- Non mi ricordo più le cose. Non mi ricordo più niente. Il mondo prima, la quotidianità, è tutto distante, sfocato.
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- È normale. Sta resettando.
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- Resettando?
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- Ma certo, il suo cervello si era scordato com'era vivere normalmente e adesso poco a poco si sta ripigliando. Sapesse quanti oggi non si ricordavano come ordinare un cappuccino e un cornetto.
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- Senta, ma lei se lo ricorda?
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- Cosa?
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- Com'eravamo prima, prima di tutto questo.
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- Vagamente.
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- Me lo può raccontare?
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- Senta io dovrei…
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- La prego.
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- Va bene. Com'eravamo. Com'eravamo… come glielo spiego. Eravamo belli, Eravamo belli, dotto'. E liberi, liberi come l'aria. Eravamo ingegneri, dotti, biologi, giuristi, politici, allenatori, spesso nello stesso momento. Non ce ne fregava di niente, ma volevamo lo stesso dare il nostro parere su tutto. Eravamo ipocriti di un'ipocrisia spensierata che sapeva di pomeriggi d'estate. Forti con i deboli e deboli con i forti attraversavamo la vita pensando a una sola cosa, la nostra felicità. Nel mondo di prima tutti avevano diritto a un'opinione anche i più stupidi, anche quelli che non l'avevano costruita, l'avevano trovata per terra o se l'erano inventata. E quell'opinione era sacra. Guai a metterla in discussione quell'opinione. Eravamo coraggiosi dietro schermi e parabrezza, compassionevoli con ogni animale domestico e bastardi con tutto il resto. Eravamo a favore di così tante cose che una doveva essere per forza quella giusta. Non cercavamo la conoscenza, perché avevamo già tutta la conoscenza che ci serviva. Ci piaceva commuoverci, perché eravamo anime sensibili e dimenticare in fretta, per non perdere tempo. Avevamo un sacco di tempo libero e lo usavamo per farci stare sul cazzo più cose possibili. Odiavamo e odiavamo da uomini liberi, perché nessuno si permetteva di chiederti di motivare il tuo odio. Ciascuno di noi era il più intelligente, il più furbo, il più divertente della specie e tutti avevamo dei peni enormi, anche le donne. Facevamo a gara per non cambiare mai opinione e vincevamo tutti, sempre. A quei tempi non ci toccava essere cittadini informati o responsabili, non eravamo costretti a vivere nella orrenda schiavitù del senso civico, oppressi dalla fastidiosa coscienza che il benessere altrui dipende anche da noi. Non dovevamo metterci in fila per nessuno. Manco sapevamo cos'era una fila. Potevamo agire spensieratamente e guai a chi ci costringeva a pensare che le nostre azioni potessero avere delle conseguenze. Ci raccontavamo storie, bellissime storie di fantasia su cose lontane e sfocate come giustizia, cambiamenti climatici e uguaglianza di genere. Volevamo essere più buoni, trattare gli altri come noi stessi, creare un mondo migliore per i nostri figli, ma c'era sempre una partita di mezzo, un aperitivo, una cosa urgentissima da fare, un video spassosissimo sulle differenze fra Roma Nord e Roma Sud. Nessuno osava chiederci di essere coerenti, nessuno controllava davvero che facessimo quello che promettevamo di fare e nessuno ci faceva i conti in tasca. Eravamo così felici da permetterci di essere quasi sempre incazzati e avevamo così tanto di tutto quello che volevamo da sentirci in diritto di volerne di più. Eravamo le più belle teste di cazzo che abbiano mai camminato su questo pianeta.
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- Darei tutto per tornare a quei tempi.
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- Ci stiamo lavorando. Sono due e cinquanta.
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- E lo scontrino?
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- Il cosa?
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- Oh, grazie. Grazie davvero.
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(dal blog Non è successo niente)
“Pensa come un adulto, vivi come un giovane, consiglia come un anziano e non smettere mai di sognare come un bambino”.Sono uno che si mette in disparte e osserva, si capisce tanto uscendo di scena, vedi chi ti aspetta e chi va via, chi conta e chi no. Liberare le proprie emozioni, è il primo passo per vivere bene con se stessi, la semplicità è la classe delle persone eleganti, le persone buone sono sempre disponibili e sono le ultime a essere (Nel mirino) delle prepotenze degli altri, ma sono anche le prime a non tornare più indietro,
la vera maturità sta nel tacere, perché dove l’ignoranza parla,l’intelligenza tace (dice un adagio). Si va continuamente alla ricerca di tante cose, abbiamo bisogno di serenità.Il destino è quando incontri una persona che cercavi per poi renderti conto che non hai mai niente altro di meglio al mondo, “Il posto più bello dove addormentarsi è nei pensieri di qualcuno”.Gu.⚜
Ringrazio tutti per i commenti.
Mi dispiace che, putroppo, la discussione è degenerata verso un itinerario che nulla ha a che vedere con il senso del post. Pazienza, grazie lo stesso.
Franco, per me tutto quello che hai scitto nulla di nuovo, per di piu’ vivo con ogni tipo di credenze e credi e lantano da me cercare proseliti alla Dottrina di Gesu’ Cristo e sua Chiesa Cattolica Romana via Internet. Le Sacre Sritture sono i Canoni per chi e’ Cristiano Cattolico Romano. Di Rivelazione DIVINA ne abbiamo avuto una sola e provata dalla Resurrezione di Cristo. Vana sarebbe la nostra Fede Cristiana, ci informa San Paolo Apostolo da 2000 anni fa, se Cristo non fosse risorto. Catechismo, detto questo ognuno creda quello che vuole. Se ti interessa, Cristo stesso ci informa ed avverte: neppure se scendessero gl’Angeli dai Cieli la gente ci crederebbe e questo prova tutto il tuo srivere. Buona sera e la filastrocca continua, buon divetrtimento
Caro Paul tu inviti sempre tutti a leggere la Bibbia , “unica rivelazione”, ma se ti sforzassi a leggere la storia delle religioni ti accorgeresti che anche Horus 2.000 anni prima di Cristo è morto e risorto dopo tre giorni(religione egizia), ma anche Tammuz nell’area babilonese 6.000 anni fa . Non parliamo poi della nascita il 25 dicembre , solstizio d’inverno, che accomuna Dioniso, Mitra , Horus, Krisna , ovviamente Gesù ecc.Non ti balena il dubbio che queste religioni si siano un pò tutte copiate .Pensa che 2.000 anni prima di Cristo c’erano dei “Paul”, che parlavano con lo stesso tuo linguaggio di Horus. Poi ognuno fa quel che crede e (bisticcio ) crede a quel che crede!!!!
avete detto già tutto voi: Francesca che ha scritto il post e i vari commentarori che hanno portato i loro commenti -tutti validi e veri io non aggiungo altro se non sopravvivo in questa nuova dimensione di vita
Franco, buona sera, cosa vuoi “ho corso la mia vita e mantenuto la mia FEDE Cristiana”. San Paolo la sapeva lunga, ed anche ai suoi tempi c’era chi parlava come te ed edonismo a non finire. Rimane sempre la realta’ della Resurrezione di Cristo, che fra l’altro ci ha detto: Il Cielo e la Terra passeanno ma le mie PAROLE non passeranno. Franco al Giudizio Universale pensa quanti saremo a condividere il vero e il falso. notte
Per me si va nella città dolente / per me si va nell’eterno dolore / per me si va tra la peduta gente ……………………………lasciate ogni speranza o voi ch’entrate. Dante era del 1200 a queste cose non ci crede neppur più la Chiesa . O Paolino , ma sei rimasto veramente indietro ….
Riccardo, buona sera, congratulazioni, lo sai bene il Catechismo Cristiano e lo Stato di Grazia che ci danno i Sacramenti.
Per di piu’ noto che sei un’ abile contabile e non manchi di logica della doppia partita.
Non troverai mai nello Spirito, Morale, Interpretazione della Dottrina Evangelica della Chiesa Cattolica Romana, per la salvezza delle nostre Anime, di implorare l’Infinita Misericordia di Dio, giocando sull’ l’ultima “carta” del Sacramento dell’ Estrema Unzione.
(Sacramento che e’ sempre prudente e saggio ricevere in condizioni di buona lucidita’ mentale di intendere e volere e non in condizioni estreme di vita )
Al Buon Ladrone gl’ando’ bene… nel Mistero della Salvazione…sarai con ME in Paradiso.
Detto questo, usare l’astuzia per salvarci l’Anima all’ ultimo momento di vita, giocando con Dio e la sua Misericordia non e’ “un bel gioco da giocare” e del tutto satanico come mentalita’ e da non consigliare a nessuno.
Un Atto di Dolore anche e’ sufficiente, se detto con vero pentimento per i nostri peccati, per cercare la Salvazione.
Nessuno sa o sapra’ o puo’ far affidamento a queste ultime, estreme opportunita’ dall’ Infinita’ Misericordia di Dio di donarci queste grazie, all’ultimo minuto, per salvarci l’anima.
Il Catechismo invece ci insegna la Via sicura, Vera per la Salvezza dell’Anima: mantenerci in Stato di Grazia e non abbiamo nulla da temere.
Per di piu’ nessuno sa o sapra’ se con queste estreme opportunita’ offerteci in fin di vita, quando le condizioni di intendere e volere e psicofisiche sono cosi’ tanto alterate e deboli, se un atto di dolore o il Sacramento dell’Estrema Unzione saranno accette dalla Giustizia di Dio.
Specie dopo una vita di non esserci interessati e rifiutata la Sua Legge nel nostro modo/manera di vivere avendo preferito servire il Mondo?
Chi prega si salva chi non prega si danna, ci ricorda il Santo. ( Santo Curato d’Ars)
(Nonostante questo catechismo sono sempre vere e valide le Parole di Cristo: Si fa piu’ festa in Cielo per un peccatore pentito che per novantanove Giusti.)
Domanda per Paul, l’estrema unzione non serve allora?
“evado” per un attimo dal concetto sparato da Francesca e, per la verità del fatto, uso una parola un po’ forte, ma oggi lo dicono anche in TV. Si racconta che, in piccolo borgo, erano frequenti le risse fra un uomo e una donna, fra l’altro vicini di casa. Dopo le ripetute violenze da parte di questa signora, l’uomo una mattina perde le stafe ma, con calma e voce gentile ma risoluta, rispose : < Senti! Ora è tanto che mi offendi, ora basta e sai perchè? Se ti dicessi puttana, saresti capace di andare dai carabinieri e racontare che ti ho detto puttana, ma siccome io puttana non i ci dirò mai, perche saresti capace di raccontarlo a tutto il paese, io, puttana non ti ci dico.Perchè, se ti dicessi puttana, lo diresti anche al prete. Ma io, questa soddisfazione non te la darò mai, perchè io puttana non ti dirò mai. Ti immagini , le tue amiche cosa mi direbbero perchè ti ho detto puttana? Ecco! Cerca di darti una regolata, perchè, io, puttana non ti ci dirò mai. Puttana! Non te lo dirò mai. Avete capito che questo uomo le aveva detto quello che aveva dentro e l'aveva chiamata puttana un infinità di volte.
Credo, anzi sono convinto che, che Francesca abbia toccato tutti i nervi scoperti di questa società. Dobbiamo sperare che i giovani diano quella sterzata di cambiamento. Ma non ci credo.
La Vita
I clamori della vita con le sue
felicita’ e successi.
Vita nel mondo,
per il mondo e
con il mondo e le sue follie.
Poi la giostra rallenta e si ferma
e viene la Fine del Luna Park.
La morsa chiude la bocca
e rottama tutto e tutti.
Silenziosa mai dice nulla
e lascia fare il Mondo,
lasciando solo un monito:
“Ride ben chi Ride ultimo”.
Signora Francesa, rispondendo alla sua richiesta del significato in questo contesto di : Ride ben chi ride ultimo.
Al termine della vita di ognuno di noi la Bilancia della Giustizia Divina.
Segue il Giudizio Divino: eterno, immutabile per ognuno di noi.
Alla Verita’Rivelataci ora spetta Giustizia.
(Soggettivamente ognuno di noi puo’ credere on non credere quello che vuole,pare o piace, ma non cambia nulla. C’e’ la Pietra d’inciampo: Cristo Risorto. Per di piu’, Dio non ha bisogno per “Essere colui che E’” sulla base delle nostre credenze/opinioni o meno come dal resuscitato razionalismo moderno, nuovo Illuminismo e Ateismo. La Creazione/Universo girava tondo tondo anche prima di noi)
Chi e’ trovato nel Bene di fronte alla Giustizia Divina…ride ben chi ride ultimo…paradiso.
Chi e’ trovato nel Male di fronte alla Giustizia Divina …non ride per ultimo perche’ trovato scadente al momento del suo trapasso da questa vita e va alla ”morte seconda”= inferno (San Francesco d’Assisi).
Paul la tua “Vita” termina con una frase che appare come un raccapricciante monito: “Ride bene chi ride ultimo”. Ho paura a chiederti spiegazioni, temo nel pensare chi, o cosa, potrebbe essere l’ultimo. Me lo spieghi per favore? Grazie
La Vita
I clamori della vita con le sue
felicita’ e successi.
Vita nel mondo,
per il mondo e
con il mondo e le sue follie.
Poi la giostra rallenta e si ferma
e viene la Fine del Luna Park.
La morsa chiude la bocca
e rottama tutto e tutti.
Silenziosa mai dice nulla
e lascia fare il Mondo,
lasciando solo un monito:
“Ride ben chi Ride ultimo”.
Caro Lorenzo se non ci fossero state queste “regole” sai quanti anziani sarebbero morti , oltre all’ecatombe che abbiamo avuto ! Ci siamo inoltre accorti che queste “regole” hanno portato aria e cielo più puliti e la natura più padrona sulla terra. Dovremo rinunciare se vogliamo salvare il mondo , come facevano i nostri padri .Io e la mia famiglia abbiamo avuto la prima auto nel 1960 … come ho fatto nei primi 23 anni a muovermi ? A piedi, in bicicletta, in autobus , in treno . Dal dopoguerra in poi siano andati sempre al mare e ci andavamo in treno. Il primo aereo l’ho preso nel 1974 a 37 anni e sinceramente non ricordo quegli anni come anni bui. Forse dovremo essere un pò più poveri , dovremo adattarci a nuovi lavori più informatizzati, più robotizzati . Dovremo ritornare alla terra ( è ovvio che quel “dovremo” è pleonastico…ovviamente saranno i giovani) .Dovremo ricablarci e scoprire nuovi motivi di felicità.
Mi piace molto l’ironia, specie quando è intelligente.
Sinceramente non saprei dire se gli italiani
nel loro intimo, son stati pià diligenti o paurosi.
Se più ordinati o più preoccupati del loro orticello.
Fatto sta che il tutto è servito, anche a scapito delle vittime, a farci vedere e assaggiare forme di vita diverse le quali molti le avevano già provate con la guerra e per molti invece è stata una grossa novità. Come dovesse essere una prova generale per un prossima catastrofe.
Pare che tutto sommato sia andata bene, fatta eccezione per le povere vittime ma, il loro sacrificio speriamo serva ad insegnare a tutti che nessuno è solo a questo mondo e che tutti si dipende anche dagli altri.
Io mi augurerei di tornare presto come prima perché questa “normalità” di oggi non mi piace per niente. Soprattutto perché non mi piacciono le regole fissate da altri e, meno che mai, quelle fissate da un governo Speriamo di uscirne. Ciao Francesca.
E’ chiaro che la mia è una provocazione buttata là un pò per stuzzicare in modo pungente la coscienza di ciascuno di noi, la mia per prima. Ma anche se in alcuni punti può apparire estremamente fazioso, credo che in parte rispecchi verità che albergano dentro molte persone. Da riflettere, direi.
P.S. – Scusate l’impaginazione ma in questo blog è terribilmente complicato ottenere una composizione decente pur con tutto l’impegno profuso e ore e ore impiegate per conseguire questo risultato mediocre.
Intanto brava ! Ma forse questa mentalità paranoica (stato di confusione, delirante , schizzofrenico, bipolare),ha lati positivi,proprio perchè duale e contradditorio. Se prendiamo una parte del “discorso” ,penso del barista, è positivo ,depurato da un individualismo becero , direi che è tutto buono. Non mi dire che per diventare “bravi” dobbiamo vivere in una perenne pandemia !? Forse qualcuno è rinsavito , forse qualcuno non “darebbe tutto per ritornare a quei tempi”. Bastano pochi per rompere lo schema , ma soprattutto spero che siano giovani .Dei vecchi non mi fido più , sono i più pericolosi in fondo non hanno nulla da perdere . Io intanto lo scontrino lo voglio e da giovane/vecchio…spero !