Sant'Agostino in "re civitate" scrive che non vi è differenza tra il potere di un re su di una nazione e quello di un capitano pirata sul suo vascello , è solo una questione di proporzioni.
Ho voluto iniziare con questa citazione colta per dire che "il potere" è tale a qualsiasi livello, è sempre la volontà di un singolo che si impone sugli altri.
In democrazia è normalmente suffragato dall'alternanza : amministrativa, politica, legale che assicura in qualche modo l'impossibilità che questo "potere" possa essere imperituro.
Tutti assistiamo quotidianamente alla manifestazione del "potere" : il vigile urbano sull'automobilista, il magistrato sull'indagato, il politico sul cittadino ecc.
Abbiamo visto tragicamente in questi giorni che in culture diverse il potere genitoriale sui figli è assurdo.
Se ci pensiamo bene tutti noi in qualche modo esercitiamo un potere è sufficiente che le varie situazioni ci diano una esclusività, una patente decisionale e immediatamente ci troviamo nella posizione di chi bene o male lo esercita .
Le democrazie, nate spesso da rivoluzioni, hanno soppresso i poteri assoluti che addirittura si pensava venissero da dio e si passassero per eredità.
Questo mondo non è lontano basta pensare che la schiavitù (diritto di vita e di morte su un individuo) è sparita alla fine del 1800.
Il potere più importante ora è quello del denaro, pensate che la metà della ricchezza mondiale è in mano all'1% degli uomini.
All'inizio del secolo scorso si pensava che la soluzione di tutto fosse "il potere al popolo", ma è ormai chiaro che il potere per essere tale è solo individuale, infatti sono poi nate le peggiori dittature.
I poteri sono tantissimi : il potere del maschio sulla donna, i poteri delle religioni , i poteri della stampa , gli immensi poteri dell'informatica, i poteri della politica e si potrebbe continuare dato che l'argomento è vastissimo e richiederebbe una maggiore puntualizzazione che spero avvenga coi commenti.
Mi sento solo di dire che l'unico mezzo per arginare il potere è l'alternanza, il potere a tempo, che è anche la base della democrazia.
Franco
La Retorica del Potere (retoriche varie del Potere nelle sue forme e dimensioni) deve servire ognuno di noi a un buon uso delle mansioni legate all’ Amminstrazione delle persone o dei Popoli.
Una necessita’ insostituibile per il buon funzionamento delle Ssocieta’, Popoli e Nazioni.
Un Ufficio da esercitare con profonda saggezza e nella conoscenza sociale delle dinamiche morali ed economiche al fine di Onorare con I Fatti l’Ufficio che occupiamo o ci e’ affidato.
Nel mondo il Potere dovrebbe essere assegnato a chi ha doti d’introspezione verso le varie necessita’ del Popolo.
Lo dimostra se Governa, le diverse, complesse varieta’ sociopolitice sulla base di Giustizia e Liberta’ Sociale, progresso Scientifico e Tecnologico per il fine di un dignitoso tenore di vita di tutti i cittadini.
Il Potere puo’ essere in mano ad una persona, o esercitato in modo collegiale, come vediamo nei diversi ed odierni Ordini Sociali: sia quello che sia, deve avere come obiettivo di ottenere gli stessi risultati.
L’uso del Potere detemina, in modo notevole o totale, il comportamento legislativo, civile e democratico nella vita delle famiglie, delle Societa’ e Nazioni del Mondo.
Tramite il Potere si offre al popolo la necessaria legislatura/costituzioe per il giusto governanza dei cittadini.
Consegue che il Potere deve essere scrupolosamente aderente ed osservante all’ Enorme Dinamica di causa ed effetto che risciede insita in nella Facolta’ del Potere:
Attenersi al servizio della Verita’, Onesta’, Ordine, Disciplina e Legge.
Qualsiasi Ordine di Potere deve dimostrare Onesta’ d’Intenti ai loro obiettivi ed eseguirli.
Si prova il suo operare quando serve la stessa “mantra” di sempre: Giustizia ed Opere.
Il Potere e’ spada a due tagli e non e’ un “ente” astratto e distante ed appartenente ad altri, esiste in ognuno di noi e lo esercitamo giornalmente in qualsiasi situazione della nostra vita.
Il piu’ comune e semplice esempio del potere puo’ essere un padre o una madre nell’ambito familiare …per dire.
Esercitare il Potere deve avvenire nel rispetto della della Persona e della Liberta’ Sociale delle Persone e proporsi di promuovere lo sviluppo morale, spirituale , etico e civile dei Popoli.
Il Potere non usato con queste priorita’ puo’ diventare il Mezzo tramite il quale si imprigiona o rendono schiavi i popoli e Nazioni trasformado la gioia di vivere in un “ Regno di Tenebre” come lo e’ ancor oggi una triste realta’.
Macchie Nere sparse nel Mondo che soggiogano larghe Fascie dell’ Umanita’ a Poteri iniqui, totalitari e barbari.
Notiamo storicamente, tanto quanto oggi, la manifestazione del Potere/i palesarsi in prolungati periodi di tempo fra “intrugli” d’ ipocrisia, discriminazioni sociali e grandi distruzioni dei patrimoni dei Popoli causato dal mal uso del Potere di Persone o Governi che non servono la Giustizia.
Un monito sociale, in modo statistico, a riguardo dell’Uso del Potere nel Mondo e sue conseguenze, ci viene dalla valutazione globale fra Bene e Male, fra Verita’ e Falsita’, delle Politiche del Mondo e ci dicono che siamo vicini alla “ Mezzanotte” della Catastrofe Mondiale dell’ Umanita” (???).
Statistiche che ci illustrano dei risultati dal Mondo di come viene abusato il “regime” dil Potere.
Si puo’ concludere e vedere i frutti a cui conduce il Potere se usurpa il Rispetto verso la Verita’, Giustizia e Liberta’ delle persone, societa’ e popoli.
Continuiamo cosi’ a dimotrare che il Potere, per chi ha l’autorita’ di amministrarlo, puo’ essere ancora la causa di grandi Disastri Mondiali per “imbrogliare” i Popoli con Chimere Personali o di Gruppi di Persone alla cupula del Potere.
Quanto Potere viene perso per manipolare millioni e millioni di esseri umani verso le illusioni d’ altri che creano solo condizioni sociali di odio, conflitti, poverta’, miseria e morte.
Poi si riparte da capo per altre illusioni del Potere con diverse mete, anche loro non sostenibili o fattibili.
Cara Francesca l’aternanza dovrebbe essere naturale, dovrebbe essere in noi, nella nostra coscienza, confrontandoci, ascoltando gli altri, misurando le nostre capacità,le nostre forze e se necessario delegando, ma soprattutto considerarci al massimo “primus inter pares”. Il padrone col suo operaio, il politico con il cittadino, il capo ufficio con l’impiegato. E’ una una questione di umanità certamente utopistica, ma è lì che dobbiamo parare . Il “potere” è necessario per far andare avanti il mondo, ma un “potere” cosciente, non eterno, non assoluto,un potere costruttivo che si lascia… che si deve lasciare per far spazio agli altri, alle novità, ai giovani, al futuro. Il potere è sempre “il passato”!
Ah il potere!!! Qualcuno, tempo fa, diceva: “Il potere logora…chi non ce l’ha” ed aveva ragione. Tu Franco hai fatto una disamina generale, che apprezzo, sui diversi tipi di potere. Hai detto bene, tutti esercitiamo il potere, è la famosa sovranità popolare che si inserisce tra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana. Ma dove comincia il mio potere? E dove finisce il tuo? L’alternanza? E chi la pratica ormai?
Bellissimo, Franco, il tuo articolo sui poteri. Personalmente te ne sono molto grato e tutti certamente lo saranno.