Mi domando spesso se il mare di notizie molte volte contraddittorie ,
inesatte , false, angoscianti, propinate continuamente dai media di tutti i
tipi siano indice di libertà.
Non siamo tutti uguali , ci sono anche i fragili , i deboli per età , per stato
mentale, per malattia , per problemi famigliari e di sussistenza , che
percepiscono questi messaggi con paura e con un’angoscia non
controllabile.
Non è possibile leggere che un adolescente su cinque si ferisce
volontariamente per “darsi sollievo” . E’ assurdo pensare che la
sofferenza psichica di un ragazzo sia tale da arrivare a questi estremi .
Ma neppure l’assurdità della bambina di dieci anni , che nella sua noia
quotidiana si suicida per l’eccesso di un gioco , una specie di sfida nata
su “Tik Tok”. E non è solo questo caso , tra i tanti un bambino di dieci
anni a Napoli che cade dal decimo piano per una competizione.
Quanti colpevoli ! Anche gli smartphone e tutte le porcherie che
viaggiano sul web che condizionano e ipnotizzano i più giovani che sono
i più indifesi.
Le situazioni perdono il senso logico , le notizie di morte , le corsie con i
moribondi , i numeri della tragedia dati di continuo come bollettini di
guerra sono il leitmotiv delle giornate.
Nei talk show quotidiani (direi orari), c’è la costante carrellata dei
politici, degli “esperti” che sparano le loro sentenze spesso errate o
contraddittorie , senza pensare che dall’altra parte dello schermo ci può
essere un vecchio solo e terrorizzato e il conduttore con il massimo
cinismo ti dice “ non andate via, aspettate qualche minuto ora c’è la
pubblicità poi torneremo con un documento che vi farà accapponare la
pelle”.
Ecco la parolina magica “pubblicità”!
Tutta questa massa di spazzatura , spesso ripetuta all’infinito senza un
vaglio , senza un senso etico , senza considerare che chi ascolta non
necessariamente è fatto di marmo , tutto questo solo per “ fare cassa “.
La cosa mi scandalizza , il giornalismo dovrebbe avere un etica
professionale e la medicina dovrebbe tener conto di “scienza e
coscienza” e di un approccio psicologicamente ponderato.
Ma c’è la libertà, siamo in democrazia e si può dire tutto , non importa
se questo ferisce , angoscia e uccide, la notizie deve essere data ... “ è la
stampa bellezza e tu non puoi farci niente. Niente !” come disse Bogart
nel film 4°potere.
Proprio perché siamo in democrazia dall’alto dei miei anni grido
“difendiamoci dai venditori di angoscia , difendiamo i nostri nipoti
dalla cattiva informazioni e dai mostri del web!”
Che la libertà non si confonda con l’anarchia , ci sono delle regole
soprattutto quella morale che ci impone di tutelare la sensibilità dei più
fragili , quella regola deve essere la nostra guida.-------------------------------------------Franco
carissimo Franco non saprei cos’altro aggiungere a quanto hai già scritto tu e non saprei nemmeno commentare tutte le nefandezze che ci vengno elargite a piene mani; ma potrei aggiungere una ciligina sulla torta- ebbene sì mamma Rai, x non farci mancare nulla, è davvero generosa, ha pensato di fare anche quest’anno S.REMO, con tanto di spettatori, speriamo almeno distanziati e con mascherina. Ha pensato di farci uscire x qualche giorno da questo buio tunnel e noi, anzi, io ringrazio sentitamente
In questi giorni in cui si è confinati è difficile sfuggire al flusso di parole degli ospiti di tutti in tv. Parole che ci invadono come dei virus se non si sta attenti molto attenti a queste parole demenziali,ti entrano addosso, abbiamo visto le immagini dall’America invasati populisti che assaltano il parlamento, mi viene una rabbia che che….siamo a questi punti? Si mi domando. Ci sono ancora serpenti velenosi da combattere respengere la violenza sempre portare avanti la pace. Apro un libro…W la libertà di leggere. La saluto Franco Muzzioli.Gu.
Franco sempre sul pezzo, come si dice. Mi sento di aggiungere poche parole a quello che hai già esaurientemente esposto. Mi scandalizzo anch’io per la scarsa, se non addirittura assente, etica professionale del ramo giornalistico, ma più ancora mi scandalizza la dichiarazione di un genitore che dice: “…non ho mai avuto l’esigenza di controllarla e infatti non le ho mai sequestrato il cellulare per vedere cosa facesse. Perché tra noi non c’erano segreti, è la regola della famiglia…”, Eh no caro genitore, se tu regali a tua figlia di 10 anni uno smartphone lasciandola libera di accedere a tutti i social, di scaricare tutte le app che trova in rete, di navigare in tutti i siti, hai anche il DOVERE di controllarla! Punto.
Caro Franco, di nome e di fatto. Come faccio a commentare se avrei scritto le stesse cose? Come faccio a commentare se dentro di me brilla la scintilla di “spaccare” quel cassettone che si chiama TV? Li chiamano “Opininisti”, io aggiungo, senza scrupoli. Giornalismo spazzatura. Penne allo sbaraglio che come lance penetrano le menti dei più deboli. Ma sono lì, e pagati con i nostri soldi. La tribuna vergognosa imbastita da mamma rai. Condivido pienamente quanto hai scritto. La nostra Rivoluzione, e chiudere il cassettone e, Vigilare sulle persone a noi care.
Grazie, Franco, ci hai fatto toccare con mano i problemi che stiamo vivendo in questa disgraziata fase della nostra epoca e della nostra vita. Dobbiamo fare attenzione a non disperarci ma non è facile. Non dobbiamo cadere nelle grinfie di quel vero mostro che è la pubblicità. Ma che fare se siamo in balìa di forze che vogliono strumentalizzarci, fiaccarci, impadronirsi della nostra volontà? A cominciare dai politici, che non perseguono fini di una politica vera, condotta nell’interesse dei cittadini. Non posso che raccomandare in questi frangenti pazienza e resilienza. Con la speranza che questi tempi finiscano.