Dialogo tra nonno (Franco Muzzioli) e nipote:
- Nonno fra poco è Natale .
- Da che cosa lo deduci ?
- Dalle luminarie .
- Poi ?
- Dai negozi pieni di gente che compera i regali.
- Poi ?
- Dall'albero che dobbiamo fare.
- Poi ?
- Dal fatto che la nonna deve preparare la cena della Vigilia
- Poi ?
- A sì ...forse il papà mi regala lo smartphone.
- Poi ?
- Ma basta nonno ti ho detto tutto !
E bentornato caro Michelangelo, sai che io lavoro anche quando tu sei in giro per il mondo. Grazie a te e a tutti. A presto.
Eccomi qua, son ritornato e che ti trovo? La Francesca che sa mettere sempre il “dito” sulle questioni importanti e difficili. Ebbene, cara amica mia, vorrei aggiungere anch’io il mio pensiero a quello di chi mi ha preceduto. Nel mio girovagare per il mondo ne ho conosciuti di “fantasmi” quali tu descrivi nel tuo post. Esseri invisibili che noi scansiamo quando ce li ritroviamo davanti sul marciapiede o sotto un androne, ma esistono. Non voglio dilungarmi su questo argomento, tu e i commenti precedenti avete detto tutto, semplicemente aggiungo: tutti noi facciamo il bilancio di fine anno che assume una certa importanza, soprattutto se viene fatto in modo sincero e mettendo sulla bilancia quanto abbiamo vissuto. Proviamoci anche quest’anno. Sai a cosa mi riferisco, brava Francesca. A presto.
Sono d’accordo,con questo post. ma certo commenti sono personali. Vorrei dire basta Ipocresia. Natalizia, basta promessa e falsita’, contro molte famiglia alla fame. C’è molta gente che vive in questi giorno dentro i supermercati, non per riscardarsi, ma per segliere i regali piu’ belli per i loro famigliari. Basta questa diversita’. Ma certo è sempre esistito,il Povero,è il Ricco e ,una via di mezzo,pero’ vivibile, ma ora noi vogliamo essere buoni è basta pensare non solo 364 giorni ma 365 sappiamo benissimo che molte persone hanno tentato l’omicidio per la vergogna senza avere colpe, di queste grave crisi nelle loro famiglie.Chiedono al nostro “Governo piu’ lavoro”per dare una degna vita a tutti coloro che soffrono per questa crisi che attanaglia sempre piu’ forte. molti giovane e famiglie.I nostri giovani partono per cercare lavoro per l’Estero lontano dai loro cari, vorrei che il nostro Governo ne prendessa atto, e che prendesse a cuore in questi periodi di gelo le persone che vivono sotto i tunnel, nei landroni,per ripararsi dal gelo. non tutti per scielta,ma per questa grave crisi economica.Pensiamo anche a queste persone piu’ sfortunate di noi. Noi possiamo vivere anche senza un regalo oppure un albero di Natale ,è un giorno come altri perche’ non abbiamo conosciuto la fame e il freddo.grazie a tanti volontari che porteranno una tazza di tè caldo ,a queste persone,un caffe’ qualcosa perche’ possono vincere il freddo un letto specialmente!! Ecco la Ipocresia Natalizia, chi troppo chi niente.IL nostro Governo Italiano, anche ” Papa Francesco” spero organizzano un luogo dignitoso per il Natale anche per queste persone sfortunate. Un saluto a tutti.
Francesca hai messo le persone di fronte alla loro coscienza questo è bene INCONTRIAMOCI viene letto da persone che non sono in eldy quindi il tuo messaggio arriva anche a molta gente e soprattutto ai giovani. ciao e complimenti.
Io sono, come ho già detto mille volte, un agnostico, ma vorrei sommessamente ricordare che il Natale è la festa per commemorare la nascita del Redentore (cioè del figlio di Dio. , per chi ci crede) . Per uno come me è forse normale che si riduca ad un cenone, a qualche regalo e forse ad un afflato verso i poveri e i diseredati, ma per tutti i cattolici italiani ( tutte le destre , tutto il centro, buona parte della sinistra) che dovrebbero essere la maggioranza, stando alle statistiche, non dovrebbe uscire in modo prepotente l’aspetto religioso della Festa ? Non me ne stò accorgendo …forse sono distratto !
scrissi questo post nel mio blog nel 2013 ma penso che sia ancora valido
il più bel regalo di Natale
è tempo di regali si avvicina Natale, e non sappiamo più cosa offrire ai nostri bambini, le case sono stracolme di giochi, anche molto costosi, poi adesso è di moda i video e vedi i bimbi con questi aggeggi nelle mani che sembrano rapiti in un altro mondo, se le parli non sentono tanto sono assorti.
Non so se è un bene o un male, ma certamente essi in questo modo si estraniano alla vita non socializzano.
Ecco che anche io mi sono isolata a pensare a una cartella di legno il dono più bello che da bimba ho ricevuto:
Avevo sei anni nel 46 ed inizio la scuola solo che non avevo una cartella dove mettere il libro, quaderni, e matite.
Arrotolavo tutto con un elastico(preso da mia madre di quelli che lei adoperava per sostituire nelle mutandine, quando questi si rompeva)solo che ci lasciavo in filo lungo così me lo passavo sulle spalle e a quel modo mi avviavo a scuola.
Il mio papà lavorava al allestimento navi Ansaldo di Genova, allora l’interni di una nave era per la maggiore fatto di legno pregiato,così vi erano i falegnami e i lucidatori di mobili.
Mestiere che ormai è solo nei ricordi o se esiste ancora qualche ebanista lo sa fare.
Tornando ai doni sotto l’albero che il mio era un ramo di alloro con mandarini, noci e le caramelle che faceva papà(caramellava lo zucchero lo faceva raffreddare sul tavolo di marmo, e li incartava per poi appenderle ) questo solo la vigilia perchè non ci sarebbero arrivate a Natale.
Al mattino seguente come ogni bimbo vi era l’ansia di vedere cosa mi aveva portato allora si aspettava Gesù bambino, ora è di moda Babbo Natale(ci siamo americanizzati anche in questo)
Vi era un pacco fasciato con la carta da zucchero(se vi ricordate si comprava sciolto e veniva incartato con una carta celeste azzurrina, tanto è vero che anche anche le ditte manifatturiere avevano inventato il colore carta zucchero)
Che grande ! chi sa cosa c’era dentro apro alla svelta tanto era lucida che mi sono specchiata, ma no non era un specchio era una cosa di legno con una mappa dove si apriva e chiudeva una maniglia di cuoio,apro e vi erano dei laccetti e non capivo.
Allora papà mi disse” ti piace la tua nuova cartella,così non bagni i quaderni quando piove.”
Bella era veramente bella!era un mobile di lusso che io portavo ogni giorno a scuola ed orgogliosa ne ero, me la aveva fatta il mio papà per me.
Col tempo mi disse come era riuscito a nascondere la sua manodopera si portava la cartella quando saliva sulle navi li non vi era il capo che controllava e lui poteva d’accordo con il falegname farmi la cartella.
La mia compagna era il mio orgoglio,anche se mi è servita una volta come autodifesa si ho spaccato la testa a un bambino,mi prendeva in giro perchè avevo la cartella di legno.
Da grande ho capito che avevo difeso il mio papà.
Quanta nostalgia, che fine hai fatto non lo so tu vivi nei miei ricordi più belli, o mia dolce cartella di legno.
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ABBATTIAMO I MURI CHE ABBIAMO IN TESTA….VIVREMO, FORSE MEGLIO?.CAMMINADO OGGI,PENSAVO A COME SI PASSERA’ LE FESTE, CHI CON LA FAMIGLIA,CHI CON LA COMPAGNA,CHI DA SOLO,E QUESTO MI RATTRISTA.VORREI CHE TUTTI SIANO FELICI.PENSO A TANTI BAMBINI, CHE CERCANDO NELLA SPAZZATURA, UN POCO DI CIBO,PENSO A CHI HA PERSO IL LAVORO CHE FESTA SARA’ PER LUI? PENSO AL POVERO CHE VIVE GUARDANDO CHI LE PASSA VICINO, E LE DA UN POCO DI ATTENZIONE.PENSO AL MARE ASSASSINO CHE PER IL GUADAGNO DI TANTI DIVENTA SANGUE.PENSO ALLA POLITICA CHE CREDIAMO CHE CI SCALDI IL CUORE, E LA MUSICA L’ABBIAMO SCELTA NOI, E CI RAMMARICHIAMO.CONCLUDO, COME HO INIZIATO ABBATTIAMO I MURI NELLA NOSTRA TESTA…E FORSE VIVREMO… MEGLIO?.
E si, c’è il Natale delle vetrine scintillanti e delle spese per i regali. E poi c’è un altro Natale. Quello dei poveri, dei senzatetto, di chi dorme in strada o in macchina. Non ditemi che sto facendo della retorica, so che non piace a nessuno toccare certi argomenti, ma queste realtà esistono e sono tantissime, sempre più in aumento. E non mi riferisco solo a extracomunitari, ma a persone come noi, cittadini che hanno perso il lavoro, padri di famiglia che dopo la separazione non hanno potuto sostenere le spese di mantenimento a moglie e figli e, senza lavoro, sono finiti alla Caritas dormendo, magari, in macchina o per strada. Il Natale di queste persone è tra i poveri, i senzatetto, gli immigrati che quotidianamente si rivolgono a strutture assistenziali di volontariato per un pasto caldo, una coperta. E allora ditemi, dove vanno a finire l’amicizia, l’affetto, la fratellanza, la condivisione che dovrebbero essere i simboli di un Natale per tutti? Ma per alcuni, per volontà del destino, le festività natalizie non sono altro che giornate d’inverno, un periodo in cui combattere contro il freddo e la fame.
a proposito Francesca il mio albero ha le palle piu grosse di tutti hahahah Ormai il consumismo è arrivato a livelli insopportabili Brava hai fatto bene a fare questo post e pensare che il Natale era e dovrebbe essere una festività dedicata alla famiglia a Napoli si faceva la gara a chi faceva il presepe piu bello A Roma hanno già piazzato un albero di natale a piazza s. Pietro Non ci sarebbe nulla di male se p. s. Pietro non fosse il centro della cristianità hanno dimenticato che l’albero è un simbolo pagano ora è la festa del consumismo
Dal Post di Francesca si evince che è provocatorio e, lo condivido in tutto e per tutto. Vero, è da qualche mese che ci stordiscono per non dire altro con pubblicità amplificando alla corsa di acquisti ovvero a una festa ormai diventata esteriore a quella che veramente dovrebbe essere. Il 25 Dicembre giorni prima, ma anche dopo si festeggia la nascita del capitalismo, vetrine e vie illuminate, addobbate in ogni angolo e mi chiedo perché solo un questo periodo, tutti vogliono essere buoni con un falso moralismo, penso a quelle persone che di notte dormono sotto i ponti della tangenziale, negli androni, nei parchi sulle panchine, che aspettano di notte un caffè caldo un tè, una parola buona che a volte non capiscono ma si fanno capire a gesti, penso alle 18milioni di famiglie in precarietà, penso ai 6Milioni di persone in povertà, penso a tutti quelli che hanno bisogno che per vari motivi della vita li hanno portati a questo, penso a tutto questo aspetto sociale. Questo periodo, sarà anche utile per la traballante economia che abbiamo, anche se alcuni dicono che vedono la luce in fondo al tunnel, ma questo tunnel è molto lungo, ma tutto porta al consumismo sfrenato. Ricordo con nostalgia la mia infanzia dove il Natale oltre ad essere una festa religiosa era un periodo di tanto attesa dei piccoli doni che avevano un significato vero, ora invece si trasformano in mera abitudine che del Natale c’è solo purtroppo il nome. I veri valori sono scomparsi, e rimangono solo quelli materiali. Un Saluto
Dialogo tra nonno (Franco Muzzioli) e nipote:
– Nonno fra poco è Natale .
– Da che cosa lo deduci ?
– Dalle luminarie .
– Poi ?
– Dai negozi pieni di gente che compera i regali.
– Poi ?
– Dall’albero che dobbiamo fare.
– Poi ?
– Dal fatto che la nonna deve preparare la cena della Vigilia
– Poi ?
– A sì …forse il papà mi regala lo smartphone.
– Poi ?
– Ma basta nonno ti ho detto tutto !
Mi piacerebbe tu riportassi , se è possibile, l’ultimo colloquio fra me “nonno” e il mio ipotetico nipote, che da oltre tre anni colloquiano in facebook. Credo sia la sintesi di quello che dici.
Sono completamente d’accordo con te, Franci. E non me ne faccio certo un cruccio: infatti non è la prima volta. Basta, basta con il Natale fasullo che ci propinano.