Giornate noiose, fredde, tira vento e piove forte che bisogna abbassare
gli avvolgibili. Ecco! Sono appena le sedici e con la luce accesa sembra
già ora di andare al letto. La tv ti rimbambisce a forza di programmi
sciocchi triti e ritriti. Giornalisti che non sanno fare altro che
peggiorare la situazione: tutti esperti del maledetto virus. Ho
ascoltato musica con le cuffie per non disturbare, non ho lo "spirito"
giusto per suonare. Le poche volte che suono in casa, quelli del piano
di sopra battono nel pavimento come dire: smettila. Oppure ti
telefonano: "Babbo, il bimbo è in video lezione, puoi smettere ?" Il
grado di ascolto della capa lo percepisco da come chiude la porta di
sala: bam! Che vorrebbe dire in una forma garbata: "Tesoro puoi smettere
che devo parlare al telefono?". Così rinuncio e mi metto a scrivere una
lettera importante. Sì! Una lettera d'alto livello che richiede tutta la
mia capacità comunicativa. E devo stare attento anche a quello che
scrivo perchè, Quello, è troppo in alto. Userò tanta diplomazia. Ma poi,
ripenso a mio padre quando aveva bevuto un bicchiere di troppo: " Quello
Lassù, non ascolta nessuno, nessuno. Deve essere anche sordo.Almeno una
volta facevano anche qualche miracolo. Oggi, sono sordi anche i Santi."
Ripensando a queste frasi dette da un uomo che era stato una giornata
con amici insieme al Dio Bacco, ti viene da pensare e riflettere bene a
quello che vorresti fare. Ma due righe ben messe, forse lo farebbe
rivedere un po' le cose. Mi fischia un orecchio, è mia madre che mi
richiama all'ordine e al rispetto. "Scherza co' i fanti e non con i
santi." Ecco! Ma è mai possibile essere sempre condizionati da altri ? E
pensare che non ho ancora scritto nulla. Volevo solamente scrivere poche
cose, ma molto significative che riguardano un po' tutti. Ho tutto
impresso nella memoria. Insomma, non si può vivere nel terrore. Ho tutto
chiaro, inizio: " Mi rivolgo con rispetto e umilmente Vi chiedo" Un urlo
come una sirena mi riporta sulla terra, è la capa che gentilmente mi
dice che la cena è sul tavolino. Pazienza, prometto che gli scriverò
quando sarò completamente solo.---------------------------------------------------------------------------------------------
Dicembre 2020 Giulio Salvatori
Buongiorno Giuliolu,i tuoi post, come ho gia detto sono verissimi, sei bravo raccontarti,I periodi della tua gioventu’ e non solo, anche questi periodi Giulio dobbiamo capire che forse noi eravamo diverdi dei giovani d’oggi,oggi i figli sono quasi tutti viziati, magari noi non potevamo avere tutto, allora ci adattiamo come in questi periodi di pandemia.Mi piacciono i tuoi racconti ti prego cerca di arrivare presto nella valle di Eldy cosi ci divertiamo leggerti, perche’ come scrivi parli in un modo simpatico come la tua bella Versilia….buona settimana a Te Giuliolu e tanti Auguri alla tua famiglia di buone feste,continua suonare il sax cosi imparano i tuoi ragazzi.Scusa per il mio ritardo, ma questa è una prova.Un saluto a te Giuliolu e Francesca, grazie Ciao!
Cosi rinuncio e mi metto a scrivere…cosi scrive nel post. E arrivo al mio commento un piccolo monologo: Eccolo Giulio Salvadori: Il silenzio riesce a dirmi tante emozioni, senza parlare, sa farmi viaggiare per il mondo,senza muovermi, sa ascoltare i miei pensieri.Il silenzio è una sensazione bellissima, ti prende per mano è un’altalena di pensieri è come sorridere, piangere, cadere e rialzarsi, la voglia di sperare, la forza di resistere l’umiltà di ringraziare, è come un arcobaleno.
Il silenzio e il sentiero della tua vita, non è sempre come tu vuoi. Abbiamo ascoltato troppe parole, il silenzio diventa musica, il silenzio è come un albero da i frutti dolcissimi come l’amore.Gu. In questo momento un poco di silenzio pieno di pandemia non farebbe male anzi…Buona serata Giulio Salvadori la saluto. Gu.⚜️
Stai a vedere che adesso ce la prendiamo con i Santi e addirittura con il Santo dei Santi per tutti i guai che càpitano nel mondo.A parte ogni scherzo, mi sovviene quel che mi diceva un amico prete: “Dio ha fatto la terra ma il mondo è dell’uomo, che ne ha combimato di guai, eh?”. Ciao,amico toscanaccio.
Franco, vedi queste fiabe se ti piaciono: Correva l’anno 1917 e in Portogallo a Fatima e, tre pastorelli visionari di quel luogo, raccontano che la Vergine Maria=Madonna, apparendogli, fece loro vedere l’Inferno per un istante e non piu’ per non farli morire di spavento. Cosi’ raccontarono. Ora la veda lei Signore se alla Madonna piace raccontare fiabe per intrattenere dei minori? Lasciamo questa fiaba e andiamo ad una parobola, quella del Ricco Epulone che aveva sete e chiedeva acqua a Lazzaro che era nel Seno di Abramo…continua tu, tanto la sai anche tu questa fiaba e come va a finire e finira’. Anche qui a te pensare se Cristo intendeva divertire le curiosita’ degli Ebrei. Per oggi non ho piu’ fiabe e non voglio disturbarti la notte con demoni, spiriti, spettri, anime perdute, streghe, fuochi d’artificio, mortaretti, in un calderone di fumo e fuoco,tormenti e lamenti d’immaginazione dantesca. Devi aspettare 3 settimane per vedere l’averno: la visione sara’ a mezzanotte del 31 dicembre: pandemia o non pandemia, non perderti lo spettacolo copriti e mascherati bene e attento che non ti prenda un folletto. Buon riposo e buona notte.
Se c’è una certezza è che tu non andrai all’inferno per due ragioni : 1° che non c’è l’inferno – 2° che sei una brava persone e comunque non ci andresti
Giuseppe, Franco, diceva mio padre che :”Lassù son tutti sordi e miopi”. Facevo per dirVi come stavano le cose. Anche perchè, queste strane disposizioni ti imprigionano. Pensa che abito a due km da Forte dei Marmi…ma non si può andare. Vi dirò che a me non importa nulla, preferisco andare al mio paese ai piedi delle Alpi Apuane. I concerti, sono fermi e chissà quando si ricomincerà. Collaboro ad un giornale versiliese e ogni tanto mi affaccio, volentieri in Eldy. Per quanto riguarda Quello Lassù. diceva mio padre che ha tutti i difetti, soprattutto sordo. Tanto io andrò all’inferno. Avanti Tutta
Dai Giulio, concentrati e prova a scrivere questa lettera, ma prima pensa come scriverla, in ebraico, greco, aramaico o geroglifico, perché non sappiamo in quale lingua ci ascoltano lassù, la colpa è sempre nostra, ciao.
Bella Giulio , ho già detto che la tua prosa ricorda il verismo toscano e soprattutto Papini . A proposito della lettera , a mio parere perdi solo del tempo , se avesse voluto, quando ci sono state le lunghe file di camion militari con le bare , avrebbe fatto qualcosa , ma neanche un suo Santo si è degnato di guardar giù . Sentimi , scrivi belle pagine di vita vera e facci sognare e a dispetto dei vicini , dei figli e della moglie continua a suonare il tuo sax.