Credo che questo nuovo post di Franco sia il diretto, e perfetto, prosieguo del precedente, la MORALE. Purtroppo prende a riferimento i fatti tragici di questi giorni facendone un'ampia e significativa disamina sulla quale riflettere.
Su Repubblica di oggi c'è un articolo del grande Recalcati dove tra le tante cose dice " Onora il padre e la madre è uno dei comandamenti biblici più belli . Portare "onore" ai propri genitori , non malgrado siano imperfetti e vulnerabili, ma proprio perché essi sono tali , significa riconoscere il debito simbolico grazie al quale la vita sorge e iscrivere la propria vita nel patto tra generazioni ,perché nessuna vita può farsi da se stessa " Prosegue dicendo poi che in una società neo-libertina sparisce il senso di colpa e la sua scomparsa prepara ad una dimensione predatoria dei rapporti umani.
Ma ora lascio la parola a Franco.
La notizia più eclatante di queste ore è il delitto efferato dei due "giovani mostri " nei pressi di Codigoro, che con freddezza e apparente lucidità uccidono a colpi d'ascia i genitori di uno dei due .
Non è la prima volta che accade una mostruosità del genere e gli autori sono sempre giovani ragazzi , ricordo Erika e Omar o Maso ... tanto per citare.
Il contesto in cui questi delitti vengono perpetrati è quello della borghesia, in famiglie tradizionali e benestanti , allora ?
Non credo agli indemoniati o alla follia di un raptus, perché quasi sempre gli assassini sono due e non possono certamente essere colti entrambi da dissesti mentali così drastici , anche se fanno buon gioco nella chimica del cervello e quindi nel suo normale funzionamento,gli squilibri in eccesso o in difetto dei vari ormoni (serotonina - adrenalina-noradrenalina - testosterone ecc.) con la conseguenza di portare ad azioni aggressive parossistiche.
La psicologia parla di fattori sociali , di noia , di pensieri ossessivi . Se uno non riesce ad uscire dalla sua rimuginazione e perde la consapevolezza dell'assurdità di essa, può sfociare in aberrazioni incontrollate ed incontrollabili.
Con questo non voglio dire che i giovani assassini non hanno colpa perché vittime del loro "cervello sballato" da tempeste ormonali , ma certamente anche questi fattori hanno la loro importanza per cercare di capire .
Un mio pensiero va anche a tutti quei fatti non naturali, come apparizioni, fenomeni di poltergeist ecc. ad esempio a Fatima, Medjugorje , Lourdes sono stati coinvolti giovani in età post-puberale , non oltre l'età matura .
E' ovvio che non voglio paragonare mostri con mistici , ma voglio far considerare che i 12/18anni ,sono età speciali ,dove sta nascendo il corpo adulto e dove si scatenano tempeste che possono portare a situazioni fuori dalla normalità .
E' una età dove è ancor più necessaria la presenza del genitore , dell'adulto, dove è indispensabile tenere gli occhi sempre aperti e le orecchie sempre tese ,perché i pericoli , compresi quelli di una folle ed omicida aberrazione mentale, possono essere presenti.
Franco
Più volte ho scritto, magari considerato all’anticada da alcuni o da tanti…che la miglior cura per i giovani, sarebbe, -E’- i calli nelle mani, il sudore, la schiena a pezzi… Credo sia Una Cura che supera alla grande tutti i concetti psicologici di recupero , rieducazione etc.Conosco un industriale con tanti soldi, ebbene, suo figlio voleva il motorino.Suo padre l’ha assunto nella sua azienda, l’ha fatto lavorare come tutti i dipendenti e, quando ha ritenuto che le ore lavorative erano sufficienti, gli ha comprato il motorino. Ma perchè è avvenuto questo ? Perchè il padre, ha fatto tanta ma tanta “gavetta”…E smettiamola di chiamarli ragazzi
Caro Franco, leggi bene alcuni commenti e troverai la risposta alla tua domanda.
Mi pare invece giusto l’inciso di Nembo, i giovani non hanno valori di riferimento , regole , tradizioni , amore per le proprie radici.Tutto è indistinto , possibile e vuoto, se c’è una presa di posizione politica è solo di pancia. Sono abbandonati ad un consumismo (che non si può più praticare perchè non ci sono in soldi ) e a stereotipi di gruppo come lo smartphone e affini , lo sballo, il sesso . Ignorano il sacrificio costruttivo , l’orgoglio e il desiderio di maturare fattivamente.
Mi sorge la solita domanda un pò autolesionista: “di chi è la colpa?”
Per non uscire dal seminato e nel prosieguo del Post, mi ha colpito quello che pubblicamente hanno detto i due giovani Altotesini arrestati in Thailandia per aver strappato quattro (Non Una)bandiere di quella nazione: Noi veniamo da un paese dove un atto del genere non è così importante!Per loro è scattato l’arresto immediato e messi in carcere, dopo una settimana la Farnesina tramite il consolato Italiano è riuscita a farli rilasciare, gli stesi però costretti davanti a dei poliziotti e a tutti le persone che hanno visto il video pubblicamente a chiedere scusa in lingua inglese!Per dire come la inclinazione al bullismo alla ignoranza per non dire altro…Va anche oltre confine, forse questi giovani chiamiamoli così…non sanno nemmeno cosa vuol dire l’emblema,e i valori della loro Bandiera in Italia e, nemmeno che esiste un art. del C.P.292- Villendio!Sanzionato purtroppo ora con una sanzione amministrativa!
Carlina ha detto una cosa saggia , in queste situazioni orribili , cerchiamo sempre delle generalizzazioni e possibili concause che portano al tragico evento ,se non altro per arginarlo in ipotetiche “tempeste perfette ” non facilmente ripetibili e quindi tranquilizzare i nostri animi scossi.
Certamente “ognuno ha la sua testa” , cioè ha una storia, un’individualità , un cervello, un ambiente che probabilmente non poteva che portarlo lì.Forse anche due individualità simili, come in questo caso, hanno ampliato e scatenato l’evento.
bravo Franco e bravi tutti gli altri he hanno detto i loro pareri in meriEto io non riesco a scrivere a lungo ed interagire con i loro discorsi, troppo complessi, troppo difficili da descrivere x me NESSUNO ha mai pensato che probabilmente oggi ognuno ha una propria testa che non riece ad andare oltre a quello suggerisce loro e che tuttociò che fanno è lunico metodo di esistere. non aggiungo altro Lo so che può sembrare stupido quanto ho scritto,anzi senz’altro lo è
Non sono psicologo e non ho verità assolute da proclamare, come tutti voi del resto. Ma di fronte ad un così efferato ed inspiegabile orrendo delitto ci domandiamo: ma perchè l’hanno fatto? Sono assurde le scuse addotte dai ragazzini omicidi, tutti ci rendiamo conto che il problema è molto più grave ed esteso. Purtroppo, al momento, non ci sono risposte valide a chiarire il motivo dell’orrido gesto. Ma ci è d’obbligo riflettere proprio su questo. E allora mi faccio una domanda: si pùò arrivare a tanto orrore senza un perchè? Purtroppo in una situazione psicologica grave devo dire di si. Questa è una mattanza, siamo di fronte ad adolescenti che usano la ribellione per stare senza pensieri. Per vivere senza senso di colpa. Per vivere senza responsabilità. Riprendo una frase del comportamento biblico già citata da parecchi di voi: onora il padre e la madre. Questo comprende un comportamento biologico spontaneo ma se, in verità, cresciamo e viviamo senza senso di responsabilità, col bisogno di non avere pensieri e siamo affetti da una superficialità cronica, possiamo purtroppo arrivare ad essere come Edipo Re. Con la differenza però che lui si è ucciso dopo aver ucciso il padre. I segnali di questi comportamenti ci sono stati di sicuro, purtroppo i genitori non sono stati educati a coglierli. Il primo è la superficialità estrema, poi la chiusura totale, la rottura con il gruppo famigliare, quindi la fine del dialogo (se mai c’è stato) con i genitori. Ed ecco che il nucleo famigliare si divide in due parti, da una parte i genitori, dall’altra il figlio col suo gruppo. Entrambe le parti non comunicano più, e il gruppo che si sente oppresso (figlio più amico) si carica di odio fino a raggiungere la necessità patologica di stare senza pensieri sfociata nell’annullamento della causa che li provocava: i genitori. Mi trovo in sintonia col pensiero di parecchi di voi, ma anch’io, come voi, non posso fare altro che ipotesi. Resta la tragicità di un ennesimo fatto inspiegabile.
Ci sarebbero molto da dire e pensare, ma due ragazzini come possono comettere un delitto cosi atroce, e poi andare a giocare,da tempo premeditato questo doppio delitto voleva eliminare i suoi genitori, per avere maggior liberta senza essere giudicato da loro. liberta di fare e disfare a suo piacimento, non era malato era solo un ragazzino con molti probblemi difficili da scoprire ma anche da capire quali saranno? dicendo molto poco devono pagare per questo orribile duplice delitto, ma questo e troppo poco!!! Un saluto
Bellissimi i commenti, vorrei sintetizzare per capire come può avvenire la “tempesta perfetta” che porta due ragazzi all’aberrazione più tragica:
I genitori bravi, ma che hanno un lavoro che li occupa molto ,togliendo lo spazio per considerare a fondo i “problemi” dei figli.
La scuola inesistente , perchè considerata tale dai ragazzi e perchè non sempre riesce a svolgere la sua funzione educativo/preventiva.
I videogiochi ,soprattutto quelli violenti e di morte , dove spesso virtualità e realtà sono difficili da distingursi.
Una società libertina , dove l’individuo ,lasciato solo, teoricamente può fare qualsiasi cosa , abbandonato alle sue frustrazioni e alle false necessità.
l’uso spensierato della droga , degli sballi , le ubriacature se non quotidiane almeno settimanali.
Il vuoto di ideali , la mancanza di regole , la pretesa che tutto può essere preso e consumato.
Le tempeste ormonali proprie dell’età e un cervello ancora “piccolo” in un corpo che ormai è già “adulto”.
L’assenza di guide spirituali, psicologiche e riferimenti adulti adeguati, uniti a tutto quello che è stato detto …a volte…per fortuna rare …possono portare alle “tempeste perfette “
Francesca, condivo il tuo ultimo commento e,partirei subito con una delle tue ultime parole del commento,RISPETTO e MORALE,( Valori di vita) e io aggiungo verso tutte le persone e ruoli in questa società con la consapevolezza dell’importanza morale e rispetto verso tutta la società sempre più attenta ai problemi che comportano riflessioni socio emotivi. Per non uscire dal discorso inerente al Post,inizio con il dire che forse,come ho letto in un commento ma forse qualche avvocato per farsi un nome, per farsi pubblicità potrebbe anche chiedere l’nfermità mentale, sarebbe assurdo per una complicanza di cause effetto, anche perchè l’infermità mentale duplice nel contempo per un crimine credo che ci sia mai stata sentenza, sarebbe una asserzione gratuita ed ingiustificata verso i soggetti o il soggetto, detto questo ci sono degli Artt. del C.p, che sono molto chiari partendo dall’art. 89 e altri correlati (85-88-90-)inerenti ai vari vizi parziali della semi infermità metale parziale e totale e, in merito ci sono numerose sentenze di Cassazione appropriate al caso. Nel caso nostro di questo atroce delitto, a mio parere, c’è premeditazione ( e aggiungerei anche aggravanti )premeditazione è un vizio parziale di mente che opera su due piani completamente differenti, il primo riguarda il piano della mente, mentre il vizio parziale è quello della impunabilità che esclude la premeditazione. La premeditazione presuppone anche la stessa due elementi quello cronologico ovvero reato pensato nel tempo come in questo caso, ( trovare un complice, sapere orari ecc..)e quello ideologico consistente nella forma risolutoria criminosa perdurante fino alla continuità del crimine ideato con determinazione ed efferatezza.Basta con il falso buonismo e altro adducendo sempre che bisogna capire i soggetti e altri casi analoghi in generale il valore della vita è uno solo e non ci sono scusanti, bisogna agire con fermezza e fare qualcosa per cercare di non fare fare questi gravi crimini partendo da un punto principale con la consapevolezza di fare e questo punto rimane sempre la famiglia.
Ci dichiariamo tutti scandalizzati da questo ennesimo gesto di follia omicida. Siamo tutti inorriditi e non troviamo ragione, risposte, parole per definirlo o tentare, quantomeno, di comprenderne le ragioni. Perchè ragioni non ci sono, o forse si, qualcuna c’è anche se NON giustifica minimamente l’accaduto. Non è malato quel ragazzino, e neppure è un folle. Credo che tutto, o almeno parecchi motivi, vadano ricercati all’interno della famiglia. Il motivo, direte voi? Ufficialmente è stata la ramanzina dei genitori per lo scarso rendimento scolastico. Ma questa non regge minimamente, è soltanto la goccia nell’oceano di mancanze, di negata presenza patriarcale, di errori commessi a fin di bene da quei poveri genitori. Il ragazzino aveva tutto, persino gli era stata costruita una dependance perchè potesse essere più indipendente. Ma ci rendiamo conto? A 16 anni vivere senza controlli, poter fare tutto ciò che pare e piace in ogni momento del giorno e della notte? Ecco che, al di là di tanti altri errori, arriva la droga, coca, spinelli, alcool e chi più ne ha più ne metta. Mancano i valori, i sentimenti, i dialoghi, le sgridate e le tirate di orecchi quando servono. Ma tutto questo sin dall’inizio. Troppo tardi a 16 anni riprenderlo per un’azione veniale (scuola) di fronte a simili orrori ed errori che costituivano ormai la sua vita di adolescente in fase di sviluppo-uomo. Certo, tutto era stato fatto probabilmente a fin di bene, per non far sentire il ragazzo inferiore ai suoi coetanei. Ma è l’assenza di regole che impedisce ad un ragazzo di distinguere tra lecito ed illecito. Un genitore non può essere un amico. Deve fare il genitore e basta, deve essere correttivo senza opprimere.
La famiglia, si sa, è una delle manifestazioni dell’agire umano che si esprime non solo nelle relazioni interpersonali, ma soprattutto nei contesti più allargati che costituiscono il tessuto sociale. E’ il primo nucleo che incontra il bambino alla nascita ed è da lì che partirà tutto il suo percorso di crescita, fisica e psichica. La famiglia va considerata come un microcosmo dove trovano posto problemi non solo individuali, ma anche i sentimenti più profondi, i dialoghi e le comprensioni che aiutano a risolverli quei problemi. Ma soprattutto i VALORI, quelle impronte di vita insostituibili, quei percorsi che hanno il primo riferimento nei nostri esempi di genitori. Il RISPETTO, la MORALE, i SENTIMENTI, l’IMPEGNO, l’EDUCAZIONE, il SACRIFICIO, la FAMIGLIA. E poi lascio a voi il compito di aggiungerne altri.
Sono fatti troppo gravi, non è possibile dare una spiegazione, sinceramente questi accadimenti lasciano sgomenti. Non ci sono parole, almeno io non le trovo.
Cara Rosa non credo ci possa essere la richiesta di infermità mentale perchè non c’è, anche se l’orrendo delitto porterebbe a pensarla se non altro per “giustificare” l’evento. A mio parere la questione è molto più complessa come ben scrive Nembo. E’ chiaro che dobbiamo interrogarci in quale socità viviamo.
Ho letto l’articolo, Franco mi scusi,le faccio una domanda.Lei pensa che sia un bene se qualche avvocato possa chiedere l”infermità per questi due ragazzi?Io sono perplessa ma non accetto che ora si dia tutta la colpa a una droga.Per certe cose la mia mente si rifiuta di darsi una risposta,la faccenda è troppo grave.
Esecrazione, ribellione, sconcerto, sconforto e ancora, ancora, ancora. Il che fare non è chiaro a nessuno. Purtroppo, così siamo indotti a non fare nulla se non a giudicare. Ciò che rimane un’impresa inutile.
Inizio col dire che nessuno nasce omicida ma si diventa.Detto questo, ci si domanda perchè i figli uccidono i genitori o perchè i genitori-mamme uccidono i propri figli o tentano di ucciderli, vedasi a Rimini la mamma che metteva sedativi nel biberon della figlia causandole due arresti cardiocircolatori. Tutti i casi sono diversi in cui ci si macchia di orrendi delitti, è come se si giocasse con i videogiochi,ma la domanda è sempre la stessa perchè? Forse alcuni comportamenti sono di riflesso della società in cui viviamo,la difficoltà del disagio sociale,forse anche della troppa libertà senza responsabilità e senza più ascolto da ambo le parti. Credo che la droga e altri tipi stupefacenti non sia la causa principale anche se la stessa ha duplice effetto, credo che in tutto manca una relazione d’affetto all’interno della famiglia e mancanza di capirsi per un mancato dialogo far genitori e figli, il discorso sarebbe troppo lungo da sviscerare poichè poi subentra l’età, il menefrighismo, la troppa sicurezza che i giovani hanno del tipo: Sono minorenne non mi fanno nulla, vengo poi acclamato nelle diverse trasmissioni ecc…ripeto l’educazione che lascia tracce più profonde è sempre quella di casa.
non si legge altro sui i giornali dei due ragazzi che hanno ucciso i genitori, ed ogniuno a modo suo cerca di scavare dentro a loro per capire come possono essere arrivati a quello.
Per prima cosa amici per la pelle, usavano droga e spinelli e pochi che parlano, uno aveva tutto firmato e l’altro era il povero, per questo ha accettato i soldi per commettere gli omicidi.
Certo la madre che seguiva di più il figlio e vedeva e sapeva tutto era quella più odiata, lei doveva morire, lei era la mia repressione,il padre doveva andare anche lui, ospite non gradito, nessuna pietà per chi lo aveva messo al mondo.
Giovani alla quale non hanno voglia di studiare,
dove i genitori danno tutto, dove le loro menti sono distorte dai video giochi, e le piace i soldi facili. figli che non si sono mai sentiti dire di no ed ogni rifiuto per loro è un oltraggio.
ho letto in web che si sentivano in forza quando erano pieni di coca e penso che erano sotto l’effetto quando hanno commesso l’omicidio.
Pure vigliacco il figlio che ha chiamato l’amico a compiere l’orrore, se tanto li odivi avesse almeno avuto il coraggio di farlo lui. Invece chi mi fa veramente pena è la madre dell’amico che giustamente ha detto devi pagare per quello che hai fatto, maio non ti lascio, questa è una madre che sofreche ha il cuore piccoloe le sono vicina