I primi dieci più ricchi d'Italia hanno una liquidità che raggiunge i 100 miliardi (cento miliardi !!!!) , inoltre ci sono circa 40.000 italiani che percepiscono un reddito annuo superiore ai 300.000 euro . Beati loro senz'altro, nessuna particolare invidia , sono stati bravi, fortunati, forse anche un po pirati, ma se è tutto legale non ci sono problemi. Siamo però in una situazione tragica e particolare nella quale probabilmente nei prossimi mesi molte piccole industrie o attività commerciali e turistiche falliranno , mettendo sulla strada migliaia o forse decine di migliaia di lavoratori . Se ai signori sopracitati chiedessimo un' "unatantum Coronavirus" ...che ne so ...da uno 0,50 ad un 2% a secondo dei loro redditi , sarebbe una cosa tanto sbagliata ? Forse si riuscirebbero a "tirar su" oltre 2 miliardi che dovrebbero essere immediatamente dati per risolvere i problemi delle attività succitate evitando che un numero enorme di lavoratori andasse in cassa integrazione , che ovviamente paga tutta la comunità , portando via risorse alla sanità ,che ora ha una importanza VITALE. E' chiaro che i politici non lo vogliono fare , ci sono partiti che addirittura vogliono abbassare le tasse a tutti , Paperoni compresi. Sta allora a noi poveri pensionati anziani ad alzare la voce . Prima di tutto come la pensate ? Mi piacerebbe avere un vostro parere. Grazie, Franco

6 Commenti a “…E SE CHIEDESSIMO AI PAPERONI….di Franco Muzzioli”

  1. candiago paul ha detto:

    Generalizzando: in qualsiasi Nazione del Mondo non e’ molto importante il tipo di Governo che c’e’ se, con fatti alla mano, pratica Ordine, Legge, Giustizia e Liberta’ verso il suo popolo.
    Non vi e’ valida filosofia o logica che giustifichi di diventare invidiosi di chi ha di piu’ di un altro: Ricco/i di possedere ONESTE ricchezze.
    Le ha ottenute sapendo commerciare onestamente, tanto quanto io con i miei due centesimi per non essermi voluto interessare piu’ di tanto, o non aver saputo far di meglio.
    (Imposte circostanze di vita,la storia di ognuno di noi, causate da fattori esterni: altro soggetto.)
    Ora se la parola onesta’ e ricchezza sono in armonia con la Legge democratica chi deve, prima di tutto, essere in fronte alla MAGISTRATURA e’il Governo in carica: per la sua incapacita’, voluta o meno, di TASSARE i sui cittadini in maniera non proporzionata al “IL CAPITALE” del cittadino.
    (Qualsiasi forma assuma questo capitale, che rende, e ha valore, deve essere tassato per intenderci bene.)
    Sulla BASE di questa TASSAZIONE la Legge viene applicata su tutte le richezze dei cittadini.
    Qualsiasi ragionamento di conseguenza diventa inconsistente quando si tenta di puntare il dito alle richezze altrui.
    (A meno che,ingiustamente, in una Nazione sia proibito essere ricchi o possedere proprieta’. Di nuovo, altro soggetto.)
    Vedasi governi con questa mentalita’ e direzione da parte di tirrani, dittatori e sistemi totalitari. Esperimenti Sociali che dimostano di non permettere la Liberta’ e non essere Onestiper erronea abolizione del Diritto alla Proprieta’e che genralizziamo con il nome di Sistemi Totalitari.
    Tipi di Governi che mostrano di non funzionare per un congenito errore sociofilosofico, religioso, morale ed etico di non voler accettare la “tipologia spirituale e mentale dell’Uomo” e suo diritto inalienabile alla Liberta’ dell’individualismo nella societa’composta di diritti e doveri. L’Uomo non puo’ dare il cervello all’ammasso. Puo’/deve partecipare al complesso Sociale, ma non puo’ mai “vendere” la sua Dignita’ umana e Liberta’. In pratica, vivere da schiavo sotto Dittatura.
    E’ insito nell’Uomo il primordiale Ideale alla Liberta’, Amore, Sentimenti, Arte, Diversita’ di Ideali da godere in Liberta’. Indissolubili Talenti e Virtu’ della sua Natura di Uomo che sa e vuole partecipare alla Comunita’ umana come Uomo Libero.)
    Facile sbagliarsi rispetto a questi concetti di Base specie, nelle difficolta’ sociopolitiche della Nazione/i e proprie. Una scppatoia per scaricare sui ricchi le difficolta’ e disagi in cui una societa’,popolo o persona si trova a vivere.
    Di nuovo non esiste onesta’ e validita’ di spogliare chi e’ ricco dei suoi averi, se non vi e’ la prova di malizia verso chi e’ ricco del suo CAPITALE.
    Si puo’ fare violenza su ricchi, ma quando questo avviene si inizia un fenomeno che da vita a lotte fratricide, Rivoluzioni e Guerre sociali.
    La Storia ci mostra molti di questi esempi e le conseguenze provano, consistentemente, solo distruzione, sangue e morte e non si ottiene nulla. Poi con larime e pianti riconincire da capo pulendo i ruderi di due guerre mondiali.
    Piangenti e dolenti riprendere la stessa strada che era meglio non distruggere, ma sarebbe stato intelligente correggere le sperequazioni prima del disastro.
    Ognuno di noi ha differenti Talenti, per cui anche i risultati saranno diversi da persona a persona: sia nel campo intellettuale, artistico che quello commerciale.
    Fu cosi’ che per pura invidia Caino uccise Abele, per la sola differnaza che suo fratello sapeva far di meglio di lui e ne divenne geloso al punto di toglierli la vita.
    Esaminiamo minuziosamente e caso per caso, la ricchezza altrui, prima di cadere nello sbaglio di condannare un ricco solo perche’ e’ ricco, senza saper nulla della sua ricchezza: se vogliamo capirci con onesta’ intellettuale e non di sopravvento violento sul prossimo.
    Cordiali saluti a tutti,
    Paul Candiago
    (candiago.p@bmts.com)

  2. francesca ha detto:

    Caro Franco la tua proposta non è solo ragionevolissima ma sarebbe l’ideale per risolvere tanti problemi senza indebitare ulteriormente questa nostra Italia. Ma come si fa a chiedere ai miliardari di cedere una piccolissima parte dei loro soldi per salvare l’economia italiana? La maggior parte di questi ha costruito il loro enorme patrimonio proprio svendendola, decentralizzando le aziende trasferendole in paesi a bassissimo costo di mano d’opera. Insomma non sono certo esemplari di patriottismo questi individui e secondo te sarebbero disposti a mettere mano al portafoglio quando non l’hanno messa sul cuore la mano? Certo magari in un paese più rigoroso dove la giustizia è regolata con fermezza, equità e severità queste cose potrebbero succedere, ma non qui in Italia. Noi siamo un paese democratico e ciascuno ha il diritto di tenersi il suo malloppo, la sua maxi-pensione, i suoi stipendi esorbitanti magari neanche meritati e fregarsene di tutto il resto. Come dire, “non sono cose che mi riguardano”. Capiscimi a me!

  3. giannina ha detto:

    Franco questa guerra nessuno l’ha’ cercata, non è giusto chi troppo e chi niente, bisogna aiutare quelle persone che rimaranno senza lavoro, e senza i soldi per prendere il pane il latte per i loro bambini.Allora si deve dividere da bravi fratelli.Non serve alzare la tonalita’ della voce. In ogni guerra mia madre diceva i ricchi diventeranno poveri, difficile che questo avvenga,i soldi vanno dove sono i poveri moriranno di faame.C’è chi dice nessuno rimarra solo,meglio nessuno arrivera’ alla disperazione , forse e meglio, abbiamo perso tantissimi nonni che rinforzavano i fglie figlie per arrivare a fine mese,ora chissa’ dove saranno, quei nonni sono morti dannati quelle famiglie non saUranno arrivare a fine mese.Mi rivolgo al Governo al grande Uomo Presidente Mattarella,metta le mani nel suo cuore, lei è un Uomo Speciale di buon cuore, Noi crediamo e contiamo nella sua possibile bonta’Tanta Pandemia e moltissimi morti, questo e tutto quello che avranno i nostri padri di famiglia. Italiani.Vogliamo il giusto per tutti.cosi i loro nonni e nonnine riposeranno ovunque in pace? Gianna1,grazie anticipatamente con il mio cuore di mamma?

  4. Giuseppe3.ca ha detto:

    Chi governa, almeno in teoria, dovrebbe avere il compito di mantenere un giusto equilibrio tra i cittadini e questo vorrebbe significare che non ci dovrebbero essere né i troppo ricchi, e nemmeno quelli che non hanno niente perché lo Stato dovrebbe assicurare la garanzia di un minimo di sussistenza per tutti… ma è così?
    Le tasse, tra le altre cose, dovrebbero servire pure a creare e mantenre questo equilibrio, ovvero far pagare di più a chi ha di più per dare a chi ha di meno. Ma è così?
    Forse tra chi ha di più ci sono proprio quelli che gestiscono il popolo ed ecco spiegato il mantenimento dello status-quo: I ricchi sempre più ricchi e i poveri restano poveri.
    Le tasse? Mi viene in mente una massima di Ettore Petrolini:
    “Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco ma sono tanti.
    Forse è questo il sistema che usano i governi di ogni popolo e l’Italia non fa eccezione. Ma è così?

  5. gabriella2.bz ha detto:

    Franco io comincerei a levare due zeri a quelli dei 100 miliardi,poi dividerei ancora per quattro, non credo rimangano a secco, anche se hanno industrie, ma pendandoci bene quelli delle industrie non hanno tutti quei soldi. Dimezzerei la cifra a quelli del reditto fisso di 300.000. Con 12.000 euro il mese possono vivere, altrimenti imparino a viverci. Con il denaro rimasto possiamo dire che i poveri avranno da mangiare e forse resteranno due soldi per chi ha un negozio o un’ officina… per non trovarsi a terra al momento di riaprire. Un saluto ciao

  6. lorenzo12.rm ha detto:

    E allora alziamo la voce, no? Ma ci sentiranno? Mi auguro di sì.

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