Francesca mi chiede di scrivere qualcosa, d'arte no di certo, chi meglio di lei sa proporre argomenti ben presentati con abbondanti immagini, ma anche di poesia dato che sempre lei e Luigi sanno interpretare bene questo spazio. Forse parlare dell'oggi, di questo momento strano, di questa pandemia che non finisce mai e spaventa soprattutto noi vecchi. Tutto avviene per noi in "spazi limitati", tra TV, smartphone e giornali tutto il mondo che velocemente ci passa davanti e la nostra psiche fatica a razionalizzare tutte queste notizie e anche le nostre emozioni sulla morte, sempiterna presenza, si semplificano. Se muore una persona alla quale eravamo veramente legati piangiamo, se muore il vicino di casa al quale ci legava solo una vicinanza, facciamo le condoglianze, se dalla TV apprendiamo che muoiono di fame e malattie dieci bambini al secondo e che in Germania in un sol giorno sono morte mille persone di covid, queste informazioni finiscono per diventare statistica, che coinvolge solo per brevi attimi la nostra psiche.
A mio parere questo eccesso di informazioni che si accavallano nei talk sow, nei TG , nei giornali, nel web ci frastornano e ci rendono spesso anestetizzati alle emozioni. Ben vengano tutte le informazioni possibili perché questa è la democrazia, ma dovrebbe stare in noi distinguere tra queste notizie senza tregua spesso di segno opposto e scegliere quelle vitali e rigettare quelle che sono chiaramente delle fake news, saper gestire i nostri sentimenti e non cadere in questo frullatore che comprende ogni cosa.
Franco
Franco, d’Arte e di Poesia sai parlare bene pure tu, non essere modesto. Però il pezzo che hai scritto qui sopra è sicuramente di grande attualità. Si sta esagerando, si è così, l’informazione sta debordando verso argini straripanti, e a volte la parola supera i fatti nella graduatoria di importanza mediatica. I giornali, la Tv attraverso i loro portavoce giornalisti, fanno a gara a chi trasmette più notizie tragiche al fine di impressionare il pubblico-spettatore che poi seguirà l’evoluzione del fatto attraverso talk-show e compagnia buona. Ci si abitua a tutto, anche all’eccesso. Non se ne può più, dico BASTA!
E. vero, Franco, quasi come in un frullatore, le notizie si accavallano, ci emozionano, ci sorprendono re non ci fanno capire quale è la verità. Questa è la situazione, Franco, e non c’è da esserne lieti. Ciao e grazie a te e Francesca.