Domenica 8 marzo è la "festa della donna " , sono già anni che personalmente contesto questo anniversario , non certo per un vetero maschilismo che non mi appartiene , ma per uscire da una generalizzazione sessantottina e prendere in considerazione i veri problemi antichi ed attuali.
Mi schiero totalmente con le compagne di vita che ancora prendono stipendi più bassi dei maschi , che non fanno figli perché non hanno aiuti idonei, che sono violentate e uccise dall'idiota e antico concetto che l'uomo è il padrone , è armato quindi facilitato ad uccidere e ha un onore da difendere.
Questi uomini sono maschi rimasti in epoche culturalmente ancestrali , hanno solo sostituito la spada con la rivoltella , con la banale scusa dell'autodifesa.
L'8 marzo lo dedicherei a tutte le donne uccise , violentate , stuprate , sottomesse, plagiate, prostituite, mal pagate , abbandonate ,bruciate come streghe , esiliate nei conventi , senza anima e senza la possibilità di avere una opinione.
L'8 marzo per me non è una festa , ma il ricordo delle DONNE MARTIRI di tutte le epoche e di tutto il mondo e le donne , quelle che si sono conquistate la libertà e che lottano ancora per dignità e lavoro, devono essere le prime a schierarsi per trasformare una "festa", spesso solo consumistica, in un evento storico di grandissima importanza.
8 marzo LE DONNE MARTIRI
Franco
Naturalmente condivido pienamente il pensiero di Franco. Festeggiare??? Che cosa??? Non c’è nulla da festeggiare oggi. E non è mia abitudine uscire proprio l’8 Marzo. Se ne ho voglia esco quando mi pare e non perché un’istituzione mi concede il permesso di uscire.
Grazie Franco. Vergogna per gli uomini immemori, tanta considerazione per le donne martiri. Evviva le donne, sempre e comunque.