora il sapore dolce e delicato di quel liquore. Mamma diceva che se non raccoglieva le noci proprio quella notte, il nocino non sarebbe venuto così buono. Son cose che non si dimenticano!!!
Nel mio paese l’arrivo dell’estate si festeggia il 24 giugno, durante la notte di San Giovanni, tradizioni popolari si tramandano fin dai tempi antichi. Le erbe raccolte in questa notte sono riservate per la preparazione di pozioni magiche e medicamentose, recenti studi hanno appurato che proprio in questi giorno dell’anno è possibile ottenere i massimi principi attivi delle piante; l’arnica, l’artemisia, le bacche di colore rosso, l’erica e la verbena….
Non sapevo che ci fosse un Vangelo apocrifo di Enrico Pea… ci vogliono solo i “maledetti toscani” a far queste robe ! Stai a vedere che la grotta della nascita non era a Betlemme , ma sulle Apuane in quelle splendide “grotte dei venti”. Devo dire la verità sono talmente belle anche dal mare che non sarebbe blasfemo pensare che è lì che è nato il figlio di Dio.
Un ringraziamento molto particolare a Lucia, a confezionare il video,inserendo la meravigliosa musica di Giulio.il nostro Toscanaccio bravissimo e simpaticissimo. le sue dolci note musicali ci fanno sognare ad occhi aperti, tenendoci la vita allegra.siete bravissimi e troppo bello ascoltarvi e vedere il video.certo la musica è Poesia, sperando che Giulio e Lucia, tornano presto tra noi.grazie a voi abbiamo ascoltato e, visto il video con molto piacere bravissimi.Un saluto di cuore a voi.Ciaoo
Bene , Rientro ora dalle prove ( h 0.30).Il Panorama del Monte Forato è completo sotto tutti gli aspetti.Lucia ha scritto particolari giusti e Francesca ha postato un altro filmato..Io sono onorato di “accompagnarVi” per queste pisalanche naturali.Concludo con una parte letteraria di Enrico Pea, famoso scrittore versiliese, che cerco di riassumere cosi : “…Quando Giuseppe Maria e il Bambinello salivano per quelle gole per fuggire in groppa all’asinello ormai stanco…si trovarono la via sbarrata da un altissima e invalicabile parete…d’un tratto si aprì una grande porta nel monte e, attraverso il Monte Forato si salvarono.I guerrieri di Erode perirono nelle forre, travolte dai massi che rotolavano verso valle…”
E dopo quello che mi dice Lucia, corro a vedermi il passaggio del Sole dal Monte Forato come una doppia alba. Parto adesso, farò in tempo???
Scherzi a parte, chi può non se la perda questa magia!!!
Aggiungo qualche notizia sulla doppia alba al Monte Forato di Stazzema, in provincia di di Lucca,tra il 20 ed il 21 giugno sarà infatti possibile ammirare uno spettacolo unico: il sole che passa nel monte. In alcuni siti come nel vecchio borgo di Pruno di Stazzema, viene osservato come ogni anno in occasione del solstizio d’estate il passaggio del Sole dal Monte Forato come una doppia alba, una magia da vedere con i propri occhi.
Che meraviglia! Che sensazioni! Che sogno guidato da una musica divina! Giulio sei impareggiabile,fatti presente spesso. Che dire a Lucia? Aspettiamo anche te con le tue capacità che invidio!!!
Mi fate sentire come il prezzemolo . ” è sempre presente ” grazie. Appena posso, cercherò di dire qualche cose in più su questo monte .Grazie a Lucia e a Francesca, per me è un piacere
donarVi musica col mio ferraccio.
che dire: musica bellissima, foto mozzafiato
x gustarle la musica dovresti chiudere gli occhi, ma non vedresti le immagin? che fare? è come il serpente che si morde la coda
quindi occhi aperti ed orecchie pure, tanto tutto quanto ti entra nell’anima e ti lascia una sensazione dolcissima grazie
h.22.43, tutti con il naso all’insù sognando una felice e serena estate, l’orario cambia di anno in anno a causa della diversa durata dell’ora solare rispetto a quella terreste.Un paluso per il video e la musica. Un Saluto
Le magiche Apuane con il monte forato …naturale Stonehenge e le dolci vibrazioni del sax del nostro Giulio sono una meraviglia!
Poi questa notte …a luna rossa mme parla ‘e te….
Un ringraziamento particolare a Lucia che è bravissima a confezionare i video inserendovi la musica di Giulio.
E a te, grande amico toscano, grazie per queste dolci note che ci fanno sognare e ci rallegrano un pò la vita.
Ma che bella sorpresa trovare qui il video che avevo confezionato per un’amica di Giulio che aveva postato queste bellissime immagini, che unite alla musica di Giulio ha reso questo momento magico e commovente! Spero che Giulio abbi voglia di parlare di questo fenomeno che pochi conoscono.
Cara Edis, tu sei eldyana come noi, perciò sei “speciale” come tutti noi.
Un abbraccio!
Ci sono parecchie leggende, che designano il noce come albero delle streghe, perché si crede che ne utilizzino i rami per volare e che organizzino i loro sabba proprio intorno al noce, nella notte tra il 23 e il 24, raccogliendone i frutti verdi per i loro rituali, e garantendo così vitalità alla pianta proprio per il fatto che il tutto avviene nella notte più corta, quando la luce vince sulle tenebre. Anche se oggi si è persa la tradizione della raccolta delle noci in questo giorno prestabilito, rimane la tradizione di preparare il nocino. Bellissimo il colore scuro e l’aspetto denso e la forma della bottiglia che Franco ogni anno prepara con ricetta segreta e ne fa dono agli amici più cari!
Siamo partiti dal solstizio d’estate,poi, notizia dopo notizia,ai monti, alle leggende e infine al liquore e al tartufo!!!!Cari Eldyani siete ” speciali”, sapete destreggiarvi e creare pagine interessantissime che scorrono leggere e piacevoli!Ciao a tutti!!!
Ma sì…anche noi abbiamo il tartufo , nelle colline bolognese , nei pioppeti del Ferrarese e facciamo parecchie “feste del tartufo”, dovremmo vergognarci di fronte ad Alba , ma l’Italia è tutta talmente bella e provvida di beni…che va bene anche il nocino di Asti.
Caro Franco, innanzitutto posso dirti che mia mamma, pur abitando a Milano, aveva origini venete. E con Modena ci può anche stare, che ne dici? Poi non so esattamente quale fosse il procedimento che usava per fare il nocino ma so con certezza che le coglieva verdi in modo che fossero ancora acerbe nel mallo. Usava rigorosamente solo alcol puro a 90° e ci regalava le bottiglie di liquore alla Festa di Ognissanti. Un’ultima cosa: le noci le coglieva qua da me, nelle colline del Monferrato, e tu sai che alcune raggiungono benissimo i 400-500 metri.
Qualche supplettiva precisazione : le noci devono essere verdi e si devono poter tagliare in quattro con sufficiente facilità , devono essere sempre in numero dispari(33-35 per litro d’ alcol 90°)(mai la grappa- che molti profani utilizzano). E’ indispensabile l’infusione (noci in alcol) per quasi due mesi…poi…
Una di Asti che parla del nocino, “al nusèin ed Modna”…ma ! Esiste l’Ordine del Nocino Modenese di Spilamberto unico al mondo , come l’aceto balsamico di Modena. Teoricamente si dovrebbero raccogliere la notte “della guazza di San Giovanni ” 24 giugno, ma la raccolta in realtà inizia verso i primi di giugno. Le migliori sono le noci nate a “mezza montagna” 400/600 mt s.l.d.m. Non sto a dare la mia ricetta perchè ce ne sono parecchie , c’è chi aggiunge chiodi di garofano e stecche di cannella, variano molto anche le quantità di zucchero e acqua per fare il prodotto più o meno alcolico.
Come nell’aceto è importante l’invecchiamento…io ho una bottiglia di nocino che ha 40 anni . Ogni anno a Spilamberto si effettua una cerimonia che premia il miglior nocino dell’anno .
E allora aggiungo qualcosa anch’io al commento di Lucia. Innanzitutto condivido il suo pensiero che, nelle tradizioni popolari, la notte di San Giovanni è la più indicata per preparare infusi e intrugli di vario genere.
Ho un ricordo della mia cara mamma, scomparsa sei mesi fa. La notte di San Giovanni lei raccoglieva noci verdi con le quali preparava ottimi liquori (nocino). Sento ancora il sapore dolce e delicato di quel liquore. Mamma diceva che se non raccoglieva le noci proprio quella notte, il nocino non sarebbe venuto così buono. Son cose che non si dimenticano!!!
Nel mio paese l’arrivo dell’estate si festeggia il 24 giugno, durante la notte di San Giovanni, tradizioni popolari si tramandano fin dai tempi antichi. Le erbe raccolte in questa notte sono riservate per la preparazione di pozioni magiche e medicamentose, recenti studi hanno appurato che proprio in questi giorno dell’anno è possibile ottenere i massimi principi attivi delle piante; l’arnica, l’artemisia, le bacche di colore rosso, l’erica e la verbena….
Non sapevo che ci fosse un Vangelo apocrifo di Enrico Pea… ci vogliono solo i “maledetti toscani” a far queste robe ! Stai a vedere che la grotta della nascita non era a Betlemme , ma sulle Apuane in quelle splendide “grotte dei venti”. Devo dire la verità sono talmente belle anche dal mare che non sarebbe blasfemo pensare che è lì che è nato il figlio di Dio.
Un ringraziamento molto particolare a Lucia, a confezionare il video,inserendo la meravigliosa musica di Giulio.il nostro Toscanaccio bravissimo e simpaticissimo. le sue dolci note musicali ci fanno sognare ad occhi aperti, tenendoci la vita allegra.siete bravissimi e troppo bello ascoltarvi e vedere il video.certo la musica è Poesia, sperando che Giulio e Lucia, tornano presto tra noi.grazie a voi abbiamo ascoltato e, visto il video con molto piacere bravissimi.Un saluto di cuore a voi.Ciaoo
Bene , Rientro ora dalle prove ( h 0.30).Il Panorama del Monte Forato è completo sotto tutti gli aspetti.Lucia ha scritto particolari giusti e Francesca ha postato un altro filmato..Io sono onorato di “accompagnarVi” per queste pisalanche naturali.Concludo con una parte letteraria di Enrico Pea, famoso scrittore versiliese, che cerco di riassumere cosi : “…Quando Giuseppe Maria e il Bambinello salivano per quelle gole per fuggire in groppa all’asinello ormai stanco…si trovarono la via sbarrata da un altissima e invalicabile parete…d’un tratto si aprì una grande porta nel monte e, attraverso il Monte Forato si salvarono.I guerrieri di Erode perirono nelle forre, travolte dai massi che rotolavano verso valle…”
E dopo quello che mi dice Lucia, corro a vedermi il passaggio del Sole dal Monte Forato come una doppia alba. Parto adesso, farò in tempo???
Scherzi a parte, chi può non se la perda questa magia!!!
Aggiungo qualche notizia sulla doppia alba al Monte Forato di Stazzema, in provincia di di Lucca,tra il 20 ed il 21 giugno sarà infatti possibile ammirare uno spettacolo unico: il sole che passa nel monte. In alcuni siti come nel vecchio borgo di Pruno di Stazzema, viene osservato come ogni anno in occasione del solstizio d’estate il passaggio del Sole dal Monte Forato come una doppia alba, una magia da vedere con i propri occhi.
Che meraviglia! Che sensazioni! Che sogno guidato da una musica divina! Giulio sei impareggiabile,fatti presente spesso. Che dire a Lucia? Aspettiamo anche te con le tue capacità che invidio!!!
Mi fate sentire come il prezzemolo . ” è sempre presente ” grazie. Appena posso, cercherò di dire qualche cose in più su questo monte .Grazie a Lucia e a Francesca, per me è un piacere
donarVi musica col mio ferraccio.
che dire: musica bellissima, foto mozzafiato
x gustarle la musica dovresti chiudere gli occhi, ma non vedresti le immagin? che fare? è come il serpente che si morde la coda
quindi occhi aperti ed orecchie pure, tanto tutto quanto ti entra nell’anima e ti lascia una sensazione dolcissima grazie
Molto bello il video e vedere sorgere il sole da una vetta è una emozione che auguro a tutti di provare, Grazie Lucia e Giulio
h.22.43, tutti con il naso all’insù sognando una felice e serena estate, l’orario cambia di anno in anno a causa della diversa durata dell’ora solare rispetto a quella terreste.Un paluso per il video e la musica. Un Saluto
Le magiche Apuane con il monte forato …naturale Stonehenge e le dolci vibrazioni del sax del nostro Giulio sono una meraviglia!
Poi questa notte …a luna rossa mme parla ‘e te….
Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie……… Un bellissimo e dolcissimo pensiero.
Un ringraziamento particolare a Lucia che è bravissima a confezionare i video inserendovi la musica di Giulio.
E a te, grande amico toscano, grazie per queste dolci note che ci fanno sognare e ci rallegrano un pò la vita.
Ma che bella sorpresa trovare qui il video che avevo confezionato per un’amica di Giulio che aveva postato queste bellissime immagini, che unite alla musica di Giulio ha reso questo momento magico e commovente! Spero che Giulio abbi voglia di parlare di questo fenomeno che pochi conoscono.