Ed ecco ancora il nostro eclettico Giulio, non in veste di sassofonista, questa volta , ma di scrittore. Ha lasciato per un momento il suo sax e ha usato (sempre egregiamente) la penna...ops la tastiera. Ci accompagna come al solito ”per mano” in una passeggiata all’aria aperta attraverso i luoghi a lui tanto cari, riuscendo a farci gustare, con le sue descrizioni molto accurate, le sue sensazioni, i colori e gli odori caratteristici . Inoltre ci dà anche una visione molto dettagliata e reale di alcune “scene” di vita quotidiana: la preparazione serale e quella mattutina prima della “difficile scalata” come lui stesso definisce questa passeggiata in montagna.
Questa volta vi porto a fare una passeggiata insolita: niente musei, chiese, momumenti, ma una salutare escursione. Il gusto di trovarci per un pò, a contatto con la natura. Spero di riuscire a trasmetterVi quelle sensazioni, quei profumi, che nasconde il bosco, la montagna.
MISSIONE COSTA
Sabato sera prima di coricarmi, caricai la sveglia regolando il campanello sulle cinque. Cercai di dormire consapevole che al mattino avrei affrontato la "difficile" scalata. Non fui capace di addormentarmi, mentalmente mi studiavo le posizioni che avrei preso durante l'osservazione.
Monte Cavallo
La Costa, è la parte centrale del Monte Cavallo, uno stretto sentiero che serpeggiando lo attraversa in diagonale fino a raggiungere la quota di circa 1.200 metri lm. Non fu una fatica tirarmi giù dal letto, schiacciai il piolino del campanello della sveglia, evitando i rimproveri della moglie. Pensai di farmi un buon caffè, ma col proposito di non far rumore, rovesciai alcuni ciottoli che erano sulla mensola. Riuscii a trovare finalmente la moka e tutto il resto. Mentre il fornello a gas fa il suo lavoro, faccio un salto nel fondo alla ricerca degli abiti adatti per la montagna. Quando ritorno, la diabolica invenzione comincia a brontolare, mi preparo il caffè, poi, un pensiero che ritengo gentile mi frulla per la testa. Preparo una tazza con caffè e latte , aggiungo tre cucchiani di zucchero, (a lei piace amaro) e salgo in camera svegliando dolcemente la moglie. -Sveglia! ti ho portato il caffè.- Ma che ore sono? - Sono le cinque- rispondo impacciato. -E ti sembra l'ora di fare colazione?- Brontolando si rigira e continua a dormire. Rimango con la tazza in mano, ferito nell'orgoglio, mi consolo bevendo anche il suo caffè. Riesco a uscire di casa. Lascio alle spalle il paese mentre il campanile suona le cinque e trenta. Dopo poco, mi tuffo nel bosco, ma è ancora buio: l'ora legale mi ha fregato. Inizio a salire. Le eriche sono talmente alte che coprono il sentiero, in alcuni tratti sono costretto a camminare curvo. I nostri nonni, con le eriche ci facevano il carbone. Chissà quante carbonaie. Assorto in questi pensieri, non mi sono accorto che sono salito più del previsto. Sono al Col della Costa, comincia a schiarire.
Sotto di me, laggiù lontano, il mio paese: Basati. Da questa posizione, il paesetto appare tutto unito. La penombra non permette ancora di vedere le stradine del borgo. Le luci publiche sono ancora accese, sembrano tante lucciole.In alto la regina delle Apuane, La Pania, incomincia ad essere illuminata dal sole: passa con gradualità dal rosso porpora al grigio, mentre la neve abbraccia i fianchi maestosi come un mantello di ermellino. Passano pochi minuti e anche Monte Cavallo esce dall'ombra. Tutto prende colore cambiando la tonalità man mano che aumenta la luce. Ora comincia a brillare anche il fiume della Valle del Giardino. Profumi di eriche, timo, mortella, salvia, origano... impregnano l'aria. Su, nei costoni del Monte Cavallo, alcune poiane planano leggere. I campanili dei paesi vicini danno il buon giorno. Anche il campanile del mio paese invita i fedeli alla messa. Le luci comunali sono spente, Basati appare adagiato su un pianoro: le case addossate una all'altra, formano un circolo irregolare. Fanno da cornice i campi fino alle Selvegrandi, poi i prati su verso i Pogioni , ed infine il Monte Calvario, in un susseguirsi di colori. Chiudo mentalmente la cornice dal punto di osservazione. Comincia a fare caldo, ormai il sole ha illuminato il mondo. Il campanile suona le dieci. E' ora di scendere.
Nota di RosariaPer meglio conoscere ed apprezzare queste montagne così suggestive (le Alpi Apuane) ho trovato in rete questi due video. A mio avviso risultano entrambi esaustivi e molto belli ed ho avuto l'imbarazzo della scelta; pertanto li ho pubblicati tutti e due.
Pubblicato il 14 maggio ore 21,30
Giulio che bella passeggiata, se mi chiamavi sarei venuto volentieri, comunque hai descritto così bene tutto che è come ci fossi venuto. Giulio non passerà tempo che ti chiameranno dall’azienda di Cura Soggiorno e Turismo della tua Provincia per farti presentare altre zone delle tue belle alpi apuane. Il tuo racconto è più di un invito a venire dalle tue parti; comunque a leggerti mi rilassa come sentire il tuo dolce sax, continua aspetteremo altri tuoi scritti.
Un grazie anche a Rosaria per l’impegno che profonde nell’arricchimento degli articoli con dei bei filmatini
Ehi…maledetto toscano, sei riuscito a portare indietro la mia sveglia di 35 anni con il tuo racconto.
Abitavo in un paesino sulle pendici dell’Etna a quel tempo.
Mi sono rivista ragazza insieme a mio padre, quando uscivamo di casa ed era tutto buio intorno,
sulle spalle lo zainetto con dentro pane, formaggio e noci, a braccetto i panieri di vimini.
Ci siedavamo nella radura del bosco, i fianchi della nostra “muntagna”, aspettando le prime luci del nuovo giorno.
Pian piano l’alba formava le cose, il cielo si tingeva dei colori che solo a quell’ora sono possibili,
in lontananza il mare,alle spalle la corona del vulcano, innevata anche d’estate spesso.
Ricordo i nostri discorsi sottovoce, quasi per non svegliare il bosco, poi ci addentravamo nella sua pancia,
ne assorbivamo segreti,conoscenza.Negli occhi sfumature, intrighi, giochi di luci e ombre del sole tra gli alberi;
nelle narici essenze di ginestre, muschi e resine; negli orecchi la musica del vento tra le fronde,
i diversi linguaggi degli ucelli, il fruscìo di una biscia, il calpestìo delle nostre scarpe sulle foglie cadute.
La montagna ha un fascino incredibile: rasserena, dà conoscenza, ti fa misurare, fa meditare, regala.
Grazie Giulio, sei Bravissimo!!!Quando uno scritto scatena ricordi, emozioni, piacere si è solo che bravi.
E non t’arrabbiare se tutti te lo diciamo, non è colpa tua se sei bravo e nemmeno nostra!!! .
Giulio,ti faccio ancora una volta tanti complimenti,hai saputo descrivere il paesaggio toscano in maniera egregia. ci hai fatto percorrere sentieri montani e respirare l’aria tersa delle tue Apuane.Il tuo paese Basati mi ricorda tanto il mio , per la posizione e i colori della natura… ti aspeetiamo per percorre insieme altri sentieri….
giulio mi sono ossigenata qui sulla sedia innanzi al pc co la gita che abbiam fatto. ehh sei bravo davvero un po’ sadico però coi tre cucchiaietti de zucchero. ehh sei bravo davvero belle le tue sensazioni che ci appiccichi ciao grande giulio + del cesare ciao
giulio sempre tanto bravo come racconti e descrivi bene le i particolari anche i meno visibili…sai la prima parte mi ha fatto ricordare i tempi che mio marito andava a caccia e molto gentilmente mi portava il caffè a letto (che non ho mai bevuto) l’orario era come il tuo pensa un pò quanto lo apprezzavo!!!!!!! ciao giulio sempre un piacere leggerti
Giulio, come sempre, leggerti è semplicemente un PIACERE!!!!! Con i tuoi scritti hai la capacità di far vivere al lettore le tue stesse sensazioni ed emozioni e non venirmi a dire che ti faccio troppi complimenti, altrimenti non ti lascio più nessun commento….ahahahaha!!!! Quanto a quella santa donna di tua moglie, ti permetti anche di dire che sei stato ferito nell’orgoglio perchè ha rifiutato il tuo caffè alle 5 del mattino?….non sai io cosa ti avrei fatto!!!!! ahahah Bravissima Rosaria per la maestria che dimostri nell’ “abbellire” le pubblicazioni, i video sono eccezionali!!!!!
Giulio, mi hai fatto rivivere le gite che, molti anni fa,facevo, sempre in comitiva, in Val di Susa, in Piemonte.Sveglia alle 5, sguardo al cielo per vedere se il tempo permetteva la partenza e poi via.Nello zainetto una frugale colazione e tanto entusiasmo!Si tornava la sera stanchi ma carichi di gioia e , a seconda del periodo, anche di fiori.Le precise e belle descrizioni che il tuo scritto ci presenta ci illustrano le bellezze dei luoghi e , con i video di Rosaria, il quadro è completo.Giulio, grazie per avermi fatto tornare indietro negli anni,ma purtroppo molti luoghi sono cambiati e pur essendoci tornata non ho più avuto le stesse sensazioni
Giulio,ti faccio ancora una volta tanti complimenti,hai saputo descrivere il paesaggio toscano in maniera egregia. ci hai fatto percorrere sentieri montani e respirare l’aria tersa delle tue Apuane.Il tuo paese Basati mi ricorda tanto il mio , per la posizione e i colori della natura… ti aspeetiamo per percorre insieme altri sentieri….
Bella quest’escursione, Giulio. Posti bellissimi e ben descritti. Venature di umorismo. Insomma una bella avventura. Belli pure i due video inseriti magistralmente da Rosaria. Che dire di più. Ah, continua a non andarmi giù l’appellativo di Maledetto Toscano. Ma Giulio insiste e così dobbiamo continuare a sorbircelo.
La montagna mette sempre una pace straordinaria! La sola difficoltà per me è quella di alzarmi al mattino presto ma, se avessi te, Giulio, che porti il caffè fumante a letto…..bè….credo che farei peggio di tua moglie, te lo rovescerei sui piedi, se fossero le 5 del mattino!
Scherzi a parte ”maledetto toscano”, come sempre è piacevole leggere i tuoi racconti.
Giulio che bella passeggiata, se mi chiamavi sarei venuto volentieri, comunque hai descritto così bene tutto che è come ci fossi venuto. Giulio non passerà tempo che ti chiameranno dall’azienda di Cura Soggiorno e Turismo della tua Provincia per farti presentare altre zone delle tue belle alpi apuane. Il tuo racconto è più di un invito a venire dalle tue parti; comunque a leggerti mi rilassa come sentire il tuo dolce sax, continua aspetteremo altri tuoi scritti.
Un grazie anche a Rosaria per l’impegno che profonde nell’arricchimento degli articoli con dei bei filmatini
Ehi…maledetto toscano, sei riuscito a portare indietro la mia sveglia di 35 anni con il tuo racconto.
Abitavo in un paesino sulle pendici dell’Etna a quel tempo.
Mi sono rivista ragazza insieme a mio padre, quando uscivamo di casa ed era tutto buio intorno,
sulle spalle lo zainetto con dentro pane, formaggio e noci, a braccetto i panieri di vimini.
Ci siedavamo nella radura del bosco, i fianchi della nostra “muntagna”, aspettando le prime luci del nuovo giorno.
Pian piano l’alba formava le cose, il cielo si tingeva dei colori che solo a quell’ora sono possibili,
in lontananza il mare,alle spalle la corona del vulcano, innevata anche d’estate spesso.
Ricordo i nostri discorsi sottovoce, quasi per non svegliare il bosco, poi ci addentravamo nella sua pancia,
ne assorbivamo segreti,conoscenza.Negli occhi sfumature, intrighi, giochi di luci e ombre del sole tra gli alberi;
nelle narici essenze di ginestre, muschi e resine; negli orecchi la musica del vento tra le fronde,
i diversi linguaggi degli ucelli, il fruscìo di una biscia, il calpestìo delle nostre scarpe sulle foglie cadute.
La montagna ha un fascino incredibile: rasserena, dà conoscenza, ti fa misurare, fa meditare, regala.
Grazie Giulio, sei Bravissimo!!!Quando uno scritto scatena ricordi, emozioni, piacere si è solo che bravi.
E non t’arrabbiare se tutti te lo diciamo, non è colpa tua se sei bravo e nemmeno nostra!!! .
Giulio,ti faccio ancora una volta tanti complimenti,hai saputo descrivere il paesaggio toscano in maniera egregia. ci hai fatto percorrere sentieri montani e respirare l’aria tersa delle tue Apuane.Il tuo paese Basati mi ricorda tanto il mio , per la posizione e i colori della natura… ti aspeetiamo per percorre insieme altri sentieri….
giulio mi sono ossigenata qui sulla sedia innanzi al pc co la gita che abbiam fatto. ehh sei bravo davvero un po’ sadico però coi tre cucchiaietti de zucchero. ehh sei bravo davvero belle le tue sensazioni che ci appiccichi ciao grande giulio + del cesare ciao
giulio sempre tanto bravo come racconti e descrivi bene le i particolari anche i meno visibili…sai la prima parte mi ha fatto ricordare i tempi che mio marito andava a caccia e molto gentilmente mi portava il caffè a letto (che non ho mai bevuto) l’orario era come il tuo pensa un pò quanto lo apprezzavo!!!!!!! ciao giulio sempre un piacere leggerti
Giulio, come sempre, leggerti è semplicemente un PIACERE!!!!! Con i tuoi scritti hai la capacità di far vivere al lettore le tue stesse sensazioni ed emozioni e non venirmi a dire che ti faccio troppi complimenti, altrimenti non ti lascio più nessun commento….ahahahaha!!!! Quanto a quella santa donna di tua moglie, ti permetti anche di dire che sei stato ferito nell’orgoglio perchè ha rifiutato il tuo caffè alle 5 del mattino?….non sai io cosa ti avrei fatto!!!!! ahahah Bravissima Rosaria per la maestria che dimostri nell’ “abbellire” le pubblicazioni, i video sono eccezionali!!!!!
Giulio, mi hai fatto rivivere le gite che, molti anni fa,facevo, sempre in comitiva, in Val di Susa, in Piemonte.Sveglia alle 5, sguardo al cielo per vedere se il tempo permetteva la partenza e poi via.Nello zainetto una frugale colazione e tanto entusiasmo!Si tornava la sera stanchi ma carichi di gioia e , a seconda del periodo, anche di fiori.Le precise e belle descrizioni che il tuo scritto ci presenta ci illustrano le bellezze dei luoghi e , con i video di Rosaria, il quadro è completo.Giulio, grazie per avermi fatto tornare indietro negli anni,ma purtroppo molti luoghi sono cambiati e pur essendoci tornata non ho più avuto le stesse sensazioni
Giulio,ti faccio ancora una volta tanti complimenti,hai saputo descrivere il paesaggio toscano in maniera egregia. ci hai fatto percorrere sentieri montani e respirare l’aria tersa delle tue Apuane.Il tuo paese Basati mi ricorda tanto il mio , per la posizione e i colori della natura… ti aspeetiamo per percorre insieme altri sentieri….
Bella quest’escursione, Giulio. Posti bellissimi e ben descritti. Venature di umorismo. Insomma una bella avventura. Belli pure i due video inseriti magistralmente da Rosaria. Che dire di più. Ah, continua a non andarmi giù l’appellativo di Maledetto Toscano. Ma Giulio insiste e così dobbiamo continuare a sorbircelo.
La montagna mette sempre una pace straordinaria! La sola difficoltà per me è quella di alzarmi al mattino presto ma, se avessi te, Giulio, che porti il caffè fumante a letto…..bè….credo che farei peggio di tua moglie, te lo rovescerei sui piedi, se fossero le 5 del mattino!
Scherzi a parte ”maledetto toscano”, come sempre è piacevole leggere i tuoi racconti.