MONTE CAVALLO

La Costa, è la parte centrale del Monte Cavallo. E’ un costone ripido e scosceso, uno stretto sentiero serpeggiando lo attraversa in diagonale fino a raggiungere la vetta a quota 1.200 ca. Avevo programmato da diversi giorni, di partire il mattino presto: col fresco si cammina meglio. La moglie brontolò: “ dove vai che è ancora buio ? “ Scendo in cucina per un rapido caffè. Lascio il paesetto mentre il campanile suona le cinque e trenta. Decido di portare anche il cane, anche perché abbaiava. Arrivato ad un bivio, Roki mi guarda come dire: da che parte andiamo? Un breve cenno col dito e parte come un razzo inghiottito dal bosco. Rimango solo e comincio a salire mentre l’alba proietta nel sottobosco sagome informi. Le eriche sono talmente alte che coprono il sentiero a mo’ di arco. Per alcuni tratti sono costretto a camminare curvo. Alcuni pensieri mi frullano per la testa : e se cascassi , prima che mi ritrovano. Assorto in questi pensieri sono salito più del previsto, mi siedo sopra un sasso di quarzo al Col della Costa: comincia a schiarire.

BASATI

Laggiù lontano, Basati, il mio paese. Il borgo appare tutto unito e le luci comunali sono ancora accese: sembrano tante lucciole. Ecco che arriva anche il cane con la lingua di fuori, gli verso un po’ d’acqua nel palmo della mia mano. In alto la Pania della Croce e il Corchia cominciano ad essere illuminati dal sole. Passano pochi minuti e anche Monte Cavallo esce dall’ombra. Piano piano il sole scende dalla cima dei monti : affiorano anche i paesi di Stazzema .

STAZZEMA

Il bosco riprende i suoi colori, ecco che Basati appare adagiato su un pianoro, le case addossate una all’altra formano un circolo irregolare che si allunga verso i campi. I castagni fanno da cornice fino alle propaggini dei prati del Poggione. Chiudo mentalmente la cornice da mio punto di osservazione. Comincia a fare caldo mentre il campanile suona la prima Messa. E’ ora di scendere.    

Giulio Salvatori

10 Commenti a “MISSIONE COSTA…..di Giulio Salvatori”

  1. Giulio Salvatori ha detto:

    E’ stata una breve gita. Vi rngrazio della VS compagnia

  2. sandra.VI ha detto:

    Che bella questa tua scarpinata GIULIO ,qualcuna ne ho potuto farne anc’io ,e da brava cittadina,non so descrivert quanto ne abbia goduto…..In compenso anche se diverse ,seguivo le levatacce di mio marito che usciva per pescare (secondo lui)e tornava felice dopo aver visto l’alba sul lago e ascoltato i primi rintocchi delle campane dei vari paesini .Grazie GIULIO con un caro saluto

  3. Giuseppe3.ca ha detto:

    Mi sono sentito immerso nel risveglio della Natura, grazie Giulio, bellissima descrizione dal vivo, cronaca in presa diretta. Sono un mattiniero pure io e spesso ho vissuto le emozioni del sorgere del sole ma in riva al mare dove mi recavo a pesca con le canne da lancio. É bello vivere la Natura da qualsiasi punto di osservazione e con qualsiasi angolazione. Viva la vita. Ciao.

  4. francesca (franci) ha detto:

    Caro Giulio grazie a te che ci trasporti dentro il tuo mondo fatto di cose semplici, genuine ma tanto tanto significative, laddove c’è più sostanza che forma. E perchè rimanere a letto o sul divano? Lì ci si può stare sempre. Invece nel bosco di primo mattino, quando quasi è ancora notte, è una bella avventura che non tutti possono permettersi. Continua così, caro amico mio, noi vogliamo ancora di fare tanti “viaggi” insieme a te.

  5. carlina ha detto:

    Giulio è un bello spezzone della tua vita quello che hai scritto, sopratutto l’orario in cui hai deciso di fare questa bella passeggiata, ti ha donato colori e brividi che sicuramente in altri momenti non avresti avuto bravo ogni tanto andare controcorrente aiuta e fa bene alla vita

  6. gabriella.bz ha detto:

    Giulio mi sembra di essere vicino a te, quante volte sono partita per andare poco più in alto della mia città e mi son trovata su le montagne, non parlo di cime che da sola non potrei andarci. Non è la paura ma la siccurezza, tu avevi il cane, ma io da sola non potrei. Conoscendomi lo zaino in spalla c’è sempre, ma le amicizie per camminare son poche. Preferiscono le funivie, perciò appena letto il racconto mi son detta: ecco un amico che cammina. Bravo, un saluto ciao

  7. Giulio Salvatori ha detto:

    Questo semplice raccontonon ha nessuna pretesa narrativa, ma solamente un “percorso” a contatto della natura. Chi vive in città dificilmente si amalgama col bosco. Chi come me, invece, ha calcato da ragazzzino vari sentieri , lo legge in tutti i suoi aspetti come dice Franco Muzzioli. Poi, ognuno ha la propria machina fotografica e guarda da diverse angolazioni.Certo che uno che si avventura nel bosco ancora nella penombra mattutina, non è una persona normale:potrebbe starsene al letto o sul divano a guardare la tv. Ma il bosco è un libro aperto ad ogni lettore, ci sono pagine che si girano da sole, colori che variano in continuazione, suoni di un orchestra che si anima sempre di più accarezzata dai primi raggi di sole.Potrei continuare ancora a sfogliare questo -libro amico- che mi ha visto crescere…Ma ho timore di annoiarVi. Grazie a Francesca che ha messo garbatamente del Suo.

  8. franco ha detto:

    Ma che bello , però se esci alla cinque e trenta , vuol dire che ti sei svegliato alle cinque , che bravo! Poi con RoKi (che cane sarà uno che si chiama cone il grande pugile Balboa ? ) . Le albe sulle nostre montagne (io sono dall’altra parte della cresta ) alla mattina presto quando le ombre lasciano come una lieve coltre alberi e monti sono magiche ,perchè il risveglio è dolce scandito sopratutto dagli uccelli che si preparano al giorno.

  9. gianna ha detto:

    Ciao ,Giulio,bella questa tua scarpinata,al mattino presto non c’è da chiedersi come mai, ora fa caldo, cammini guardi le bellezze che la natura offre,in compagnia del tuo cane Roki che beve dal palmo della mano.E’ abbaia se sento o vede qualcosa di strano,è molto attento e fanno molta compagnia,Ma ora cominci vedere le lucine nei piccoli paesi, sperduti tra il verde dei boschi.La tua scarpinata è stata molto faticosa ma piacevole, da solo,per fortuna che c’era roki, arrivato a 1.200 metri di altezza ti siedi per riposarti, guardi ma nella tua testa passano molti pensieri spero anche belli, La Costa è la parte centrale del Monte Cavallo- poi avrai osservato i piccoli paesini Basati- è Stazzema. in questi luoghi Giulio si vive oltre 100 anni, in santa pace. grazie della tuo invito ma io guardavo le bellezze dal basso,perche’ servono le gambe allenate per salire nei monti.Un caro saluto Giulio una coccola al tuo Roki, che come avrai visto sara’ stato felice tu pensa quanto sono importanti gli amici a quattro zampe.Un caro saluto e un buon sabato a te x tutti,ciaoo

  10. lorenzo12.rm ha detto:

    Bella, Giulio, questa tua scarpinata all’alba. Qualcuno si domanderebbe: Perché? Ma perché è bello camminare, guardare, sedersi, e pensare, pensare. Con il cane che beve l’acqua dal palmo della tua mano. E abbaia. Grazie di averci portato con te sulla Costa.

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