Da sequestrato , nei miei piccoli vagabondari da una camera all'altra della casa , spesso essendoci bel tempo mi siedo anche fuori nel piancito del giardino a leggere o a guardare le piante che a dispetto del virus cominciano la rinascita.
Otto giorni fa stavo lì seduto mangiucchiando un biscotto , quando un merlo arriva a un metro da me , mi guarda muovendo il capino come per dire "e a me niente ?" Ho gettato qualche briciola che ha beccato contento. La cosa si è ripetuta il giorno dopo e anche negli altri giorni. Tendevo a gettare le briciole sempre più vicino a me , finché lo ho messe a qualche centimetro dai piedi e lui imperterrito a ha continuato a beccare.
Qualche giorno fa , faceva più freddo non avevo voglia di uscire e sono rimasto in cucina a fare colazione con la porta finestra prospicente il giardino aperta. Il merlo è arrivato e ha cominciato a saltellare intorno facendo uno strano verso , poi vedendo che non uscivo senza timore è entrato in casa fino ai miei piedi e voltava la testa verso la finestra come per dire "mi porti o no da mangiare !" . Mi sono alzato e lui trotterellante davanti è arrivato sino al punto dove normalmente gli do le briciole e così ho fatto. La cosa ormai si ripete d'abitudine , o viene in casa se la portafinestra è aperta o rimane davanti finché non esco.
C'è da chiarire un particolare i merli sono generalmente monogami, quindi sono una coppia , anche in questo caso c'è la femmina grigio marrone con il becco dello stesso colore , mentre il maschio ,come tutti sappiamo, è nero corvino con un bel becco arancione.
Quando metto le briciole arriva anche lei , ma il maschio la manda via e lei può beccare solo quando lui è sazio e se ne vola via (questi maschi !!!!).
Lei però furba e intelligente come tutte le femmine , aspetta che lui non ci sia , entra in casa senza tanti timori, se mai svolazza anche sulla tavola poi si va a fermare sul gradino della porta finestra. Ho capito che cosa vuole !! Devo mettere le briciole quasi all'esterno perché lei possa volar via se necessario , ma abbastanza vicine a me in modo che possa beccare indisturbata , perché se ci sono io presente lui non si attenta a mandarla via.
Che dire , mai avrei pensato di addomesticare un merlo ,ci voleva questo terremoto , quello che mi fa pensare è che tutta la natura continua imperterrita il suo ciclo come se nulla stesse succedendo , come se il virus non esistesse, questo dovrebbe farci pensare a quanto siamo fragili noi dominatori del mondo, fragili e stupidi, ma spero che questa prova così drammatica ci faccia capire che il nostro primo pensiero non è quello di accumulare e consumare , ma salvaguardare ...sarà il verbo del futuro.
Franco
Bellissimo racconto il tuo, Franco. E bravissima, Francesca, che l’ha pubblicato. Grazie a tutti e due.
Sai come la penso, L’Immenso , come tu lo chiami avrebbe dovuto non far scoppiare l’epidemia. Intercedere ? Perchè cosa abbiamo commesso per chiedere una intercessione ? E perchè devono morire migliaia , centinaia di migliaia o milioni (come nelle guerre ), prima che Lui elargisca il suo beneplacido ? Perchè deve volere sempre i sacrifici , come gli antichi dei Maya o Cartaginesi quegli dei che vogliono sangue prima di accogliere le intercessioni ? Non sono capace di queste preghiere mi dispiace , siamo tutte sue creature ,lo faccia e basta!
Bene Franco ora che sei riuscito ad addomesticare una coppia di merli potresti fare qualcosa per i problemi attuali, che so intercedere con l’Immenso. Scherzo ovviamente, complimenti e…salutami la merla.