Tra i vari percorsi che sto facendo in questa Estate, ce n'è uno che mi ha particolarmente emozionata: L'incanto dell'ascesa allo Skyway del Monte Bianco, una funivia per arrivare a 3.466 metri. È stato come incontrare il cielo, allargando orizzonti e superando confini. Eravamo io e lui, quel Monte Bianco, la montagna più alta d'Europa. E allora oggi voglio portarvi con me sulla Funivia del Monte Bianco.
Base a Courmayeur, in Val d'Aosta ovviamente. Bella cittadina, pulita, fiorita, verdeggiante, allegra e dove si mangia bene. Ci si dorme anche benissimo considerate le temperature di città in questi ultimi mesi.
Sveglia la mattina presto, camminata fino all'impianto di risalita dello Skyway Monte Bianco che si trova appena fuori il paese. Abbigliamento adatto, giacca a vento, scarponi, occhiali da sole sono d'obbligo. Salgo su questa grande cabina per seguire la via del cielo, salire sulla montagna più alta d’Europa, sfiorare le vette con un dito.
Questo è Skyway Monte Bianco, una meraviglia ingegneristica con cabine che ruotano a 360 gradi per un’esperienza unica di ascesa al Re della Montagna. Si parte e mentre sale gira su sè stessa proponendomi uno spettacolo fantastico, emozione a mille, tutto da conservare non solo nella mente ma un video è d'obbligo. Alla fermata intermedia, Pavillon 2173 metri, si cambia funivia. Proseguo e arrivo fino a Punta Helbronner, 3466 metri.
Qui, sul tetto del mondo, c'è la terrazza panoramica più alta d'Italia, in mezzo ai ghiacciai del Monte Bianco. Provo l'ebbrezza dell'alta montagna, il ghiacciaio è proprio lì, di fronte a me. Siamo intorno ai 2°, la notte precedente aveva nevicato ma adesso il sole sta forando le nuvole e colora il tutto di un bianco abbagliante.
Panorami mozzafiato, esperienza unica anche per me che amo il mare. Ma questo posto è indescrivibile, emozionante, ti fa sentire in pace col mondo intero.
Un pranzo veloce al ristorante e poi via, a ridiscendere perchè non è permesso fermarsi più di un'ora e mezza per dar modo ad altre persone di accedervi, giustamente.
Devo dire che anche Pavillon, la fermata intermedia, mi ha conquistato col suo immenso Giardino Botanico. E' il giardino alpino più alto d'Europa. Contiene piante e fiori d'ogni genere, ovviamente in sintonia col clima. Il giardino, in cui sono ospitate 900 specie, si presenta come una scenografia che raccoglie i principali ambienti valdostani. Le roccere ospitano le specie botaniche secondo la logica della provenienza geografica; nel settore più interno ci sono invece le ricostruzioni degli ambienti montani. Il tutto con ottime descrizioni di ogni genere.
Ridiscendendo a valle ero sazia, anima, mente e corpo, di tante bellezze. E come direbbe il Sommo Poeta:
Si caro Giulio ho urlato forte per farmi sentire da chi deve finire queste brutture. Ho gridato PACE e spero mi abbiano sentito fino a là.
Ho riaperto questa “Stanza”, non sapevo che eri in alta quota, poi ero preso alla chiusura di un mio lavoro che finalmente è andato in stampa. ( tanto per dare la notizia) Complimenti , posti fantastici dove si tocca il cielo con un dito. Grida forte la parola -PACE- , forse quello Lassù ti sente. Grazie delle belle foto. Ciao Giulio
Eh si Carlina, sembra impossibile, con il caldo feroce che stiamo sopportando in questi mesi, andare in giro con scarponi e giacca a vento, ma lassù è indispensabile andare così. È stata un’esperienza particolare, unica direi.
Grazie, un abbraccio.
Francesca ho letto con avidità le tue parole e sono entrata nella fantastica immagine che si è parata davanti ai tuoi occhi invidiandoti x l’attrezzatura che portavi che ti aiutava a ripararti dal “FREDDO”- buon proseguimento di ferie
Grazie anche a te Gabriella. Da un’amante della montagna quale tu sei, mi lusinga molto il tuo apprezzamento.
Ma anche le tue montagne sono molto belle perché le ho viste di recente, tu lo sai. Ricambio di cuore l’abbraccio e ti auguro una bella serata e un meraviglioso fine settimana. Ciao
Francesca, quanto avrei voluto essere al tuo posto nel fare questa gita. Mentre leggevo il racconto mi sembrava di essere vicino a te, le emozioni che si provano andando su con la funivia sono tanto forti da farti stringere il cuore. Bravissima nel descrivere tanto bene le montagne. Un saluto e abbracco
Grazie a te Giuseppe per aver trovato il tempo di leggere il mio modesto racconto. Si è vero, in Italia abbiamo bellezze strepitose che altri paesi se le sognano.
Buona giornata.
È il caso di dire: “Sempre più in alto”… Immagini fantastiche, descrizione chiara ed esaustiva, stupendo, non manca niente per l’emozione anche solo nella lettura. Brava Francesca, non conoscevo questo aspetto della nostra montagna regina d’Europa, grazie!