Apro la finestra e l'aria entra prepotente dai boschi e dai monti che sono la prima apparizione mattutina, alberi di mille essenze e di mille tonalità di verde, fitti e cespugliosi, radunati in macchie omogenee o svettanti verso il cielo azzurro terso che nella sua trasparenza ti fa immaginare altezze infinite, i monti di un blu carico cominciano a sfumarsi in tinte più calde sul marrone e sull'ocra.
La giornata comincia così con questa apparizione dove non vedi case, non vedi animali, solo qualche raro uccello che si permette di rompere l'incanto statico di questa cartolina.
In montagna il tempo è scandito dalle abitudini, dai ritmi circadiani fatti dai piccoli gesti di tutti i giorni: la spesa, il giornale , il caffè alle undici nel bar principale del paese a gustare questa piccola concessione sotto l'attenta protezione della torre del castello.
Il cibo è parte integrante di questa giornata di vacanza, anche perché qui in montagna si mangia molto bene, oltre alle crescentine con la "cunza" ( trito di lardo, parmigiano reggiano e rosmarino ) o le zampanelle condite nello stesso modo ma dalla consistenza di una nuvola morbida, puoi immaginare tutti i cibi che questa zona ti può donare.
Poi le letture sotto gli alberi del giardino , i giochi con i nipoti sempre assetati di nuove tiritele o nuovi modi di passare il giorno.
Roba da poco come si può vedere, molta tranquillità, molto verde, pochi rumori, nell'attesa delle serate fresche dove la Luna la fa da padrona e il pipistrello ubriaco saluta la notte che è onesta per tutti.
Una vacanza per vecchi e per bambini, dove l'unica variante può essere un temporale con fulmini, tuoni e gocce grandi che si infrangono nella polvere delle aie, breve e lesto come il vento che porta e che rinfresca l'aria e ti fa dire " qui sì che si respira bene" e accontentandoci godiamo il sereno ritornato rilassati sulla sdraio sorridendo alle quattro farfalle che son tornate a volare.
Franco
Si Franco, c’é qualcosa che non va nella testa di tanta gente, infatti l’Italia brucia, La Grecia brucia, la California e tutto i mondo stanno bruciando, perché?. Io ho voluto attirare l’attenzione nel post del Bosco della scorsa settimana… ma è evidente che non hai letto, ciao.
eppur si muove…la terra e’ ancora disabitata per chi vuol trovare serenita’ e pace fra monti e mari. Purtroppo c’e’ soprappopolazione nelle citta’: diventate scatolette di sardine senza olio d’oliva. Ognuno di noi, penso, ha ancora differnti opportunita’ di scegliere come vuol vivere nel Mondo, specie se gli va la vita agreste,semplice e senza stress. Auguro a tutti il meglio del vivere: poi, questo augurio dipende molto dalle libere scelte che facciamo….se non mi sbaglio.
Caro Giuseppe quando sento parlare di incendi dolosi mi domando il perchè? Per rubar terra al verde e quindi fare ville e case ? Ma se i prezzi sono crollati! Per l’agricoltura ? Ma se gli uliveti rendono moltissimo ! Per puro vandalismo ? Allora c’è qualcosa che non va nella testa della gente.
Diario di una giornata di vacanza, tutto e buono Franco per occupare il nostro tempo libero in completo relax. Penso, invece, a chi sta combattendo per difendersi dal fuoco degli incendi che stanno devastando la nostra cara Italia. Un sincero saluto.
E la chiami “roba da poco” Franco? Averne di queste possibilità!
Un abbraccio e grazie a te e a Lorenzo.
Bellissimo racconto il tuo, Franco. E grazie a Francesca, che te lo ha visionato. Lorenzo.