Pochi giorni fa avevo accennato il perchè della mia assenza, da diversi giorni mancavo dalle pagine di Eldy.
Dovevo organizzare la presentazione del mio ultimo libro: -Le Autostrade del Silenzio-, e ero abbastanza impegnato e preoccupato. Non si sa mai come vanno a finire certe cose e, soprattutto, se il pubblico risponde agli inviti. Ecco che, il 12 di novembre, nel Palazzo Mediceo del Comune di Seravezza, Patrimonio mondiale Unesco, è stata presentata questa mia fatica. Ebbene, non sono qui a cercare applausi, no. Ma credo sia giusto dirVi che, nel mio intervento, di fronte a tanta, tanta gente, oltre al contenuto del libro, ho citato della mia decennale collaborazione con Eldy, ( non so con preciso quanti anni), sempre tesa a far conoscere il mio territorio e la Versilia. Ho rivisto in quella sala, volti che ho "conosciuto" virtualmente e che ora, alcuni, sono all'altro lato della strada. In quel silenzio , ho visto e sentito gli applausi di Voi che oggi leggerete. Ho detto alle cariche istituzionali, che i miei semplici articoli o racconti, erano letti in varie parti d'Italia: e questo grazie al coordinamento a partire da Rosaria... Con il racconto -IL Treno di Eldy- vinsi il primo premio: quanti ricordi. Vorrei citare tutte e tutti ma l'elenco sarebbe lunghissimo. Capite bene che il giorno della presentazione del libro, eravate con me. Riconosco che da buon Toscano , "Maledetto Toscano ", non sono stato sempre dolce, ho dato anche delle pedate: ma ci volevano. C'è sempre stata una certa lontananza dei Vertici che non sono mai riuscito a capire. Ritornando al libro, devo dire che è stato stampato dal mio Comune e che non ho voluto un euro. Il ricavato della vendita, andrà ad una famiglia colpita da un tragico evento. Ci tenevo a dirVi queste cose, non certo per avere applausi come dicevo all'inizio. Vedo in queste pagine di Eldy -dei vuoti- , poca partecipazione. Forse, forse, questo sarà il mio ultimo intervento, quel treno di cui parlavo, credo si fermerà: non lo so, vedremo. Mi auguro che i macchinisti, mettano tanto carbone nelle caldaie organizzative. E ora come all'inizio di quel lungo percorso, vi saluto.
Giulio Salvatori ( il maledetto toscano).
Concordo Francesca, forse è arrivato il tempo per fare una serena riflessione.
Grazie veramente di cuore per i sentiti commenti. Se potessi, spedirei a tutti Voi il mio libro, soprattutto come Dono di Natale. Avrete capito che per me aver contribuito a dare una piccola mano ad una famiglia distrutta, mi fa immensamente piacere. Come già detto, lo gestisce il mio comune e so che è molto richiesto anche per la giusta causa. Detto questo, Gabriella, Carlina …a chiudere la porta ci penserò: può cambiare anche il vento. Ma non credo che faccia delle schiarite.Mi amareggiia che ci sono personaggi che amano stare nell’ombra, a volte basterebbe una semplice stretta di mano virtuale senza tante parole. Per ora Avanti Tutta.
Caro Giuseppe, tu mi sproni a continuare e a non arrendermi. Sai quante volte me lo sono detto? Ed è proprio per quello che, malgrado le difficoltà, ho sempre continuato. Ho sempre pensato che non è il numero dei commenti che fa di un post un buon post. Ho sempre pensato che ciò che conta sono le persone che leggono. Io so di aver fatto, e so di fare tuttora, dei buoni post. Ma oggi credo che chi legge sia un numero esiguo, bassissimo, quasi nulla. E allora a che serve continuare a lavorare per chi non c’è? E’ più utile impiegare quel tempo “perso” per chi ne ha davvero bisogno.
Un saluto.
Caro Giulio, è vero, non ci siamo mai incontrati. Ma oggi ho assistito, in video, alla tua presentazione del libro ed ero lì. Anche per me è come ti conoscessi da sempre.
Un abbraccio.
Giulio non ho letto il tuo libro,ma lo farò senza dubbio. Per ora comincio a parlare della tua ultima frase, Forse sarà il mio ultimo intervento. Spero caldamente che tu ci ripensi, sei uno dei pilastri di Eldy, non puoi salutare e chiudere. Hai detto bene ,ci lasciano soli e non hanno fatto un raduno da anni. Io sono nove anni che sono nel Bosco ma conosco tre persone in tutto. Mi piacerebbe fare la conoscenza di chi è rimasto. Ed ora mi congratulo con te per aver scritto un libro e aver dato il ricavato in beneficenza. Su la mia scrvania fa bella mostra il libro di Eldy che Sandra aveva spedito a te e a me. Un abbraccio forte ciao.
caro Giulio- sarò breve nel tuo libro “I sentieri del silenzio” hai scritto tutto e di + e, x chi sa ascoltare il silenzio ha tanto da raccontare- complimenti
Francesca e Nembo, grazie di tutto. Francesca, non esagerare con i complimenti. Dicevano i nostri nonni che: ” A chiudere la porta, si fa presto. Più difficile è riaprila.” Ce l’hai messa tutta:Tutta. Ti invito alla calma. Son sicuro che, se ci trovassimo intorno ad un tavolo a mangiare una pizza e, guardarci negli occhi. Vederci finalmente in faccia, son sicuro che si formerebbe un bellissimo gruppo. Il nostro -PIATTO- , in questi anni è stato denso di sapori. Vanno riscoperti, andrebbero riscoperti. Anche se sono consapevole che a sopportare un toscano, non è facile. Hanno un caratteraccio, però: se li sai prendere, ti danno il cuore. Avanti Tutta. Chi pò, fada su FB sul mio sito. C’è la presentazione del mio libro, nella splendida sala di Palazzo Mediceo. Grazie ancora Francesca. Non ci siamo mai, -MAI- incontrati, eppure, siamo legati da profonda stima e amicizia.
Benedetto Toscanaccio, tutto questo ti fa onore e, in piena sincerità, te lo riconosciamo con piena merito. Negli alti e bassi del nostro percorso abbiamo affrontato tante battaglie, alcune vinte, altre pareggiate ma ritengo che non abbiamo mai perso perché quando c’è stato il pericolo di soccombere abbiamo saputo reagire nella maniera giusta mettendo sul campo tutte le risorse interiori e mantenere alta la testa.
Anche nel percorso di Eldy ci sarebbe da scrivere una lunga storia… inizialmente non era così ma successivamente, come hai detto tu, si è sentita la lontananza dei Vertici, mentre oggi c’è l’impressione di una completa assenza. Ne è la prova che possono impunemente circolare personaggi che si nascondono sotto falsi nikname per disturbare e offendere chi cerca, con impegno e fatica, di mantenere in piedi tutta la baracca.
Lo conferma Francesca nel suo commento mentre Nembo ed altri Amici conoscono la situazione che ci lascia veramente costernati.
A Francesca posso dire che anche io ho avuto momenti di incertezza e voglia di abbandonare tutto, forse per me sono stati anche momenti di stanchezza, ma non è nel nostro spirito arrenderci, proviamo a reagire ancora, come abbiamo fatto tante altre volte, e, confermando il detto: “Se son rose fioriranno”, chiudo anche io con la citazione di Manzoniana memoria: “Ai posteri l’ardua sentenza”.
Un saluto in piena sincerità per tutti.
Grande Nembo: colpitodella Tua sintesi. Grazie.
A Giulio Salvatori…Complimenti per le storie pubblicate nel tuo libro. Una pubblicazione che va alla riscoperta di percorsi e valori della montagna seravezzina ovvero, ripercorrendo idealmente quelle mulattiere dove, ancora oggi, è “come se quelle pietre parlassero, raccontassero di vite perdute, e ci restituissero il ricordo e la memoria dei nostri vecchi, delle loro fatiche, della loro tenacia”.Un’operazione di amore e gratitudine verso la terra natia, per mantenere viva nella memoria borghi, montagne, territori ricchi di storia e di modi di vivere ormai passati, che rischiano di andare perduti”.Frasi copiate da internet sul tuo libro. Complimenti sopratutto per l’aiuto che sarà dato alla famiglia colpita dal tragico evento.
Caro Giulio ho letto il tuo libro, la tua ultima fatica come la chiami tu. E’ ricca di ricordi, sentimento e affetti dedicati a chi c’è e a chi non c’è più. A chi ha frequentato luoghi, viottoli, strade, sentieri sin dal tempo dei tempi. Di questo libro io ne farei un saggio storico inserendolo nelle scuole medie come letteratura di vita vissuta. Chissà che non aiuti a riempire certe teste vuote che si riempiono solo con accesso al virtuale.
Tu poi tocchi il tasto “Eldy”, un tasto dolente, oggi più che mai. E aggiungi che probabilmente questo tuo post resterà l’ultimo. Ti dirò, caro amico mio, che ho appena finito di scrivere un messaggio in Bosco comunicando le mie future intenzioni dettate dall’amarezza che mi coglie ogni volta che entro qui e tento di catturare l’attenzione pubblicando nuovi post.
Mi fermo qui, ai posteri l’ardua sentenza.
Grazie comunque e sempre.